Fermati ! Prima di mangiare troppo

Arriva l’estate e con lei le cene in giardino con gli amici, magari a bordo piscina aumentano a dismisura, anche se crediamo di poter smettere di mangiare quando il nostro stomaco è colmo, in realtà molto spesso superiamo il limite, per accorgercene soltanto a pasto concluso o quando inesorabile la bilancia da il suo Mangiare con gli occhi non è un modo di dire: l’aspetto visivo dei piatti influenza il nostro senso di sazietà. Si sa che i piatti molto grandi sono nemici della dieta, perché sembrano vuoti e incoraggiano il “bis”.In genere dopo aver mangiato una certa porzione di un determinato alimento tendiamo a stufarci di quel sapore, in quella che gli esperti definiscono sazietà sensoriale specifica. Quando però sul buffet troviamo una distesa di pizzette, noccioline, patatine panini, crostini di ogni genere e forma…smettere di mangiare è veramente impossibile.Studi scientifici dimostrano che avere a disposizione alimenti molto diversi porta a mangiare quattro volte la quantità di cibo che mangeremmo.Talvolta pranziamo o ceniamo davanti alla TV, cercando la nostra serie preferita, controllando Instagram o Facebook, oppure lavorando. Queste attività interferiscono con i meccanismi che di norma ci permettono di apprezzare il cibo e di percepire il senso di sazietà, poi. Tendiamo a consumare più cibo e non solo durante il pasto: l’elemento di disturbo ci fa perdere la consapevolezza di quanto abbiamo mangiato per diverse ore: finendo così per esagerare anche nei pasti successivi.

Flash mob in bianco

E’ il picnic più “chic” del mondo: tutti eleganti e vestiti di bianco, al vessillo del decoro e dell’etichetta, in una delle location più belle di Parigi. Si è svolto anche quest’anno nella capitale francese il Dîner en Blanc , una spettacolosa cena in bianco a cui hanno preso parte 11mila persone: in 5mila hanno consumato il loro pasto alle fontane del Trocadéro, con la Tour Eiffel sullo sfondo.In 6mila invece si sono dati appuntamento alla piramide del Louvre. L’allestimento tavolini, sedie e la cena, inclusiva di bevande, sono a carico dei partecipanti, che ogni anno vengono informati del luogo dell’evento in gran segreto, solo poche ore prima dell’orario previsto per la cena. La curiosa iniziativa detiene le sue radici negli anni Ottanta, quando per la prima volta il francese François Pasquier organizzò quello che, oggi, chiamiamo comunemente “flash mob”. Da allora solo chi riceve un invito dai membri dell’organizzazione può ricevere le informazioni sul luogo e l’orario prescelti per la cena. Oppure si può sperare che la propria domanda venga accettata sul apposito sito Internet dell’evento, dove è possibile registrarsi a una speciale “Waiting List”.

Mangiato troppo..ecco alcune idee per digerire

Vi eravate promessi di mangiare con moderazione, di assaggiare tutto ma in piccole quantità; avevate assicurato a voi stessi, alla vostra coscienza, di essere parchi, frugali, di passare una domenica o la cena nel giardino del tuo migliore amico meditativo e salutare, ma non è stato così…Ecco allora un aiuto valido per rimettersi in sesto dopo i pasti abbondanti, è il digestivo Al terzo piatto di lasagne, sapevate già che la vostra coscienza era andata a farsi friggere e che frugale era solo un concetto astratto, perduto nel tempo. Adesso, è inutile colpevolizzarsi: bisogna digerire. Un aiuto valido, tra l’altro un aiuto voluttuoso, nient’affatto dietetico o sobrio, può essere rintracciato nei tanti digestivi in commercio. Da definizione, il digestivo è una bevanda alcolica, a base di frutta, erbe o spezie, che riesce a facilitare il processo di assimilazione degli alimenti. In Italia quasi ogni regione mette a punto un digestivo saporito e rinfrescante, ma se vogliamo fare gli internazionali, ecco alcune idee dal mondo con cui tentare di finire il pasto. Awamori. Se avete esagerato col sushi, dovrete ricorrere all’awamori: si tratta di un sakè ricavato dalla distillazione di riso, acqua e lievito, secondo una tecnica importata dalla Thailandia è allungato con l’acqua e servito con il ghiaccio;. Cachaça. In Brasile, dove se ne contano più di 5000 marche, per finire il pasto potrete sfruttare questa acquavite dolce, ricavata dalla canna da zucchero; il succo è fatto fermentare con lieviti appositi, distillata, lasciata a riposo in botte, per poi subire un invecchiamento di 2 anni o lungo fino anche 12. Qneu. La ciliegia mahaleb, detta anche di Santa Lucia, dal gusto amarognolo, è l’ingrediente principale di questo liquore libanese; i frutti si fanno macerare nel vino rosso per mesi, per poi gustare il succo estratto e zuccherato in purezza. Limoncello: immancabile in una lista simile è il famoso liquore a base di limone, frutto dalle rinomate proprietà digestive si ottiene dall’infusione in alcol di scorza di limoni e zucchero, il limoncino viene dalla Liguria e le scorze restano in infusione per un mese mentre il limoncello viene dalla zona di Sorrento-Amalfi e resta di più in infusione.

