Anzia da partenza

Le ferie dovrebbero essere il periodo dell’anno in cui ci si rilassa di piú. Quello in cui si mettono da parte le preoccupazioni quotidiane e ci si dedica solo a sè stessi. Tuttavia la partenza estiva per molti italiani si rivela una fonte di ansia. Lo stress da vacanza è piú diffuso di quanto si possa immaginare. A dimostrazione di come, talvolta, staccare la spina sia più facile a dirsi che a farsi. Anche il pensiero dei documenti di viaggio e le procedure burocratiche può causare stress da vacanza. Così come la paura di abbandonare la routine quotidiana e quella di non riuscire a godere a pieno della meta prescelta, mare o montagna che sia. Alcuni viaggiatori vanno in ansia per l’eventuale assenza del wi-fi presso il proprio alloggio. Altri temono il momento del passaggio di consegne e dello smaltimento della posta elettronica. Non manca, infine, chi teme di dover rinunciare a partire all’ultimo momento. Proprio per evitare tutte queste angosce e non farsi rovinare le ferie dallo stress da vacanza, suddividersi con i compagni di viaggio i compiti relativi alla pianificazione del viaggio evita, prima di tutto, ansie e stress. I trasferimenti da e per l’aeroporto possono essere programmati con anticipo. Una classica lista al momento di fare borse e valigie renderà il compito più semplice. Ed eviterà brutte sorprese all’arrivo. Così come un controllo dei documenti di viaggio. Una fotocopia del documento di identità da tenere nella memoria del proprio smartphone potrebbe, inoltre, tornare utile in caso di smarrimento del portafogli. Quando si parte si dovrebbe cercare quanto più possibile di staccare la spina. Iniziando, ad esempio, col dimenticarsi l’orologio. Quello di cui si dovrebbe, invece, ricordarsi è di procurarsi una guida della meta scelta. appuntandosi in anticipo i luoghi che si desidera vedere. Il modo migliore per non preoccuparsi delle e-mail è quello di impostare una risposta automatica. In questo modo chi scriverà avrà la certezza di ricevere riscontro una volta rientrati. Una pianificazione del lavoro e delle scadenze prima della partenza aiuterà a smaltire gli adempimenti più importanti. Ed un’assicurazione di viaggio consentirà di gestire con maggiore tranquillità la spiacevole eventualità di dover cancellare la propria prenotazione. Ciò che mette maggiormente apprensione nel momento di organizzarsi per la partenza è la sensazione di aver dimenticato di fare qualcosa di importante prima di partire. Non manca, inoltre, chi, entra nel panico al momento di fare i borse e valige

 

Almeno una volta andate in Grecia

Almeno una volta nella vita scegliete la Grecia per trascorrere le vacanze, magari in una delle isole Cicladi. Le sue acque cristalline, le lunghe distese di sabbia, le spiagge bianche e rosse, le ripide scogliere a picco sul mare e i tramonti più belli del mondo non possono che essere d’ispirazione per i look da sfoggiare in vacanza. Mentre preparate la valigia non potete che lasciarvi ispirare da tutti questi colori, soprattutto nella scelta di abiti e accessori: il bianco ottico e il blu cobalto, tipici delle strutture delle Cicladi, con le sue costruzioni bianchissime intonacate a calce, le finestre e i tetti blu come il mare. Mettete in valigia oltre a bikini colorati e costumi interi anche qualche abito lungo in seta a fantasia, ideale sia per andare in spiaggia che per godervi un aperitivo al tramonto sull’isola. Non dimenticate anche di portare pantaloncini corti da usare come copricostume. Non possono mancare tanti accessori: borse e cappelli di paglia, in vimini o rafia, un vero trend di questa estate che dovrete avere per le vacanze al mare, non solo nei modelli oversize da spiaggia, ma anche nelle versioni più piccole. In ogni caso qualsiasi meta di mare scegliate per le vacanze, sono due le parole d’ordine: divertimento & relax!

