La quinoa in cucina

La quinoa viene considerata uno pseudocereale, in quanto non appartiene alla famiglia delle Graminacee, di cui invece fanno parte cereali come il frumento, il farro o l’orzo. Si tratta di un seme, anche se le sue proprietà e modalità di utilizzo sono molto più simili a quelle di un grano . È naturalmente priva di glutine, quindi adatta a chi soffre di celiachia o di sensibilità al glutine non celiaca. Anche se spesso considerata tale, la quinoa  è una pianta da fiore della famiglia dell’amaranto. I suoi semi sono ricchi di proteine, fibre, vitamine del gruppo B e sali minerali in quantità maggiore rispetto a molti cereali. 100 g di quinoa contengono 14 grammi di proteine I semi della quinoa sono ricoperti di una sostanza amara, la saponina, che li protegge dall’attacco degli uccelli. Per questo motivo i suoi semi devono essere lavati bene in una ciotola prima della cottura.  Dopo aver sciacquato ampiamente i semi di quinoa, far bollire in acqua bollente e salata per circa 15 minuti; occorrono 150 ml di acqua ogni 70 grammi di quinoa. Una volta cotta, la si può condire con un misto di verdure saltate in padella zucchine, carote, scaglie di formaggio  e lasciata insaporire con olio extravergine, erbe aromatiche e spezie. In alternativa, si può utilizzare per ottenere sformati.

Polpette speciali

Le polpette fritte sono ottimi piatti da servire sia caldi, sia freddi insieme a un’insalata fresca. Inoltre sono perfette da intingere nelle nostre salse di accompagnamento preferite per aperitivi fatti in casa, buffet salati e brunch, cosa occorre:  ricotta 1 uova,1 mazzetto prezzemolo, sale fino, formaggio grattugiato ,70 g pangrattato, olio di semi per friggere Prepariamo l’impasto delle polpette schiacciando la ricotta in una ciotola. Aggiungiamo l’uovo, il parmigiano grattugiato, un ciuffo di prezzemolo tritato e un pizzico di sale. Mescoliamo tutti gli ingredienti per ottenere un impasto omogeneo. Incorporiamo il pangrattato poco per volta. Prepariamo una ciotola con il pangrattato. Diamo forma alle polpette e impaniamole. Prepariamo una padella con l’olio per friggere, quando è ben caldo friggiamo le polpette di ricotta rigirandole per bene da ogni lato finché risulteranno belle dorate. Ci vorranno 5-6 minuti. Scoliamole su carta assorbente e serviamole calde. Se avanzano possiamo servirle fredde o riscaldarle qualche minuto nel forno, saranno ottime!

Pancakes  le famosissime frittelle soffici e leggere da gustare a colazione!

Questi dolci americani, oramai entrati nei nostri menù, si impilano e si gustano con solo burro, con solo sciroppo d’acero, con burro e sciroppo d’acero Si possono gustare caldi appena fatti, nessuno vieta però di assaporarli freddi, ma sei sicuro di non voler spalmarci sopra un po’ di crema di cioccolato e nocciola? O della crema e mirtilli o fragole ? Li puoi mangiare a colazione o per merenda, Per realizzare la ricetta dei pancakes versa un uovo in una ciotola capiente, versa 20 gr di olio di semi e 20 gr  zucchero, Quindi mescola con una frusta per amalgamare gli ingredienti e sciogliere lo zucchero Setaccia la farina 130gr  e il lievito 8 gr direttamente nella ciotola con gli altri ingredienti. Mescola bene fino a far incorporare tutta la farina e sciogliere bene i grumi nella pastella. Aggiungi poi un pizzico di sale e dai un’ultima mescolata Fai riposare la pastella tra i 5 e i 15 minuti. Scalda un pezzettino di burro in una padella, se possibile antiaderente. Con un pezzo di carta assorbente rimuovi il burro in eccesso, quindi versa un mestolo scarso di pastella, cercando di dare già una forma tondeggiante al pancake. Aiutandoti con il fondo del mestolo cerca di conferire al pancake una forma il più possibile circolare, senza schiacciare eccessivamente. Lascia cuocere il primo lato del pancake per fino a quando le bollicine che si creeranno in superficie non cominceranno a scoppiare. In base al calore della padella, ci vorranno da 45 secondi a 1,5 minuti, quindi giralo dall’altro lato e lascialo cuocere altri 45 secondi circa. Per la cottura dei successivi pancakes non dovrebbe essere necessario altro burro, un leggero strato di burro e la padella antiaderente sono sufficienti per ottenere dei pancakes perfetti.