 

Alla fine, poi, sono viola scuro……

Le carote nere sono obiettivamente viola scuro. Ma come per le rose nere, sono l’ortaggio più elegante che ci sia. È elegante già quando è esposto sul banco della frutteria, ancora di più quando viene convertito in prodigiose ricette. Ma oltre alla bellezza, cosa dobbiamo aspettarci dalle carote nere, ammesso che ci sia qualcosa da scoprire, e che sia un valore aggiunto rispetto a quelle semplici? Le carote, in realtà le identifichiamo col colore arancione perché sono del tipo più diffuso, mentre invece possono essere rosse, bianche, gialle, viola, a seconda della concentrazione di composti, che sono soprattutto gli antociani e il beta-carotene. La carota nera è in effetti una varietà di colore della carota, in cui a prevalere sono gli antociani, mentre in quella arancione prevale il beta-carotene. Le carote nera sono molto diffusa in Cina e in India e hanno un sapore diverso rispetto a quelle chiare: sono più dolci e lievemente piccanti. Tutte le carote fanno bene, ma il fatto che quelle nere siano più ricche di antociani, sconvolge un po’ i parametri delle loro proprietà. Gli antociani infatti apportano benefici diversi, e importanti, per cui è consigliato introdurle nella dieta periodicamente per tutti i motivi miracolosi che bisogna elencare. Le carote fanno bene alla vista, lo sappiamo bene, il plus della carota nera, sono la vera arma segreta contro un sacco di altre cose. Per cui, la carota nera è un alimento accertato per aiutare la prevenzione di queste malattie. Infine, le carote nere sono ricche di fibra. Quando si mangiano per la prima volta è meglio provare con una piccola quantità perché qualcuno si è ritrovato con reazioni allergiche da orticaria. Ovviamente, tutto questo succede mangiandone veramente troppe. Resta solo da chiedere: carote nere ricette speciali ne hanno? Certo. La cosa più divertente che si può fare con le carote nere è di sostituirle alle normali preparazioni che richiedono quelle comuni. Oppure, provare a mescolarle insieme carote arancioni e carote nere saltate in padella insieme, per un effetto ottico strepitoso. Ma se volete stupire degli ospiti dovete imparare a fare ciò per cui questo ortaggio sembra essere nato: il Kanji, il drink a base di carota nera fermentata che si può servire come aperitivo. È pieno di proprietà benefiche e, in nessun bar particolare ve lo serviranno mai. A meno che non siate in India.

Tornare in forma dopo le vacanze

Nel corso delle vacanze estive capita spesso di esagerare a tavola: aperitivi, grigliate, cene, spuntini a base di gelati, dolci, pizzette, e si ritorna a casa con qualche chilo in più. In vacanza si sa, tutto è concesso: pranzi, cene, spuntini a base di cibi grassi o ricchi di zuccheri che mettono a dura prova la linea. Una volta tornati in città è fondamentale riprendere i ritmi della vita di tutti i giorni e tornare a darsi delle regole, anche a tavola, per eliminare i chili di troppo e depurare l’organismo. Iniziate subito fin dal mattino e concedetevi una ricca e sana colazione: prendete un cucchiaino di olio extra vergine di oliva appena svegli e a digiuno, disintossicherete l’organismo favorendo anche le funzioni intestinali. In alternativa bevete un bicchiere di acqua tiepida con il succo di mezzo limone. Poi concedetevi una sana e ricca colazione a base di cereali integrali, latte o yogurt, un frutto oppure 2 fette biscottate integrali con un po’ di marmellata e un succo di frutta senza zucchero, o una bicchiere di latte Prima dei pasti principali concedetevi sempre sputino e merenda ma non scegliete pizzette o dolci, preferite cibi sani e con alto potere saziante come una manciata di mandorle, che aiutano anche la concentrazione, una banana o della frutta di stagione, yogurt. Potete concedervi un gelato, a patto che sia alla frutta! A pranzo e a cena limitate la quantità di carboidrati e moderate l’uso del condimento: usate al massimo due o tre cucchiai di olio extravergine d’oliva al giorno. Per condire le verdure e l’insalata preferite l’aceto e il succo di limone, limitate anche l’uso di sale, che favorisce la ritenzione idrica, e sostituitelo con le spezie e le erbe aromatiche. Dopo cena concedetevi una tisana preferendo quelle a base di finocchio e liquirizia per favorire la digestione e drenare i liquidi in eccesso, oppure scegliete quella alla malva per favorire il giusto riposo. Cercate di dormire dalle 6 alle 8 ore a notte, andate a letto sempre alla stessa ora e svegliatevi presto al mattino, ciò sarà utile per recuperare i ritmi della vita di tutti i giorni e ritrovare la forma.

