“Maccarone m’hai provocato e io te distruggo adesso!” parafrasando la celebre battuta di Alberto Sordi nel film “Un americano a Roma”. Certo, Sordi si abbuffava di amatriciana, noi, invece preferiamo quantità e condimenti light, senza rinunciare al gusto però di una buon piatto di pasta. Ecco quindi in queste calde giornate d’estate una ricetta rivisitata in versione leggera, che vi permetterà di gustare un piatto di pasta anche con le alte temperature. Spaghetti al ragù di verdure È il sugo per antonomasia che spopola da nord e sud Italia. Sostituendo la carne con le verdure darete un originale e gustoso tocco croccante e fresco ai vostri spaghetti! Ingredienti 500 g di spaghetti, mezzo peperone giallo, mezzo peperone verde e mezzo rosso, 1 melanzana, 3 zucchine piccole, 1 carota, 1 costa di sedano, mezza cipolla, 4 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro, sale q.b Lavate, mondate e tagliate a cubetti tutte le verdure. Intanto, preparate il soffritto in una pentola con 4 cucchiai di olio e il sedano, la carota e la cipolla tritate. Soffriggete per qualche minuto a fuoco vivo, aggiungete il primo cucchiaio di concentrato e dopo aver fatto insaporire unite i peperoni. Mescolate bene, cuocete per 10 minuti circa e aggiungete i cubetti di melanzane e zucchine. Mescolate ancora e nel frattempo sciogliete l’altro cucchiaio di concentrato in 200 ml di acqua calda. Aggiungete quindi il liquido al ragù, salate e continuate la cottura per altri 10 minuti. Nel frattempo cuocete gli spaghetti al dente e una volata scolati, saltateli in pentola con il ragù di verdure. Buon appetito!
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Lo sapevi che…curiosità
Non ce ne accorgiamo, eppure gli oggetti che affollano la nostra quotidianità offuscano vicende particolari, a volte divertenti, curiosità che quasi nessuno conosce. Siamo così abituati ad averli sotto gli occhi che non ci viene in mente di osservarli da una visione diversa, come cose dotate di storie interessanti, degne di essere raccontate. Benedict le Vay, è un vero e proprio “segugio” quando si tratta di rintracciare le curiosità che poi ci fanno esclamare: «Non l’avrei mai detto!» Oppure: «Non ci ho mai pensato». Chi sapeva, ad esempio, che i campeggiatori in Cornovaglia sono tenuti svegli dallo “scricchiolio dei cavolfiori” i vegetali produrrebbero un specie di cigolio, quando giungono all’apice della stagione? Lo sapevate, poi, che non si può spezzare in due uno spaghetto uno spaghetto soltanto, non una manciata? Le onde d’urto provocate dalla pressione della nostra mano, infatti, lo spezzano sempre in tre pezzi. Il re degli affari: l’uomo che ha disegnato il famoso tubetto delle patatine Pringles, Fred Baur, era un chimico e un tecnico esperto nella manutenzione dei cibi. La notizia “vera”, però, è che Baur chiese che parte delle sue ceneri venissero messe in un tubetto delle patatine. Non solo arnesi elettrici e grandi personaggi, anche il cibo ci riserva delle grandi sorprese. L’avocado deve il suo nome a una parola azteca che significa “testicolo”, i limoni, così aspri, contengono più zucchero delle fragole, mentre le patate crude hanno più vitamina C delle arance. Il formaggio stilton, invece, un prodotto locale di alcune contee inglesi, non è stato mai prodotto a Stilton. È stato fatto a Melton Mowbray, nella contea di Leicester, e a Stilton può essere soltanto venduto. Esiste infatti una legge europea che regola la produzione del formaggio, per garantirne la genuinità. Non sono stati ben protetti, invece, i biscottini della fortuna. Ah, quelli cinesi, direte voi. Sì, ma no. Non sono stati inventati dai cinesi, ma da un locale cinese in California, nel 1849. Quando furono importati per la prima volta in Cina, negli anni Novanta, furono presentati come i “veri biscotti della fortuna americani”.
