Caffè alla cannella una combinazione perfetta

Come sappiamo il caffè ha diverse particolarità, ovvero di essere energizzante ed attivatore del metabolismo, perfetto anche per il giardinaggio e la cura del nostro corpo. In questa fase di transizione tra l’inverno ormai passato  e la primavera, è normale sentirsi stanchi e spossati. Grazie al caffè alla cannella potrai ritrovare la tua energia. La cannella è una spezia che può essere consumata sia d’estate che d’inverno ed è facilmente reperibile al supermercato. Dal canto suo vanta moltissime proprietà benefiche, rallenta l’assorbimento di zuccheri, disintossica l’organismo dai materiali di scarto, accelera il metabolismo, è digestiva. Questa spezia, se utilizzata con il miele, riesce a rafforzare le difese immunitarie e favorisce il rilassamento, infatti è molto utilizzata da coloro che soffrono d’insonnia. In molti utilizzano la cannella al posto dello zucchero. Come preparare il caffè alla cannella? Presto fatto. Per preparare il caffè alla cannella abbiamo tre possibilità. La prima è quella di preparare un infuso, far bollire dell’acqua, mettere al suo interno 2 stecche di cannella e lasciare raffreddare. Filtrare il liquido con un colino ed utilizzare quell’infuso al posto dell’acqua che utilizziamo per preparare il caffè. La seconda possibilità è quella di aggiungere la polvere di cannella alla polvere di caffè e procedere normalmente con la preparazione. Infine, anche in vista dell’estate, è piacevole preparare questa bevanda da gustare fredda. Fate bollire 250 ml di latte con una stecca di cannella, preparate il caffè. Fate raffreddare il tutto e mettete i due liquidi in uno shaker o frullatore con del ghiaccio. Agitare bene e bere al momento.

Porta cialde Linea Bistrot

Sofisticato e resistente, questo contenitore per capsule per caffè Il contenitore della linea bistrò permette di mantenere le vostre capsule organizzate, protette e sempre a portata di mano e può essere collocato accanto alla macchina da caffè per risparmiare spazio: una soluzione perfetta per casa e ufficio. I divisori creano  pratiche file per contenere le  capsule e permettono di organizzare, infilare e rimuovere facilmente le capsule. acquistalo da www.ferrinigifti.it

Le origini del caffè

Intorno all’anno mille alcuni mercanti arabi portarono dai loro viaggi in Africa dei chicchi scuri da cui traevano una bevanda eccitante che chiamavano qahwa. Da qui alla parola turca kahve e all’italiano caffè il passo è stato breve. Ma c’è chi sostiene che il nome in realtà derivi da Caffa, regione dell’Etiopia dove la pianta del caffè cresce naturalmente. Il paese dove si consuma più caffè è la Finlandia, con 12 kg l’anno pro-capite. Mentre quello dove se ne consuma meno è Portorico, con 400 grammi di caffè a testa. La media di consumo mondiale è di 1,3 kg all’anno per persona. Sebbene 6 miliardi di espressi consumati in un anno, un volume d’affari di 6,6 miliardi di euro e un consumo di 47 milioni di chilogrammi di miscela, l’Italia è solo dodicesima in classifica, con 5,9 kg di caffè pro-capite. Ecco un intero post dedicato a questa miracolosa bevanda per raccontare le sue origini, ma, forse, questi dati spiegano perché il nostro Paese non riesce proprio a svegliarsi

Portacialde

Non sapete dove impilare e conservare le cialde e le capsule per la vostra macchinetta del caffè? Ecco la soluzione il porta cialde  in metallo  nero con base in legno vi permetterà di conservare ed avere sempre a portata di mano le cialde, per preparare un gustoso caffè ogni volta che vorrete concedervi un momento di relax da soli o con i vostri ospiti, ma potrete anche usarlo per impilare dei bicchieri un elemento essenziale nella cucina acquistatelo da www.ferrinigift.it