Il giorno giusto per iniziare la dieta

Eccoci ci siamo il rientro dalle ferie l’arrivo del mese di Settembre è il momento giusto per decidere di iniziare la dieta, visto che dal mare o dalla montagna qualche chiletto in più l’abbiamo portato a casa Attenzione, però, perché un bizzarro sondaggio condotto in Gran Bretagna avrebbe stabilito qual è il giorno peggiore per iniziarla, e quel giorno è proprio il martedì. Pare che chi inizi una dieta di martedì corra il rischio di perdere la propria fermezza nel giro di una sola settimana e ritrovarsi addirittura più “pesante” di quando ha cominciato: già di venerdì i buoni propositi rischiano di franare di fronte alla prima uscita e alla tentazione di aperitivi, cene e dopo cena. Paradossalmente, chi inizia la dieta nel fine settimana avrebbe molte più probabilità di perdere peso e raggiungere l’obiettivo con successo. Perché succede questo? Sembrerebbe che “psicologicamente, chi si mette a dieta è più motivato a continuare se parte all’inizio del weekend anche se cambiare le proprie abitudini alimentari può essere una sfida difficile per qualunque giorno della settimana”. Chi inizia la dieta di sabato, quindi, avrebbe un obiettivo più chiaro in mente e maggiori probabilità di mantenere l’impegno fino alla fine. Ancora migliore sarebbe iniziarla di domenica: passato lo stress della settimana lavorativa e conquistato il meritato riposo, è possibile prendere decisioni più ferme con coscienza e risolutezza.

La sindrome del lunedì….

Alzi la mano chi non ha mai una volta sollevato gli occhi al cielo, al pensiero di dover riprendere la routine settimanale dopo un weekend ad alto tasso di divertimento, viaggi, relax! Uno stato d’animo che può anche sfociare in veri e propri disturbi quali ansia, stanchezza, malumore, mal di testa… È la cosiddetta “sindrome del lunedì”, Le cause possono essere molteplici e spesso soggettive. Studi hanno però messo in luce che poiché durante la settimana si tende a dormire poco, il weekend diventa il momento in cui si recupera il sonno perduto e ci si riallinea su un ritmo rilassato. Ecco, allora, che il ritorno al lunedì può generare un piccolo shock non sempre facile da contrastare. Ecco alcuni suggerimenti…Trasforma il tuo lunedì in una giornata speciale: organizza una cena a base di sushi o base di pesce o un’uscita con gli amici per un’ape-ricena. In previsione di una serata diversa, l’umore sarà senz’altro più vispo sin dal mattino. È un piccolo trucco, ma efficace! Se ti senti ansiosa potrebbe essere la preoccupazione per ciò che si ha da fare al lavoro l’ideale è chiudere sempre ogni impegno il venerdì senza lasciare cose da fare. Se ti senti svogliata meglio svagarsi richiamando alla mente situazioni piacevoli da poco vissute, pensa che tra qualche giorno arriverà di nuovo un week end. Se ti senti irritabile condividi pensieri e parole con i tuoi amici o meglio  con i tuoi colleghi di lavoro magari facendo colazione al bar, seduti difronte a un cappuccino o un caffè la tua giornata inizierà sicuramente meglio e in pieno relax

 

