Dopo spugne, lenzuola e asciugamani ecco a voi un altro ricettacolo di germi: lo strofinaccio, quello che usate per asciugare piatti e bicchieri. La spugna da cucina non è lo strumento più igienico per lavare i piatti, questo lo sappiamo. In cucina, però, ci sono anche altri pericoli: uno studio recente condanna senza appello anche lo strofinaccio con cui asciughiamo le stoviglie. Secondo la ricerca può essere infatti responsabile della diffusione di germi, batteri e addirittura di intossicazioni alimentari. A sostenerlo sono i ricercatori dell’University of Mauritius La classica spugnetta non è l’ideale per lavare i piatti sporchi: l’analisi al microscopio ha rivelato che sulla sua superficie ci sono in media 10.000 batteri ogni 6 centimetri di tessuto. Va insomma cambiata molto spesso. L’analisi si basa su un esperimento durato un mese, fatto su 100 strofinacci. Il test ha rivelato che, dei 100, almeno 49 erano contaminati da una significativa crescita batterica e oltre un terzo era positivo ai batteri coliformi Mentre la proliferazione di colonie batteriche è tipica degli asciugamani umidi, i batteri coliformi e lo Staphylococcus aureus sono più frequenti tra gli strofinacci usati da famiglie numerose e dove si mangia carne.Nel complesso, il 37% degli strofinacci oggetto di test ha prodotto batteri coliformi, il 37% è risultato positivo a Enterococcus e il 14% a Staphylococcus aureus. Come evitare di entrare troppo in contatto con questo universo di microrganismi, alcuni dei quali possono provocare serie patologie? In mancanza della lavastoviglie, il consiglio più sensato è quello di lavare ogni giorno gli strofinacci oppure di usare salviette di carta monouso
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La scuola del vino
Metti una sera a cena, un incontro tra amici, qualche calice di buon vino e due chiacchiere. Improvvisamente un’idea, un lampo che balena nella mente di questi giovani romani così amanti del vino che, osservando quelle bottiglie, etichette magari meno conosciute, si sono chiesti come poterle proiettare nella considerazione, e sulle tavole, dei consumatori. Nasce così, solo un paio di anni fa, la nuova “scuola” del vino. Un servizio promosso da un gruppo di romani con l’obiettivo di sviluppare la conoscenza del mondo enologico in Italia, un paese così affermato come produttore di vino quanto povero di veri “conoscitori” del prodotto. Winedo nasce nel 2016. Esaminando e studiando i positivi trend di crescita del vino online, ci siamo resi conto di quanto fosse ancora poco sviluppata la conoscenza del mondo del vino, nel nostro Paese, racconta Pisi. Da qui l’idea base di Winedo: diffondere la cultura del vino mediante un sistema di conoscenza online chiamato “Edo”. Attraverso l’acquisto di bottiglie scrupolosamente selezionate, si inizia un percorso di studio guidato che consenta ai Clienti di apprezzare meglio ciò che bevono. Winedo si presenta come guida nel mondo del vino, Edo è un sistema di apprendimento basato su diversi livelli. L’utente si registra e inizia dal livello 1. La piattaforma web, in automatico, individua quali bottiglie acquistare per passare dal livello 1 al livello 2. Una volta effettuato il primo ordine, il Cliente riceve un’infografica didattica, di facile comprensione. Più si sale di livello, maggiore sarà la complessità e la conoscenza acquisita, più particolari saranno le bottiglie da acquistare in piattaforma. Alcuni esempi: come primo livello si richiede l’acquisto di una bottiglia di qualsiasi tipologia: bollicina, bianco, rosé o rosso, è indifferente. Al livello 6, invece, si richiede l’acquisto di un metodo classico e di un metodo charmat per progredire di livello. L’infografica del livello 6 spiegherà le differenze tra i due metodi di spumantizzazione. Il cliente, quando riceverà a casa le bottiglie, saprà già cosa aspettarsi nel bicchiere. Quindi non avete più scuse se volete, e sempre ed esclusivamente se solo lo vorrete, potrete diventare dei veri esperti in vini
Trucchi in cucina
Pulisci mentre cucini ?Non rimandare mai la pulizia a dopo. Vuoi veramente ritrovarti con una montagna di piatti e stoviglie da lavare dopo una cena? Affronta un passo alla volta e pulisci le superfici con un panno man mano che le utilizzi. Una volta finito di affettare e sminuzzare, getta le bucce della verdura direttamente nel cestino dell’umido la carta nel cestino e metti il coltello e il tagliere in lavastoviglie. Hai finito con il colapasta? In lavastoviglie. La grattugia non ti serve più? In lavastoviglie. Insomma, hai capito. E quando avrai finito di cucinare? Non vorrai certo metterti a lavare tutto prima di sederti a tavola e gustare la magnifica cena che hai appena preparato! Però puoi già mettere in lavastoviglie le pentole e le padelle, così il piano di lavoro sarà sgombro e pulito. A questo punto potrai goderti la cena sapendo che in cucina non c’è una montagna di stoviglie sporche ad aspettarti. Dopo mangiato, non ti resterà che mettere in lavastoviglie piatti, bicchieri e posate. Voilà, finito!
