La lista di nozze

Il matrimonio è considerato come il più bel giorno della propria vita, l’inizio di una lunga avventura insieme alla propria metà della mela. La preparazione dell’evento però non sempre si svela rilassante, ma al contrario solitamente è molto impegnativa e stancante In aiuto arriva la lista nozze, la parte più divertente dopo la scelta dell’abito, almeno per la figura femminile della coppia. Anche se un tempo era considerata poco elegante perché limitava gli invitati nella scelta, oggi è invece molto utile per evitare regali doppi, inutili o non graditi dagli sposi. Noi però vogliamo darvi qualche consiglio per inserire gli utensili da cucina di cui non potrete fare a meno Pentole e padelle. Che amiate o no cucinare, questi oggetti sono necessari in cucina e vi serviranno per la preparazione della maggior parte delle vostre ricette. Ne esistono di diversi tipi e materiali: comuni sono quelle in alluminio in ceramica o in teflon antiaderente. Queste ultime sono le più utilizzate ma richiedono attenzione: il rivestimento infatti non va graffiato per evitare che il materiale si mescoli con gli alimenti. Il nostro consiglio è di inserire un set di tre padelle di diverse misure. Coltelli. Un buon set di coltelli è indispensabile. Il più utile è quello del cuoco, lungo circa 20 centimetri: è così chiamato perché è il più utilizzato per tritare e compiere la maggior parte dei tagli. Lo spelucchino, di piccole dimensioni, è molto utile per pelare e sbucciare la frutta. Il coltello seghettato è indispensabile per tagliare il pane. Frullatore a immersione. Questo piccolo elettrodomestico si rivela molto utile per realizzare vellutate.Bilancia. Un oggetto fondamentale se amate cucinare soprattutto i dolci, per i quali è importantissimo il peso preciso degli ingredienti.Macchina da caffè. Se siete amanti di questa bevanda, non potete fare a meno di una macchina per il caffè di qualità. Qualsiasi alimento decidiate di tagliare avrete naturalmente bisogno di un tagliere: ne esistono di diversi tipi, da quelli di legno a quelli in polietilene.E voi quali altri utensili inserireste o avete inserito nella vostra lista nozze?

Traditi si …ma non da un’amica

Essere tradite da un’amica è, molto probabilmente, una delle delusioni più pesanti che si possano subire. A volte è più dura rialzarsi da una delusione in amicizia che in amore. Perché un’amica, specie se una delle migliori amiche, è spesso detentrice di confidenze più intime di quelle che siamo in grado di fare ad un partner. Una vera amica è una consigliera, uno specchio e un’alleata. Ma allora, se l’amicizia racchiude valori così elevati e l’amicizia ha così tanta importanza, perché, anche gli amici, a volte, si tradiscono? In amicizia, come in amore, o in qualunque altro tipo di relazione dovremmo imparare a dosare l’accelerazione che imprimiamo alle nostre emozioni in fase di partenza, se solo fossimo un po’ capaci di analizzare in maniera più razionale, rispondendo con la testa, anziché con la pancia,  probabilmente avremmo eliminato un primo 10% di rischio di tradimento. La seconda cosa che dovremmo imparare a fare è quella di smettere di proiettare sull’altra persona i nostri comportamenti. Pensare “io farei così” è sbagliato. Impariamo a pensare che ogni persona è diversa da noi e il nostro modo di agire e di pensare non è per forza quello degli altri. Se riuscissimo a raggiungere questo step, avremmo tolto, con molta probabilità, ancora un altro 40% di rischio di tradimento. Infine, se ci troviamo di fronte ad un’amicizia, vera e sincera, il restante 45% di rischio di tradimento, potremmo eliminarlo mantenendo sempre un confronto diretto e schietto con l’altra persona. Senza paura di dire o di non dire, perché qualunque malinteso potrebbe creare delle spaccature in un rapporto.   C’è ancora un 5%. Quello è dato dall’ imprevedibilità. È un rischio che dovremmo mettere sempre in conto. Ricordate che l’amicizia, quella vera non è mai mossa da alcun tipo di interesse e se si riesce a mantenere la relazione senza interessi, quell’amicizia è destinata a durare a lungo. In caso contrario, fatevene una ragione, non era un’amicizia, era soltanto una conoscenza finalizzata ad un qualche scopo. A volte, purtroppo, per riempire gli spazi lasciati dalla solitudine

