L’autunno si avvicina ed è tempo di vendemmia. Qual è il dolce più adatto a questo periodo? Sicuramente la schiacciata con l’uva, prodotto tipico della Toscana. Un dolce povero ma gustosissimo La cucina Toscana, come quasi tutte quelle tipiche, è composta principalmente da piatti poveri. In tal senso, anche la schiacciata con l’uva non fa eccezione. Ricetta fiorentina e chiantigiana tipica del periodo autunnale, la schiacciata con l’uva è un dolce strettamente legato al periodo della vendemmia. Questo pan dolce è diffuso, talvolta con piccole varianti, in molte altre zone della Toscana, una regione dove la coltivazione dell’uva ha una tradizione antica e radicata. La sua origine contadina è testimoniata dalla semplicità degli ingredienti: pasta lievitata, olio d’oliva, zucchero e uva. Un prodotto stagionale gustoso, che viene preparato solo durante un breve periodo dell’anno, seguendo i ritmi della natura, proprio come si faceva una volta. La preparazione di questa schiacciata è legata ad un particolare tipo di uva, molto diffusa in Toscana, conosciuta come uva canaiola. La schiacciata con l’uva è un dolce semplice e composto da pochi ingredienti, che dunque si adatta bene anche ad una produzione casalinga.
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E’ tempo di vendemmia..Week end nei vigneti
La vendemmia è già iniziata. La raccolta delle uve quest’anno avviene con circa un mese di anticipo rispetto qualche anno fa. Sono già molti i vignaioli impegnati a raccogliere le uve maturate nuovamente in anticipo. Colpa di Nerone, Caligola e degli altri anticicloni africani che hanno infiammato l’estate 2017. Momento di verità, di bellezza e umanità, di condivisione di un rapporto particolare con la natura, gli amici e le persone che ci circondano, la vendemmia è un’occasione di aggregazione che coinvolge uomini e donne, vecchi e bambini. Un rituale antico e dal fascino tutto particolare, fatto di fatica ma anche di magia, che poche altre occasioni legate al raccolto possono vantare. E il vino è il prodotto di tutto questo. E voi avete mai vendemmiato? Muniti di forbici, cesti, scarponi e grembiuli, siete andati tra le meravigliose vigne che il nostro territorio da nord a sud vanta? E se non avete mai vendemmiato, come vi immaginate questo momento? Inoltre a settembre i Pokemon si andranno a cercare nei vigneti e nelle cantine del Vino Toscano dove sarà festa grande con uno degli eventi più attesi dell’anno, ovvero Cantine Aperte in vendemmia. Un appuntamento che permette a tutti gli appassionati di vino di entrare nelle aziende vitivinicole della Toscana in uno dei momenti più attraenti dell’anno. Dal trekking nei vigneti per imparare come si vendemmia un grappolo d’uva, alle visite guidate nelle cantine già al lavoro per dare vita alla nuova annata, fino al tradizionale pranzo della vendemmia. Ma sarà possibile anche assaggiare il mosto in fermentazione e pigiare l’uva con i piedi, insomma un week end alla scoperta della vendemmia nelle cantine del Vino Nobile
Il rientro dalle vacanze
Ecco, è arrivato il momento più duro delle vacanze: il rientro! Sindrome da post-rientro, mal di ritorno. Arriva il giorno della ripartenza Lo scenario è spesso troppo triste rispetto alle coste dove il mare si confonde con il cielo, o dove il cielo è coperto da abeti rossi e i tramonti e i profumi sono da incanto. Non importa quanto ci piaccia la nostra casa o il nostro lavoro, tornare dalle vacanze può essere un’esperienza drammatica .Il rientro, però, non deve per forza farci venire un attacco di panico. Una volta a casa, usate il periodo-cuscinetto il giorno in più compreso tra la fine delle vacanze e il rientro al lavoro per mettere a frutto la nuova prospettiva. Disfare i bagagli, fare il bucato e organizzare i pasti vi disporrà al meglio per la settimana che vi aspetta. Continuate a pensare a voi stessi come avete fatto in vacanza: alla vostra mente e al vostro corpo non bastano 2 settimane per star bene sempre. Quindi, continuate a prendervi cura di voi e a coccolarvi, per darvi la sensazione di essere in ferie! Il vostro aspetto fisico poi è migliorato: siete più tonici, attivi e abbronzati .In cucina, impegnatevi preparando gli stessi piatti gustati in vacanza: oltre a deliziarvi il palato caccerete la malinconia con tutti i vostri sensi Aiutatevi con l’alimentazione: assumete cibi che aiutino il vostro corpo a riprendere i naturali ritmi. mirtilli, uva e more aiutano ad attutire il cambio di ambiente. Zucca, carote, pomodori, peperoni, albicocche, meloni, pesche, spinaci, ossia tutti gli alimenti ricchi di betacarotene, sono ottimi antiossidanti e aiutano a conservare l’abbronzatura faticosamente conquistata. Frutta come Kiwi, pompelmo e limone sono ideali per migliorare la circolazione; per il tono dei muscoli, è importante l’assunzione di carne, yogurt, latte, formaggi, uova, pesce e fegato.L’olio extravergine è un vero toccasana per la pelle.