A caccia di nuove idee per una cena stuzzicante?

A caccia di nuove idee per una cena stuzzicante che non sia troppo pesante ? Provate i canapè al salmone affumicato, un piatto facile e veloce, perfetto per la tavola mordi e fuggi. Acquistate: del pancarré per formate 10 dischetti salmone affumicato, sesamo, mandorle, burro  e un po’ di zenzero. Grattugiare lo zenzero fresco all’interno del burro, amalgamare bene lasciare rapprendere in frigorifero; Amalgamare la salsa di soia con il formaggio spalmabile; Frullare le mandorle al mixer con un filo d’olio fino ad ottenere una crema; Spalmare i canapè con le creme ottenute e completare con il salmone affumicato al sesamo, Decorare a piacere con erbe aromatiche, mandorle a lamelle e sott’aceti…buon appetito

Una buona merenda anche da grandi

Sostituire la pasticceria e i prodotti da forno industriali con una merenda fatta in casa è la scelta migliore sotto numerosi punti di vista. In primo luogo,avrete senza alcun dubbio un prodotto più leggero e senza conservanti; inoltre, sarete voi a scegliere ciascun ingrediente, sarete sicuri della loro provenienza e potrete persino sostituirli con le loro varianti più leggere. Portarsi la merenda in ufficio o a scuola, infine, eviterà di mangiare cibi preconfezionati o nutrizionalmente sbilanciati. L’apporto calorico di uno spuntino non dovrebbe superare il 10% del fabbisogno giornaliero: lo scopo della merenda è quello di fermare la fame per non arrivare troppo affamati al prossimo pasto, non quello di riempirsi. In pausa, inoltre, si è soliti mangiare troppo spesso prodotti dall’alto contenuto di zuccheri, carboidrati e sale. Quali sono allora le caratteristiche che dovrebbe avere lo spuntino perfetto? Apporto calorico sotto alle 150-200 Kcal, alto contenuto di vitamine e micronutrienti e bassi livelli di grassi saturi A base di frutta, cereali, formaggi preferibilmente facile da portare in borsa e vario: meglio cambiare spesso i sapori e alternare tra dolce e salato

Alimentazione e break

Nell’ambito dell’alimentazione vi sono due scuole di pensiero. C’è chi sostiene che i pasti di una giornata debbano essere solamente tre, ovvero una copiosa colazione seguita poi dal pranzo e dalla cena, e c’è chi sostiene invece che debbano essere cinque, aggiungendovi una spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio.Alla seconda scuola di pensiero  fanno parte  soprattutto i pediatri che consigliano le mamme di suddividere i pasti dei loro figli, in modo da alimentarli al meglio nell’arco della  giornata tra scuola, studio e attività sportiva. Quando si parla di merenda  si deve intendere un’offerta proporzionata sia dal punto di vista nutrizionale che calorico, ovvero uno spuntino sano, possibilmente ricco di  vitamine la frutta, ad esempio e povero di grassi. Non va interpretata come un pasto sostitutivo al pranzo o alla cena, ma come un qualcosa che abbia la finalità di spezzare la fame in quei momenti della giornata dove si manifesta un eventuale carico energetico. E questo “break” dovrebbe essere inteso all’insegna della varietà e alternanza degli alimenti.In molti casi, però, soprattutto per i bambini, in particolar modo ora che sono ritornati sui banchi di scuola, il momento della merenda si traduce nel consumo delle cosiddette “merendine”. Sicuramente accattivanti per tutti grandi e piccoli  ma sarebbe auspicabile che i genitori dessero delle regole alimentari ai bambini, stabilendo quante volte e quando è possibile scegliere di consumare una merendina piuttosto che una fetta di pane e marmellata o pane e pomodoro o della frutta sicuramente salutari per tutti grandi e piccini