L’età giusta per sposarsi

Ecco l’età giusta per sposarsi  L’ha svelata una ricerca di un giornalista e di uno psicologo cognitivo.C’è un età giusta per convolare a nozze. Lo hanno stabilito Brian Christian e Tom Griffiths, rispettivamente giornalista e psicologo cognitivo, che hanno realizzato una analisi “Algorithms to Live By: The Computer Science of Human Decisions” e raccolta anche in un libro. L’età giustà è 26 anni.Secondo gli esperti per rendere la nostra vita più semplice dovremmo seguire sempre la regola del 37%.In pratica, consiste nella teoria per cui il momento migliore per fare una scelta arriva dopo aver preso in considerazione il 37% delle scelte alternative. In questo modo si hanno a disposizione tutte le informazioni necessarie per non sbagliare e prendere la decisione giusta. Questa regola si applica sul lavoro, ma soprattutto sulla vita privata. Il motivo? Per gli esperti l’età perfetta per scegliere il coniuge, avendo la possibilità di vagliare il 37 per cento delle opzioni, sono i 26 anni. A quell’età, infatti, non si è troppo giovani, né troppo maturi. Esistono diverse sfumature per cui il periodo indicato dai due ricercatori potrebbe cambiare. In ogni caso sembra che il matrimonio prima dei 30 anni sia una garanzia di felicità. Secondo lo studioso per evitare il divorzio ed essere felici, bisognava sposarsi entro i 32 anni e non prima dei 28.In base ai dati raccolti infatti superando gli anta la possibilità di andare incontro ad una separazione aumentava ogni anno del 5%.

 

Menù di Capodanno

Capodanno è ormai alle porte e per chi si sta preparando a festeggiare l’arrivo del 2019 a casa con amici e parenti, è già tempo di pensare a cosa portare in tavola. Per chi è a caccia di consigli, ecco allora qualche suggerimento per un menu tradizionale in grado di accontentare tutti. Immancabile cotechino e lenticchie Considerate fin dai tempi degli antichi Romani sinonimo di prosperità e fortuna soprattutto per la loro somiglianza con le monete, le lenticchie non possono mancare a tavola in occasione del Capodanno. La preparazione classica è quella delle lenticchie in umido: dopo averle tenute a bagno per un’intera nottata, basta cuocerle per una quarantina di minuti in una casseruola con un soffritto cipolla, sedano e una carota tritate, oltre ad un poco di concentrato o di passata di pomodoro, e poi servire ancora calde con l’aggiunta di sale, un filo d’olio e pepe. Le lenticchie in umido sono il contorno ideale per un altro grande classico di Capodanno: il cotechino. Oltre a questo insaccato di maiale, preparato con cotenna, carne di diversi tagli, pancetta, sale e spezie, sulle tavole degli italiani il primo giorno del nuovo anno ma anche e soprattutto durante la notte di San Silvestro è facile trovare il suo “cugino” originario di Modena, lo zampone. E l’abbinamento con le lenticchie rimane quasi d’obbligo. Cotechino e lenticchie, ad ogni modo, vanno bene sia come secondo piatto al pranzo del primo gennaio che come portata da servire durante il cenone allo scoccare della mezzanotte, accompagnato ovviamente da un bel po’ di bollicine. Ogni regione o località ha le sue tradizioni in cucina in occasione delle feste. Di certo, però, esistono diversi punti in comune nonostante le distanze. Ad esempio, a Capodanno è difficile immaginare un antipasto senza formaggi o senza verdure. Al Sud non mancano mai i latticini, dalle mozzarelle alla ricotta, mentre ad altre latitudini sono le patate, in diverse forme e cotture, ad essere sempre presenti. Per un menù tradizionale in vista del cenone del 31 dicembre, è bene comunque ricordarsi di preparare degli antipasti con formaggi misti e salumi, olive e bruschette: il classico antipasto all’italiana, insomma. Il primo non può invece prescindere dal profumo di salsedine, dunque spaghetti o risotto ai frutti di mare rappresentano la soluzione più diffusa, ma con le dovute eccezioni. Preparare cappelletti, agnolotti, anolini o tortellini in brodo significa infatti rimanere lo stesso tra i grandi classici di questa festività. Oltre alle lenticchie in umido col cotechino, secondi tradizionali del cenone di fine anno sono anche il polpo, il baccalà, l’arrosto e la salsiccia. Un po’ di frutta secca, di melagrana e di uva, cibi portafortuna proprio come le lenticchie, e poi non rimane che concludere i festeggiamenti coi dolci: da panettone e pandoro ai cantucci, dallo zuccotto alla torta con pere e cioccolato.

