Ore minuti giorni…

Solo uno di noi andrà al funerale dell’altro, solo uno di noi potrà salutarsi alla partenza e abbracciarsi al rientro, e solo uno di noi vivrà il proprio mondo senza l’altro Mentre c’è la vita che scorre, ama, abbraccia di alle persone che ami quanto sono speciali per te e quanto valore hanno nella tua vita Non sappiamo mai quanti minuti ore giorni anni abbiamo a disposizione, non sappiamo quando sarà il nostro ultimo giorno, quindi godiamoci ogni secondo insieme, finché entrambi abbiamo gli altri, facciamo scorta di ricordi perché un giorno saranno le uniche cose che avremo

Festa dei Nonni

Domani si celebra la “Festa dei Nonni” è una giornata dedicata a celebrare e onorare i nonni e gli anziani. In molte culture in tutto il mondo, esistono festività simili volte a riconoscere l’importante ruolo e l’influenza positiva che i nonni hanno nelle vite delle loro famiglie e delle generazioni successive. La data in cui si celebra la “Festa dei Nonni” in Italia, viene celebrata il 2 ottobre di ogni anno. È un’occasione in cui i nipoti mostrano affetto e gratitudine verso i loro nonni attraverso gesti di affetto, regali, o semplicemente trascorrendo del tempo insieme. Questa festa offre l’opportunità di riflettere sull’importanza delle relazioni intergenerazionali i nonni non per tutti ma per molti sono inesauribili fonti di saggezza e amore, i nonni sono da sempre un pilastro fondamentale nella composizione delle famiglie italiane. Essi infatti non solo offrono un inestimabile bagaglio di consigli, affetto ed esperienze, ma forniscono un appoggio fondamentale  spesso anche traducibile in reali aiuti economici, nella crescita e l’educazione dei nipoti.

Quando ridere diventa una terapia

Non c’è niente al mondo di così irresistibilmente contagioso come il riso e il buonumore, disse Dickens. Ebbene si, sicuramente ricorderai tante cose della tua vita dalla gita al mare con gli amici, agli eventi che hanno segnato la tua vita, ma di sicuro ricorderai quella volta che hai riso a crepapelle fino ad avere i crampi allo stomaco Proprio così, ridere è un gesto tanto semplice quanto benefico: è terapeutico, permette di allontanare ogni negatività e aumentare la propria vitalità. La risata può essere spontanea e generata da qualcosa di divertente o da qualcuno dotato di un grande senso dell’umorismo. Ma non solo, può anche essere indotta. Ebbene sì, si può ridere anche senza motivo. Questo il focus dello Yoga della risata, una disciplina accessibile a tutti che insegna con un po’ di allenamento a lasciarsi andare a una risata liberatoria. I benefici psico-fisici sono tanti: la pratica infatti, se svolta con regolarità, permette di ritrovare il benessere e fare il pieno di energia. In cosa consiste? Questa pratica, decisamente liberatoria, si svolge in gruppo perché la risata grazie ai neuroni specchio che si attivano  quando si è in compagnia di altre persone diviene contagiosa. Porta il tuo corpo a ridere, la tua mente lo seguirà’ stando a quanto afferma il Dott. Kateria è possibile ridere anche se non c’è uno stimolo comico. Innescare la risata è molto semplice: si ispira con il naso, si trattiene l’aria nei polmoni e si espira ridendo. Più ci si allena e più la risata si sblocca e si lasciano così andare emozioni bloccate, ci si sente più leggeri