Piatti puliti con la giusta organizzazione
Lavare i piatti è una di quelle attività in grado di rovinare un’intera serata. Un noioso epilogo di una cena in famiglia o con gli amici. Non c’è niente di più sgradito, infatti, di alzarsi da tavola e ritrovarsi con una montagna di piatti da lavare. Ma c’è chi sostiene che per avere piatti puliti e splendenti non si debba necessariamente trascorrere una serata lunga e noiosa davanti al lavello. E che, anzi, ci si possa togliere rapidamente il pensiero dei piatti da lavare. Magari anche divertendosi. Gli utenti di Facebook, interpellati hanno svelato i loro trucchi per rendere il lavaggio facile e indolore. Il modo migliore per non perdere tempo ed ottenere buoni risultati rapidamente è quello di organizzarsi il lavoro. Anzi, meglio ancora, anticiparselo. Invece di ammassare piatti tutto il giorno. Mentre si cucina, quindi, tanto vale lavare subito pentole e stoviglie adoperate. In questo modo a fine serata saranno rimasti soltanto i piatti e i bicchieri. Se non si vuole perdere tempo a lavare ogni singolo oggetto nel corso della giornata, si potrà, invece, anticipare un po’ di lavoro sciacquando o mettendo a mollo. E una volta giunto il momento di lavare si potrà agevolare decisamente il lavoro. Specie se si procederà riunendo e lavando gli stessi tipi di stoviglie tutti assieme. Così sembreranno molte meno. Quando si condivide la casa con qualcuno bisognerebbe suddividersi anche compiti e faccende domestiche. I piatti da lavare non fanno eccezione. Lavorando in due, avere stoviglie pulite sarà un gioco da ragazzi. Per alleggerire il compito, infine, moltissimi utenti hanno consigliato di fare qualcosa di importante mentre ci si dedica al lavaggio. C’è chi ascolta dei podcast, chi la musica, chi si dedica a film e serie tv in streming. In men che non si dica ci si ritroverà con i piatti puliti senza neanche essersene accorti.
Ricaricarsi…insieme
Raduna le amiche, c’è un piccolo questionario di inizio estate da fare subito. La mattina fai una fatica mostruosa a svegliarti? Le relazioni con gli altri sono diventate faticose e le pause caffè si sono all’improvviso moltiplicate? Il pomeriggio ti sembra eterno e hai la sensazione di annaspare? Se hai risposto almeno due sì, ci siamo: è tempo di ricaricarsi. Cattive notizie: la forza interiore e la motivazione non sono disponibili in farmacia sotto forma di integratori. C’è solo una cosa da fare: attivarsi. Come? Buone notizie si tratta solo di un piccolo sforzo quotidiano, tutt’altro che sgradito. Dillo a tutte: ritagliarsi un po’ di sacro “io ora” sarà il nuovo mantra dell’estate. La ricetta segreta? Un po’ di cognizione per dare la centratura e il rituale giusto. L’idea è entrare in unione con se stesse. È da qui che parte il nostro speciale per scoprire la routine di gesti e pensieri più adatti a ognuna nel qui e ora. Prima di tutto vediamo cosa occorre: il luogo felice. Lo step cruciale per ritagliarsi il famoso “io ora” è allestire un angolo della casa con degli oggetti che abbiano un valore affettivo come le foto del cuore, le conchiglie del mare raccolte durante la scorsa estate tutto ciò che riporta a piacevoli pensieri e ricordi Ognuno di loro ha un significato speciale. È come un esercizio di meditazione, qualcosa che aiuta a mantenere il giusto distacco e a vedere la giornata da una prospettiva diversa. Una volta individuato il luogo felice, si accendono una candela o un incenso, si aggiungono dei bicchieri, dell’ acqua del vino e ci si concentra sui ricordi, sulle belle sensazioni, si parla, si programma si esprimere gratitudine, si inviano pensieri positivi a una persona che attraversa un momento difficile, ci si aiuta a prendere decisioni e a metabolizzare e accettare le delusioni, si trovano soluzioni condivise che ci aiuteranno ad affrontare meglio il giorno dopo
Come decorare la tavola del brunch?
