Dormire bene è fondamentale

Dormire bene è fondamentale per una corretta salute psico-fisica, ma non tutti riescono a prendere sonno facilmente o ad avere un sonno rilassante. Non c’è niente di più stressante che passare le ore a fissare il soffitto o a rigirarsi nel letto sperando che una nuova posizione possa magicamente farti piombare nelle braccia di Morfeo. Se sei arrivato a contare oltre 1000 pecore, quasi certamente è il momento di migliorare il tuo riposo cambiando strategia. Ecco alcuni consigli Oltre a scegliere materiali naturali e traspiranti per la biancheria da letto è importante scegliere materassi e  cuscini con il giusto appoggio. Nell’ora precedente all’orario scelto per addormentarsi sarebbe meglio evitare di usare cellulari, smartphone e schermi di pc. La luce blu caratteristica di questi dispositivi stimola i sistemi del cervello a simulare uno stato di veglia che ci impediscono di addormentarci facilmente. Appena prima di dormire il corpo si deve tranquillizzare. Per questo è meglio non sottoporlo a stimoli come allenarsi intensamente, fare attività frenetiche  prima di dormire. Come è più facile addormentarsi presto in inverno piuttosto che in estate, così è più facile prendere sonno in una stanza dove la temperatura è impostata tra i 16 e i 19 gradi. Il nostro cervello “impara” a seguire delle routine e, come si consiglia per i bambini, anche per gli adulti è importante cercare di rispettare sempre gli stessi orari almeno nei giorni lavorativi. La regolarità aiuta mente e corpo a capire che è arrivato il momento si rilassarsi.

National Hugging Day, ovvero  la Giornata Mondiale dell’Abbraccio

Oggi è una data speciale dedicata a un gesto di affetto che va al di là delle parole, che siate in casa seduti davanti a un camino, in riva al mare a passeggiare, in montagna, in ospedale o ad una festa abbracciatevi …oggi il mondo celebra il National Hugging Day, ovvero  la Giornata Mondiale dell’Abbraccio, un’occasione speciale per riflettere sul potere terapeutico di un gesto così semplice, ma intrinsecamente importante, che, se praticato consciamente, può portare benefici concreti alla salute mentale e fisica, sia negli adulti che dei bambini L’Abbraccio va ben oltre il semplice gesto fisico di avvolgere le braccia attorno a qualcuno; ha un impatto positivo sulla salute mentale e fisica, portando una serie di benefici concreti, a tutte le età: migliora l’umore: gli abbracci contribuiscono a migliorare l’umore, generando una sensazione di benessere e felicità. Questo effetto positivo è legato al rilascio di serotonina, un neurotrasmettitore associato al miglioramento dell’umore e al controllo dell’ansia; riduce l’ansia: l’abbraccio fornisce un valido supporto psico-sociale, alleviando le tensioni  e riducendo l’ansia legata a eventi specifici. L’ossitocina, nota come l’ormone dell’amore, entra in gioco riducendo la frequenza cardiaca e lo stress, contribuendo a ridurre la sensazione dolorosa e favorendo un rilassamento generale; Incrementa l’autostima: le sensazioni di affetto e vicinanza empatica suscitate dagli abbracci contribuiscono all’incremento dell’autostima. Questo gesto fisico positivo può portare a una percezione più positiva di sé stessi, creando un legame emotivo che rafforza la connessione con la persona vicina

Perché le cose belle sono difficili

Sono fatte così le cose belle, sono belle e difficili. per avere una bella  cosa  devi faticare Non te la regala nessuno.  La vita non è andare in un supermercato e non fare neanche la fatica di mettere gli ingredienti per cucinare una cena un aperitivo o un semplice piatto di pasta dentro il carrello. E quando arrivi alla cassa e ha pagato già il nonno, o la mamma  Questa non è vita. La vita è spingere il proprio carrello, scegliere le cose e pagare con i tuoi sacrifici con il valore dei tuoi soldi. Questa è la vita.  Poi avrai un carrello enorme, straordinario,  oppure un carrellino piccolo Ma è sempre decoroso. È il tuo quello che hai costruito te che con i tuoi sacrifici, con la tua intelligenza, con la tua costanza, perseveranza, genialità. E non è quello degli altri, e allora è solo li che ti renderai conto di ciò che gli altri hanno fatto o fanno per te

