Il rito del tè

Il rituale del pomeridiano è una delle immagini più rappresentative della tradizione inglese: si tratta di un momento irrinunciabile che deve le proprie origini alla duchessa Anna di Bedford. Agli inizi del 1800 gli inglesi erano solito consumare soltanto due pasti al giorno: la prima colazione e la cena. Sembrerebbe che la duchessa, per placare la sensazione di fame e di spossatezza che la coglievano nel pomeriggio, decise di incaricare la servitù di apparecchiare nel suo salotto caldo e qualche dolcetto intorno alle cinque del pomeriggio. La novità fu accolta così bene dagli amici più stretti della duchessa che a poco a poco l’idea si diffuse e prese piede prima nelle classi più ricche, per poi essere seguita da tutti. L’appuntamento delle ore 17.00 è evoluto e nel tempo è diventato sempre più strutturato, arricchendo il buffet con dolci, pasticcini, torte e stuzzichini salati. Nel 1900 è diventato una vera e propria occasione mondana, irrinunciabile per le classi dell’alta società e della borghesia che utilizzavano questo piacevole momento della giornata per organizzare incontri sociali, di affari e di beneficienza. Da quel momento nacquero numerose le sale da e i negozi dedicati a questa piacevole bevanda. Gli hotel più importanti di Londra cominciarono a servire il ai loro clienti: oltre agli eventi più classici si diffuse la moda del danzante. Sempre nei primi del Novecento, nelle nuove sale da vi era possibile approfittare della presenza abituale di un cartomante o chiromante che offriva i suoi servizi divinatori ai clienti. Ancora oggi è per gli inglesi un piacere irrinunciabile che neppure la frenesia del lavoro d’ufficio nella cosmopolita Londra ha potuto soppiantare.

In arrivo nuove tendenze

Aperitivi alla milanese dopo lavoro, enoteche alla moda e locali-boutique per cene «creative». Una no-stop di proposte alternative dal tramonto alla notte. Nel panorama enogastronomico da cima a fondo all’Italia sono ormai innumerevoli i punti di riferimento per i gourmet abitudinari e i non intenditori. Dal pranzo alla cena, i locali propongono tutto quello che è di tendenza, alla ricerca spesso affannosa dell’originale. Ma alla colazione chi ci pensa? E’ difficilissimo trovare un cornetto fatto bene, impresa eccezionale se si pretende addirittura un cappuccino con schiuma giusta. Sembra che la ricerca vertiginosa delle novità gastronomiche abbia deviato le abitudini tradizionali. Se ne sono accorti, i due giovani proprietari di un bar ristorante al buffet. Diversamente da molti coetanei, loro hanno scelto di puntare su due momenti della giornata, la colazione e il pranzo. Il locale è aperto dalle 7 alle 23 ma, come dicono i titolari, «per lo più ci occupiamo di svegliare la gente con cornetti e prodotti di pasticceria. A pranzo facciamo quello che si mangia a casa, i piatti cambiano secondo le richieste e i giorni della settimana. Giovedì gnocchi e venerdì pesce, queste tradizioni le stiamo proponendo durante le pause-pranzo insieme agli altri piatti. Il prosciutto di Parma e lo spagnolo jamòn tagliati a mano ce li richiedono anche di mattina prima di andare a lavoro, magari con spremuta e caffè». Con ampia varietà di scelte golose, questo locale si distingue per aver seguito una linea semplice sia nell’arredamento che in cucina. Oltre a cornetti, bomboloni e ciambelle caldi, la vetrina tenta con cannoli di frolla al cacao ripieni di squaglio al cioccolato bianco, «saccotti con sorpresa» e mini-crostate ai frutti di bosco e albicocche. Sono una fan della colazione aggiungono Se non facciamo bene la colazione rischiamo di rovinarci la giornata. A settembre ci saranno novità nelle apparecchiature, con ad esempio le tazze grandi dove poter inzuppare una ciambella intera Sperando in un risveglio generale anche dei gestori, suggeriamo una nuova tendenza: via libera al momento dolce della giornata, e perché no ad una nuova tendenza