E’ arrivato il tempo di aprire la dispensa

In un mondo che non ha mai tempo gradualmente assistiamo alla riscoperta del fatto in casa, che per alcuni costituisce una tradizione viva da sempre. Il sapore della conserva non ha eguali. Pomodori freschi, olio buono, basilico sono state le basi nell’estate per far nasce in modo semplice e genuino, la passata che ora potrai utilizzare in queste fredde sere d’inverno, delizia del palato dalla pasta delle bruschette. L’occasione per metterti ai fornelli e trasformare una sera in un incontro con il gusto in compagnia di amici. Melanzane con aglio e prezzemolo, peperoni, marmellate di ciliegie o fragole da abbinare al formaggio, funghi in olio o aceto diventeranno un dono prezioso da condividere durante una cena speciale. Le tue fantastiche prelibatezze realizzate con tanta cura e passione possono uscire ora dalla dispensa e la cucina diventa un hobby dal gusto intenso. Inoltre nel periodo invernale puoi realizzare fantastici dietro porta o ghirlande, intreccia un fascio di rami oppure acquista una base da personalizzare: il rosa dell’erica, ginepro e bacche di rosa canina renderanno speciale la tua ghirlanda. Da appendere sulla porta o regalare alla fine della cena alle amiche più care, è simbolo bene augurante e positivo. Inoltre, trasforma la casa in un luogo dove ritrovare la  qualità della vita, con l’aiuto di luci soffuse degli aromi da diffondere con un brucia essenze e dei pout-pourri, insieme a grandi cuscini dove sprofondare a fine giornata sono tutti hobby da coltivare e ridaranno alla tua mente l’indimenticabile piacere del tempo da gustare per se stessi.come-fare-la-marmellata-di-melograno-con-il-bimby-big

Riso e salute

Le preoccupazioni della vita e del lavoro che, in certi casi, è ricominciato a ritmi a cui non si era più abituati, la gestione dei figli adolescenti, la scuola che è iniziata…: se tutto questo non vi lascia dormire sonni tranquilli, ecco che la soluzione può arrivare da piccoli chicchi bianchi. Il riso alimento che nutre con leggerezza e che accompagna sereni tra le braccia di Morfeo. Sì, perché secondo una recente ricerca condotta dalla giapponese Kanazawa, l’alto indice glicemico contenuto nel riso aumenterebbe i livelli di una proteina che regola la produzione di serotonina, ormone del buon umore. Tra i quasi duemila giapponesi presi in esame per il test valutativo, gli studiosi in questione hanno visto che  chi assumeva abitualmente riso nella propria dieta dormiva meglio. Ancora di più rispetto a chi consumava pasta o pane. Se per gli orientali in genere è quindi ancora più naturale è accompagnare i pasti e le cene con del semplice riso bianco scondito – per non parlare dell’uso fantasioso del cereale in rotolini, sushi e  associandolo a piatti come risotti, timballi o minestre. C’è poi chi vede il riso consumato a cena come una minaccia alla dieta, e chi pare essere sempre più incuriosito dalla dieta del riso una delle ultime ritrovate per perdere peso. Per la quantità di riso, la cosa più semplice è regolarsi con due manciate di riso a persona, e magari per la notte di halloween preparare un bel risotto …alla strega…risotto-zucca-gialla-586x494

 

 

Costruire e mantenere un’amicizia

Accade spesso di ascoltare lamentele di amiche tradite, rapporti burrascosi fra soci che non riescono a sopportare la vista uno dell’altro o persone che dopo una vita insieme si tolgono il saluto. Per mantenere una buona amicizia bisogna avere la pazienza A volte può scattare, come l’amore, grazie a un colpo di fulmine e un feeling a pelle, ma attenzione: costruire e rendere duratura un’amicizia è un impegno su cui riflettere con cura, perché mette in luce chi siamo veramente e cosa vogliamo. Come ti comporti le amiche? Pensaci e rifletti se sei il tipo di persona che si arrabbia se l’altro non risponde subito al telefono o non è pronto a accompagnarti in quella cosa a cui tieni tanto oppure se appartieni, piuttosto, alla tipologia di chi a volte scompare per mesi. Ascolta – Se le persone coltivassero di più l’ amore a osservare e prendere in considerazione gli altri l’ambiente intorno a noi sarebbe diverso Trova tempo per gli amici – Può essere che, rispetto al momento in cui vi siete conosciuti, siano sbucati una relazione d’amore o dei figli. Illustra le tue nuove esigenze e traduci l’amicizia in formule nuove. Un pranzo insieme, una telefonata o un sms inaspettato per comunicare “Ti penso” mantengono vivo il filo che vi unisce. E chissà che una domenica pomeriggio o un week end non possano variare in un’occasione da vivere insieme a entrambe le famiglie. Create un rito che vi unisca -Una cena al mese con le amiche, il venerdì per una partita e una birra, la mostra di fiori  o il corso di cucina, o quella settimana al mare: la parola magica è “insieme”. Abbiamo bisogno di riconoscerci e trovare forza nelle persone di cui sentiamo di poterci fidare, creare spazi di confronto dove esporre le proprie paure, fragilità, esperienze e ritrovarsi più forti, e compresi. Condividere fa bene all’anima e guarisce le ferite.frase-amicizia-2