I fondi di caffè un enorme risorsa

Quante volte, in una giornata, al momento del caffè, prendiamo i fondi dalla moka e li gettiamo meccanicamente nella spazzatura? Di sicuro molte perché non conosciamo l’utilità che hanno oltre ad averci offerto il profumato liquido scuro che amiamo tanto. Vediamo allora insieme come possono essere utilizzati invece di gettarli nel cestino della spazzatura: Liberano i residui nel lavandino: sembra assurdo che gli scarti del caffè siano utili per questa funzione disgorgante, ma è proprio così. Se vengono aggiunti un paio di cucchiaini di sale, la soluzione è perfetta. Allontanano le formiche: versare i residui della nostra macchinetta del caffè e metterli negli angoli delle case dei giardini o delle verande dove sono più presenti le formiche. Per gli armadi e le cassettiere utilizzare un piattino per non sporcare vestiti e panni puliti. Tolgono i cattivi odori dal frigorifero:anche in questo caso è consigliato un piattino o una carta tipo quella del burro, avendo l’accortezza di fare qualche forellino intorno. Aiutano i gatti ad andare in giardino o sul balcone: se il vostro gatto non ama utilizzare la lettiera per i suoi bisogni e non accenna ad andare in giardino ad esempio, mettetevi qualche residuo di caffè ed osservate i risultati! Rimuovono il cattivo odore dagli scarichi Basta mettere mezzo bicchiere di residui del caffè negli scarichi e versare subito dopo 5 bicchieri di acqua calda e i cattivi odori spariranno Eliminano il cattivo odore dalle mani:dopo aver pulito il pesce ad esempio, o aver tritato un piatto di cipolle, basta strofinare i fondi di caffè tra le mani, lasciarli agire qualche minuto, un bel risciacquo e via! Ottimo rimedio per la pelle:preparare un impacco con 1/2 tazza di zucchero o sale, 1 cucchiaino di olio naturale, mezza tazza di residui di caffè. Mescolare e spalmare sulla pelle, lasciare agire per qualche minuto e poi sciacquare con acqua tiepida.

Cosa accade al nostro corpo se smettiamo di consumare il caffè?

Molti di noi sono sicuramente abituali bevitori di caffè, ma cosa accade al nostro corpo dopo alcuni giorni senza caffeina? La risposta è davvero incredibile. Questa gustosa bevanda è sicuramente quella più consumata in Italia, ma non solo, e molti di noi cominciano la giornata con una tazza di caffè fumante e spesso la consumano anche dopo pranzo e i più temerari anche dopo cena. Questa bevanda viene consumata per diversi anni, tutti noi sappiamo che non è proprio indicata tra le bevande più salutare e magari pensiamo di doverla evitare o addirittura eliminare dalla nostra alimentazione quotidiana. Ma quale sarà la reazione del nostro organismo all’assenza di caffeina? Tutti noi sappiamo che eliminare un qualsiasi alimento dalla nostra dieta, soprattutto se assunto con regolarità, può avere alcuni effetti, ma quali sono?Ecco cosa succede al nostro organismo se eliminiamo il caffè Il caffè è sicuramente una delle nostre bevande più amate, ma cosa succede se smettiamo di consumarlo? Se all’improvviso, magari dalla sera alla mattina, decidiamo di non assumere più questa bevanda potremmo avere alcuni effetti collaterali tra cui mal di testa, stanchezza fisica e difficoltà di concentrazione. Inoltre, anche se non capita sempre, potremmo avere più fame ed essere più irascibili. Se, però, siamo convinti e il nostro obiettivo è quello di una vita salutare dobbiamo resistere almeno una settimana e in seguito gli effetti collaterali appena descritti si smorzeranno per poi sparire del tutto. Nei giorni successivi alla prima settimana il nostro corpo comincerà a sentire i benefici della nostra estrema scelta, infatti, ci sentiremo meno stanchi e il nostro umore sarà ottimo. Possiamo anche pensare di sostituire questa bevanda con una più salutare e adatta alla bella stagione come acqua e limone oppure succhi di frutta fatti in casa. Un’altra alternativa davvero ottima è una bevanda con menta e zenzero.

