Cioccolato e…..San Valentino

La cioccolata piace ai più e quindi rappresenta un regalo sicuro per la festa di San Valentino. Sono ormai storici i binomi cioccolato e personalità, e perfino cioccolato e sesso! Il terapeuta neozelandese M. Langham, certo delle potenzialità del cioccolato, ha addirittura messo a punto dei test in cui sono usati i cioccolatini, catalogati per forma, ripieno, cacao usato e tipo di involucro. Al termine delle sedute, fatte di assaggi, si dice in grado di tracciare un profilo psicologico del paziente! Accertato comunque risulta il binomio cioccolato e desiderio: la fenilalanina, presente nel cioccolato, è prodotta anche dal nostro cervello in fase di innamoramento. Certo è inoltre l’effetto del fenolo  una delle infinite molecole contenute nella cioccolata  come protettore del cuore, e quello della teobromina che, pur agendo come la caffeina, non induce aumento della frequenza dei battiti cardiaci. In realtà le quantità irrisorie di queste molecole per singolo cioccolatino non hanno effetti determinanti, resta però l’effetto psicologico legato all’ appagamento del gusto.

Hearts of chocolate

La città degli innamorati

La città degli innamorati? Più che a Verona, città natale di Romeo e Giulietta, il titolo di capitale dell’amore spetta a Terni, dove tra il II e III secolo nacque Valentino, vescovo e martire, che a furor di popolo, nel corso dei secoli, si è guadagnato l’appellativo di patrono, non solo di tutte le coppie che si amano sul serio ma anche difensore, dei matrimoni “misti”, oggi di grande attualità, perchè celebrò il matrimonio fra il soldato romano Sabino ed la giovane cristiana, Serapia.A Valentino toccò la palma del martirio il 14 febbraio 273 d.C. per ordine del prefetto Furio durante le persecuzioni accese dall’imperatore Aurelio. Era stato accusato di aver sostituito con un rito cristiano l’antica ricorrenza pagana dei Lupercalia, dedicati al dio Lupercus, protettore della fertilità. Ma la notorietà internazionale di San Valentino si deve alla leggenda, nata secondo alcune fonti nei paesi anglosassoni, per cui il santo era solito donare un fiore del suo giardino ai giovani che andavano a trovarlo. Sembra che tra due di questi giovani visitatori sbocciasse l’amore e che essi convolassero lietamente a giuste nozze. Da allora gli innamorati, che in segno di buon augurio, si recavano far visita a San Valentino, divennero così numerosi da indurlo a dedicare un giorno dell’anno a una benedizione nuziale generale.

Sta per arrivare San Valentino….ditelo con un viaggio

Se Cupido, alla faccia della crisi economica, fa ancora scoccare le sue frecce, i fiorai incrociano le dita e fanno scongiuri sperando di vendere qualche rosa rossa in più dell’anno scorso. E se l’omaggio floreale, resta in cima alle preferenze degli innamorati di ogni età, le agenzie di viaggio offrono pacchetti low cost per tutte le tasche, a Parigi o Venezia, da sempre, classiche mete di “fughe d’amore”. Non mancano offerte per week end “roventi”, magari a Sharm El Sheik. Tra le proposte più sfiziose, mini soggiorni alle terme o in una spa, tra saune e massaggi profumati da condividere con l’amato .Pare che l’ultima tentazione sia il fine settimana in un agriturismo con annessa beauty farm che offre un trattamento a base di vino terapia, capace di regalare una pelle di velluto, per provare l’ebbrezza di un bacio durante un idromassaggio al vino doc. Come tradizione comanda molti ristoranti ed enoteche offriranno cenette romantiche a lume di candela Ma c’è chi allegramente preferisce “snobbare” San Valentino ed è il 40 per cento dei giovani italiani tra i 20 e i 30 anni secondo un indagine Doxa  che dichiara di non festeggiare in nessun modo l’evento, evidenziando come il capriccioso dio dell’amore non abbia bisogno di feste comandate….amare è per sempre…

Candele Profumatissime

Profumate, bellissime e sfarzosissime. Sono le Candele profumate che saranno di sicuro le più amate della stagione, ora che le giornate si stanno accorciando e abbiamo più voglia di goderci la nostra casa Fragranze dolci e speziate che vi fanno sentire subito coccolata e protetta dai primi freddi autunnali. Sin dai tempi antichissimi le candele hanno accompagnato la storia dell’uomo, fanno parte del nostro vivere quotidiano a tal punto da farle diventare anche complementi d’arredo raffinati ed eleganti. Saranno ideali compagne per una sera romantica insieme al tuo lui, ma accompagneranno divinamente anche un cammino acceso con la legna scoppiettante Utilizzate al meglio le vostre candele, ricreandovi la giusta atmosfera , ma ricordatevi di non lasciarle mai  incustodite.