Se ingrassi non è colpa della pasta
A lungo accusata di fare ingrassare, in difesa della pasta si sono ultimamente levati diversi scudi: spaghetti, penne, linguine se consumati senza esagerazioni e all’interno di una dieta sana non sono i responsabili dei chili di troppo messi su. È una conclusione che in fondo molti avranno tratto da soli, ma il continuo additare i carboidrati, soprattutto gli zuccheri semplici, ma anche quelli complessi di pane, pasta, riso, come corresponsabili dell’epidemia di sovrappeso e obesità, ha confuso un po’ le acque. Il British Medical Journal Open, è l’ultimo in ordine di tempo a prendere le difese della pasta. Gli studiosi hanno preso in esame le ricerche già condotte sul tema, selezionando quelle considerate più affidabili in cui due o più gruppi di persone scelte a caso avevano seguito una dieta che comprendeva la pasta oppure no Dalle varie ricerche è emerso che chi la mangiava in media tre volte alla settimana, consumandola all’interno di una dieta a basso indice glicemico, non solo non ha acquistato più peso degli altri, ma è rimasto stabile o è persino leggermente dimagrito A differenza di altri carboidrati, come il pane bianco o i cereali da colazione, la pasta ha un moderato indice glicemico, cioè contribuisce più lentamente all’innalzamento dei livelli di glicemia nel sangue. Al contrario di quanto si tende a credere, il motivo per cui non contribuisce a fare ingrassare può essere che, con il suo indice glicemico piuttosto basso rispetto ad alimenti come il pane bianco, prolunga il senso di sazietà. In sostanza, dopo un buon piatto di pasta si tende ad avere fame più tardi. Restano alcune considerazioni da fare prima di buttarsi su un piatto di spaghetti nella speranza di dimagrire.Una porzione normale di pasta non supera i 70-80 grammi, e a contare molto è come la si condisce. Quanto alla pasta integrale, non è detto che sia migliore, a parte il fatto di essere più ricca di fibre.
I migliori film da gustare
Da “La grande abbuffata” a “Chocolate”, fino ad arrivare al mitico “Un americano a Roma”: un assaggio di cinema nella gastronomia. Esiste un antico legame tra cinema e cibo. La settima arte, forse più di ogni altra, è stata in grado di scandagliare ogni sfumatura dell’enogastronomia, dando vita a pellicole strapiene di cibarie, che hanno fatto la storia della cinematografia, da assaporare con gli occhi. Ecco alcuni celebri film che ruotano attorno ad un cibo particolare. Il vino Un’ottima annata Il broker finanziario Max Skinner vola in Provenza per vendere una piccola vigna che ha ereditato da uno zio defunto. Suo malgrado si ritrova invischiato in un nuovo ed appassionante capitolo della sua vita. Perché niente scalda come il sole e il vino della Provenza. Il cioccolato – Chocolat La protagonista è una giovane donna vestita con abiti colorati ed bizzarri, che, trasforma una vecchia panetteria in disuso ne La celeste praline, un luogo magnetico, accogliente e gioioso in cui il dolce più amato del Pianeta regna in tutte le sue varietà: cioccolata calda speziata, praline, crepes, croissant, fonduta al cioccolato… E tra cioccolatini, torte e aromi inebrianti, Vianne accoglie i suoi clienti, instaurando solidi legami di amicizia. La grande abbuffata ha per protagonisti quattro amici borghesi che cercano di sconfiggere la propria noia esistenziale rinchiudendosi in una casa alla periferia di Parigi dove poter cucinare e mangiare continuamente. Fino alla morte. Gli spaghetti Un americano a Roma il nostro mitico piatto di pastasciutta è sempre stato uno dei protagonisti del grande schermo. E non c’è dubbio che Alberto Sordi, nella memorabile interpretazione di “Un americano a Roma” sia il prototipo dell’italiano “pastasciuttaro” più famoso al mondo. Una delle scene che hanno fatto la storia del cinema è quella in cui il nostro Albertone, dopo aver tentato senza successo di mangiare del cibo americano non riesce a resistere al piatto di spaghetti lasciati sul tavolo dai genitori ed esclama: “Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo adesso, maccarone! Io me te magno, ahmm!” 
