Le promesse

Promessa è una parola eccellente, temeraria, quasi proibita. Da tempo la si adopera per lo più in due occasioni: alla fine di un incontro fra amici o all’inizio di una campagna elettorale, quando si tratta di dare o di chiedere fiducia. Tuttavia “promessa” è anche parola di ritorsione, in qualche caso di falsità. Anche per questo recentemente viene sostituita da espressioni più leggere: «vediamo», «farò il possibile», «non ti assicuro niente». E’ come se le promesse facessero paura. E forse, in effetti, un po’ di paura la fanno perché non ci chiedono di essere coraggiosi e neppure di essere abili più di altri: ci chiedono di essere veri. Ed essere veri, oggi, non è semplice; per fortuna non siamo soli e qualcuno ce lo insegna. Quasi sempre ci pensano i genitori, che crescendoci ci dimostrano e ci promettono  un amore talmente splendido da essere incomprensibile. E sappiamo che anche quando il tempo non ce li farà più vedere, la loro promessa verso di noi sarà ancora lì. Il problema è che le promesse, spesso, non vengono mantenute. Per questo chi le riceve tende sempre più a verificare la data di scadenza, a controllare che non siano deteriorate. Eppure dentro di noi sappiamo che a tutto è possibile rinunciare, fuorché ad una promessa. Coscienti del rischio, speriamo che prima o poi qualcuno prometta di esserci sempre, e ce lo giuriamo anche,  “nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia”. E non conta dove o quando, l’importante è sapere che ci sarà, anche per noi, un momento per liberare ogni tensione e scoprire che non abbiamo atteso invano, che quella serenità esiste davvero e che non era solo una promessa.

Basta poco per stare meglio

Prendere un bel libro e sdraiarsi su un lettino in giardino, o su un telo in riva al mare, ma anche semplicemente sul divano o sul letto in  casa, è un’esperienza particolare, magica, completa, che ci isola dal mondo che ci circonda, che stimola l’immaginazione e le emozioni facendo una cosa semplicissima leggere. Una recente ricerca ha evidenziato che nel nostro cervello, la lettura, aziona gli stessi neuroni che si attivano quando pratichiamo altre attività, come mangiare, correre o semplicemente toccare un oggetto. È come se noi stessi, facessimo fisicamente quel che vediamo fare dai protagonisti fiabeschi delle pagine di un libro. Secondo il neuroscienziato Gregory Berns, durante la lettura di un libro in cui uno dei personaggi svolge una specifica attività, come ad esempio correre, nel nostro cervello si attivano gli stessi neuroni che si metterebbero in moto se quella corsa fosse vera. Come se, la lettura di un romanzo potesse realmente trasportarci nel corpo del protagonista. Vi è mai capitato di leggere che il protagonista sta mangiando un piatto di pasta alla carbonara e avere l’acquolina in bocca? E non si tratta soltanto dell’abilità narrativa dello scrittore, ma è qualcosa che accade a livello biologico. Fisico. Leggere è vivere la vita di qualcun altro. La ricerca rivela anche che la lettura è il miglior modo per rilassarsi, e che bastano 6 minuti al giorno di questa meravigliosa attività per ridurre i livelli di stress del 68%. Ora che  hai letto, fino a qui  non ti sembra già di sentirti meglio?

Chi ti vuole bene ti darà certezze.

Chi ti vuole bene ti farà sorridere, ti darà felicità e ti offrirà certezze, proprio nei momenti di paura, inquietudine e tristezza. Non è semplice trovare una persona emotivamente matura, che possa darci quella sicurezza autentica nella quale non c’è posto per tradimenti o mezze verità. Tuttavia, c’è un aspetto ben chiaro: dobbiamo offrire le stesse cose che chiediamo agli altri. Chi ti vuole bene davvero sa come ascoltarti. Essere ascoltati e capiti è vitale nelle relazioni di amore. Tutto parte da un’intimità che ci permette di sentire che ciò che pensiamo e esprimiamo sia capito.  Non è certamente obbligatorio essere d’accordo su tutto, ma è di sicuro fondamentale essere capiti, per poter trovarsi d’accordo. Anche saper comunicare è importante, migliorando l’abilità del trasmettere le nostre emozioni attraverso le parole.Tutti noi meritiamo un amore totale, non una relazione a metà. Un amore basato sulle insicurezze, sui ricatti o sulla paura che l’altra persona possa andarsene da un momento all’altro. L’amore si basa su fondamenta solide, senza paura o incertezze sull’essere amati, o sul meritare l’amore del partner. Chi ti vuole bene ti appoggia. Voler bene a qualcuno significa anche appoggiare i suoi progetti personali. Quando le critiche o il disprezzo verso gli obiettivi o i desideri personali vengono dal partner, la relazione non è sana. Chi ti vuole bene non ti imbroglia e non ti tradisce. Chi ti inganna, ti raggira o mente ogni giorno ti offre un amore debole e destinato a finire presto. Non lo meriti, non ne hai bisogno e non ti porterà a nulla di buono. Chi ti vuole bene ti ama per come sei, e non ti obbligherà a cambiare. Chi ti vuole bene davvero ti amerà con tutte le tue caratteristiche, i tuoi difetti e le tue virtù. Non dimenticare mai questo semplice principio. Ama e pretendi di essere amato in modo autentico, per come sei e per ciò che ti distingue.

