Se tutto nella vita fosse solo gioia, il nostro concetto di felicità probabilmente cambierebbe profondamente. Senza momenti di difficoltà o tristezza, non avremmo un termine di paragone per apprezzare davvero la gioia non daremo valore alla felicità A volte bisogna piangere per capire quanto sia bello sorridere. Devi sentire la mancanza di qualcuno per sapere quanto vale per te e quanto lo ami Quando ti viene dato tutto quando non fai fatica a lavorare, quando non fai fatica a guadagnare i soldi, quando le sfide e le difficoltà non ti spingono a migliorare, a crescere e a evolverci. Se tutto è perfetto e gioioso, potrebbe mancare la motivazione a superare te stesso a cercare nuove esperienze, portando a una sorta di noia Quindi vivi oggi dimentica ieri e affronta domani
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Le emozioni più belle
Le emozioni più intense e significative spesso sfuggono alle parole. Possono essere momenti di gioia, stupore, affetto, o persino una semplice sensazione di serenità, sono l’alba sul mare, il tramonto in montagna . Sono quelle esperienze che ci riempiono il cuore e ci lasciano senza fiato, il matrimonio di un figlio la nascita di un nipote, l’abbraccio di un amico, sono quelle che non si possono spiegare rendendo la vita più piena e preziosa.
La Domenica delle Palme
Nel calendario liturgico cattolico, con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana santa ma non termina la Quaresima, che finirà solo con la celebrazione dell’ora nona del giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione del vespro si darà inizio al sacro triduo pasquale. Perché oggi si usa l’ulivo per simboleggiare il periodo legato a Pasqua e alla domenica delle Palme?. Essendo molto improbabile e difficile riuscire ad avere foglie di palme nel nostro Paese, ha preso piede e forma l’utilizzo dell’ulivo. Inoltre, un’antica antifona gregoriana riporta che bambini degli ebrei andarono incontro al Signore portando rami d’ulivo. Del resto, anche l’ulivo è sempre stato considerato una pianta sacra nell’antichità. Basti pensare al racconto presente nella Bibbia che vede come protagonista Noè. La colomba gli riporta proprio un rametto d’ulivo per annunciargli che il Diluvio era terminato. Quindi racchiude perfettamente in sé i simboli più profondi della pace e della rinascita assoluta. Dove possibile la palma e, l’ulivo, vengono benedetti proprio in occasione della Pasqua. A quel punto è uso, costume e tradizione portare i rami in casa
Un nuovo giorno che nasce
Il giorno che nasce è come un fiore che sboccia, può iniziare come tutti i giorni con un caffè una colazione, può sembrare uguale ad altri ma non lo sarà, avrà sicuramente caratteristiche simili ma mai uguali . Goditi il nuovo giorno che nasce come se fosse un fiore di campo, che si apre al nuovo giorno, e se anche non fosse il migliore, quando arriva la sera trattieni con te il bello di una nuova esperienza
Ancora un giorno di festa
La Pasqua sta finendo e arriva la Pasquetta si avvicina, pronti per una nuova abbuffata? È bello ritrovarsi con la famiglia a condividere un pranzo preparato tutti insieme, ma è ancora più bello rendere l’occasione speciale con una tavola apparecchiata magari in giardino con stile. Pasqua è sinonimo di primavera e rinascita, ecco perché la tavola di Pasqua e Pasquetta è decorata con i simboli che più richiamano la bella stagione: fiori, coniglietti, uova e pulcini. Via libera quindi ai centrotavola pasquali floreali, profumati e ricchi di colore per passare una giornata all’aperto in compagnia di parenti e amici
Una cascata di bontà
Perfetta per occasioni conviviali nelle quali si voglia regalare ai propri ospiti un tocco di originalità, ideale per matrimoni e cerimonie, o quando si organizza una festa o una cena particolare, si può dunque prendere in considerazione di preparare questo valanga di cioccolato, che non può che ammagliare di bontà chi avrà il piacere di partecipare . La cascata di cioccolato fuso che ne avrà origine non solo permetterà di ottenere un magnifico effetto scenico, ma anche di utilizzarla per completare diversi tipi di dolci, per esempio la fonduta al cioccolato, nella quale intingere frutta fresca. Per poterla preparare però è necessario possedere l’elettrodomestico preposto a questo uso. Per ottenere una cascata di cioccolato liscia e delicata, è fondamentale curare la temperatura di fusione. La prima accortezza è di far fondere il cioccolato a bagnomaria. Il cioccolato deve essere tritato e, una volta posto nel recipiente, va mescolato con un cucchiaio di legno finché non è sciolto. Al di là dell’effetto scenografico prodotto dal fiume di cioccolato fuso che scenderà dalla fontana di cioccolato, è importante anche decide quali cibi servire e come sfruttare tutta la cioccolata ottenuta. In genere, vengono forniti agli invitati dei bastoncini o delle forchettine che consentano di intingere varie prelibatezze nella fonduta. Naturalmente a seconda del tipo di cibo, andrebbero messi a disposizione dei piattini o delle ciotoline.La frutta è un classico da abbinare alla cascata di cioccolato: a seconda della stagione, si possono servire fragole, ananas, mandaranci, kiwi, pere, già opportunamente tagliati Oppure si possono preparare degli spiedini con varie tipologie di frutta Anche i marshmellows sono un ottimo accompagnamento per la fontana di cioccolata. Particolarmente golosi e zuccherini, sono adatti per le feste in cui sono presenti molti bambini. I più arditi, possono provare anche a far scorrere liquori che si abbinano bene ai dolci, come per esempio il Grand Marnier. In questo caso, però, bisognerà fare attenzione a non esagerare con le dosi. Infine, per chi ama i gusti salati, la fontana potrebbe servire anche per creare una cascata di formaggio fuso: andrà però selezionato accuratamente il tipo di formaggio, perché sia in grado di fondersi in modo omogeneo rimanendo liscio e gustoso. Soluzione ideale per intingere grissini, cracker o i classici nachos messicani.
Venerdì 17…
L’eptacaidecafobia è la paura del numero 17. Il numero 17, in particolare abbinato al giorno venerdì, è ritenuto particolarmente sfortunato in Italia e altri paesi di origine greco-latina. Esistono diversi pregiudizi legati a esso, principalmente legati alla cultura popolare e alla superstizione. Una simile situazione si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13 Ma perché questa combinazione è così demonizzata? Quali sono le radici culturali o folkloristiche legate e questo infausto giorno? Esistono diversi pregiudizi legati a esso, principalmente legati alla cultura popolare e alla superstizione. In particolare il venerdì 17 è una ricorrenza considerata particolarmente sfortunata, in quanto unione di due elementi, ognuno dei quali estremamente negativo: il Venerdì Santo ed il numero 17. Per Pitagora e i suoi seguaci il numero 17 si trovava tra due numeri perfetti, il 16 e il 18, che rispecchiavano l’armonia del quadrilateri 4×4 e 3×6.