Come scegliere i fiori per il centrotavola da sistemare sul tavolo del brunch. Ovviamente con fiori adatti a questa occasione. Un perfetto brunch domenicale, un tavolo adornato perfettamente per poter apparecchiare e creare l’armonia giusta affinché dia il suo splendore alla tavola, nel caso in cui abbiamo deciso di invitare amiche e amici per un brunch estivo. Non esistono regole stabilite: siete voi che dovete farvi ispirare dall’occasione per creare il centrotavola perfetto. Innanzitutto dovremo considerare la grandezza del tavolo, per non esagerare con centrotavola che possono occupare tutto lo spazio che andrebbe riservato, invece, al brunch stesso. Rispettiamo i colori, abbinandone di gradevoli con la tovaglia, i piatti, i bicchieri, le tazze. E poi facciamoci anche ispirare dal significato dei fiori, soprattutto se noi siamo gli ospiti che andiamo a regalare il centrotavola alla padrona di casa.
Lavare i piatti in modo perfetto
Ti sembra che i piatti sporchi si accumulino più in fretta di quanto tu riesca a lavarli? Rabbrividisci al pensiero di immergere le mani nell’acqua del lavello, tra i resti della cena che galleggiano? Be’, niente paura: c’è un metodo super semplice per lavare i piatti che è anche efficace e senza seccature. Così potrai sbrigarti in un baleno e trascorrere il dopocena in pieno relax, con la soddisfazione di un lavoro ben fatto.La lavastoviglie fa indubbiamente risparmiare un sacco di tempo, ma è indispensabile saperla usare in modo intelligente per sfruttarne fino in fondo tutti i vantaggi…Elimina i residui di cibo più consistenti, altrimenti potrebbero causare dei blocchi nel ciclo di lavaggio. Inoltre, così le stoviglie risulteranno davvero pulite e brillanti.Disponi piatti e stoviglie nei cestelli in modo adeguato. Organizzare male il carico, infatti, può portare a un lavaggio inefficace. Metti una capsula nell’apposito scomparto oggi esistono in commercio speciali capsule concepite per sconfiggere anche i residui di cibo più duri e ostinati, così puoi lavare insieme sia i piatti sia le pentole con la sicurezza di ottenere risultati davvero brillanti. Scegli il ciclo più adatto. Non sempre hai bisogno di avviare il ciclo di lavaggio più lungo e aggressivo, spesso basta il ciclo ‘economy’ magari dopo aver passato con un panno o sotto l’acqua piatti e bicchieri, e così lavare i piatti non sarà più una seccatura che porta via tempo e da rimandare a domani.
Apparecchiare la tavola per il cenone di Capodanno
Ovviamente, le idee sono tantissime e, nella maggior parte dei casi, ad avere la meglio è sempre la fantasia del padrone di casa che si diletta a scegliere piatti e bicchieri ed a creare un’atmosfera davvero magnifica. Nonostante ciò, ci sono alcuni consigli da tenere a mente per apparecchiare la tavola del cenone di Capodanno in modo originale e sfizioso. Tra gli oggetti che non devono mancare mai sulla tavola del cenone di Capodanno vi sono i segnaposto. Oltre ad essere particolarmente utili per la disposizione dei commensali, essi sono decisamente molto decorativi. I più fantasiosi, ad esempio, possono creare dei segnaposto portafortuna con lenticchie, vischio e melograno. Non siete molto abili con il fai-da-te? Niente paura, con un po’ di manualità e molta fantasia potrete creare dei segnaposto davvero originali. Provate ad esempio a sbizzarrirvi con rametti e spilloni ! E per quanto riguarda il centrotavola?. Si sa, un bel centrotavola è in grado di donare alla tavola un aspetto molto elegante riempiendo gli spazi vuoti e dando un tocco di colore. Ma come creare il centrotavola giusto? Come per i segnaposto, anche il centrotavola può essere creato in pochi minuti. Siete a corto di idee? Procuratevi delle palline di Natale della stessa gradazione di colore, create una sorta di corona e metteteci al centro una candela. A proposito di candele: perché non apparecchiare la tavola per il cenone e decorare con delle piccole candele rosse? Per rendere tutto ancora più speciale, si consiglia di procurarsi dei contenitori in vetro che non devono essere per forza della medesima misura e della stessa forma. Ognuno dei contenitori dovrà essere decorato e dovrà contenere una candela rigorosamente rossa per augurare ai propri ospiti un felice anno nuovo. Una cosa è certa: la tovaglia della tavola del cenone deve essere rigorosamente rossa. Ma quale tovaglia scegliere? Ovviamente tutto dipende dalla tipologia di cena che abbiamo deciso di organizzare. Nell’eventualità in cui, ad esempio, si tratti di una cena a buffet, è possibile ricorrere a degli sfiziosi runner facendo attenzione che tutti i commensali riescano ad appoggiare piatti e bicchieri su di essi. Nel caso in cui, invece, si abbia intenzione di organizzare una cena tradizionale, è molto più opportuno optare per una tovaglia classica rossa. Un ultimo accorgimento per apparecchiare la tavola per il cenone riguarda, infine, piatti e bicchieri. Nonostante il fatto che le stoviglie di plastica siano decisamente molto più pratiche, si consiglia, comunque, di evitarle. Esse, infatti, non sono affatto eleganti. Uno strappo alla regola può essere effettuato solo nel caso in cui si tratti di una cena informale tra amici e parenti molto stretti. Non resta, dunque, che scegliere con attenzione il proprio stile e dare libero sfogo alla fantasia! BUON 2018 A TUTTI!!!