Quanto è difficile far tornare indietro una donna che ha deciso

Quando una donna supera il proprio limite di sopportazione e prende una decisione, non c’è nulla che possa farle cambiare idea. Le donne conoscono la tolleranza e passano, coraggiosamente, attraverso mille difficoltà nella loro vita. Sono in grado di accettare l’insopportabile, fino a quando non decidono che è finita. A quel punto, una volta presa la loro decisione, niente potrà cambiarla. Che una relazione sia di vecchia data o appena iniziata, non importa. Varcato il limite della sopportazione, le donne vanno via. Per sempre. Quindi uomo, se hai commesso un errore, se hai qualcosa da farti perdonare, cerca di agire in fretta. Agisci prima che ti butti fuori dalla sua vita Agisci prima di perderla. Se tieni a lei, non giocare con i suoi sentimenti, con la sua sensibilità, con la sua capacità di sopportare. Una donna innamorata offre sempre una seconda possibilità, la possibilità di rimediare. A volte anche una terza. Ma se il tuo comportamento è recidivo, puoi perderla per sempre. Ecco come si comporta e pensa una donna che ha superato il limite della sopportazione con un uomo. L’unica cosa da fare anche se non è facile:Se sei stato così sciocco da andartene di nuovo, non farà niente per riportarti indietro. Dirà addio dentro se stessa e ti lascerà andare. Se hai superato quel limite, non la ritroverai. Lei non tornerà:L’errore che fanno le donne è pensare che un uomo possa cambiare, ma lui non lo farà mai. L’errore che gli uomini fanno è pensare che una donna non se andrà mai, invece lei lo farà. Per quale motivo dovrebbe rimanere? Rifletti: l’hai ferita, hai tradito la sua fiducia, umiliato il suo amore, la sua dignità. Non si fiderà più di te, ma puoi darle torto?. Forse non sei ancora pronto per amare in modo autentico, per una donna profonda, per un amore vero. Pensi che non sia troppo tardi e vuoi provare comunque a riconquistarla?Ma solo se il tuo rimpianto è realmente sincero. Solo se sei finalmente in grado di aprire gli occhi e il cuore. Ricordale i bei momenti, trascorsi in quella vacanza al mare, in quella gita in montagna, in quella notte che avete dormito in giardino sotto un lenzuolo di stelle ma subito dopo creane di nuovi Se ti concede una nuova possibilità, prova a ricordarle i momenti felici, ma abbi cura di farle vivere nuove gioie, una nuova felicità. Se senti che l’amore nei suoi confronti è forte, genuino, se ti sei ricreduto e hai capito che non vuoi perderla, parlale. Parlale come non hai mai fatto. Dille ogni cosa. Se c’è ancora amore, vale la pena. Impara a conoscere te stesso, prova a conoscere meglio la tua partner. Imparate insieme a parlare dei vostri sentimenti, di ciò che vi piace e di quello che invece vi turba. Costruite una nuova fiducia un passo alla volta.

E se, invece, decidessimo di non correre? Se scegliessimo di fermarci e imparassimo ad accettarci?