I riti scaramantici per la fine dell’anno

C’è chi si veste di rosso l’ultimo dell’Anno,che si rimpinza di lenticchie, chi riempie la casa di vischio per non farsi sfuggire l’occasione di un bacio: sono le usanze portafortuna che dovrebbero aiutarci a catturare la buona sorte e convincerla a riservarci un occhio di riguardo. Molte sono usanze antiche delle quali non ricordiamo neppure l’origine, altre sono relativamente recenti e arrivano da Paesi lontani: se siete del parere che “non è vero, ma ci credo!”ecco una carrellata di consuetudini propiziatorie, da tener presenti per ingraziarci la fortuna in attesa del 2019. Perchè, in fondo, provare non costa nulla… A tavola Il cibo raccoglie una quantità infinita di simboli portafortuna e ogni regione d’Italia o Paese del mondo ha i suoi. Eccone alcune Le lenticchie .. Consumate da sole o con il classico cotechino, hanno il compito di propiziare la prosperità e i lauti guadagni. Sarà per la forma che ricorda quella di piccole monete, è da sempre considerato simbolo di abbondanza, questi piccoli legumi dovrebbero aiutare l’ingresso di denaro e le vincite monetarie. Sarà vero? Di sicuro hanno ottimo sapore e sono ricche di nutrienti utili per la salute. Tutto il resto… è in più. Uva  Anche un bel grappolo dovrebbe favorire i movimenti di denaro in entrata: secondo l’usanza spagnola occorre mangiarne dodici chicchi mentre scoccano i rintocchi della mezzanotte. Lanciare il pane In Irlanda c’è la consuetudine di lanciare una pagnotta contro un muro durante la sera dell’ultimo dell’anno, per scacciare gli spiriti maligni.Baciarsi sotto il vischio è uno dei riti più noti per garantire lunga vita a una storia d’amore. La tradizione nasce dai Druidi che utilizzavano rametti di vischio per tenere lontani gli spiriti maligni dalla casa. Secondo la leggenda, le bacche di vischio nascondono un troll imprigionato da un mago dopo questo aveva tentato di baciarne la moglie addormentata. Regalare un ramo di vischio alla donna amata è simbolo di un sentimento intenso e molto passionale.Indossare qualcosa di nuovo e di rosso Il rosso è un colore dal forte potere scaramantico. L’abitudine di indossare biancheria intima di questa tinta l’ultima notte dell’anno dovrebbe proteggere dalle streghe e dalle maledizioni che queste possono scagliare sulle parti intime. La mattina del Nuovo anno si dovrebbe anche indossare un capo nuovo di zecca: in questo modo ci si propizia la buona fortuna.Pensare positivo.Al di là di ogni superstizione, un atteggiamento sereno e positivo nei confronti della vita è il modo migliore per ingraziarsi la fortuna. Non c’entra magie e scaramanzie: uno sguardo aperto sul futuro ci rende semplicemente più attenti nel riconoscere ogni buona possibilità che si presenta e ci dà le migliori chance di coglierla in tutto il suo potenziale.