La valigia perfetta

La valigia perfetta per un viaggio di 3 giorni è all’insegna della leggerezza. Si tratta infatti di un soggiorno breve che non richiede il bisogno di troppi cambi, inoltre avendo tempi stretti, meno peso si ha con sè, meglio è. Tuttavia l’essenziale è indispensabile e dimenticarsene potrebbe danneggiare la breve visita di piacere o di lavoro. Ecco allora come fare la valigia intelligente per un soggiorno breve:Verificare le condizioni atmosferiche della località da raggiungere. In questo modo potrete scegliere gli abiti più adatti, leggeri o più pesanti, evitando di doverli acquistare in loco. E’ chiaro che in una località calda al mare favorirete capi d’abbigliamento estivi e in una località fredda, maglioncini, giubbotti, cappotti e quant’altro. Per quanto riguarda alcune delle destinazioni calde, attenzione alle stagioni delle piogge, un ombrello pieghevole in tal caso è d’obbligo.Fare una lista degli indumenti, accessori e oggetti da portare in viaggio, valutando le attività che andrete a svolgere durante il soggiorno. Se per esempio avete intenzione di passare una delle giornate in spiaggia, vi serviranno un asciugamano, il costume da bagno, delle ciabattine, un cappellino. Scegliere la valigia giusta. Trattandosi di un viaggio breve, non avrete bisogno di valigie troppo capienti, portatevi invece un piccolo trolley o uno zaino. Arrotolare gli abiti che non si stropicciano come jeans e indumenti sportivi in cotone, collocandoli sul fondo della valigia.Piegare gli altri abiti mettendoli sopra allo strato di vestiti. Se sono particolarmente lunghi piegateli a metà.Procedere per strati collocando gli abiti gli uni sopra gli altri. Posizionare biancheria e piccoli accessori negli spazi vuoti rimasti.Inserire in valigia al massimo due tipi di scarpe scegliendo quelle più adatte alla destinazione prescelta, in modo da non occupare troppo spazio.Non dimenticare gli articoli da bagno necessari: dentifricio, spazzolino, shampoo, spazzola, deodorante, sapone o bagnoschiuma, dischetti struccanti. Meglio inserirli in un kit da viaggio anziché sparpagliarli in valigia con il rischio che sporchino gli indumenti.Se siete donne portare solo i trucchi essenziali, quelli a cui non potete proprio rinunciare, a meno che non si tratti di un viaggio di lavoro che richiede un aspetto particolarmente curato.

Viaggiare per essere felici

Là fuori c’è tutto un mondo da scoprire e tante culture da incontrare. La conoscenza e la scoperta restituiscono l’uomo migliore. Sai qual è il segreto della felicità? Viaggiare! Il viaggio, la scoperta fanno bene alla salute, al corpo ed alla mente, questo perché è un continuo mettersi alla prova. Affrontare nuove sfide, conoscere nuove tradizioni e culture stimola la mente. Che lo si faccia in compagnia o che lo si faccia da soli non importa, viaggiare è un’esperienza unica, ogni partenza regala un ritorno su cui riflettere. Viaggiare fa accrescere la persona donando dei beni preziosi, rendendoci più ricchi. Viaggiare rende felici perché fa bene alla mente, è ciò che serve contro la tristezza e la noia che la quotidianità implica. Le esperienze vissute regalano al nostro corpo ed alla nostra mente delle emozioni che stimolano il benessere. I ricordi migliori stimolano risate, sorrisi e l’energia per sostenere anche le cose peggiori, ed inoltre aiuta a staccare la mente da eventi e fattori di stress. Il viaggio è scoperta e la scoperta è un enorme stimolo per la mente. Imbattersi e scoprire mondi, culture e tradizioni permette di ampliare la nostra visuale ed il nostro occhio critico sul mondo. Attraverso il viaggio cadono le forme abbattendo i giudizi e i pregiudizi .Avere una visione del mondo un po’ più completa aiuta a stimolare l’immaginazione orientandosi verso una stimolazione più ampia. Ad esempio, scrivere un diario di viaggio potrebbe essere un vero  proprio covo di idee da riportare a casa con noi per realizzare oggetti, opere ed altro in memoria delle nostre avventure. Allora cosa aspettate? Preparate subito borse  e valigie e partite alla volta di nuovi luoghi ed emozioni!