I fondi di caffè si trasformano in combustibile

I fondi del caffè sono utili per il nostro futuro. Non stiamo parlando di preavvisi sul nostro destino ottenute grazie agli avanzi di questa bevanda, ma di un vero e proprio combustibile capace di assorbire il gas serra. Un gruppo di scienziati è infatti riuscito a sviluppare un processo che tratta gli avanzi del caffè al punto da renderli in grado di accumulare metano, catturato direttamente dall’atmosfera, e di trasformarlo in combustibile a basso costo. Questo procedimento aiuta a ridurre il gas serra e a raccogliere il combustibile Il processo, messo a punto dai ricercatori della Corea del Sud, consiste nell’immersione dei fondi di caffè in idrossido di sodio poi riscaldati a 700/900 gradi in un forno che, nell’arco di 24 ore, permettono di ottenere del carbonio che cattura appunto il metano dall’atmosfera. A rendere possibile tutto ciò è la capacità assorbente del caffè che, con l’aggiunta dell’idrossido di sodio, permette di assorbire qualsiasi cosa. I benefici sono sia i tempi di realizzazione che l’utilizzo di materiali a basso costo. I materiali di scarto sono gratuiti rispetto ai metalli e ai prodotti chimici organici di cui c’è bisogno per altri procedimenti. L’idea di questa scoperta è nata per caso mentre Kemp stava osservando la sua tazza di caffè e discutendo con i suoi colleghi in merito ad un altro progetto. Ho guardato il fondo della tazza di caffè e mi sono chiesto ‘posso utilizzarlo come stoccaggio di metano?’. Dalla domanda alla ricerca il passo è stato breve e quanto scoperto consentirà di ridurre il nostro impatto sull’ambiente.

Come decorare la tavola del brunch?

Come scegliere i fiori per il centrotavola da sistemare sul tavolo del brunch. Ovviamente con fiori adatti a questa occasione.  Un perfetto brunch domenicale, un tavolo adornato perfettamente per poter apparecchiare e creare l’armonia giusta affinché dia il suo splendore alla tavola, nel caso in cui abbiamo deciso di invitare amiche e amici per un brunch estivo. Non esistono regole stabilite: siete voi che dovete farvi ispirare dall’occasione per creare il centrotavola perfetto. Innanzitutto dovremo considerare la grandezza del tavolo, per non esagerare con centrotavola che possono occupare tutto lo spazio che andrebbe riservato, invece, al brunch stesso. Rispettiamo i colori, abbinandone di gradevoli con la tovaglia, i piatti, i bicchieri, le tazze. E poi facciamoci anche ispirare dal significato dei fiori, soprattutto se noi siamo gli ospiti che andiamo a regalare il centrotavola alla padrona di casa.

Biscotti sbriciolati nel tè? No grazie

Se odiate anche voi i biscotti che si sbriciolano sul fondo della tazza dopo averli inzuppati, sappiate che il britannico Andrew Tinsley ha trovato la soluzione che fa per voi.Il 49enne ha raccontato che, dopo un abbondante pasto in famiglia, suo fratello, che aveva alzato il gomito un po’ troppo. Teneva i biscotti immersi nel a lungo e gli si rompevano tutti, così scherzavano dicendo che qualcuno avrebbe dovuto inventare qualcosa per raccogliere le briciole che si depositano sul fondo.E quel qualcuno poi è stato proprio Tinsley che, armato di spirito d’iniziativa, si è industriato fino a realizzare un sacchettino simile a una busta da aperta su di un lato. La retina è fatta di nylon così da poter essere riutilizzata e sembra essere la soluzione definitiva per risolvere il più grande problema durante il delle 5.