Vivere più a lungo

Che cos’è che ti fa alzare ogni mattina dal letto? La sveglia gioca di certo un ruolo, ma non è poi così importante specie se appartieni alla categoria delle persone che sono in pensione e non devono più correre al lavoro. Per tutti, ma soprattutto per loro, la vera molla che ci fa scattare in piedi ed iniziare la giornata è l’ikigai, un concetto che appartiene alla cultura giapponese e che può allungarci la vita.
L’ikigai è quella certa cosa che rappresenta per ognuno di noi il motivo di esistere, la ragione per la quale ci alziamo tutti i giorni dal letto. Tutti noi abbiamo un ikigai ma non sempre lo conosciamoPuò essere il lavoro che ci appassiona, i nostri figli, il nostro hobby, l’amore della nostra vita. Insomma, qualcosa che rappresenti un obiettivo da raggiungere e che ci dà soddisfazione. Ma perché ci fa vivere più a lungo? Lo spiega  Ruini, professore associato di psicologia clinica presso l’università di Bologna molte ricerche  documentano come le persone che hanno degli obiettivi nella vita hanno anche profili biologici, ormonali e anti-infiammatori più sani. Insomma, c’è una correlazione documentata a livello internazionale tra aspetti esistenziali, migliori condizioni di salute e di conseguenza longevità. Secondo l’ikigai vale il consiglio di mantenersi attivi il più a lungo possibile perché lavorare a lungo ci allunga la vita Da un recente studio del dipartimento di neurologia dell’università Northwestern è emerso che chi ha uno scopo nella vita e ne è pienamente coinvolto dorme meglio rispetto a chi ne è privo. E una buona qualità del sonno ci aiuta a stare in buona salute e dunque a vivere più a lungo, non esagerare lavorando troppo ma neppure lasciarsi prendere dalla pigrizia. L’ideale è cercare il più possibile di rimanere coinvolti e impegnati sia mantenendo un lavoro, sia facendo volontariato, dedicandosi ad un hobby, sentendosi vivi e partecipi in tutte le fasi della propria vita la longevità si conquista con un perfetto equilibrio tra il troppo e il troppo poco.

Vivere più a lungo

L’aspettativa di vita si è allungata di molto rispetto ad alcuni anni fa. Non solo per le malattie distrutte, la sanità migliorata, la qualità di vita e di lavoro meno usuranti. Ma anche perché abbiamo capito il valore di uno stile di vita più sano. Alcune abitudini possono farci vivere più a lungo, e bene. Come guadagnare qualche anno? Ecco alcuni consigli su come allungare la vita che si vanno a sommare ai ‘classici’ mangiare sano, non bere e fumare, fare attività fisica. Uno studio ha riscontrato che chi ha una migliore percezione della propria età tende a vivere di più di chi si comporta da ‘vecchio’. Invecchiare è senz’altro un processo genetico, ma è spesso anche questione di abitudini, di stile di vita. Gli 80 enni che viaggiano, fanno esercizio, hanno una vita sociale attiva sono più in salute dei coetanei che si ritirano a vita privata. Comportarsi come se si fosse più giovani riduce lo stress, fattore che influisce molto sul sistema immunitario. Inoltre un atteggiamento negativo induce all’isolamento, l’inattività e alla depressione. Per la stessa ragione appena esposta, lavorare mantiene ‘giovani’ un attività di giardinaggio, un impegno sociale sono. Il punto di partenza contro l’inattività, e una spinta alla vita sociale contro l’isolamento.Uno studio svedese ha sottolineato che chi ha una famiglia allargata in età avanzata può contare su una rete di supporto molto importante. Chi si sente solo, finisce spesso per essere vulnerabile. E le emozioni hanno un ruolo importante nell’allungare l’aspettativa di vita. Il consiglio quindi è di fare figli, ma anche di mantenere rapporti con altri. Secondo alcuni studi britannici le persone anziane escono dall’ospedale peggio di quando sono entrate. Come è possibile? Gli ospedali sono luoghi dove si annidano batteri e virus, e le persone delicate di salute come gli anziani malati possono finire per peggiorare la propria condizione. Sono tantissimi gli studi che confermano i benefici del camminare. Fare attività fisica in generale fa bene al cuore, ai muscoli, ai polmoni, al cervello e naturalmente all’umore. Ma camminare in particolare permette anche di stare all’aria aperta e molto spesso di socializzare.Infine, il sonno. Per vivere più a lungo bisogna dormire bene, meglio evitare piccoli pisolini più volte al giorno sul divano e farsi invece una sana notte di sonno. Lo confermano decine di studi. Il riposo aiuta a combattere malattie cardiovascolari, ipertensione, depressione, stress, persino l’obesità.

