Spesso i tanti impegni fanno dimenticare che bisogna prendersi cura di sé: l’unica persona che ci accompagnerà per tutta la vita.Può darsi che pensare al proprio benessere e fare di se stessi una priorità nella propria lista di “doveri” quotidiani ci sembri egoista,ma non lo è. Di fatto, uno degli investimenti più importanti che possiamo fare è quello che riguarda noi stessi, la nostra salute, i nostri bisogni e il nostro benessere. Inoltre, è indispensabile sapere come prendersi cura di se affinché ci si possa prendere cura degli altri in modo più completo. Dedicare le ore della nostra giornata a prenderci cura degli altri è un’iniziativa che nasce dall’affetto profondo; tuttavia, quando questa situazione è costante, il conto a livello emotivo è salato. Se una persona dedica gran parte della sua vita a prendersi cura degli altri, a livello pratico o sentimentale smette di prendersi cura di sé e può persino dimenticarsi di come farlo. Ecco alcune cose che fanno bene a noi stessi . Mantenere un certo ordine nella propria casa, nella propria stanza, nel luogo in cui si lavora e nel contesto in cui ci si muove, Il luogo in cui ci si trova deve invitare a restare e non a fuggire. il tempo è un’altra risorsa che si “toglie” da una parte e si “mette” da un’altra. Di conseguenza, per prendersi cura di sé, è importante trovare, anche se per 10 minuti al giorno, del tempo per rilassarsi e disconnettersi, godersi un caffè o un tè, o sedersi sul divano a guardare il telegiornale o i social sul cellulare, senza che nessuno ci disturbi. Dedicatevi del tempo, vedetevi con gli amici, uscite col vostro partner con il vostro cane andate a fare visita a un amico che vi fa piacere vedere. Prima di tutto, ascoltate le vostre necessità, ciò che vi piace dire o fare e siate coerenti e fedeli a voi stessi; questo sarà uno dei modi migliori per prendervi cura di voi. Ovviare alle vostre necessità e dare sempre la priorità al benessere altrui può essere la cosa più semplice sul momento ma, a lungo termine, vi si ritorcerà contro. Si tratta di dedicare del tempo a pensare a come vi sentite, a cosa volete, a cosa è importante per voi e a come potete soddisfare questi aspetti.Infine, ricordate che prendersi cura di sé può essere un compito difficile e può anche darsi che, non avendolo mai fatto, non sappiate neanche da doveiniziare. Non scoraggiatevi, però, tutto quello che viene fatto per almeno 21 giorni diventa un’abitudine; pertanto, potete decidere di prendere l’abitudine di prendervi cura di voi stessi
Tag: fedeltà
Chi tradisce una volta tradirà per sempre
Due cuori e una capanna il detto popolare che evoca la vittoria dell‘amore e del romanticismo non sempre regge. Chi tradisce, tradirà di nuovo”: il detto comune incastra alle loro responsabilità i partner traditori, per sempre bollati con la lettera rossa del tradimento. Riacquistare la fiducia del partner o risultare affidabile agli occhi di uno futuro, risulta più difficile con un amante sul curriculum e uno studio sta dando una base scientifica al motto di saggezza popolare, lasciando intendere che effettivamente in questo caso non si impara dagli errori, ma c’è maggiore possibilità di ricommetterli Lo studio, pubblicato dalla rivista Archives of Sexual, ha analizzato 500 partecipanti, coinvolti in rapporti sentimentali. I ricercatori hanno chiesto loro di indicare se fossero coinvolti in relazioni con qualcuno diverso dal proprio partner o se sospettassero di esser stati traditi. I risultati hanno dimostrato che le persone che avevano tradito durante il loro primo rapporto erano tre volte più propense a rifarlo rispetto a chi in passato era rimasto fedele.Il tradimento lascia le sue cicatrici anche su chi lo subisce. Chi aveva scoperto l’infedeltà di un ex partner è risultato avere il doppio delle possibilità di iniziare una nuova relazione con qualcuno che in futuro lo tradirà. Il sospetto, poi, sarà difficile da metter da parte e nonostante l’innocenza, sarà quattro volte più probabile ipotizzare la presenza di un amante.A motivare questa tendenza potrebbe essere il fatto che il cervello si abitua a mentire. Secondo uno studio pubblicato su Nature Neuroscience, le piccole bugie desensibilizzano il nostro cervello alle emozioni negative associate, incoraggiando a mentire anche in futuro.Una sorta di allenamento del tradimento, che abitua la mente a mettere da parte senso di colpa, disagio e imbarazzo, quando si cede alla debolezza, preferendo qualcun altro al proprio lui o alla propria lei.