Ci dicono di essere più magre, più sveglie e più eleganti. Siamo in costante lotta con noi stesse, a correre lontane da quello che siamo e verso quello che potremmo essere, senza mai una pausa per prendersi cura di noi. Non arriveremo mai alla meta: ci sarà sempre una nuova moda da seguire e qualcosa da ottimizzare. Amare se stessi non è semplice, soprattutto quando il mondo vuole cambiarti: ci vuole un po’ di pazienza, tanta buona volontà e qualche gesto quotidiano. Come si può amare se stessi quando la prima cosa che sentiamo è il suono martellante della sveglia? Non si può, così come non si può eliminare la sveglia: eppure, una giornata iniziata con il piede sbagliato significa una giornata rovinata, allora sostituisci alla sveglia una radio sveglia e ascolta le notizie o la musica mentre fai colazione e scegli cosa indossare. Sei sempre in ritardo? Punta la sveglia un po’ prima: è indispensabile dedicarsi almeno mezz’ora ogni mattina. Scegli una colazione che curi corpo e spirito ad esempio una tisana allo zenzero e limone Prenditi un appuntamento fisso e, ogni giorno, per almeno un quarto d’ora, distaccati dalla gente, dal cellulare e dalla musica. Non devi avere né distrazioni, né fretta: tutto quello che devi fare è cercare di analizzare, ascoltare i tuoi pensieri Attenta alla tavola. Sembra superfluo, ma non lo è: una tavola curata, con tovagliette colorate, piatti e bicchieri colorati e magari un vaso di fiori ti aiuterà a goderti il momento del pranzo o della cena è importante sedersi a tavola con il sorriso. Dimentica la zumba, l’aerobica e i push-up. Dimentica lo sport fatto per dimagrire e scegli, invece, il movimento come una forma di amore per se stessi. Non importa quante calorie bruci: puoi anche solo fare una camminata, o ballare la tua canzone preferita. Il rilascio di endorfine ti farà subito stare meglio . Scegli cibo sano e reale, niente di confezionato: tanta verdura, frutta e anche qualche dolce per l’umore. Ad esempio, il cioccolato fa bene allo spirito, ma anche alla pelle, come dimostrato dalla cioccolatoterapia! Un quadratino di cioccolato al giorno non farà che migliorare la tua salute e il tuo umore!

 

 

La differenza tra ti voglio bene e ti amo

Una volta fu chiesto al Buddha: “Qual è la differenza tra “mi piaci” e “ti amo”?”Il Buddha rispose: “Quando un fiore ti piace, lo cogli recidendolo dalla sua pianta. Ma se invece quel fiore lo ami per davvero, te ne occupi e innaffi la sua pianta tutti i giorni”.Chi capisce questo, capisce la vita e l’amore. Bella la storia del Buddha, vero? Spiega molto bene un concetto che per molti pare inafferrabile. E cioè la differenza tra l’attrazione a breve termine e l’attrazione a lungo termine Voler bene e amare sono entrambi sentimenti meravigliosi, ma diversi.Quasi tutti abbiamo un desiderio forte e ostinato nella nostra vita: amare qualcuno con tutto il nostro cuore.Ci pensiamo e lo desideriamo ardentemente per il semplice fatto che lo riteniamo il cammino giusto per avere pienezza nella nostra vita. Ed è vero, questo sentimento è indispensabile; è il pilastro della nostra felicità. Tuttavia, per qualche motivo, finiamo per confondere il voler bene con l’amare; di conseguenza, riempiamo il nostro bagaglio emotivo di falsi “ti voglio bene” e di “ti amo” senza significato. Voler bene significa sperare, attaccarsi alle cose e alle persone a seconda delle nostre necessità. E se non siamo ricambiati, soffriamo. Quando la persona a cui vogliamo bene non ci corrisponde, ci sentiamo frustrati e delusi. Se vogliamo bene a qualcuno, abbiamo alcune aspettative. Se l’altra persona non ci dà quello che ci aspettiamo, stiamo male. Il problema è che c’è un’alta probabilità che l’altro sia spinto ad agire in modo diverso da come vorremmo, perché non siamo tutti uguali. Ogni essere umano è un universo a sé stante. Amare significa desiderare il meglio dell’altro, anche quando le motivazioni sono diverse. Amare è autorizzare l’altro di essere felice, anche quando il suo cammino è diverso dal nostro. È un sentimento disinteressato che nasce dalla volontà di darsi, di offrirsi totalmente dal profondo del cuore. Per questo, l’amore non sarà mai fonte di angoscia. Quando una persona dice di aver sofferto per amore, in realtà ha sofferto per aver voluto bene. Si soffre a causa degli affetti. Se si ama davvero, non si può stare male, perché non ci si aspetta nulla dall’altro. Possiamo amare qualcuno solo quando lo conosciamo davvero. Conoscersi significa sapere quali sono le gioie dell’altro, qual è la sua calma, quali sono le sue ire, le sue lotte e i suoi errori. Perché l’amore va oltre, non è presente solo nei momenti allegri.Amare è attribuire all’altro un posto nel nostro cuore affinché ci resti in qualità di partner, padre, madre, fratello, figlio, amico; amare è sapere che anche nel cuore dell’altro c’è un posto speciale per noi.