Approfitta delle feste per ricaricarti

L’atmosfera è quella giusta: il freddo, poco traffico per le strade, il silenzio e perché no?  una sana voglia di prendersela comoda. Se abbiamo qualche giorno di vacanza possiamo dimenticarci la sveglia per un pochino: lasciamo dunque da parte i sensi di colpa e scopriamo cinque suggerimenti utili per approfittare delle festività per coccolarci un po’. ll buongiorno si vede dal mattino: affrontare la giornata con il sorriso è già un regalo enorme che ci dobbiamo fare. Pensiamo positivo e liberiamo la testa da pensieri e angosce per quanto possibile. I ritmi sono sempre troppo frenetici e a volte si procede per forza d’inerzia, quindi scendiamo dalla giostra e beneficiamo del  momento. Anche una tazzina di caffè gustata tra le lenzuola invece che di fretta al bar è un momento magico: prendiamoci il nostro tempo, non c’è proprio nulla di sbagliato. Saper dire no quando non abbiamo voglia di fare una cosa, di partecipare a una festa, di un caffè con le amiche o anche solo a un giro di shopping, è importantissimo. Difendiamo i nostri piccoli spazi senza timore di offendere nessuno. Durante l’anno siamo oberati da mille impegni, e non sempre possiamo declinare inviti o evitare di presenziare a partite di calcio dei figli, riunioni scolastiche, aperitivi di lavoro. Almeno per qualche giorno dedichiamoci solo a quel che ci piace fare: già questo sarà un modo di trattarci bene e ci farà sentire liberi e leggeri. Diamo tempo al tempo: durante le feste abbiamo tutto il tempo di tirare un respiro di sollievo, sederci un attimo e sgombrare la mente. Arrivare un pochino in ritardo al pranzo con amici e parenti o non aver ancora finito di incartare i regali non è certo un dramma, cerchiamo di non farci stressare da cose dall’importanza davvero relativa. Una boccata d’aria: purtroppo per molti di noi la giornata trascorre davanti a un computer o comunque seduti dietro a una scrivania, ma la vita sedentaria di certo non è una alleata di benessere. Oltre a indurci in depressione, può influire anche sull’aumento di peso e sulla buona circolazione sanguigna. Sfruttiamo dunque dei ritmi meno frenetici delle feste per cercare di limitare l’uso dell’auto e preferire qualche passo a piedi. Potremmo accorgerci di nuovi negozi che non avevamo ancora notato e guardare la città con occhi diversi: a volte la felicità è fatta davvero di piccole cose. Infine quando la giornata volge al termine, possiamo finalmente dedicarci qualche minuto solo per noi. Che si chatti con le amiche, ci si svaghi con i social o guardando un film, non ha importanza: quel che conta è sentirci liberi e finalmente senza troppi pensieri. Il consiglio intelligente? Una bella tazza con una tisana fumante da sorseggiare pian piano per scaldarci e coccolarci sarà perfetta per addormentarci sereni e godere di un prezioso e benefico sonno ristoratore.

 

Ferragosto

Il 15 agosto, Ferragosto, è sicuramente uno dei giorni festivi più attesi dell’estate. Simbolo della vacanza e della spensieratezza, quella di Ferragosto è una ricorrenza molto cara agli italiani: che si parta per un viaggio, nel Bel Paese, lontano o vicino che si vada al mare in montagna o che si resti in città, insomma ovunque voi siate sono immancabili i nostri sinceri Auguri di Buon Ferragosto !!!!

 

Festa della mamma

Festa della mamma la  festa della donna più bella del mondo sicuramente per ognuno di noi. Per celebrare questa giornata speciale insieme a lei, perché non porgergli un regalo che possa coccolarla, oppure qualcosa  che nel  contempo la renda ancora più bella Allora regalatele un profumo, una cornice, un quadro, un accessorio,una giornata al mare, ma regalatele soprattutto un sorriso… auguri a tutte le mamme!