Il nettare di Bacco
Buono se versato in un calice, ottimo per prendersi cura di viso e corpo: ecco le novità per gli amanti del vino … in Spa.Ottimo durante i pasti, il nettare di Bacco, come dicono i medici, se consumato in quantità limitate fa bene alla salute. Le sue proprietà benefiche non sono limitate alla tavola, le sue doti infatti lo rendono uno degli ingredienti più richiesti dagli appassionati di vino terapia, termine sempre più di moda che fa riferimento a bagni, massaggi, impacchi, maschere di bellezza e peeling che fanno tesoro del succo, delle bucce, degli acini e delle foglie d’uva. Quando si dice il perfetto relax: deliziati da un bicchiere di vino, si inizia il viaggio in direzione del benessere. Come? Sperimentando il “Bagno alle vinacce” su pietra calda dove, distesi su una pietra in grado di emanare calore, si effettua un peeling del corpo a base di una pasta di vinacce, terra e gesso. Il trattamento, porta in scena gli acini d’uva facendo in modo di pulire l’epidermide, riattivare la circolazione ed eliminare le cellule morte. A viziare la pelle ci pensa anche il BeautyTeam di Marlengo con il “Pacchetto Vino” con tanto di peeling ai vinaccioli, bagno al vino e un calice di delizioso nettare altoatesino, impacco al siero di vino rosso o alle vinacce e il sublime massaggio carpe vino effettuato con tamponi di vinaccioli ed erbe in grado di restituire energia al corpo, lasciando rilassare la muscolatura. La vino terapia è ormai risaputo, è un trattamento che si prende cura di viso e corpo sfruttando i principi attivi derivanti dai vinaccioli o dalle bucce dell’uva, ottimo rimedio per riattivare la circolazione del sangue
Trasformare l’acqua in vino
È possibile trasformare l’acqua in vino? La risposta è sì. Nel Vangelo la trasformazione dell’acqua in vino viene descritta come un vero e proprio miracolo; tuttavia pare che due enologi di San Francisco abbiano sviluppato una tecnica molto complessa in grado di trasformare l’acqua in vino pregiato in soli 15 minuti, senza usare l’uva. Gli inventori di questo vero e proprio miracolo sono Mardonn Chua e Alec Lee, che hanno avuto la brillante idea durante una cena.I due enologi si trovavano all’interno di una enoteca di San Francisco ed hanno visto una bottiglia pregiata di Chardonnay, che come, tutti i vini pregiati, aveva un costo molto elevato. Non potendosi permettere di spendere una fortuna, i due enologi hanno pensato di creare una formula per trasformare l’acqua in vino pregiato. Grazie a degli studi chimici, sono partiti da una base di acqua, hanno aggiunto l’etanolo, considerato il componente principale delle bevande alcoliche, ed infine vari additivi per ricreare il sapore del vino.Chiaramente i primi esperimenti sono stati un flop, in quanto le bevande non somigliavano neanche lontanamente al vino; ma dopo vari tentativi, i due enologi sono riusciti ad ottenere dei buoni risultati, riuscendo addirittura ad imitare il Moscato d’Asti italiano. Per poter trasformare l’acqua in vino, gli enologi hanno aggiunto degli additivi basandosi su delle analisi chimiche che hanno effettuato sull’originale.La formula prevede che un litro di vino artificiale venga composto dall’85% di acqua, dal 13% di etanolo e dal 2% di additivi, che servono a conferire il sapore fruttato del vino. I due ricercatori hanno deciso di aprire una società che si occupa della vendita di repliche di vini pregiati; per il momento però, questa invenzione ha fatto storcere il naso a molti. Infatti, molti loro colleghi temono che questa tecnica possa essere utilizzata in malafede per falsificare i vini pregiati e venderli come originali.Inoltre alcuni sommelier, incuriositi da questa invenzione, hanno deciso di assaggiare le repliche dei vini per verificare la loro somiglianza con gli originali. Il loro parere, però, ha dato esito negativo, in quanto i sommelier sostengono che le repliche sono facilmente riconoscibili per via del loro sapore simile alla plastica. Nonostante ciò, Mardonn Chua e Alec Lee non si danno per vinti e sono convinti che con il tempo la replica dei vini diventerà un successo.