 

Cosa dovresti sapere sulle donne

Ci sono cose che gli uomini dovrebbero conoscere molto bene della donna con cui stanno. Ecco alcune istruzioni per l’uso dell’universo femminile. PS: siete liberi di continuare a ignorarle, a vostro rischio e pericolo.. Non vediamo l’ora che ci chiediate un consiglio. E ci fa piacere quando lo seguite, invece di fare sempre di testa vostra… Quando vi raccontiamo una cosa ci piace prolungarsi, divagare e aggiungere un sacco di dettagli inutili. Sarebbe carino se non continuaste a interromperci. Ci piace quando ci telefonate senza motivo, solo per farci un salutino. O per darci il buongiorno, o la buona notte, o sapere cosa abbiamo mangiato a pranzo. Apprezziamo tantissimo, tranne quando siamo al lavoro. Adoriamo i baci inaspettati. Per esempio, quando siamo insieme in macchina fermi al semaforo, potreste approfittarne per darci un bacio, anziché controllare la mail sul cellulare. Odiamo le frasi tipo «Mi ricordo che la mia ex…». Fate finta di non aver avuto nessun’altra donna prima di noi. È meglio.Ci piace quando mostrate interesse per le nostre passioni. Anche se vi annoiano a morte. Noi facciamo altrettanto quando ci parlate di calcio o dell’ultimo gioco per la Playstation. Quando ci lamentiamo dei casini in ufficio o di quanto sono bastarde le nostre colleghe ci aspettiamo un po’ di umanità. La frase giusta da dire è: «Il tuo capo è davvero un bastardo!» oppure «Quella tua collega è davvero un serpente, oltre che brutta!». Oppure limitatevi ad annuire con aria comprensiva. Ogni tanto un bel massaggio non guasterebbe. Per esempio se vi accorgete che siamo nervose, invece di dire frasi che ci fanno arrabbiare ancora di più tipo: «Che c’è, sei nervosa?», un massaggio è sicuramente più utile per alleviare la tensione. Adoriamo i complimenti. Di qualsiasi genere, da «Questa camicia  ti sta benissimo» a «Oggi sei più bella del solito».Quando ci portate qualcosa di buono dal supermercato che non era nella lista, vorremmo riempirvi di baci anche se a volte brontoliamo «No! Hai comprato le patatine! Lo sai che sono a dieta…» nel linguaggio femminile vuol dire «Evviva, hai comprato le patatine, chi se ne frega della linea!»

Chi ama soffre, chi non ama si ammala

La frase “Chi ama soffre, chi non ama si ammala” è una delle più popolari Freud. Fa parte de “L’introduzione al narcisismo” e spesso si vede condivisa nei principali social network. Molti pensano che abbia un senso romantico, ma la realtà è che si tratta del risultato di una teoria al rispetto.Fin dal primo momento in cui apriamo gli occhi al mondo, soffriamo di una mancanza: la mancanza dell’altro. Non esiste modo di sopravvivere o di crescere se non è presente qualcuno che lo renda possibile. Questo, in altre parole, significa che se non c’è almeno un po’ d’amore all’inizio della nostra vita, questa diventa difficile. Qualcuno deve occuparsi delle nostre necessità o, in caso contrario, moriremo. L’essere umano è, da sempre e per sempre, un essere bisognoso. Carente. Vive in noi un vuoto impossibile da colmare, anche se a volte crediamo che non sia così. Questo perché da sempre e per sempre, siamo condannati ad un’insalvabile solitudine. Per quanto riusciamo a stabilire vincoli intimi ed amorosi, la realtà è che nasciamo, viviamo e moriamo praticamente soli. Nell’amore si mettono in gioco molteplici forme di sofferenza, che vanno dall’amore non corrisposto fino alla scoperta che l’amore non risolve tutto. Per una via o per l’altra, non esiste modo di amare senza soffrire. Perché dev’essere così? Perché l’amore non conduce alla felicità? Non è forse un comportamento masochista pensarla in questo modo? L’innamoramento è una specie di “meravigliosa collera” nella quale tutti i significati del mondo si alterano insieme. Ha molto di ossessivo, ma allo stesso tempo dà una vitalità che difficilmente si raggiunge con altre esperienze. L’innamoramento è atroce e, allo stesso tempo, delizioso. Sì, innamorarsi è soffrire con piacere. Soffrire perché quella persona tarda ad arrivare, sentirsi morire quando si dubita che tutto possa finire. Sapere che saremmo capaci di andare all’inferno in compagnia di quella persona che ci ha rubato il cuore. Si alterna l’emozione di amare e dell’essere amati con la paura di perdere chi si ama. L’entusiasmo dell’incontro, con i dubbi insidiosi dell’abbandono. Una volta finita questa vibrante fase dell’innamoramento, si vive una specie di mancanza dell’inizio. Qualcosa non c’è più, qualcosa non è più come prima. Sappiamo che continuiamo ad amare quella persona, ma sappiamo anche che l’amore ha dei limiti. Allora si soffre, perché bisogna dire addio all’illusione dell’amore romantico ed eterno.