 

Pineberry

Una fragola dal sapore di ananas… Cosa ne pensate? Vi incuriosisce assaggiare questo frutto e arricchire del suo gusto le nostre macedonie, centrifugati e succhi naturali? Le pineberry sono arrivate anche in Italia nella varietà “White Dream” i cui semi sono in vendita su siti specializzati. Si tratta di fragole bianche con dei puntini rossi il cui sapore acidulo ricorda quello dell´ananas. Le sue foglioline sono simili a quelle delle fragole ma sono più piccole. Non si tratta di un frutto nuovo; le sue origini sono molto antiche. Risalgono al 1700 in Cile  ad opera dell´agronomo Antoine Nicolas che , incrociando le due differenti specie di fragola americane, diede vita alla Pineberry. Qualche anno fa, a causa della richiesta insufficiente, la fragola-ananas ha rischiato di scomparire. Solo nel 2003, alcuni agricoltori olandesi hanno lottato per mantenere in vita questo frutto diventato molto esclusivo perché il costo  e la difficoltà di trovarlo non lo rende accessibile a tutti. Le fragole-ananas si possono consumare al naturale o con l’aggiunta di succo di limone o di zucchero.100 grammi di pineberry contengono 107 chilo calorie, quindi sono ideali per uno spuntino sano e genuino oppure per dare un tocco particolare ai dessert o per decorare cocktail I frutti  delle pineberry maturano  tra fine aprile  e giugno e si possono coltivare in vaso e sul balcone; hanno bisogno di un terreno fertile e ricco di humus, né troppo umido né troppo secco.

 

La pausa pranzo può essere Zen

Prendersi tempo, anche se poco, i fondamenti zen ne “L’arte di lavorare in consapevolezza” del monaco, vietnamita per la pace Thich Nhat Hanh Uno spuntino al volo continuando a lavorare, qualcosa da sgranocchiare velocemente tra un impegno e l’altro o giusto per fare qualcosa. Mangiare al lavoro spesso si riduce a questo, quando invece potrebbe essere uno dei momenti della giornata a cui dedicare particolare cura, perché in grado di contribuire a realizzare un ambiente lavorativo felice,  senza tensioni. Le regole fondamentali sono avere consapevolezza del sé, o presenza mentale; prendersi del tempo, da dedicare soltanto all’atto di mangiare; se si mangia al lavoro la regola fondamentale è tuttavia quella di prendersi del tempo ce lo insegna la filosofia zen. Quando mangiamo in modo corretto nutriamo il sangue, il corpo e lo spirito; se invece non mangiamo cibi del giusto tipo, o se mangiamo troppo, se riesci a scegliere uno spuntino sano da mangiare al lavoro, potresti mangiarlo comunque in modo malsano, per esempio continuando a lavorare con una mano mentre reggi il cibo con l’altra. Quando fai uno spuntino al lavoro, per esempio mangiando un mandarino, per favore mettitelo sul palmo della mano e guardalo in modo da renderlo reale. Non ci vuole molto tempo, solo due o tre secondi. Osservalo puoi vedere un bell’albero, un fiore, il sole e la pioggia, e anche un piccolo frutto che si sta formando. Puoi vedere il suo colore cambiare dal verde all’arancione. Se guardi il mandarino in questo modo ti rendi conto che contiene tutto l’universo, il sole, la pioggia, le nuvole, gli alberi, le foglie, tutto quanto. Sbucciare il mandarino, annusarlo e gustarlo può renderti molto feliceeating-on-the-job-intro-it