 

La lavanda calma l’ansia

Non è che ci sia il bisogno di un pezzo di carta per ribadire gli infiniti benefici della lavanda, dopo quella volta che ti ha placato il raffreddore, dopo quella volta che con solo poche gocce di olio essenziale sul cuscino ti ha fatto far pace con Morfeo, dopo quella volta che ti ha fatto dire bye bye a forfora e acne. La lavanda si è conquistata la laurea honoris causa sul campo, ma ora è pronta a incorniciare il diploma per la sua caratteristica più conclamata e ricercata. Secondo un recente studio condotto da un gruppo di ricercatori della Kagoshima University in Giappone la lavanda sarebbe senza discussioni il migliore rimedio naturale per alleviare l’ansia, tanto da essere in grado anche di sostituire gli ansiolitici più usati comunemente, con il plus non indifferente di essere praticamente esente da effetti collaterali. Il merito sarebbe tutto del linalolo, sostanza di cui la lavanda  è ricca, e che godrebbe di naturali effetti rilassanti comparati a quelli delle benzodiazepine. Non agendo però direttamente sui centri che modulano l’ansia ma richiedendo la mediazione dei neuroni olfattivi, la lavanda funziona come calmante solo se viene annusata nel corso dell’esperimento è emerso che gli effetti svanivano se veniva iniettata direttamente nel sangue o assorbita dai polmoni. «Secondo la medicina popolare i composti odorosi derivati da estratti di piante sarebbero in grado di alleviare l’ansia, ma la medicina moderna ha trascurato a lungo questa possibilità», spiega Hideki Kashiwadani, coautore dello studio, come riporta Quartzy. «Questo studio innovativo potrebbe portare a un uso del linalolo in contesti clinici, come la preanestesia nei casi in cui il ricorso ad altri ansiolitici è sconsigliato, o in pazienti in cui la somministrazione per via orale o parentale è problematica, come i neonati o gli anziani in stato confusionale». 110 e lode e bacio accademico.

Sole mare

L’estate nel suo vigore, il mare finalmente non è più un miraggio ma un compagno fedele. Ma con il mare arrivano anche  le temute scottature solari. Sarebbe a rischio un italiano su due: Usano abbronzanti al posto dei protettivi, sminuiscono gli effetti dei raggi Uv e credono che stare più tempo al sole acceleri la tintarella. A mettere in guardia i vacanzieri sono gli esperti. I più a rischio sono i bambini e gli anziani. Gli effetti  di una scarsa attenzione all’esposizione al sole e delle scottature sono desquamazione ed esfoliazione della pelle, prurito e bruciore e colpi di calore Un italiano su 3 pur di abbronzarsi in fretta rischia di non proteggersi bene nel primo vero giorno di sole. Tra gli errori maggiori c’è l’utilizzo di creme abbronzanti al posto di quelle protettive e il sottovalutare gli effetti dei raggi solari . Spalle , viso e décoltè sono le parti più soggette alle scottature. Gli anziani  sono una categoria delicata perché, avvertendo meno il senso della sete e bevendo dunque meno, rischiano in maggior misura di andare incontro a secchezza della pelle, condizione che li rende più vulnerabili ad arrossamenti e scottature .Per affrontare in sicurezza l’esposizione al sole il principale accorgimento è idratarsi abbondantemente, dentro e fuori: sia in superficie, con creme o altre protezioni, sia dall’interno, bevendo da 1,5 a 2 litri di acqua. I sali minerali, sottolinea la dermatologa sono idratanti e antiossidanti. Sodio, magnesio e potassio sono tra le fonti principali di energia per la pelle: reintegrarli è fondamentale tanto più se pensiamo che, già senza le condizioni limite dell’estate, perdiamo 600 cc di acqua ogni giorno. Infine, ricordano gli esperti, è importante evitare un’esposizione prolungata al sole, e di abbronzarsi nelle ore centrali della giornata, quando i raggi solari sono più intensi, anche se al mare la percezione delle temperature è più gradevole

