La gelosia, secondo William Shakespeare è un mostro dagli occhi verdi che schernisce il cibo di cui si nutre. Questo cibo è il cuore e l’anima di chi ne soffre: il geloso è letteralmente accecato da questo sentimento complesso e contorto, fatto insieme di amore, rabbia, smarrimento, invidia e insicurezza. Un mix potente e a volte micidiale, capace di avvelenare i pensieri e perfino di scatenare impulsi violenti dall’esito tragico, come la cronaca di questi ultimi anni riporta con drammatica cadenza. Eppure, per non cedere, si può fare molto, anche se non si tratta di strategie e breve termine. Impariamo a conoscerla. La gelosia è un impulso profondo che nasce dal dolore, dalla collera e dal senso di delusione che proviamo quando scopriamo o sospettiamo che l’oggetto dei nostri desideri prova attrazione per un altro anziché per noi. E’ un sentimento poco allettante, per il quale spesso ci si sente in colpa, specie se ci spinge ad azioni che non tollereremmo se venissero compiute nei nostri confronti, ad esempio spiare il contenuto dei messaggi di posta elettronico o del cellulare. E’ però un sentimento universale, che abbiamo provato tutti nella vita, anche da bambini, come ben dimostra la rivalità tra fratellini.Come combatterla La prima e più semplice è la fiducia. Dobbiamo imparare a fidarci dell’altro, almeno fino al momento in cui non abbiamo prove certe, o almeno indizi molto evidenti, della bugia. Questo significa, innanzi tutto, non andare a ficcare il naso nella sfera privata dell’altro, al di là di quanto non siamo stati invitati espressamente a fare. Come scrisse il letterato Karl Krauss “la gelosia è un abbaiare di cani che attira i ladri”. Insomma, attenzione potrebbe proprio essere la nostra intromissione indebita a far scattare la molla del tradimento.
L’ha ribloggato su Alessandria today.
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La gelosia nasce dalla paura di perdere ciò che si ha …
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