Tradire è un po’capire
Quando si parla di tradimento quasi nessuno guarda le cose da punti di vista differenti dall’opinione comune, chi tradisce viene considerato un vile egoista, e chi ama una persona di già legata ad un’altra un poco di buono. Programmi televisivi abituati più a adulare il pensiero dominante che ad approfondire gli argomenti, quando affrontano il tema “tradimento” sono tutti d’accordo nel sancire la “disonestà”, l’“immoralità”, per condannare senza contraddittorio e senz’appello, senza nemmeno cercare di capire, i sentimenti di chi ha a che fare col tradimento.Quasi nessuno pone sul piatto della bilancia intorno al tradimento una verità che chi conosce veramente il tradimento sa bene, e cioè che tradire vuol dire amare di più. Perché l’amante di una persona di già legata ad un’altra è una figura che ama pur avendo in cambio molto meno rispetto all’esserne unico partner; perché chi tradisce è una figura che in qualche modo ama la persona che ha accanto, e poi ama chi diventerà compagno di tradimento.Quello che conta è il risultato finale della cosa, e cioè che tradire ha a che fare con l’amore, con una capacità estesa e illimitata di dare e ricevere amore, con una moltiplicazione delle possibilità dell’amore: e l’amore, come sappiamo bene, non dovrebbe mai avere a che fare con l’avidità e l’egotismo, altrimenti che amore è? Tradire è, insomma, amare di più.Cosa diceva Osho? «Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano che volteggiano in un immenso mare». E diceva anche che «ogni volta che vedi il tuo amore in conflitto con la tua libertà, significa che stai facendo qualcos’altro in nome dell’amore». Nessuno riflette mai, infatti, sull’egoismo, quello vero, sì, e violento, di chi pretende la fedeltà, e in nome di quella magari trasforma la fine di un amore o la scoperta di un tradimento in una tragedia, troppe volte non soltanto in senso emotivo, ma letterale. Sting in una famosa canzone diceva «if you love somebody set them free», sarebbe a dire se ami qualcuno lascialo libero.Libero di fare cosa? Libero di amare altri, libero di farsi amare da altri, libero di dimenticare il partner abituale e le sue attese per un momento oppure per sempre, libero di riaffermare, attraverso la sua vita, che l’amore è un’estensione, non una gabbia.La parola amore deriva dal verbo amare, che ha però un’etimologia incerta. Alcuni, però, facendo più poesia che etimologia, sostengono che amore si possa leggere come a-mors, sarebbe a dire senza morte. Dove c’è una gabbia c’è una morte della libertà, e dove non c’è una gabbia, c’è il vero amore.
Un amore ……per sempre
Un amore per sempre, l’amore per tutta la vita, l’amore eterno. Sembrano frasi da poesia o da film, ma sono davvero realiste o stiamo parlando di pura fantasia? Certamente non è facile riuscire a credere a una cosa del genere al giorno d’oggi, dove le coppie che scoppiano sono infinite e la percentuale di matrimoni che falliscono rischia di superare quelli che invece riescono a durare nel tempo, in barba a ciò che mostrano i film sul grande schermo o a quello che tante canzoni sembrano raccontarci ogni volta che accendiamo la radio.E allora? Beh, ci sono persone che sanno amare in modo insito, quasi naturale. Questo è un vero e proprio dono, come saper creare musica, scrivere poesie o avere un istintivo senso dell’orientamento. Quindi coloro che hanno questa capacità speciale, che potremmo definire un misto di intuizione, fede e puro mistero, sono tanto pochi quanto da apprezzare. Noi invece non possiamo fare altro che provare a imparare.Si dice che l’amore eterno è come una lotteria, una lotteria che tutti noi speriamo di vincere, ma senza comprare i biglietti. Sembra bello sulla carta trovare un amore incondizionato che ci si dedichi totalmente solamente per il nostro bel visino. Ma al momento della verità, sono rari coloro che ottengono un tale tesoro senza investire tempo, capacità, dedizione e fatica. Se così fosse, i confini tra un amore eterno o essere in eterno infelici con una lunga serie di cuori spezzati lasciati alle spalle, sono sfocati. Se una relazione che duri per sempre richiede uno sforzo, fino a che punto devi cercare di forzare te stessa fino allo sfinimento? La risposta puoi trovarla solamente dentro di te.
Dire ti amo» e poi tradire?