Ecco come riciclare il cibo di un pranzo
Lo spreco di cibo interessa tutti gli alimenti e vi sorprenderà sapere quante cose buone si possono preparare con quelli che voi chiamate “avanzi”! Ecco a voi alcune soluzioni per evitare gli sprechi realizzando nuove ricette facili, veloci e soprattutto gustose! Nonostante ci si impegni nelle dosi delle preparazioni e durante il momento della spesa, può capitare che rimanga del cibo e che restino degli avanzi, soprattutto dopo un pranzo importante o la ricorrenza di una festività. Niente paura, con qualche trucchetto del mestiere è possibile riciclare gli alimenti e ottenere delle nuove ricette con l’aggiunta di qualche elemento essenziale, senza dover buttare via tutto evitando quindi di sprecare il cibo che al giorno d’oggi è molto prezioso. Hai esagerato con le dosi di spaghetti e dopo una bella mangiata hai degli avanzi? Nessun problema: puoi preparare delle ottime frittate di pasta. Basta aggiungere: 2 uova, formaggio grana padano grattugiato, un pizzico di sale, un cucchiaio di olio d’oliva o una noce di burro per ungere la padella. Se invece è avanzato il risotto del pranzo domenicale, puoi usarlo come impasto per le polpette. Aggiungi al riso: un uovo, della verdura bollita o grattata, qualche pezzetto di mortadella, del pangrattato. Forma dei piccoli bon bon e cuocili al forno o fritti nell’olio di semi. Con la stessa modalità puoi creare dei gustosi arancini siciliani con riso bollito, zafferano e pane raffermo. Se hai avanzato della pasta ripiena in brodo o asciutta come tortellini, ravioli e agnolotti, ci puoi fare la farcia per timballi e preparazioni al forno di sfoglia all’uovo.
Nuove tendenze: gli italiani vogliono la pasta… di verdura
Secondo un’indagine condotta da Agroter, in cima ai desideri degli italiani in fatto di prodotti vegetali ci sono gli spaghetti fatti con la verdura. Una singolare ricerca di Agroter sui prodotti vegetali mette in luce che i consumatori italiani compererebbero volentieri la pasta di verdura, ma che non la trovano nei negozi. Cosa vorrebbero gli italiani nel reparto ortofrutta del loro negozio di fiducia? I gusti cambiano e gli italiani sono incuriositi dalle novità. Tra i prodotti che vorrebbero acquistare, ma che non trovano nei supermarket e nei negozi alimentari, al primo posto ci sono gli spaghetti a base di verdure. A scoprirlo è stato Agroter, che ha chiesto a un campione rappresentativo quali prodotti ortofrutticoli compererebbe, ma che non trova nel negozio in cui normalmente compra frutta e verdura. In testa ai desideri degli intervistati ci sono dunque gli spaghetti a base di verdura preparazione che ha riscosso molto successo negli ultimi anni grazie all’accresciuta attenzione verso un’alimentazione più sana, dove trovano spazio i prodotti vegetali. La pasta di verdura la si trova spesso tra le proposte gastronomiche dei ristoranti vegetariani, vegani o semplicemente orientati a piatti leggeri e salutari. Si può anche facilmente preparare in casa, basta munirsi dell’apposito attrezzo a spirale che trasforma in spaghetti la verdura. Al secondo posto fra i desideri ortofrutticoli degli italiani che non trovano ancora risposta, ci sono le salse fresche di verdure e legumi Seguono poi, germogli freschi, flan di verdura , smoothies ed estratti , fino ai prodotti di noti per le loro proprietà benefiche, come frutti di bosco, frutta esotica e i cosiddetti superfood ovvero bacche di goji, curcuma e zenzero. Non c’è da stupirsi dei risultati dell’indagine, l’attuale tendenza in Italia è quella di declinare i piatti della tradizione in una versione più salutare, ecco allora che anche la pasta diventa vegetale e come si compra la pasta di cereali al supermercato, ci si aspetta di comprare anche quella fatta con le verdure.