Le delusioni…diventano le cicatrici del cuore

Le delusioni sono le cicatrici del cuore. Alcune grandi, alcune piccole altre antiche e profonde, ma ognuna di esse porta un nome. Il nome di un amico, di un genitore, di un compagno, di un parente segni di prove e dolori superati che ogni tanto ancora fanno male, come le ossa rotte quando cambia il tempo. Ma le delusioni sono anche le medaglie del cuore, che affermano la vostra capacità di amare e di dare fiducia alle persone anche se queste vi hanno feriti, traditi e ingannati. Sono le medaglie che dimostrano quanto coraggio abbiate per riuscire a credere ancora nell’amore nonostante sappiate quanto male può fare.Una delusione diventa una cicatrice del cuore quando smettiamo di provare risentimento verso chi ce l’ha provocata, allora la ferita si chiude non sanguina più, ma noi siamo diventati più forti e un po’ più prudenti .Come quando da bambini cadevamo con la bici o giocando a pallone e tornavamo a  casa con le ginocchia sbucciate, così doloranti da farci che non saremmo mai più saliti su qualsiasi cosa avesse avuto le ruote, ma poi quando ancora non era nemmeno caduta la crosta e il richiamo degli amici in strada diventava troppo forte, correvamo di nuovo verso un’altra avventura. Certo il cuore non è un ginocchio, ma il processo di ripresa è più o meno lo stesso e le delusioni fanno male quanto noi glielo consentiamo. Pensate, se da bambini invece che le carezze e le coccole della mamma, aveste buttato sale sulle vostre sbucciature, cosa sarebbe successo? Il dolore sarebbe diventato insopportabile e sicuramente la voglia di tornare a giocare vi sarebbe passata del tutto. E’ così anche per le vostre ferite del cuore, se continuate a torturarle con pensieri angosciosi e sensi di colpa seguiteranno a sanguinare e allora tornare ad amare sarà veramente difficile. Curatele, invece, e tenetevele strette, saranno i vostri piccoli campanelli d’allarme che vi avvertiranno ogni volta che sarete in pericolo, per ricordarvi che amare si può, ma senza dimenticare di difendere se stessi.

Emozioni e sentimenti

L’emozione è in genere definita come una risposta a uno stimolo che produce cambiamenti fisiologici cuore che batte molto più forte , aumento della temperatura corporea, l’attività di alcune ghiandole, cambiamenti sulla frequenza del respiro, che motivano una persona ad agire. In poche parole, le emozioni sono per la mente, l’equivalente di ciò che le sensazioni fisiche sono per il corpo. La maggior parte dei neuroscienziati distinguono tra la parola “emozione” e “sentimento.” Usano “emozione” per descrivere la risposta del cervello a determinati stimoli, e “sentimento” per descrivere la nostra impressione consapevole di tale risposta. Uno studio su 100 donne, suggerisce una forte correlazione tra l’indossare alcuni vestiti e gli stati emotivi. Secondo gli autori, le donne che sono depresse o tristi hanno più probabilità di indossare top larghi, felpe, o jeans. Le donne che avevano più emozioni positive erano più propense a indossare il loro vestito preferito o gioielli. Rodolf è convinto che per migliorare l’umore «dovremmo dare più importanza a ciò che indossiamo e vestirci come se fossimo felici, a prescindere da come ci sentiamo». I ricercatori hanno scoperto che gli anziani sono di solito più felici, ma per ragioni diverse. I giovani sono felici quando sono eccitati, le persone anziane sono più felici quando sono in pace. Inoltre, le donne tendono a sentirsi più amate degli uomini, ma anche a sentire più il senso di colpa. Gli uomini spesso si sentono più felici, ma più soli. Il momento più felice della giornata? Secondo i ricercatori è l’ora di pranzo ….magari di difronte a un bel piatto di pasta!

A destinazione… con calma!

Il Turtle Taxi è un servizio creato dal Sanwa Kotsu Group per tutti coloro i quali hanno bisogno di un viaggio rilassante e senza fretta e prende proprio per questo il nome dalla tartaruga (turtle), animale lento per eccellenza. L’azienda giapponese ha fatto sì che, su un totale di 500 taxi, 10 hanno la possibilità di richiedere il servizio una volta a bordo ai tassisti, addestrati a guidare lentamente e accelerare e decelerare con dolcezza. Per concedersi questo servizio basta premere il pulsante slowly “piano, lentamente” e ci si potrà godere una musichetta rilassante, e bersi anche una tazza di L’iniziativa ha avuto molto successo tra anziani, donne incinte o con bambini piccoli, ma anche tra i turisti, che possono vedere la città con calma nell’attesa di giungere a destinazione. La società vorrebbe estendere il servizio Turtle Taxi anche a Tokyo, Kanagawa e Saitama, oltre ad applicarlo a tutti i suoi taxi.