Vi aspetta una giornata estenuante? Riprendete una maglietta “vissuta” del vostro essere umano preferito L’odore del partner a patto che non sia appena uscito dalla palestra, ha sul nostro cervello un immediato effetto calmante. È la conclusione piuttosto intuitiva di una ricerca pubblicata sul Journal of Personality, che dà ragione scientifica alle abitudini che molti conosciamo: dormire con una t-shirt del partner addosso, o spingersi dalla sua parte del letto quando non c’è. I ricercatori dell’Università hanno reclutato 95 coppie etero e chiesto agli uomini di indossare una maglietta per 24 ore, astenendosi da bagnoschiuma profumati, deodoranti, sigarette, cibi odorosi e altri prodotti che potessero modificare la naturale “fragranza” corporea. Gli indumenti usati sono stati poi assegnati in modo casuale alle partner e mischiati con magliette pulite e altre indossate da sconosciuti. Per il test olfattivo sono state scelte le donne perché il loro “naso” è più sensibile di quello maschile. Dopo aver annusato le maglie senza conoscerne il proprietario, le volontarie hanno dovuto superare due situazioni stressanti un test di matematica e la simulazione di un colloquio di lavoro, riferire i propri livelli di stress e fornire un campione di saliva. In quelle che avevano odorato la maglietta del partner, lo stress percepito prima e dopo le prove è risultato minore. Al contrario, le t-shirt degli sconosciuti hanno sollecitato la produzione di cortisolo, forse perché siamo evolutivamente e involontariamente portati ad attivare una risposta di attacco o fuga in risposta all’odore di un maschio che non fa parte della cerchia familiare.
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Finalmente è arrivata la primavera
Finalmente è arrivato il sole e le belle giornate. Inizia la stagione più bella dove tutto diventa colorato. Nei giardini sbocciano i fiori, il cielo diventa più blu, le giornate si allungano e nell’aria si iniziano a sentire i primi profumi la voglia di mare aumenta. C’è chi indossa camicie con fiori ricamati e chi preferisce gonne con stampe floreali stilizzate. Da Kate Middleton ad Alexa Chung, le star pazze per la flower-mania Il grigio dell’inverno lascia spazio a un’ondata di rose, viole e margherite, tutte da annusare o, ancor meglio, da indossare. Su pantaloni e felpe, su tute e camicie, su scarpe e gonne per dare un tocco di allegria al tuo guardaroba Una voglia di rinnovamento, con la nuova stagione, che contagia la vita come la moda. Un trend tutto primaverile da seguire copiando le star che vanno pazze per i fiori. C’è chi li sceglie ricamati, e chi li usa come decorazioni sopra l’abito. Chi predilige le stampe floreali sul bikini e chi li adora sulle t-shirt. Idee, colori e abbinamenti tutti diversi da prendere a modello. Per portare con sé un po’ di primavera, anche se un piccolo temporale dovesse coglierci all’improvviso.
