Non hanno, spesso, di una grande popolarità, sopratutto tra i bambini. Eppure i broccoli sono un vero e proprio portento per la salute. Le loro proprietà sono note da sempre. Ma alcune ricerche hanno fornito ulteriori motivi per consumare broccoli con regolarità. Anzi, i broccoli sarebbero, in realtà, l’unica verdura che sarebbe veramente necessario inserire per garantire una buona salute dell’organismo. Le motivazioni, d’altronde, sono tanto valide da meritare un tentativo. Numerose ricerche si sono concentrate, infatti, sulle proprietà di questa verdura. E molte di esse hanno dimostrato che si tratta di un vero e proprio supercibo. Tra le virtù di un piatto di broccoli si trovano, infatti, gli effetti benefici sulla salute del cuore, anche grazie alla riduzione del colesterolo nel sangue. Il benessere degli occhi. Oltre ad un accertato contributo nella prevenzione del cancro. Per godere, però, di tutti i benefici dei broccoli occorre consumarli nella maniera giusta. Meglio evitare di mangiarli fritti, ad esempio. Preferendo metodi di cottura più sani come la bollitura o la cottura al vapore, o provando a consumarli direttamente crudi.
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La papaia un elisir di lunga vita
La papaya è il frutto della Carica papaya, albero appartenente alla famiglia delle Caricacee, che può raggiungere un’altezza anche di 10 metri. Anche detto melone dei Caraibi, può pesare fino a 5 kg. Oggi i suoi principali produttori sono Stati Uniti, Messico e Porto Rico.La papaya apporta vitamine e minerali ed è fonte di flavonoidi, ottimi antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi. Tra le azioni che le vengono attribuite, ricordiamo l’eliminazione delle scorie metaboliche, l’aumento delle difese immunitarie, l’attività antistress e rivitalizzante e l’azione protettiva verso alcuni tipi di tumore, come quello al colon e alla prostata. Viene utilizzata contro la stanchezza e lo stress, contro l’invecchiamento, nelle situazioni infiammatorie e nelle malattie croniche, contro i problemi di digestione, per stimolare le difese immunitarie, per aumentare le prestazioni sportive e la vitalità dell’organismo in generale. Il consumo di papaya potrebbe interferire con l’azione di farmaci anticoagulanti, in questi casi occorre quindi molta cautela. Inoltre, poiché i flavonoidi attraversano la placenta, è sconsigliabile l’utilizzo in gravidanza. In commercio la si trova sotto forma di bustine, compresse o sciroppo, spesso come papaya fermentata. In cosa differisce la papaya fermentata da quella non fermentata? La prima viene sottoposta a un processo di fermentazione che dura 10 mesi e consente di potenziare l’azione antiossidante e immunomodulante.
Tumori e cibo spazzatura
Contengono troppi zuccheri, sale, conservanti, sono poveri di vitamine e di fibre: alimenti come snack, merendine, pasti pronti, oltre alle bibite gassate, non hanno certo fama di giovare alla salute. Aumentano anche il rischio di tumore? Un vasto studio ha rilevato uno dei primi indizi concreti di un possibile legame tra il consumo dei cosiddetti “cibi ultra-trasformati” e il cancro. Gli alimenti ultra-processati, o ultra-trasformati, sarebbero secondo la definizione di un’agenzia dell’OMG quelli che, oltre a zucchero, sale, oli e grassi aggiunti, contengono come additivi sostanze estratte dagli alimenti come caseina, siero di latte e proteine isolate, o sostanze sintetizzate da componenti alimentari come oli idrogenati, amidi modificati e aromi non utilizzate solitamente nella preparazione casalinga dei cibi. alimentazione, cibo processato, junk food, dieta, sale, grassi, zuccheri, cibo spazzatura.Una dieta in cui questi cibi hanno la maggioranza, a scapito di cibi freschi, è stata legata all’obesità e a un aumento di diabete, pressione arteriosa e colesterolo, tutti a loro volta fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Finora però non c’erano prove e neppure indizi convincenti che il consumo di questi cibi fosse legato anche a un aumento del rischio di tumori. Tenendo conto di altri fattori di rischio conosciuti, tra cui l’età, la storia familiare, il fumo, la quantità di attività fisica, dall’analisi è stato comunque isolato un aumento specifico del rischio di tumore attribuibile all’alimentazione. Secondo lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal, a un 10 per cento in più nella proporzione di alimenti ultra-processati nella dieta corrisponde un innalzamento generale del 12 per cento del rischio di cancro. Per alcuni tumori, come quello del seno, l’aumento del rischio è stato dell’11 per cento. Il rischio aggiuntivo identificato riguarda inoltre solo gli alimenti definiti ultra-trasformati, mentre non è stato individuato per altri tipi di alimenti industriali, per esempio le verdure in lattina o formaggi e pane prodotti a livello industriale. D’altra parte, il consumo di cibi freschi frutta, verdura, legumi, riso, pasta, uova, carne, pesce e latte è stato associato a una riduzione del rischio di cancro in generale e di tumore del seno.
