Cucinare a vapore

L’abitudine di cucinare a vapore si sta diffondendo molto, grazie ad una maggiore attenzione nei confronti di un’alimentazione semplice e salutare. La temperatura inferiore a 100° C e la rapida cottura preservano le caratteristiche organolettiche e le proprietà salutari e nutritive. Carni bianche, pesci e ortaggi conservano il profumo e il gusto originali, evitando di aggiungere aromi e condimenti e preparando piatti squisiti e praticamente privi di grassi. La cottura con il vapore permette di cucinare praticamente qualsiasi alimento: verdure e ortaggi, ma anche carne di pollo, pesce, riso e altri cereali. Chi ama la cucina di ispirazione etnica, può sperimentare tantissime specialità, tra cui dolci, budini e ravioli ripieni di verdure. I tempi di cottura a vapore per i vari alimenti sono relativamente brevi: 5 minuti per le verdure a foglia, 15 minuti per piselli, zucchine, asparagi e fagiolini teneri, una decina di minuti per gli scampi, 15 / 20 minuti per carni bianche e pesce, 20 minuti per frittate e budini. Le ricette per la cottura al vapore sono facili e veloci, soddisfano tutti i gusti e si trovano facilmente anche online. Abituarsi a cuocere i cibi con il vapore significa ridurre l’apporto di sale e di grassi, e al contempo preservare vitamine, proteine e sali minerali presenti naturalmente nei diversi alimenti. È una cucina adatta anche per chi sta seguendo una dieta ipocalorica o deve tenere sotto controllo l’uso di grassi e condimenti, con il valore aggiunto di un gusto naturale e piacevole.

L’acqua di cottura

Non gettate l’acqua di cottura adoperata per preparare le verdure lessate o le verdure al vapore. Si tratta di una risorsa preziosa. In particolare, con l’acqua delle verdure lessate potrete preparare altre ricette, come vellutate, zuppe, risotti e minestroni, come se si trattasse di un brodo. Potrete anche utilizzare l’acqua della cottura al vapore per cucinare altre portate. Non sprecate mai l’acqua, nemmeno quando lavate le verdure. Cercate di raccogliere  l’acqua del lavaggio in un contenitore  e di riutilizzarla, ad esempio per lavare i piatti.

Profumare la casa

Candele, incensi, diffusori di oli essenziali: scopri come personalizzare le tue quattro mura con fragranze e aromi naturali. Una casa profumata è un ottimo biglietto da visita per gli ospiti, nonché una coccola per chi ci abita. Dalle candele ai diffusori, dai sacchetti ripieni di fiori secchi ai bastoncini che si impregnano di oli essenziali, possiamo scegliere tra moltissime fragranze e personalizzare i nostri ambienti in base alle nostre preferenze e in modo eco-friendly. Se poi avete un po’ di tempo a disposizione e una buona manualità, potete creare voi stessi degli ottimi profumatori per la casa, economici e semplici da realizzare. Per fare delle originali candele al caffè potete, ad esempio, unire i vostri fondi di caffè ai resti di vecchie candele, alternando i due composti e creando un vero e proprio aroma gourmand. Se preferite il classico pot-pourri di frutta secca e amate lo stile etnico, vi basterà tagliare degli agrumi a fette e lasciarli essiccare con chiodi di garofano e cannella. Sistemate poi il tutto in una ciotola in soggiorno o in piccole buste, da usare per profumare gli armadi. Ovviamente, se preferite potete usare altri frutti, fiori e altre spezie: perfetti sono petali di rosa, lavanda, bastoncini di liquirizia, bacche di vaniglia, menta o rami di eucalipto. Le combinazioni sono tante e permettono a ognuno di profumare la casa in sintonia con il proprio stile e carattere.Un’altra alternativa naturale e facilissima da realizzare è rappresentata dai blocchetti di cera. Basta premere i vostri fiori preferiti nella cera fusa e congelare utilizzando un contenitore adatto per il freezer che vi possa già dare la forma che volete. Potete poi metterli dove preferite cassetti compresi, o forandoli nella parte alta, appenderli. Preferite qualcosa di già pronto all’uso? Visitate il nostro sito, troverete tante idee

Un piatto speciale la frittata

Avete sbattuto le uova e le avete cotte in padella con un filo di olio bollente. Niente di più facile, no? Eppure anche un piatto semplice come la frittata può essere servito in modo fantasioso e originale acquistando tutto un altro sapore! Non ci credete? Provate ad esempio a preparare una buona frittata di zucchine e, dopo averla fatta intiepidire, ricavatene dei piccoli cerchi con l’aiuto di un bicchiere, poi mettetene uno al centro del piatto da portata sormontato a torre da una fetta di mozzarella e da una fetta di prosciutto cotto, della stessa forma e grandezza, creando la quantità di strati che desiderate e fermando il tutto con un lungo stecchino e un’oliva per cappello. Guarnite il contorno del piatto con zucchine a dadini, olive e pomodorini ed ecco che la vostra semplice frittata diventerà un piccolo capolavoro. Volete utilizzare la frittata come piatto forte per il vostro buffet di antipasti? Allora preparatene tre tipi di diversi colori, ad esempio una di spinaci, una di carote e una di melanzane, e con uno spessore di almeno 2 cm. Poi, una volta pronte e tiepide, tagliatele a quadratini della stessa grandezza e disponetele a scacchiera su un tagliere, alternando i colori.

Hunga Tonga

Nel cuore dell’Oceano Pacifico è nata una nuova isola vulcanica, e oggi, a tre anni dalla sua improvvisa comparsa, si è trasformata in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, principalmente per gli astronomi che studiano il pianeta Marte. Chiamata Hunga Tonga, è rimasta in vita molto più a lungo di quanto calcolato dagli scienziati, e grazie alle sue caratteristiche legate a formazione ed erosione, monitorate continuamente dai satelliti della NASA, potrebbe suggerire nuove informazioni sul Pianeta rosso. In particolar modo sulla profondità degli oceani dei mari e  sulla potenza di maree e onde, attraverso l’analisi di forme simili alla nuova isola. Nel dicembre 2014 un evento esplosivo di tipo surtesiano  ha proiettato un violento flusso di cenere, roccia e vapore nell’aria fino a 9 chilometri di altezza, e dopo essersi diradato, ha svelato la presenza della nuova isola. Hunga Tonga è così comparsa in mezzo al mare e ad altre due isole disabitate, e assieme ad esse copre un’area di circa due chilometri quadrati.