Il valore dei veri amici

Che l’amicizia sia un fatto positivo è ormai accertato: tanti studi scientifici dimostrano che chi ha molti amici vive meglio e più a lungo. Lo stesso sistema immunitario è irrobustito da una cerchia di amici più estesa. Quello che invece è più difficile stabilire è quale sia l’amico vero. In un’epoca di mi piace e amici virtuali, ormai siamo abituati a considerare tutti amici e nessuno amico. Che i veri amici siano cosa rara, lo si sa da sempre. Quel che non si sapeva fino a ieri, ce lo rivela invece uno studio dell’Università di MIT. Solo il 53% degli amici ti vuol veramente bene. E gli altri? Sono tutti finti amici? Non proprio. Vediamo perché. Tendenzialmente l’amicizia non funziona in maniera equivalente. La maggior parte delle amicizie sono proprio come su Facebook: persone incontrate di sfuggita, persone con cui vogliamo mantenere aperto un contatto magari per educazione, persone che sono nominalmente amiche ma spesso impegnate in tutt’altre faccende rispetto alle nostre. La conseguenza logica? Che non si dovrebbe seguire troppo l’istinto, di crearsi una rete enorme di finti amici. Meglio coltivarne pochi ma buoni: se fate un calcolo, potreste eliminare metà dei vostri contatti senza perdere nessun vero amico. In conclusione: lo sapevamo già tutti ma va bene ridirlo, spegniamo ogni tanto Facebook per dedicarci a qualcuno cui vogliamo bene davvero, riscopriamo le chiacchierate al mare sotto l’ombrellone, le confidenze intime, i momenti di intimità che si possono trascorrere e rivelare  solo ai nostri …migliori amici

Giornata mondiale dell’ambiente

Sui social si possono condividere immagini sotto l’hashtag  #WithNature per creare un enorme album fotografico della TerraOggi è la giornata mondiale dell’ambientela  anche Google la ricorda, con un doodle che ‘rinverdisce’ la scritta colorata e fa spuntare un paio di foglie sull’immaginario albero della ‘L’. Cliccando sul nuovo logo verde natura si accede a tutta una serie di informazioni sulle condizioni di salute del nostro pianeta ma si scopre anche la storia di questa Giornata. Anche Papa Francesco ha contribuito alla causa ambientale con un tweet: E’ intervenuto anche il presidente Sergio Mattarella. Dagli anni  Settanta questa ricorrenza – nota nel mondo come World Environment Day  è diventata l’occasione per parlare delle tematiche ambientali, spesso bistrattate dai tavoli politici: inquinamento, surriscaldamento globale, sovrappopolazione. Ma ogni anno la Giornata dell’ambiente si dà un tema d’approfondimento diverso, ovvero il rapporto tra uomo e natura. Cambia ogni anno anche il Paese ‘ospitante’: per il 2017 è il Canada, mentre due anni fa fu l’Italia. Il Canada ha deciso per l’occasione di rendere l’accesso ai suoi numerosi giardini, parchi naturali, riserve marine, bio parchi etc gratuito per tutto l’anno. Ma anche l’Italia ha un suo ruolo quest’anno: tra pochi giorni, l’11 e 12 giugno, a Bologna si terrà il G7 sull’ambiente

Curiosita sull’elezioni USA

Le elezioni presidenziali negli Usa si tengono il martedì successivo al primo lunedì di novembre, ogni 4 anni. Si vota di martedì per via degli… agricoltori. A metà 800, quando la maggior parte degli americani lavoravano in campagna ed erano assidui frequentatori della chiesa, la domenica era giorno di culto e ci si ritrovava intorno alla tavola ben imbandita, il mercoledì invece era giorno di mercato. Così fu scelto il martedì come giorno per le votazioni, in modo da dare agli elettori il lunedì per recarsi dalla loro sede al seggio elettorale della contea, ed essere a casa in tempo per il mercato. Ma col tempo, elezione, dopo elezione, il “Supermartedì” è divenuto una tradizione come il giorno del ringraziamento. Secondo gli esperti queste elezioni saranno vinte sui social. Il 44% degli americani usufruisce i social per informarsi sulle elezioni. Molto più di quanto avvenne nel 2012, quando soltanto il 33% degli americani possedeva uno smartphone (adesso sono il 64%). Per capire la differenza col passato, basti pensare che nel 2008 quando il tweet con cui Obama celebrò la vittoria venne retweetato 157 volte. Un tweet di Trump molto popolare qualche giorno fa ha ottenuto 167 mila retweet.Man's hand down the ballot

Fiori….Spaziali !!

Ne hanno parlato tutti i giornali. Eppure, la zinnia ritratta nella foto dell’astronauta dell’ISS non è il primo fiore a essere fiorito nel cosmo l’astronauta Scott Kelly che sta passando un anno intero sulla ISS, nei giorni scorsi ha lanciato un tweet in cui mostrava quello che ha definito «Il primo fiore mai cresciuto nello spazio». La notizia si è rivelata però inesatta. L’hanno infatti smentita Nasa Watch e altri esperti andando a rispolverare gli archivi dell’Agenzia Spaziale. Il Guinness per il primo fiore sbocciato nel cosmo spetta infatti ai russi che nel 1982 coltivarono a bordo della stazione spaziale sovietica Salyut-7 alcune piante di Arabidopsis .Più tardi, nel 2012, l’americano Donald Pettit realizzò per interesse personale una cosa simile prendendosi cura di un girasole che riuscì a fare sbocciare nello spazio. Quindi no, non sono Scott Kelly e colleghi i primi cosmonauti con il pollice verde.Non è comunque una novita che gli astronauti a bordo dell’ISS facciano anche i giardinieri. Da quando è decollato il Progetto Veggie nell’aprile 2014, gli abitanti della Stazione Spaziale Internazionale stanno cercando di coltivare verdure a chilometri di distanza dalla Terra (hanno già degustato la lattuga spaziale Sta di fatto che un primato è comunque da riconoscere a Kelly: la zinnia immortalata riportata nel tweet dell’astronauta non sarà il primo e unico fiore mai sbocciato nello spazio, ma è sicuramente il primo piantato e poi fiorito a bordo dell’ISS.

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