Quando cuciniamo gettiamo via involontariamente del cibo che potrebbe essere riciclato in cucina. Ad esempio quando ci cimentiamo in un piatto a base di carciofi togliamo le foglie più esterne o i gambi. Lo stesso accade quando prepariamo un’insalata di finocchio; in questo caso buttiamo via i ciuffetti. Che dire ancora di tutte le bucce di frutta come arance, mandarini e mele che finiscono nella spazzatura effettivamente ogni giorno? Tutti questi scarti alimentari possono essere recuperati per preparare ottimi infusi e tisane a costo zero. Un ottimo modo per combattere lo spreco alimentare! Farlo è davvero un gioco da ragazzi. Ma sapete che le bucce di frutta e verdura, soprattutto se biologiche e meglio ancora se provenienti dal vostro orto in giardino o sul terrazzo, possono essere riutilizzate per tanti altri usi e anche per la cura del nostro corpo?Per uno scrub del viso efficace e 100 per cento naturale provate a passare sulla pelle dei pezzetti di bucce d’arancia o di melograno. Per un massaggio esfoliante scegliete invece le bucce di banana. Vi basterà cospargere con un po’ di zucchero la parte interna delle bucce e poi strofinarle sulla parte del corpo da trattare: il risultato sarà una pelle morbida e levigata. Le scorze delle patate sono invece efficaci nel caso di rossori dovuti a scottature. Chi ha invece i capelli rossi potrà provare a creare dei riflessi naturali utilizzando l’acqua di cottura delle castagne come ultimo risciacquo.
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La festa del papà e i suoi dolci
Tra i diversi dolci tipici della Festa del papà ci sono anche le frittelle di San Giuseppe: queste bignole gonfie e dorate si servono senza ripieno, semplicemente spolverate di zucchero semolato mischiato a zucchero a velo. L’impasto di queste frittelline è una specie di pasta choux e ricorda molto un altro dolce tipico di questo periodo: le Zeppole di San Giuseppe. La ricetta è molto semplice e le frittelle si formano lasciando cadere l’impasto nell’olio da un cucchiaio o da una tasca da pasticcere munita di bocchetta liscia. Tra i vari dolci di san Giuseppe caratteristici del periodo, in alcune zone d’Italia si preparano le Frittelle di riso e le zeppole

Il cous cous fa ingrassare?
Il cous cous è un piatto unico dalle radici nordafricane, storicamente arrivato in Italia attraverso i viaggi dei marinai entrando così a far parte della cucina siciliana e non solo. Tradizionalmente è fatto con la semola di grano duro macinato grossolanamente, ma si può trovare anche con il miglio.Il cous cous si accompagna con la carne in umido e con le verdure bollite, anche con il pesce e magari con un tocco piccante di harissa, ed è perfetto per un pranzo in compagnia. Le declinazioni del cous cous sono tante perché si presta bene a varie interpretazioni; persino come pausa pranzo veloce grazie alle preparazioni precotte. Ma le buone notizie non sono finite vi siete seduti davanti al piatto fumante e vi siete posti la domanda se il cous cous ingrassare vi diamo alcune buone notizie.Il profilo nutrizionale del cous cous è positivo sotto diversi aspetti, il che lo fa ammettere alla categoria di cibi SÌ anche quando si è a dieta. Sempre con attenzione, naturalmente.Dal punto di vista calorico, il cous cous senza condimento ha poche calorie: ogni 100 grammi equivale a circa 110/150 calorie. Inoltre, visto che la preparazione comporta l’assorbimento di una quantità di acqua nel corso della cottura, il cous cous conferisce un senso di sazietà importante che si potrebbe giocare a proprio vantaggio in caso di dieta ipocalorica Gli aspetti positivi non finiscono qui: il cous cous contiene anche una buona dose di fibra alimentare. Accompagnato da verdure bollite, diventa immediatamente il piatto ideale. Non solo: fa bene alla salute perché non contiene colesterolo, ha una bassa quantità di grassi e di proteine . La stessa porzione da 100 grammi rappresenta metà del fabbisogno giornaliero raccomandato di selenio, benefico per il nostro organismo.