Le coppie litigano di più in vacanza

Se la vacanza comincia dal viaggio, i litigi cominciano anche prima. Secondo un recente sondaggio di Sky scanner il 74% delle coppie discute per la meta della vacanza. Molti ricorrerebbero addirittura a tattiche subdole per averla vinta, come mentire sul prezzo del viaggio, prenotare senza il consenso del proprio partner o, peggio, servirsi dell’aiuto di parenti e amici Una volta scelto il luogo, comunque, le discussioni non sono finite, anzi… Secondo un’agenzia britannica, almeno il 75% delle coppie intervistate litiga in vacanza. Se è successo anche a voi leggete alcuni dei motivi per cui si discute anche in vacanza: non siete gli unici. La valigia “Amore, ma questo bagaglio supera il limite”. In effetti, cinque paia di scarpe per tre giorni potrebbero essere eccessivi, senza contare le borse: una da giorno, una da aperitivo, una da sera e una di riserva. Lui punta all’essenziale e non capisce l’esigenza di essere glam anche in vacanza. E così, si ritrovano all’imbarco pagando 50 euro in più o, nel migliore dei casi, a indossare un quarto del contenuto della valigia. L’aria condizionata  Le donne, si sa, sono più sensibili alle basse temperature e, anche in vacanza, si ripropone il problema dell’aria condizionata. I litigi iniziano in macchina: lei, munita di pullover alza la temperatura, lui gronda sudore. E che dire della notte? Lui accende il condizionatore a palla, lei aspetta che si addormenti per staccarlo. E quando arrivano ai ferri corti c’è da scegliere: chi va a dormire sul divano? Avete noleggiato un’automobile per muovervi meglio ma lui, sicuro di sé, non vuole usare il navigatore. “Tesoro, non c’è bisogno, fidati”. Lei non si fida per niente ma fa finta di credergli. Quando inizia a presagire il perdersi in stradine sterrate, però, gli consiglia con garbo di chiedere a qualcuno, per sicurezza. Ma si sa, l’uomo non si piega a chiedere informazioni ai passanti. Ed eccoli in una strada senza uscita. Troppo tempo insieme  Infine, c’è un motivo banale ma fondamentale quanto l’acqua calda: in vacanza si litiga semplicemente perché si passa tutto il tempo insieme. Siamo troppo abituati alla nostra indipendenza e condividere tutto, dalla colazione all’after dinner può risultare pesante. Basta prenderne coscienza e ritagliarsi qualche ora per fare quello che ci piace, in beata solitudine. Non vuol dire non essere innamorati, vuol dire riflettere, vuol dire capire, e forse….forse salvaguardare il rapporto e soprattutto… la vacanza!

I sacchetti bio si possono portare da casa

Mesi fa era sorta una polemica sulle buste in plastica a pagamento per comprare verdura e frutta. Ora è possibile utilizzare sacchetti monouso per frutta e verdura portati da casa o comprati altrove quando si fanno acquisti al supermercato o in frutteria Il sacchetto biodegradabile si può portare da casa. A condizione che sia «idoneo a preservare la merce». È quanto stabilito dal Consiglio di Stato,proprio perché i sacchetti vengono considerati una merce come le altre, il loro acquisto da un certo negoziante non può essere imposto e i consumatori devono avere il diritto di comprarli dove preferiscono e usarli quando fanno la spesa. Ma chi controllerà se i sacchetti bio portati da casa sono idonei per legge? Il negoziante o nei supermercati il cassiere? I consumatori potranno scegliere di fare la spesa con sacchetti borse, o altri tipi di contenitori riutilizzabili. Per esempio sacchetti di carta borse ecologiche o retine. Stabilire quali sono i contenitori adatti a fare la spesa spetterà probabilmente ai commercianti, ma nelle prossime settimane dovrebbe arrivare un regolamento del ministero della Salute per chiarire come ci si dovrà comportare. A gennaio 2018 quando entrò in vigore la normativa sui sacchetti biodegradabili furono moltissime le polemiche e le prese di posizione da parte delle associazioni dei consumatori. Da una parte l’obiettivo di ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente, dall’altra la conseguenza che a dover pagare i sacchetti è chi fa la spesa. Sulla questione dei sacchetti biodegradabili nei supermarket e nei tradizionali negozi hanno invitato i consumatori a “concentrarsi più sul contenuto che sul contenitore”. “In una situazione in cui la frutta e verdura è la principale voce di spesa degli italiani.

Non lo butto!!