La fame nervosa

La “fame nervosa” o “fame emotiva” si avverte  quando una persona cerca di soddisfare i propri bisogni emotivi attraverso il cibo anziché rispondere a una effettiva sensazione di fame fisica. In questo caso, il desiderio di mangiare non è causato da uno stimolo biologico legato al fabbisogno energetico del corpo, ma piuttosto da fattori emotivi o psicologici. Le persone spesso ricorrono alla fame nervosa come risposta a emozioni negative come stress, ansia, tristezza o noia. Il cibo può diventare una forma di consolazione o una via di fuga momentanea dai problemi emotivi. Alcune caratteristiche della fame nervosa includono: Alimentazione impulsiva: Mangiare un piatto di pasta un piatto di carne un dolce uno snack una frutta così rapidamente e senza pensarci, da non rendersene conto e spesso senza prestare attenzione al senso di sazietà. Preferenza per cibi specifici: La fame nervosa può portare a una preferenza per cibi ricchi di zuccheri, grassi o carboidrati, spesso noti come “comfort food”. Senso di colpa: Dopo il consumo eccessivo di cibo, la persona può sperimentare sensi di colpa o rimpianto. Ciclo emotivo: L’ atteggiamento di mangiare emotivo può creare un ciclo in cui le emozioni negative portano al desiderio di cibo, ma il conseguente consumo di cibo può peggiorare i sentimenti di colpa o stress. Affrontare la fame nervosa può richiedere una cognizione delle proprie emozioni e l’adozione di strategie più salutari per gestire lo stress o le difficoltà emotive, come lo yoga, la meditazione, l’esercizio fisico o la terapia psicologica.

Se si fa questo allora si può fare anche quello

Se si fa questo, anche non tutti i giorni, anche non sempre, allora si può fare anche quello. Inteso come quello che “incoraggia” il New York Times, cioè regalarsi  ogni tanto una piccola dose di cibo che consola, per quanto poco sano Se al mattino si è camminato, allora al pomeriggio ci si potrà permettere uno strappo alle regole è la concessione della Pastore  Potremo farlo anche 3-4 volte alla settimana, se abbiamo passeggiato 3-4 volte in una settimana. Di sicuro potremo farlo il sabato o la domenica, anche per provare a distinguere i giorni del weekend degli altri. Sempre, però, ricordando che in questa situazione particolare abbiamo bisogno di un minore apporto calorico e anche stando attenti alle porzioni. E a quello con cui scegliamo di “viziarci”. Possiamo insomma  lasciarci andare a una sorta di aperitivo casalingo, ma invece di farlo con patatine, noccioline e altri snack del genere, possiamo preparare noi qualcosa di altrettanto soddisfacente per il palato: è il caso dei toast con avocado e salmone , delle pizzette di zucchine o una salsa tonnata per personalizzare dei sandwich  oppure ancora dell’hummus, da accompagnare a verdure crude, peperoni, pomodori e pane nero tostato.

Festa dei Nonni

Domani si celebra la “Festa dei Nonni” è una giornata dedicata a celebrare e onorare i nonni e gli anziani. In molte culture in tutto il mondo, esistono festività simili volte a riconoscere l’importante ruolo e l’influenza positiva che i nonni hanno nelle vite delle loro famiglie e delle generazioni successive. La data in cui si celebra la “Festa dei Nonni” in Italia, viene celebrata il 2 ottobre di ogni anno. È un’occasione in cui i nipoti mostrano affetto e gratitudine verso i loro nonni attraverso gesti di affetto, regali, o semplicemente trascorrendo del tempo insieme. Questa festa offre l’opportunità di riflettere sull’importanza delle relazioni intergenerazionali i nonni non per tutti ma per molti sono inesauribili fonti di saggezza e amore, i nonni sono da sempre un pilastro fondamentale nella composizione delle famiglie italiane. Essi infatti non solo offrono un inestimabile bagaglio di consigli, affetto ed esperienze, ma forniscono un appoggio fondamentale  spesso anche traducibile in reali aiuti economici, nella crescita e l’educazione dei nipoti.

Giornata internazionale dei mancini

Alzi la mano chi è mancino. La sinistra, ovvio. Il 13 agosto, è la Giornata internazionale dei mancini. Cos’è il mancinismo? È legato all’asimmetria del cervello umano. La suddivisione delle funzioni tra emisfero destro ed emisfero sinistro è indispensabile per lo sviluppo del linguaggio, della memoria a lungo termine e della creatività. Nei destrimani tutto quello che è legato al linguaggio ha sede nell’emisfero sinistro mentre nella maggioranza dei mancini queste funzioni sono distribuite in entrambi gli emisferi, in prevalenza nella parte destra. In pratica, il mancino usa prevalentemente l’emisfero destro del cervello in alcune attività E oltre a usare di più la mano sinistra, usa di più occhio e orecchio sinistri. I mancini sono più creativi e intelligenti. Per esempio, risolvono più facilmente difficili problemi di matematica. Dal punto di vista pratico i mancini hanno ancora una vita difficile  oggetti come forbici e apriscatole, per esempio, continuano prevalentemente a essere pensati per destrimani, i mouse sono posizionati puntualmente alla destra del computer ecc., in compenso, secondo alcuni avrebbero una marcia in più dal punto di vista neurologico. Inoltre, hanno una memoria episodica quella che trasforma eventi della vita quotidiana in ricordi a lungo temine più evoluta. E ancora: sono i migliori in alcuni sport come il tennis, il ping pong, il pugilato, la scherma. Insomma, per i mancini  i motivi per festeggiare sono tanti. Anche perché la lista di coloro che si sono distinti nelle arti, nelle scienze, nello sport e nella politica è lunga. Qualche esempio? Marie Curie, Albert Einstein, Leonardo da Vinci, Van Gogh, Jimi Hendrix. E ancora: Valentino Rossi, Gigi Riva, Barack Obama, Bill Gates, John McEnroe.