Ti ama?

Pessoa disse: “Cosa vuoi che ti dica oltre a dirti che ti amo, se ciò che ti voglio dire è che ti amo?”. È una bellissima frase, ma è sufficiente che vi dicano di amarvi per avere la sensazione di essere amati?  Sapere di essere amati è meraviglioso. Poche cose al mondo sono belle quanto sentirsi innamorati e ricevere amore. Ebbene, sono sufficienti le parole o esistono altri segnali che ci indicano che la persona che amiamo ci corrisponde? Cominciamo ad elencare una serie di segnali che indicano che il vostro partner vi ama. Ciò nonostante, ricordate che l’amore è pura emozione, sentimento, sensazione… non può sempre essere misurato, quantificato o studiato.Un segnale importante per capire se vi amano è vedere che il vostro partner vuole passare il suo tempo con voi. Quando qualcuno vuole dedicare il suo tempo solo a voi, nonostante i numerosi impegni, sappiate che si tratta di una chiara dichiarazione d’amore. Che sia a lavoro, a casa o passeggiando, questo piccolo sacrificio è un buon indizio per capire di essere amati. Il vostro partner vi domanda spesso com’è andata in ufficio ? Si mostra interessato ai vostri problemi? Vuole sapere come va il lavoro, come sta la vostra famiglia o gli amici? Allora vi ama, perché l’amore non è fatto solo di grandi gesti romantici, ma anche di pratica. A volte abbiamo bisogno di aiuto. Se in quel momento il vostro partner è disposto ad aiutarvi, vuol dire che vi ama. Forse glielo dovrete chiedere o forse sarà lui stesso ad aiutarvi, ma il fatto che vi tenda la sua mano e sia disposto a offrirvi il suo tempo è una chiara prova d’amore. Le prove d’affetto possono essere pratiche, ed andare oltre il romanticismo e la poesia. Devono essere fisiche. Gli abbracci, i baci, lo sfiorarsi… quei piccoli gesti, semplici e quasi impercettibili, sono grandi dimostrazioni d’amore. È palese che quando il nostro partner ci guarda con affetto, ci parla dei primi momenti passati con noi, ci difende e ci fa stare bene, ci sta mostrando un grande amore. Tutte queste sono prove pratiche che ci faranno battere il cuore ci renderanno più felici, giacché ci indicano che stiamo vivendo con la persona giusta.

 

 

A cosa serve baciarsi

Dal punto di vista biologico, in natura il bacio è in effetti inesistente. Solo gli uomini e alcune specie di scimpanzé e bonobo, per l’esattezza si baciano. Cosa c’è  quindi dietro questa strana usanza? A cosa serve il bacio?Gli studiosi sono ancora incerti. Tuttavia, neurologi e sociologi si dividono attorno a due spiegazioni: che serva per favorire l’eccitazione sessuale o per rinforzare il legame tra due persone. Due recenti ricerche hanno affrontato la questione: la prima, condotta dal Centro Nazionale USA su oltre 1000 persone,  ha dimostrato che nel bacio la funzione dell’eccitazione sessuale è praticamente inesistente. La funzione del bacio sarebbe quella di supportare la scelta del compagno: in poche parole, baciando qualcuno valutiamo di avere accanto la persona giusta quella che ci fa battere forte il cuore. La ricerca ha dimostrato anche che sono le donne a dare maggiore importanza ai baci, considerati un indicatore per misurare la stabilità e la soddisfazione di un rapporto. Il bacio sarebbe quindi una sorta di radar per scovare possibili fidanzati inaffidabili. La funzione sessuale del bacio, quindi, sembra passare decisamente in secondo piano rispetto a quella di termometro della relazione: baciamo qualcuno non solo perché ci piace, ma perché ci vogliamo accertare che quel qualcuno sia davvero la persona giusta per noi. Ci baciamo a letto,appena svegli, prima di addormentarsi, alla vista di un tramonto, in riva al mare, quando stiamo partendo, quando torniamo, lo facciamo con intensità e passione. Baciarsi di più può servire a prevenire possibili crisi di coppia. Un ottimo modo per farlo con sempre maggior frequenza!