Ognuno in casa ha almeno due o tre mobili con cassetti contenenti di tutto, da esemplari improponibili di vecchi telefonini a borse a bigliettini di auguri degli anni Novanta. Se non riuscite ad affrontare la decisione di buttare i tanti oggetti raccolti poiché credete che, prima o poi, possano essere ancora utili, ecco una pratica lista di quello che invece dovreste eliminare senza pietà alcuna. Piccoli elettrodomestici non funzionanti. Avete ancora il vecchio mixer che vi ha donato vostra madre ma di cui avete perso le lame? O lo spazzolino da denti elettrico che non si avvia più? Ebbene: sappiate che non lo farete riparare mai. Dunque buttatelo, fate spazio al nuovo. Ombrelli rovinati È vero che quando piove è meglio avere un ombrello rotto piuttosto che non averlo affatto ma gettare via quello scadente sarà un buon incentivo per ricomprarne uno di cui non dovrete vergognarvi. Vecchi telefoni. Quasi tutte le case hanno almeno un cassetto con cellulari vecchi, cavetti, cavi carica batterie e così via. Ma a cosa serve tenerli? Non li riutilizzerete mai, sono tecnologicamente arretrati, al pari di dinosauri estinti. E i cavetti quasi mai si possono adattare a nuovi apparecchi. Prendete una busta e portate tutto nei punti di raccolta del materiale elettronico. Scatole di scarpe Non tenete le scatole delle scarpe: sono molto ingombranti, e buttate anche le scarpe vecchie che non porterete mai. Mentre quelle che portate riponetele nelle scarpiere. Vecchie garanzie.Le garanzie degli elettrodomestici e di altri apparecchi non sono eterne, hanno scadenze ben precise. Prendete il vostro plico di carta e gettate via tutto, lasciando nel cassetto solo le garanzie ancora valide. Videogiochi vecchi Non usate più un videogioco da almeno due anni? È giunta l’ora di buttarlo, regalarlo o venderlo. Provate nei vari mercatini dell’usato del quartiere oppure online.

Tutto in ordine

Se anche a te capita di cercare invano le chiavi di casa o qualunque oggetto che sai di avere ma non ricordi bene dove, se hai una montagna di roba ammassata in garage, se non sai come organizzare il tuo guardaroba, e soprattutto non hai mai considerato che tutto questo influenza la qualità della tua vita.. Un quarto di spazio libero e 15 minuti al giorno di sistemazione, possono esserti utili. Non che bastino per una casa perfetta, ma sono le basi di una buona organizzazione, ne parla anche  Daniela Faggion nel suo manuale di organizzazione pubblicato dall’editore Morellini che si occupa della casa e della vita in generale perché non ci sono solo stanze, ma anche agende e borse. Prima però meglio mettere ordine a casa. Iniziando dal cosa non fare.I mobili non sono nascondigli. Riponiamo oggetti puliti e disposti in modo da reperirli facilmente e utilizzarli spesso. Da cui deriva il punto numero due: l’armadio non è un sarcofago. Il letto non è una cuccia. Va rifatto ogni mattina, così sarà il primo compito della giornata portato a termine. Ne consegue che il bagno non è un ripostiglio e la cucina non è una mensa.Il pesce puzza dalla testa e gli errori in casa si vedono subito: dall’ingresso. È il punto in cui perdiamo più tempo a cercare chiavi e quant’altro. Fantastica una cassettiera, o se siete fortunati e avete spazio un mobile a muro capiente, con il tubo per le grucce, qualche scaffale, una scarpiera e ganci ad hoc. Lusso vero è un piccolo disimpegno attrezzato in ogni sua parte. Anche i vecchi attaccapanni a parete assolvevano in parte a queste funzioni, ma molto probabilmente un giro mirato in uno negozio di mobilio ci può aiutare a trovare mobiletti e assi su misura per gli spazi che abbiamo a disposizione. Le cose poi vanno ordinate secondo coerenza di tipo e utilizzo. L’organizzazione e l’ordine non risultano tanto nel trovare una nuova ubicazione agli oggetti, quanto nel dare loro il giusto spazio vitale. Stipando con ordine un armadio, molto presto avremo un armadio caotico perché la ricerca di un vestito finito dietro tutti gli altri, ad esempio, diventa il primo passo per creare nuovo caos. Il principio Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa, è corretto ma riduttivo. Avremo il nostro risultato migliore quando saremo in grado di decidere a quali cose valga la pena trovare il posto più funzionale possibile.