Uomini e donne diversi a tavola
L’importante è mangiare sano e considerare l’alimentazione-salute un binomio essenziale. Secondo una ricerca Usa, gli uomini preferiscono una dieta a base di carne e pollame, mentre le donne scelgono verdure, frutta e yogurt. Alimentazione e salute: un binomio da considerare equivalente di benessere psico-fisico. Oltre a queste indagini sulle scelte alimentari dei due sessi, lo studio ha messo in luce quali alimenti ampliano il rischio di una maggiore incidenza di malattie. La prevenzione parte da tavola, i cibi corretti sono la prima arma di difesa dell’organismo. Quali sono gli alimenti che fanno bene alla salute? Le differenze sessuali si incontrano anche a tavola. Gli uomini sono più carnivori, e preferiscono in genere pollame, vitello e prosciutto. Il gentil sesso, invece, predilige le verdure, carote, pomodori, frutta, frutta secca, ed è più comune il consumo di yogurt e uova. Lo studio ha poi messo in evidenza sei piatti non proprio salutari: hamburger poco cotti, uova crude o poco cotte, ostriche crude, latte non pastorizzato, formaggio fatto con latte non pastorizzato e germogli di alfa. E’ rilevante conoscere i rischi derivanti da una dieta non corretta. Scegliere gli alimenti giusti è basilare nella prevenzione anche contro i tumori. Dieta e nutrizione sono i principali responsabili della nostra salute. Purtroppo anche in Italia, sovrappeso e obesità sono fenomeni in continua crescita e sono i principali responsabili, attualmente, del 3-5 % di tutte le morti per tumore. Anche l’esercizio fisico infine incide notevolmente sullo stato di salute.
Rilevanti scoperte contro il cancro
Passi avanti degli scienziati americani verso uno degli obiettivi più grandiosi della medicina moderna, sulla ricerca contro il cancro: mettere a punto un test universale in grado di captare tutti i tipi di tumore attraverso un semplice esame del sangue. Il team di Baltimora insieme sta infatti testando un metodo in grado di scoprire la presenza, per ora, di otto forme della malattia, che potrebbe essere eseguito, una volta messo a punto definitivamente, una volta l’anno come screening di massa. E salvare veramente tante vite, riporta una famosissima rivista I tumori rilasciano piccolissime tracce del loro Dna mutato nel flusso sanguigno, oltre ad alcune proteine. L’innovativo esame, chiamato ‘The CancerSeek’, va a verificare la presenza di mutazioni in 16 geni su cui normalmente i tumori vanno a influire e su 8 proteine che la malattia stimola. Il test è stato applicato su 1.005 pazienti affetti da cancro all’ovaio, al fegato, allo stomaco, al pancreas, all’esofago, al colon, al polmone e al seno, non diffusi ad altri organi.Ebbene, l’analisi ha scovato il 70% delle neoplasie, e fra l’altro con un costo molto limitato, circa 500 dollari a paziente. L’Italiano Cristian Tomasetti, uno dei ricercatori, ha spiegato che questo test potrebbe avere davvero “un enorme impatto sulla riduzione della mortalità per cancro. Fra queste neoplasie, infatti, ve ne sono alcune che non dispongono di programmi di screening precoce. Si pensi al cancro del pancreas, che dà luogo a pochi sintomi e per questo viene scoperto sempre in fase avanzata”. CancerSeek sarà ora testato su persone sane.
Le mandorle
La mandorla è il seme commestibile dell’albero di mandorlo, proveniente dall’Asia occidentale e dal Nord Africa, ma che ha trovato largo sviluppo in California, che attualmente produce l’80% della produzione mondiale. Per poter reggere tanta produzione sono necessari più di 1,2 milioni di alveari che permettono l’impollinazione delle colture di mandorle californiane. Gli storici concordano che fu uno tra i primi alimenti coltivati e uno dei due tipi di semi citati nella Bibbia insieme al pistacchio. Ci vogliono 450 kg di mandorle per ricavarne un solo litro d’olio. Fanno parte della stessa categoria di frutti, fra cui ciliegie, prugne o pesche. È stato confermato da numerose ricerche scientifiche: le mandorle fanno bene se mangiate con regolarità anche se associate con altra frutta secca. Si è visto che chi le consuma regolarmente ha livelli di colesterolo più bassi e una circolazione migliore. Ottimo anche l’effetto sulla glicemia e sul senso di sazietà. Alcuni studi hanno mostrato infatti come questa frutta secca sia in grado di tenere a bada la glicemia e il senso di fame. Inoltre, le mandorle sono ricche di Omega 3, acidi grassi essenziali preziosi per la salute del cuore e non solo. Proprio grazie alla presenza di questi grassi buoni, le mandorle hanno anche spiccate doti antinfiammatorie e sono inoltre ricche di sostanze antiossidanti che ostacolano i radicali liberi. Uno studio di qualche anno fa ha tra l’altro notato come mangiare regolarmente frutta secca, tra cui anche le mandorle, contribuisce ad allungare la vita tenendo lontane malattie come diabete, tumore e problemi di cuore