Il riscaldamento globale minaccia anche il caffè

La maggior parte delle varietà selvatiche di caffè potrebbe andare definitivamente perduta nei prossimi decenni, a causa di un mix letale di cause di cui fanno parte deforestazione, cambiamenti climatici e parassitosi. La sentenza che arriva da uno studio appena pubblicato su Science Advances getta un’ombra di angoscia anche sulle piantagioni commerciali, oggi dominate da due specie prevalenti: arabica e robusta. La prima è sensibile alle alte temperature, la seconda all’aridità del suolo. Le 124 varietà di piante selvatiche del caffè potrebbero favorire i coltivatori a potenziare la resistenza verso l’uno o l’altro tratto, ma con meno specie a disposizione, anche le opzioni per rinforzare arabica e robusta contro le condizioni ostili si ridurrebbero. I ricercatori del Royal Botanic Gardens, hanno impiegato due decenni per catalogare accuratamente tutte le varietà selvatiche di caffè con la loro distribuzione, i rischi che corrono e le caratteristiche salienti come quantità di caffeina contenuta, resistenza alla siccità e ai parassiti. Dal confronto di questi dati è emerso che 3 specie su 5, rischiano di scomparire nei prossimi decenni. Su 124, ben 75 sono minacciate di estinzione e tra queste 13 sono gravemente minacciate.Il 72% delle specie selvatiche di caffè cresce in aree protette, tuttavia questi paletti sulla conservazione rimangono spesso soltanto “sulla carta”, perché queste stesse zone non sono immuni da deforestazione e cambiamenti climatici. Mantenere la diversità genetica del caffè fuori dai suoi habitat naturali è difficile e molto costoso: rimangono le banche dei semi ma sono soluzioni di emergenza, afflitte da una cronica carenza di fondi. In Paesi come l’Etiopia, dove un quarto della popolazione vive delle attività legate al caffè, occorre trovare soluzioni con urgenza: una di quelle oggi sperimentate è la suddivisione delle foreste in cui crescono le varietà selvatiche in aree più piccole e facili da monitorare. L’onere di preservare le specie più a rischio non può spettare soltanto ai Paesi produttori. Se tutti beneficiano del caffè, tutti dovrebbero contribuire.

Il vero protagonista della nostra vita

Samantha Cristoforetti l’ha bevuto sulla Luna, ma in busta con cannuccia. Niente tazzine. Yoko Ono le ha prima rotte poi riparate con l’oro. Sono distanti i tempi dei western americani, quando John Wayne lo consumava davanti al fuoco acceso. Oggi il caffè è la bevanda più diffusa dopo l’acqua, dai peggiori bar di Caracas ai party sul mare. Oltre 100 qualità e quasi 50 modi di prepararlo. Moka e cialda. Lungo, ristretto, deca, macchiato a latte con latte freddo, o caldo, con ghiaccio o limone di Sorrento. Terra della cuccumella in rame e del caffè sospeso, usanza tutta partenopea, e filosofia di vita . Eppure la prima sala da caffè venne inaugurata distante dal Vesuvio, a Venezia, e la macchina espresso da bar brevettata a Milano dall’ingegnere lombardo Luigi Bezzera , mentre la città si preparava alla sua prima Esposizione Universale. Nel 1906 non era ancora tempo di food, ma il caffè di ieri è uguale a quello di oggi. Ci sono mostre e musei dedicati a lui…il caffè protagonista della nostra vita Un vero e proprio viaggio dalla pianta alla tazzina fino alla caffettiera. Dove c’è cibo c’è caffè.

Anche in auto si può fare il caffè

Volete dormire qualche minuto in più e non rinunciare al caffè prima di recarvi al lavoro?  L’idea potrebbe essere quella di bere il caffè in auto. Grazie ad una società francese, ora è possibile prepararsi un caffè espresso nella comodità della propria auto. Ammettiamo di non essere sicuri che sia un oggetto così necessario, e che secondo noi se si è stanchi durante un viaggio è forse meglio fermarsi piuttosto che prepararsi un caffè mentre si guida, ma va dato atto che il meccanismo di funzionamento è piuttosto semplice, ed anche il costo (circa 150 euro) non è stellare La macchina si collega alla presa accendisigari dell’auto, si inserisce la cialda del caffè e poi la macchinetta scalda l’acqua e fa un ‘bip’ quando è pronta a versare il caffè, operazione che deve essere fatta manualmente dato che per motivi di spazio non c’è un porta-tazzina. E poi la vostra auto sarà avvolta dall’inebriante odore del caffè espresso. Soprattutto se nell’operazione lo avete versato sui sedili.Caffee-770x470