Pulire e metter ordine in borsa

La borsa è un accessorio estremamente importante per il look di ogni donna. C’è chi ama averne una per ogni occasione. E chi, invece, preferisce avere modelli che di adattano a diversi outfit. E poi c’è chi, ancora, ama possederne tante ma finisce per indossare sempre le stesse. Ed è soprattutto a queste ultime che è dedicato l’utile vadedecum proposto su come pulire la borsa in modo perfetto. In questo modo non ci si dovrà sentire in imbarazzo ad aprire la borsa in pubblico. Tutto sarà perfettamente pulito e in ordine e si eviteranno brutte figure. Ecco, dunque, cosa fare per avere una borsa perfetta che non farà sfigurare il look più ricercato. Pulire la borsa non è difficile. Richiede soltanto un po’ di tempo e un poco di pazienza. Ma il risultato vale la pena. Ci si accorgerà, infatti, che anche una borsa che sembrava destinata ad essere messa da parte può tornare come nuova. Per ottenere un buon risultato si dovrà cominciare col fare una scelta di ciò che c’è dentro ogni tasca ed ogni scomparto. Bisognerà eliminare ciò che non serve e dare un bella pulita al resto. Si dovrà, poi, cercare di tirare fuori, se possibile, la fodera interna in tessuto. In questo modo la si potrà pulire facilmente passandoci una spugna imbevuta di acqua calda ed un poco di sapone. In questa fase bisognerà fare molta attenzione a non bagnare eventuali parti in pelle. Nel caso in cui il fondotinta o la cipria abbiano macchiato l’interno della borsa non bisognerà bagnare le parti che si sono sporcate. Servirebbe soltanto a peggiorare la situazione. Meglio agire, piuttosto, con delle salviette per la pulizia del bagno o della cucina. Poi si potrà trattare la zona interessata con un panno umido. Per far asciugare correttamente il rivestimento senza che si sviluppino muffa o cattivi odori, si potrà lasciare la borsa in un armadio asciugabiancheria per una notte. Oppure, se si ha proprio fretta, la si potrà appoggiare su un termosifone o, ancora, asciugare con l’aria calda di un asciugacapelli.

Giornata mondiale del WC

Il 19 novembre, è la Giornata mondiale del Gabinetto. Si celebra dal 2001, da quando è nata l’Associazione mondiale del Gabinetto a Singapore, per merito di un signore che si fa chiamare Mr. Toilet perché si batte affinché tutti abbiano un gabinetto decente. Anche grazie a lui, nel 2013, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato all’unanimità affinché il mondo, almeno in questa giornata, rifletta. Proviamo a riflettere, bastano 5 minuti, per capire l’ utilità di questo accessorio all’interno del vostro bagno. Magari proprio quando siete seduti sul WC, che per noi è cosa normale, ma per altri un sogno. La mancanza di servizi igienici adeguati è uno dei problemi più urgenti del mondo nei Paesi in via di sviluppo. Un bagno pulito e sicuro garantisce salute, dignità e benessere.Tra gli Obiettivi delle Nazioni Unite vi è quello di dimezzare la percentuale di persone che vivono senza servizi igienici. Mancanza di gabinetti, significa mancanza di igiene e quindi anche povertà. Mr. Toilet, ex imprenditore che ha fondato l’Associazione mondiale del gabinetto ha dichiarato : «La “silenziosa” crisi igienico-sanitaria è una bomba a orologeria che colpisce miliardi di persone. Non vi è bisogno di costosi WC super tecnologici che riscaldano il nostro sedere o mascherano i rumori sgradevoli con la musica, ma di latrine ecologiche che costano al massimo 10 euro l’una. Ci sono persone che desiderano un gabinetto, proprio come altri sognano una borsa Louis Vuitton». Ultimo punto: se state leggendo questa news sul vostro smarthphone proprio mentre siete seduti sul WC fate attenzione: è stato calcolato che almeno una volta nella vita si commetta una sbadataggine: far cadere il telefonino nel water. L’unica cosa che non accade a chi il water non ce l’ha.