Come prendiamo le decisioni

Come determiniamo le nostre scelte? In che modo valutiamo i possibili rischi? E, soprattutto, quante e quali variabili prendiamo in considerazione quando si tratta di mettere mano al portafogli ? Ecco alcuni esempi, se siete a scegliere un complemento d’arredo  per la vostra casa, nel cruciale momento di scegliere quale comprare: 15 euro qualità media o 20 euro qualità superiore? Poco dopo andate in un negozio di mobili e di nuovo si propone un dilemma economico: una cassettiera costa 50 euro ed è di qualità leggermente peggiore dell’altro, che costa 65. Quale cassettiera scegliete? La scienza che studia il modo in cui gli individui prendono scelte di carattere economico, sostiene che, in genere, mentre nel primo caso molte persone sarebbero disposte a sacrificare la qualità per risparmiare 5 euro, nel secondo caso il ragionamento più seguito sarebbe: «Per soli cinque euro tanto vale prendere un oggetto migliore». Eppure, in entrambi i casi, gli euro risparmiati rimangono cinque. Questo è solo uno dei tanti esempi di come, in ambito economico, a differenza di quanto sostenevano le teorie classiche, l’uomo non è un essere poi così razionale. Questa scienza mostra infatti come, nel prendere decisioni, il nostro cervello tenga in considerazione, oltre alla ragione, un altro elemento fondamentale: le emozioni la neuroeconomia tenta così di comprendere le basi neurochimiche delle nostre scelte, mostrando come nel “calcolo” finale che porta a una deliberazione di carattere economico il nostro cervello dia diritto di parola non solo alle aree razionali con i loro numeri, ma anche a quelle irrazionali con le loro emozioni. Ecco: prima di investire possiamo anche servirci di una calcolatrice, ma difficilmente sarà lei ad avere l’ultima parola.

Un pensiero su “Come prendiamo le decisioni

  1. Interessante….
    Se ci sono problemi di portafoglio ridotto , le decisioni sono più difficili , è’ ovvio….
    Dovendo rientrare in un budget , conta pero’ ugualmente l’esperienza ( prezzo basso=fregatura?) , l’educazione (chi più spende , ecc) , le abitudini di vita , il gusto, ecc, ecc,ecc.
    Non è’ così?

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