Il Pane…..Viola
Le ultime “mode” in materia di diete mettono il pane all’indice come un nemico della linea, accusandolo di essere causa di obesità ed alta pressione sanguigna. Un ricercatore dell’Università di Singapore assicura di essere riuscito a mettere a punto un tipo di pane che non espone a questi rischi mantenendo la consistenza ed il sapore dell’alimento naturale, con un solo, piccolo, neo: le pagnotte infatti sono viola.Zhou Weibiao è docente alla National University of Singapore, e cercava un modo di rinnovare la ricetta del pane senza renderla però “artificiale”. La sua soluzione è stata quella di recuperare l’antocianina, un antiossidante, dal riso nero, e mescolandola con la farina del normale pane. In questo modo la digestione del pane viene rallentata: il problema per la salute dato dal normale pane bianco sarebbe appunto la sua digestione molto veloce, con l’amido che viene convertito rapidamente in zuccheri che finiscono velocemente nel flusso sanguigno.Il fatto però è anche che l’antocianina è la sostanza che dà la colorazione caratteristica non solo al riso nero, ma anche a uva, mirtilli, e molti altri frutti. Ecco allora che le pagnotte preparate secondo la ricetta di Zhou Weibiao hanno uno strano colore viola, che può non apparire a tutti invitante. Eppure finora, forse alimentate anche dalla curiosità, le richieste per il nuovo pane sono state molte, e Weibao sta lavorando con alcuni grandi produttori che potrebbero lanciare a breve delle linee di pane basate sull’idea del ricercatore, e quindi ben presto lo troveremo nei nostri cestini porta pane sopra al tavolo 
Il vino che sarà
Ci voleva proprio un’annata così.Parliamo di vino che, dopo un 2014 condizionato dal ,maltempo, sta vivendo una vendemmia 2015 decisamente positiva,con picchi di qualità medio/alti.Un dato questo che se dovesse essere confermato porterebbe il vigneto Italia al primo posto mondiale quale produttore più ricco di vino, seguito da Francia e Spagna. In tante vigne di Toscana (Chianti in primis ) le uve sono belle e sane, i grappoli meravigliosi e succosi tutte le premesse per ottenere un ottimo vino di qualità, da gustare con il piacere di bere,senza esagerare
Idee…d’autunno
Ottobre, tempo di cambiamento…pioggia e nuvole, spesso in cielo ma anche di colori decisi, foglie che cadono, frutti dal sapore dolcissimo. Approfitta delle ore di luce per uscire all’aria aperta e combattere la nostalgia dell’estate, di questo periodo grazie alla forza della natura, che durante la stagione autunnale appare entusiasmante e nitida. Scegli rafia e corda, in grado di evocare di nuovo i colori della terra. I tessuti naturali ci riconducono al legame con le radici e il ruvido piacere di una semplicità fondamentale. Zucche gialle uva, castagne e cachi regnano nell’orto e in cucina, raccoglili in delle ceste che collocherai all’interno della tua casa: richiama i frutti di questo periodo con ornamenti e stencil, da realizzare insieme ai più piccoli per appendere in ogni angolo, per trasformare l’utunno che sta arrivando in un nido coloratissimo.
La tradizione fiorentina della schiacciata con l’uva
Questo pan dolce, conosciuto anche col nome di “pan con l’uva”, a Firenze chiamato “stiaccia” con l’uva, è diffuso in molte zone della Toscana, La schiacciata con l’uva è una specialità legata al periodo della vendemmia e viene preparata nei mesi di settembre e ottobre. È un dolce di origine povera e le sue modeste origini sono testimoniate dalla semplicità degli ingredienti: pasta da pane, olio d’oliva, zucchero ed uva nera.Vi voglio passare la ricetta e v’invito a condividere il risultato con i vostri cari amici…..Lavora la pasta lievitata con 4 cucchiai d’olio e 50 grammi di zucchero. Stendi circa metà dell’impasto ricavandone una sfoglia sottile. Ungi la teglia con dell’olio d’oliva, stendi la sfoglia, copri il tutto con 2/3 dei chicchi di uva, cospargi con due cucchiai di zucchero e due cucchiai d’olio. Stendi sempre in sfoglia sottile la pasta residua facendo un altro strato, copri con il resto dell’uva e sigilla bene i bordi. Passa ancora un filo d’olio prima di infornare e cuoci a forno caldo (180°) per circa quaranta minuti. Buon appetito….
Chicchi di salute
Simbolo di abbondanza, e fecondità e di benevolenza divina l’uva
è un vero e proprio amico dell’organismo. L’uva è il frutto che maggiormente ha segnato la storia delle civiltà antiche e moderne. Già presente nelle radici della cultura cristiana, quando Noè toccata terra alla fine del grande diluvio, decide di piantare un vitigno. L’uva è rappresentata nelle numerose raffigurazioni pittoriche di moltissime popolazioni, fino a diventare un vero e proprio “status symbol” nell’Italia romana protagonista di sontuosi e lussuosi banchetti. Con proprietà antivirali e antiossidanti , l’uva semplifica la vita anche con il galateo, infatti è concesso mangiarla con le mani staccando i singoli acini dal raspo e portandone alla bocca uno per volta. I semi possono essere depositati direttamente dalla bocca nella mano chiusa ad imbuto