La sensazione di vuoto generata dalla mancanza

La sensazione di vuoto generata dalla mancanza ci fa comprendere la forza di un sentimento e il valore che una persona ha nella nostra vita. Le mancanze legate alla famiglia si spiegano da sé: sicuramente la mancanza di un figlio o di un genitore sono sentimenti molto forti che tutti proviamo per motivi belli le partenze per le vacanze al mare o un viaggio, e per motivi meno belli un lutto o un distaccamento dovuto agli eventi, un distacco volontario di una delle parti. Intensa e meravigliosa è la mancanza della persona amata. Potrebbe mancarci un partner via per lavoro ma anche un amante che non possiamo vedere o sentire. Altrettanto importante è la mancanza di luoghi o di sentimenti e situazioni mancanza dell’amore, dell’ amicizia o del senso di famiglia Sentire la mancanza della persona amata è il primo passo per comprendere che quella persona ha un vero valore per noi, ci appartiene. Ci mancano i suoi sguardi, le sue parole, i suoi messaggi, il suo sorriso, le sue carezze e gli abbracci. Ci manca e la ritroviamo in ogni canzone, in ogni film, in ogni parola letta su un libro. E’ cosi, fa parte dell’amore. Che fare? Dobbiamo essere felici se questo sentimento è parte di un rapporto che funziona e che non ci fa mancare la sensazione di essere la persona più amata al mondo. Anche se la mancanza genera un vuoto, la cognizione di essere parte di un tutt’uno con l’altra persona deve farci stare bene. Principalmente se sappiamo che manchiamo anche all’altra persona. Torniamo con la mente all’ultimo abbraccio o all’ultimo bacio e restiamo li per un po’…sorridendo e godendo di quelle magnifiche sensazioni.  Non apparecchiare più la tavola per quella persona fa sentire il vuoto cosi come non vedere più lo spazzolino nel bicchiere o non avere una persona con cui organizzare la domenica. E’ una mancanza il bacio della buonanotte o la complicità nel preparare la colazione del mattino. Manca la telefonata quotidiana e la chiacchiera prima di andare a dormire. Ma questo, non è amore. L’amore è sentire la mancanza di respiri, baci, abbracci, sorrisi, cenni e parole che solo quella persona ci sapeva dare. Se mancano le emozioni e l’amore non è più corrisposto sapete cosa fare; se invece mancano i gesti quotidiani allora lavorate sulle abitudini e inseritene di nuove nella vostra vita. I primi giorni è difficile ma datevi tempo e vi troverete ad apparecchiare contando i giusti piatti senza pensare a chi manca. L’idea di amore e di felicità condivisa con un’altra persona si può ricostruire con il nuovo. Ma dobbiamo essere noi pronti ad accoglierla…

Le delusioni…diventano le cicatrici del cuore

Le delusioni sono le cicatrici del cuore. Alcune grandi, alcune piccole altre antiche e profonde, ma ognuna di esse porta un nome. Il nome di un amico, di un genitore, di un compagno, di un parente segni di prove e dolori superati che ogni tanto ancora fanno male, come le ossa rotte quando cambia il tempo. Ma le delusioni sono anche le medaglie del cuore, che affermano la vostra capacità di amare e di dare fiducia alle persone anche se queste vi hanno feriti, traditi e ingannati. Sono le medaglie che dimostrano quanto coraggio abbiate per riuscire a credere ancora nell’amore nonostante sappiate quanto male può fare.Una delusione diventa una cicatrice del cuore quando smettiamo di provare risentimento verso chi ce l’ha provocata, allora la ferita si chiude non sanguina più, ma noi siamo diventati più forti e un po’ più prudenti .Come quando da bambini cadevamo con la bici o giocando a pallone e tornavamo a  casa con le ginocchia sbucciate, così doloranti da farci che non saremmo mai più saliti su qualsiasi cosa avesse avuto le ruote, ma poi quando ancora non era nemmeno caduta la crosta e il richiamo degli amici in strada diventava troppo forte, correvamo di nuovo verso un’altra avventura. Certo il cuore non è un ginocchio, ma il processo di ripresa è più o meno lo stesso e le delusioni fanno male quanto noi glielo consentiamo. Pensate, se da bambini invece che le carezze e le coccole della mamma, aveste buttato sale sulle vostre sbucciature, cosa sarebbe successo? Il dolore sarebbe diventato insopportabile e sicuramente la voglia di tornare a giocare vi sarebbe passata del tutto. E’ così anche per le vostre ferite del cuore, se continuate a torturarle con pensieri angosciosi e sensi di colpa seguiteranno a sanguinare e allora tornare ad amare sarà veramente difficile. Curatele, invece, e tenetevele strette, saranno i vostri piccoli campanelli d’allarme che vi avvertiranno ogni volta che sarete in pericolo, per ricordarvi che amare si può, ma senza dimenticare di difendere se stessi.