 

La tisana dei monaci buddisti

Avrete sentito parlare della tisana dei monaci buddisti, acquistabile nei negozi bio o in erboristeria ad un costo elevato. Sembrerebbe trattarsi di una bevanda miracolosa. I primi accenni ad essa compaiono su scritti del XI secolo, dove viene citata come “preziosa bevanda”, nonostante sia certo che, sin da tempi più antichi, se ne conoscesse l’uso. La sua divulgazione, invece, è recente, circoscritta all’Asia Centro-Meridionale. Ciò è dovuto alla vita reclusa condotta dai monaci buddisti fino a tempi molto recenti e che, in maniera minore, proseguono ancora oggi a svolgere. I monaci buddisti apprendevano la preparazione di questa tisana durante il periodo di insegnamento nei monasteri, situati lontano dai centri abitati, restando gelosi dei loro segreti, senza divulgare le loro conoscenze. Per prepararla in casa: 1 cucchiaio di miscela di verde, un cucchiao di miscela per tisana a base di tulsi; 10 foglie di menta tritate finissime, 1 cucchiaino di aghi di rosmarino sminuzzati finissimi, 1 cucchiaino di fiordaliso secco. Mescolate questi ingredienti secchi, prelevandone un cucchiaio da minestra, da mettere in infusione in una teiera con acqua bollente, insieme a 1 cucchiaino di succo d’aloe vera e 2 gocce di citronella Trascorsi 10 minuti di infusione, filtrate e bevetene una tazza dopo aver dolcificato Tante le sue proprietà: è depurativa, rilassante, migliora la digestione, rimuove le tossine, combatte ansia, stress e agitazione; è antiossidante, contrasta l’invecchiamento cellulare, stimola il metabolismo, è un ottimo rimedio contro la cellulite, oltre a facilitare la perdita di peso. La dose consigliata è di 2-3 tazze al giorno, lontano dai pasti e non va usata in gravidanza e in allattamento. Prima di consumarla, però, è preferibile consultare il medico di fiducia in quanto alcuni ingredienti possono avere effetti indesiderati se si soffre di patologie specifiche o si assumono particolari farmaci.

Primo Giugno… Si cambia…

Nell’ immaginario generale, ma soprattutto nei ricordi di ognuno, Giugno è il mese del cambio di stagione. Bellissimi i giorni di scuola, in cui si aprono  le finestre dopo un lungo inverno per far entrare i la luce limpida del mattino, e quando le calze pesanti lasciavano il posto ai piedi nudi ed ai pantaloni corti. Anche in casa, Giugno è il mese del guardaroba che cambia, dei terrazzi che si rianimano di giovani piantine, dei plaid che fanno spazio al lino e al cotone .Ebbene, anche frigo e dispensa sono pronti per il cambio di stagione: nei “piani bassi” riserviamo tanto spazio a frutta e verdura: carciofi, asparagi, piselli e fave sono i  benvenuti, così come ciliegie nespole e frutti di bosco, che diventano i protagonisti di una Sweet Table deliziosa, dedicata al bosco e alle fate. All’insegna della leggerezza il menu che, per l’occasione, abbiamo presentato in una bella casa, e l’aperitivo per il quale ci siamo spinti nell’angolo più riparato del giardino, apparecchiando con piattini e ciotoline che fanno da lente di ingrandimento a raffinati bocconcini, spiedini e polpettine. Un’idea, quest’ultima, che potete replicare servendo le vostre preparazioni anche in tazzine spaiate e piattini di recupero, purché  siano belli e vintage Provate il piacere che i popoli orientali conoscono da sempre: servire cibi salutari in piatti minuscoli e ciotoline, curando la presentazione, le proporzioni e lo stile. E con un occhio alle quantità, per iniziare in bellezza e senza rimorsi il conto alla rovescia in vista dell’estate!la-tavola-destate

 

Salute e…..caffè !

L’irrinunciabile tazzina di caffè rappresenta un rito tipicamente italiano, frutto di un’abitudine così radicata da portare numerosi esperti, delle più svariate discipline, a pronunciarsi periodicamente sui benefici e sui rischi dell’amata bevanda. Tra le molte componenti nutrizionali del caffè la più nota e studiata è senza dubbio la caffeina  poiché dotata di proprietà importanti, come: l’effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica e su quella biliare ecco perché un caffè a fine pasto ci fa digerire meglio, l’effetto tonico sulla funzione cardiaca ecco perché molte persone ne apprezzano l’effetto energetico, utile tra l’altro per non abbioccarsi in seguito ad un lauto pasto, l’effetto sul dimagrimento, la caffeina stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico.Insomma sono tanti gli effetti che quella tazzina di caffè produce nel nostro organismo ma attenzione fatene uso con moderazione205504