Conservare il pane
Alimento primario, simbolo di convivialità e cultura gastronomica italiana, il cestino con il pane non può mancare sulle nostre tavole. E che sia di grano duro, o tenero, ai cereali o di farina integrale, non importa. L’unica regola da seguire è che sia fresco e croccante . Certo è che esistono due grandi categorie: il pane comune a base di farina di grano, acqua e sale tranne quello di tradizione toscana che non lo contiene e i pani speciali arricchiti con mix di farine, grassi oli e frutta. Le altre distinzioni si basano sul tipo di lievito: di birra, chimico o naturale. Il lievito naturale a pasta acida è il migliore in assoluto per la salute e per il sapore.Il pane più buono si compra da chi lo produce direttamente, e non da un rivenditore. Se dopo poche ore dall’acquisto la mollica diventa gommosa vuol dire che il pane è scadente. E se affettandolo la crosta si stacca dalla massa significa che è stato congelato. Diffidate del pane troppo leggero: significa che di certo le farine sono molto raffinate. Ed evitate i panini completamente vuoti, frutto di una lievitazione troppo rapida: molto meglio una grossa pagnotta da consumare a fette. Ma come mantenerlo fragrante il più a lungo possibile? Il profumo e il sapore del pane fresco, non ha eguali, ma con i ritmi frenetici capita spesso di recarsi una sola volta a settimana a fare la spesa e si deve quindi approfittare per acquistare tutto l’occorrente fino alla spesa successiva, compresa un’abbondante scorta di pane: è quindi d’obbligo, conservare il pane nel modo corretto, cosicché il giorno successivo all’acquisto risulti ancora fresco e morbido, alcuni accorgimenti ci aiuteranno, avvolgere il pane in un panno leggermente umido,e collocatelo in un cesto contribuirà a tenere la freschezza fino al giorno successivo. È possibile porre il pane avanzato, in un contenitore o un recipiente sottovuoto, impedendo il contatto con l’aria, mantenendo così il pane, come appena comprato ancora per qualche giorno. Si può anche conservare il pane in un sacchetto di tela o utilizzare sacchetti di plastica ben chiusi avendo l’accortezza di far uscire tutta l’aria al suo interno e di avvolgere la pagnotta senza residui di ossigeno. Non utilizzate il frigorifero, renderebbe la mollica e la crosta gommose, mentre è possibile mettere il pane in freezer avvolgendolo in carta forno e sigillandolo definitivamente con la carta di alluminio.
Buttare i semi di zucca…Mai…!!
I semi di zucca spesso sono considerati solo un prodotto di scarto della pulizia dell’ortaggio autunnale per eccellenza. Possiamo invece considerarli un superfood, ecco come fare in casa i semi di zucca tostati e moltissime ricette in cui usarli. I semi di zucca sono un alimento calorico ma possono fare la loro parte in un’alimentazione nutriente. Ne basta una manciata per non eccedere con le calorie, ma assicurarsi tutti i preziosi nutrienti che contengono. Grazie al triptofano, precursore della serotonina, i semi di zucca aiutano il mantenimento del buon umore, che spesso in autunno a causa del diminuire delle ore di luce è sempre più latitante. I semi di zucca hanno però anche un effetto calmante, grazie al magnesio, e saranno un vero alleato per fare dei sogni d’oro. La presenza di ferro ed omega 3, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e all’aiuto nell’abbassare il colesterolo, rendono questi semini un super food a km 0. In realtà è facilissimo fare i semi di zucca tostati anche in casa, riuscendo così anche a risparmiare e riciclare un prodotto solitamente di scarto. Quando pulite la zucca, ad esempio tenete da parte i semi. Sciacquateli bene in uno scolapasta fino a eliminare tutti i filamenti e asciugateli poi con della carta da cucina. Condite i semi di zucca con sale, pepe, olio extravergine e le spezie che preferite. A questo punto decidete se tostarli in padella oppure in forno già caldo a 180°, ricordandovi di formare un solo strato e di girarli spesso. I semi di zucca sono un alimento assai versatile, sia per piatti dolci che salati. Potete unirli semplicemente allo yogurt della colazione, usarli per decorare il pane fatto in casa oppure per arricchire una semplice insalata con tacchino grigliato insieme all’uvetta. Se siete alla ricerca di ricette più articolate, perché non provare dei croccanti biscotti ai semi di zucca da concedersi come coccola serale insieme a una tazza di tè? Se invece volete stupire, osate con il petto di anatra ai semi di zucca per un tripudio di sapori d’autunno.