Si può dire «ti amo» al proprio partner e poi tradirlo? Secondo un sondaggio condotto da Gleeden, il sito di incontri extraconiugali, è possibile perché chi lo fa divide la sfera amorosa da quella del piacere, o dichiara di poter amare due persone con sentimenti diversi, e quindi pronunciare le due parole verso il proprio compagno o compagna.Il sondaggio è stato condotto su un campione di 904 italiani infedeli, e per 4 su 10 dire «ti amo» equivale a una sentita dichiarazione d’amore, cioè quando lo dicono è perché lo sentono davvero. Per il 30%, tuttavia, dirlo ha un valore meno passionale e più legato alla fedeltà. Ma come possono essere compatibili dire «ti amo» e tradire? La risposta arriva da un altro studio condotto da IPSOS, intervistando un campione di 1.501 europei sposati o in coppia: il 53% di loro infatti è possibile continuare ad amare una persona pur essendo infedele. Le donne infedeli lo dicono con più frequenza degli uomini, ma forse sono più abituate a esternare i propri sentimenti. Quando si dice più spesso «ti amo»? In occasione di una ricorrenza particolare, come un compleanno, un anniversario o a San Valentino, segue durante un rapporto sessuale e infine quando bisogna farsi perdonare qualcosa magari un tradimento o per rassicurare il partner.
Uomini e donne chi tradisce di più
Le persone più appagate della propria vita sessuale di coppia sono quelle che hanno maggiori probabilità di tradire il proprio partner, così come gli uomini con compagne meno belle e le donne poco attraenti. Sono alcune dei risultati cui è giunto un team di studiosi dell’Università Statale della Florida, che ha voluto analizzare su segnali e peculiarità che possono favorire la tendenza al tradimento. Insomma, se non siete sicurissimi della fedeltà della persona amata, gli scienziati americani potrebbero avere qualche utile consiglio I ricercatori, coordinati da Jim McNulty, hanno coinvolto nello studio 235 coppie appena sposate, e le hanno seguite per tre anni e mezzo. Durante il periodo dell’indagine gli scienziati hanno tenuto traccia di diverse informazioni sull’andamento delle relazioni, come la appagamento della vita di coppia sotto le lenzuola, eventuali tradimenti e la capacità di impegnarsi a lungo termine .Dopo aver raccolto tutti i dati McNulty e colleghi hanno iniziato a vagliare i segnali della fedeltà e dell’infedeltà, scoprendo anche caratteristiche inaspettate. Ad esempio, le persone che avevano la maggior tendenza al tradimento erano proprio quelle più soddisfatte della propria vita sessuale col partner. Secondo gli studiosi queste persone hanno un contatto più positivo col sesso, e forse tendono a cercare piacere anche al di fuori del rapporto di coppia ufficiale. Ancora, più predisposti al tradimento sono risultati gli uomini con più relazioni a breve termine nel periodo prematrimoniale e quelli con compagne meno carine. Le donne meno attraenti, infine, tendevano a tradire più di quelle considerate “belle”. Gli studiosi hanno sottoposto ai partecipanti fotografie di uomini e donne mediamente e molto attraenti, scoprendo che chi allontanava prima lo sguardo dalle immagini e chi tendeva a svalutare l’attrattiva delle persone ritratte aveva minore tendenza al tradimento. Insomma, se notate il partner troppo interessato a certi “dettagli” forse ha un istinto più orientato al tradimento.
Il colore dei fiori
Quando guardiamo una composizione floreale ciò che più ci colpisce è il colore: è quindi importante cercare di capire e di ricordare alcune regole a riguardo del linguaggio dei fiori. I colori caldi rosso, giallo, arancio dalla nostra esperienza percettiva sono associati al fuoco e sole, mentre i colori freddi blu, verde, viola alla sensazione fresca dell’acqua, del mare del ghiaccio, della neve. I primi sono quindi più o meno stimolanti, i secondi hanno un effetto rilassante. Quando usate i fiori nelle composizioni floreali vi accorgerete che i colori caldi “avanzano”, si fanno notare con prepotenza, i colori freddi “arretrano” e vengono quasi annullati se li guarderete in un ambiente illuminato dalla luce elettrica. Il verde è un colore che trasmette una sensazione di quiete e dà equilibrio alle varie masse di colori. Questa sua proprietà è dovuta al fatto che esso è formato dalla mescolanza di giallo, che è il colore più caldo, e di blu, che è il colore più freddo. I colori hanno anche un loro significato, ma esso varia in base allo stato d’animo, alla cultura, alla personalità di chi lo interpreta per esempio, il colore del lutto in Occidente è il nero, in Oriente è il bianco. Ecco alcune associazioni tra colore e linguaggio dei fiori.L’arancio si associa al divertimento, allegria, buona fortuna, ringraziamento. Con il giallo si indica l’ amicizia il bianco: fedeltà, onestà, simpatia, amore eterno. Con il rosso significa amore paziente, passione, romanticismo, coraggio, auguri o congratulazioni , unità; con il viola riconciliazione e accordo, scusa e volontà di migliorare. Il giallo: amicizia, felicità, un nuovo inizio. Con il verde indica successi futuri.