E dopo il cenone di Fine Anno chi lava i piatti?
La lavastoviglie: ecco i trucchi per un lavaggio ad hoc. Principalmente durante i grandi bacchetti delle festività come quelli di questi giorni, la lavastoviglie è un’alleata speciale, ecco come ottenere il meglio da questo elettrodomestico L’utilizzo della lavastoviglie è aumentato notevolmente nelle famiglie italiane. Questo elettrodomestico aiuta a diminuire drasticamente le fatiche in cucina, lo spreco d’acqua e di corrente, aiutando così anche l’ambiente. Ma per ottenere dei risultati migliori, ecco alcuni trucchi per un lavaggio ad hoc. Ogni pentola, piatto o posata va inserita all’interno della lavastoviglie in un determinato spazio. Tra un pezzo e l’altro ricorda di lasciare il giusto spazio per permettere al lavaggio di fare il proprio dovere. Se qualche oggetto è sovrapposto, l’acqua pressurizzata, utilizzata nella lavastoviglie non riuscirebbe a pulire bene. Si consiglia l’alternanza di un oggetto grande ad uno piccolo. Nel ripiano più basso situato solitamente nella zona superiore vanno riposti bicchieri e tazze e le ciotole piccole. Nel ripiano in basso, più alto, ci vanno posizionati piatti, pentole e padelle. Per posate, spatole o simili ci può essere un cestello a parte nella zona in alto, oppure un porta posate mobile da inserire nella parte bassa. Inoltre, occorre fare attenzione anche ai materiali: si consiglia di non accostare, ad esempio, argento ed acciaio. Riempire eccessivamente ogni ripiano comporterà un risultato negativo del lavaggio. Troppi piatti, bicchieri o posate all’interno dell’elettrodomestico causerà un sovra posizionamento che non permetterà di lavarli bene. Ricordate sempre di posizionare bicchieri, ciotole e tazze in modo inclinato, in questo modo il lavaggio sarà migliore, poiché l’acqua riuscirà a fluire meglio evitando di andare ad accumularsi.Ci sono degli utensili, delle ciotole o piatti che richiedono particolari attenzioni. Utensili lunghi possono andare ad ostruire il corretto movimento di alcune parti mobili della lavastoviglie. Quindi in questi casi detti oggetti vanno posizionati in orizzontale in modo da non impedire alcun movimento ed essere comunque lavati in tutta la loro forma. Nel cestello più basso, quello per i piatti per intenderci, la temperatura è notevolmente più alta. Utensili in plastica, a tale gradazione rischierebbero di rovinarsi. Quindi si consiglia di posizionarli nella parte più alta.
Pesi e misure
Quante volte vi sarà capitato di dover preparare un dolce e di non trovare da nessuna parte una bilancia? O magari la bilancia c’è, ma proprio in quel momento vi si scaricano le pile… Sicuramente è capitato a tutti in più di un’occasione, Per evitare che la torta si sgonfi, le crepes siano troppo salate, la pasta all’uovo sia solo uovo, ti veniamo in soccorso indicandoti diversi utensili da cucina che puoi utilizzare in alternativa alla bilancia per dosare o pesare gli alimenti. Il primo pensiero va alle caraffe graduate o ai misurini dotati di tacche, che segnalano le quantità di solidi o liquidi da misurare.Oppure puoi creare dei misurini “fai da te”: scoprirai presto come con cucchiaini, tazze e bicchieri puoi misurare tutto! Ecco una piccola tabella di conversione: per poter misurare gli ingredienti senza la bilancia. Per ogni ingrediente che abbiamo inserito, abbiamo scritto il corrispondente in grammi di un bicchiere, un cucchiaio o un cucchiaino. Abbiamo preparato la tabella afferrando come misurini un classico bicchiere per l’acqua tipo quello della nutella, una tazzina da caffè, un cucchiaio da tavola e un cucchiaino da tè, oggetti che tutti abbiamo in casa. Bicchiere e tazzina si intendono pieni, cucchiaio e cucchiaino si intendono colmi.