Stiamo finendo il cioccolato

Ne mangiamo così tanto…che lo stiamo finendo tutto!! Sarà vero? La notizia che il cioccolato stia per finire si sente da un po’ di tempo. Dobbiamo preoccuparci sul serio? Nel 2013 ci siamo dati così tanto alla pazza gioia che abbiamo mangiato più cioccolato di quello che è stato prodotto: di questo passo entro il 2020 la produzione di cacao potrebbe non arrivare a coprire il fabbisogno mondiale. L’allarme è stato lanciato da una multinazionale statunitense la maggior produttrice di cioccolato al mondo, con sede in Svizzera. Nel giro di un anno i prezzi del cacao, che è l’ingrediente principale del nostro amato cioccolato, sono aumentati addirittura di un quarto, registrando il picco nel mese di agosto, con circa 3mila dollari a tonnellata. Per molti esperti, il cioccolato potrebbe diventare presto un bene di lusso, al pari dello champagne e del caviale. Rispetto a qualche anno fa, è aumentato di molto il consumo di cioccolato fondente, che contiene una percentuale di cacao puro parecchio più alta del cioccolato al latte, che fino a qualche tempo fa la faceva da padrone. Tra i motivi del crollo produttivo, hanno contribuito moltissimo i cambiamenti climatici che si sono abbattuti sulle piantagioni di Ghana e Costa d’Avorio  le restrizioni per l’epidemia di Ebola e un fungo che ha aggredito i raccolti in Brasile Tuttavia, secondo alcuni esperti, queste stime non sono attendibili e l’allarme sarebbe stato lanciato dai produttori per aumentare i ricavi. A chi credere?

Patate fritte

Anche preparare le patatine fritte è un’arte: il giusto taglio, il giusto olio, la giusta cottura…le variabili necessarie ad ottenere una patatina fritta perfetta sono molte: vediamo come fare per non sbagliare! Iniziamo a scegliere quale patata: bianca, gialla o rossa? Possono essere utilizzate tutte, purché fresche e della tipologia giusta. La scelta dell’ olio: le posizioni sono molte e spesso in forte disaccordo. I puristi amano friggere in olio extravergine di oliva, altri preferiscono l’olio di arachidi o di semi. Il gusto del fritto cambia in relazione all’olio utilizzato, ovviamente, una cosa fondamentale: la temperatura dell’olio non deve superare mai i 180°. Aiutatevi con un termometro alimentare per misurarla correttamente. Per una buona frittura occorre molto, moltissimo, olio.  Gli alimenti devono essere totalmente immersi e non troppi tutti insieme, ognuno deve avere il proprio spazio di cottura: piuttosto, friggeteli a gruppi, uno dopo l’altro. la friggitrice è comoda, ma la verità è che basta una buona padella di ferro con i bordi alti. Come tagliare le patate: quello classico, a bastoncino, è il migliore, purché non siano troppo sottili, altrimenti il rischio di bruciarle è altissimo. Un centimetro di spessore è l’ideale per avere patatine croccanti fuori e morbide dentro. Per cambiare, potete anche provare a tagliarle a chips, sottili sottili con una mandolina, e passarle nella farina di riso prima di friggerle. Una bontà, ma occhio alla cottura! Ma c’è anche un segreto: una volta tagliate, lasciate a bagno nell’acqua fredda per 5 minuti, quindi scolate e asciugatele perfettamente prima di friggerle. Salatele solo dopo la frittura.

Conservare le piante aromatiche

In estate il nostro piccolo giardino o il nostro orto di erbe aromatiche, e  magari anche nei vasi sul balcone, ha prodotto quantitativi importanti? Possiamo conservare gli odori e i profumi dell’estate anche per l’inverno, basta sapere come fare! Ecco alcuni suggerimenti e idee. Con olio, in freezer: lavate e asciugate accuratamente le erbe aromatiche e, se necessario, sminuzzatele. Ponetene un cucchiaino sul fondo di uno stampo per cubetti di ghiaccio e riempite in seguito ogni spazio con olio extravergine. Surgelate e consumate al bisogno! Con burro, in freezer: il medesimo procedimento sopra descritto, utilizzando burro fuso molto lentamente al posto dell’olio.Sotto sale, a temperatura ambiente: lavate e asciugate accuratamente le erbe aromatiche. Disponetele a strati, alternandole a sale grosso, all’interno di barattoli ermetici. Conservate in un luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce.Con olio, a temperatura ambiente: in questo caso, potete realizzare un olio aromatizzato molto gradevole e saporito. L’importante è non separare le foglie dai rametti e, dopo averle lavate ed asciugate con cura, potete disporle in un contenitore trasparente che poi riempirete di olio. Lasciate riposare 3 settimane prima di consumarlo: avrà una durata di almeno altri 6 mesi.

Le spezie…

La noce moscata è il seme privo di buccia del frutto della Miristica Fragans, pianta originaria dell’Indonesia: il frutto generato è simile a un’albicocca e al suo interno vi è il nocciolo che viene fatto seccare fino al momento in cui non si rompe e permette di ottenere la noce moscata, nota e apprezzata fin dai tempi più antichi. Questo piccolo nocciolo è ricco di ferro, acido folico e sali minerali, oltre a vantare un’importante presenza di vitamina A, B e C che gli permettono di avere proprietà antiossidanti. E’ utile per mantenere sano e giovane il nostro corpo, ma principalmente agisce sul sistema nervoso: è stato scoperto, in seguito a numerosi studi, che grazie alla presenza della elimicina e miristicina tende a proteggere il cervello dall’Alzheimer. Si racconta che a partire dalla fine del XVI secolo si diffuse in tutta Europa una vera e propria corsa alla noce moscata, la quale veniva usata anche nella realizzazione di profumi ed essenze seduttive, grazie al suo intenso potere afrodisiaco. In cucina  è appunto grattugiata direttamente nei piatti in cui è richiesta la sua nota di sapore inconfondibile: in questo modo essa rilascia rapidamente il meglio del suo aroma.nocemoscata1

In cucina…

Se siete delle cuoche provette e amate sperimentare in cucina, sicuramente avrete tantissimi tipi di utensili. Quelli più utilizzati sono sicuramente i mestoli. Molto spesso però vengono riposti alla rinfusa nei cassetti e quando se ne cerca uno specifico si hanno difficoltà a trovarlo. Proprio per risolvere questo problema esistono i porta mestoli. Sono degli oggetti per la cucina, davvero utili e che comunque aggiungono un tocco decorativo al piano di lavoro aiutandovi a realizzare nel minor tempo possibile meravigliosi pranzi e cenetavolata

Prosciutto e fichi…

Come spuntino di metà mattina, magari dentro una bella fetta di pane come facevano i nostri nonni, i fichi grazie alla loro consistenza e al gradevolissimo sapore ci danno la carica giusta per affrontare le lunghe giornate di Agosto. Tecnicamente frutto unico in realtà, il fico, contiene 1.000 minuscoli frutti considerati abitualmente i semi. Dalle moltissime varietà, i fichi più comuni sono però quelli a buccia verde e nera. Molto ricchi di sali minerali, questi frutti sono però i più dolci con il suo elevato contenuto calorico Se consumati in abbondanza, il fico è una buona fonte di potassio, di ferro oltre che di vitamina A, B e C e di fibre, Deliziosi al palato non tralasciamo di gustarli magari accompagnati da una fetta di buon prosciutto. emilia_romagna_p103--420x520