Riutilizzare le magliette vecchie
Stanno lì, accatastate in un cassetto che non apriamo nemmeno più perché non c’è nulla che utilizziamo. Ma non sappiamo davvero cosa farcene, se non buttarle. E tuttavia l’anima ecologista e anti-spreco grida a gran voce la necessità di riadoperarle, in qualche modo. Parliamo delle vecchie magliette, t-shirt ormai sformate, bucherellate, stinte, che riposano nei cassetti da tempo. Strizzate le meningi: un modo di non sprecarle c’è. Ecco qualche suggerimento.Accessori per le pulizie. Il più classico e facile riciclo delle vecchie magliette consiste nell’impiegarle per spolverare, lucidare, pulire superfici. Laddove viene richiesto un ‘panno morbido’, un tessuto che non graffi, il cotone delle t-shirt si rivela perfetto. Anche per dare la cera ad un mobile di legno.Oggetti decorativi. Con le vecchie magliette potete rivestire vasi, scatole, lampade, qualsiasi oggetto che abbia bisogno di un piccolo restyling. Ma potete anche osare di più, creando dei quadri. Scegliete tutte t-shirt con stampe, magari quelle dei gruppi rock, icone sportive, o magari semplici slogan e disegni che amate. E tiratele bene attorno ad una tela, fissandole sul lato posteriore. Avrete creato un quadretto da appendere al muro.Accessori per capelli. La classica fascia per capelli si ottiene facilmente tagliando la manica di una t-shirt. Ma c’è un altro utile utilizzo delle vecchie magliette inerente ai capelli: usare tante strisce di tessuto per lasciare in posa i capelli ondulati o ricci. Prendete tante fasce quante ve ne occorrono, separate le ciocche e arrotolatele dentro, fissando alla base del capo. Ripetete l’operazione per tutta la testa, e lasciate che asciughino così. Quando scioglierete i capelli saranno super-ondulati. Rivendetele. Non fate l’errore di buttare magliette che qualcun altro indosserebbe ancora. Il vintage è tornato terribilmente di moda, specie per quanto riguarda vecchie magliette con le band degli anni ’80 e ’90. Non potete immaginare quanto costi una maglietta vintage a New York, a Londra o a Los Angeles. Se non sono rotte ma soltanto un po’ stinte, provate a rivenderle, magari ad un negozio che tratta l’usato, oppure online. Potreste avere un tesoro nel cassetto e non saperlo.
Abiti usati…portali da noi
I vecchi capi di abbigliamento, che magari giacciono nel nostro cassetto da tempo e non abbiamo mai più messo, possono diventare nuovi tessuti, imbottiture e molto altro ancora, se nel fare il cambio dell’armadio dentro una scatola avete delle “calze bucate, una t-shirt macchiata, o degli gli slip scoloriti…. Portali da noi”: così recita il video della campagna di H&M ‘Bring it’ per il recupero di abiti vecchi e o inutilizzati che possono divenire tessuti nuovi, imbottiture e altro ancora, Così il marchio di moda si propone di dare nuova vita agli abiti usati attraverso la raccolta e il riciclo. I clienti possono portare, in tutti i negozi H&M e in qualsiasi giorno dell’anno, i capi e i tessuti che non usano più, di qualsiasi marca e in qualsiasi condizione. L’obiettivo è incrementare ogni anno la quantità di abiti raccolti, in maniera tale da raggiungere un totale di 25.000 tonnellate ogni anno fino al 2020.Lo spot della nuova campagna ‘Portali da noi’ diretto da Crystal Moselle ha esordito su hm.com il 26 gennaio a livello mondiale. Racconta il percorso che fanno i capi dopo essere stati consegnati in negozio e, attraverso delle storie, illustra come la durata di un indumento possa essere prolungata per rendere il suo ciclo di vita il più lungo possibile. Nel 2014 H&M ha inoltre inserito la sua prima collezione ‘Close the Loop’ realizzata con fibre tessili riciclate e anche quest’anno ha creato una nuova mini collezione composta da due capi, realizzati totalmente in denim usato, venduta in esclusiva online. Tra le iniziative dedicate alla sostenibilità c’è anche quella di creare 500 pezzi unici, realizzati totalmente in denim riciclato.
La maglietta che non si sporca mai
Aamir Patel, uno studente di San Francisco ha inventato una maglietta che non si sporca né si macchia. Il segreto è nel tessuto, caratterizzato da particelle di silicio legate alle fibre a livello microscopico. È da un po’ di tempo che il ragazzo aveva il sogno di realizzare una maglietta di questo tipo, ha così studiato soluzioni diverse basate sulle nanotecnologie. Chi ha provato la t-shirt, racconta che non dà sensazioni diverse da quelle di una “normale” maglietta. Patel racconta che le magliette dovrebbero mantenere le particolari proprietà per circa 80 lavaggi, anche se non urge la necessità di lavare frequentemente il capo. Il costo della t-shirt dovrebbe aggirarsi sui 50 dollari, non di certo economiche. Un consiglio per non spendere una cifra simile? Rifornite il vostro guardaroba e cassettiere di t-shirt colorate e fantasiose. Cambiate ogni giorno. Se vi macchiate, cestino, lavatrice e lavaggio rapido!