Un esercito di robot per sostituire i cuochi
Il costo del lavoro inizia a salire anche in Cina, ora che molte persone hanno migliorato il loro tenore di vita e sono sempre meno disposte ad accettare stipendi “da fame”. Ma i cinesi hanno trovato una soluzione hi-tech per il problema: sostituire gli uomini con i robot. Sembra fantascienza ma si tratta di realtà: per il momento, nei ristoranti specializzati in piatti di spaghetti L’invenzione è del 2011, e molti credevano sarebbe rimasta un prototipo, ma i robot sono stati recentemente messi sul mercato, e sono già stati venduti oltre 3.000 esemplari: a loro favore il costo circa 2.000 dollari anziché i 4.700 annuali dello stipendio di un buon cuoco. “E riescono a tagliare i noodle meglio dei cuochi umani”, aggiunge il proprietario di un ristorante, sicuramente non saranno empatici quanto gli esseri umani !! Aggiungiamo noi…almeno quello
Cucinare la pasta
Preparare degli ottimi spaghetti è tutta una questione di tempi, dalla prima volta che li mescoli a quando li unisci al sugo. Ecco alcuni essenziali consigli Assicurati di disporre di una grande pentola per la pasta. Una pentola di circa 6,6 l o anche più grande ti permetterà di cucinare mezzo chilo di pasta. Cuocere la pasta in più acqua del necessario è un trucchetto utile per evitare che la pasta si attacchi. Versa dai 5 litri ai 6 litri d’acqua nella pentola per ogni 400 g di spaghetti. L’acqua in eccesso consentirà alla pentola di tornare rapidamente in ebollizione dopo aver aggiunto la pasta cruda.Usare molta acqua è molto importante quando si cucina la pasta lunga, come gli spaghetti e le fettuccine. Questo tipo necessita di spazio per muoversi dentro la pentola senza attaccarsi alle pareti della stessa. Aggiungi 18 g di sale quando l’acqua arriva a ebollizione. L’acqua salata darà sapore alla pasta. Non aggiungere olio. Se versi dell‘olio sugli spaghetti, impedirai al sugo di attaccarsi alla superficie della pasta. Inoltre faresti aumentare le probabilità che la pasta si attacchi. Mescola la pasta subito al momento che l’hai versata nella pentola. Controlla il tempo di cottura generalmente indicato nella confezione in modo che la pasta non resti cruda e neanche scotta. Non richiudere la pentola con il coperchio così che la pasta cuocia in modo uniforme e che l’acqua non esca per via di un’eccessiva ebollizione. Assaggia i tuoi spaghetti due minuti prima del tempo di cottura. A questo punto dovrebbe essere al dente. Scola gli spaghetti non appena sono pronti. Durante la cottura la pasta rilascia amido nell’acqua. Per impedire che gli spaghetti si attacchino è necessario scolarli subito. Non sciacquare gli spaghetti. Li faresti attaccare perché l’amido si asciugherebbe sulla pasta rendendola appiccicosa. Versali subito nel sugo caldo dopo la scolatura. Il sugo si amalgamerà alla pasta evitando che questa si attacchi. Il risultato sarà un appetitoso piatto di pasta morbida e liscia.
Il sapore non è un …dett AGLIO
Ai vampiri certamente non piace. Ma in cucina è capace di dare un tocco in più a tanti piatti. Stiamo parlando, ovviamente, dell’aglio. Tonno, polenta, spaghetti, salsa, alici, stufato, tutto si colora e si può aromatizzare all’aglio. Ecco alcuni suggerimenti su come usarlo per antipasti condimenti e primi, in queste calde sere d’estate…Mantecate un etto e mezzo di burro morbido con quattro spicchi di aglio schiacciati, un cucchiaino di prezzemolo tritato, due cucchiai di succo di limone, sale e pepe macinato. Ottimo condimento per carni e pesci grigliati. Se spalmato su fette di pane tostato è ottimo anche come antipasto. Schiacciate una testa d’aglio e fatela macerare in un litro di vino bianco secco per 10 giorni. Da bere un bicchierino prima dei pasti, come aperitivo stimolante. Spaghetti aglio e olio Spellate e schiacciate alcuni spicchi di aglio, imbionditeli in abbondante olio extravergine e, quando è caldo, aggiungete delle alici pulite e peperoncino piccante a piacere. Versate il contenuto sugli spaghetti già cotti e portate in tavola.
Tagliatelle con alghe
Tagliatelle e bacon dal sapore tradizionale, ma fatti di alghe. E’ questa la rivoluzione di Seamore Food, una startup olandese che ha come obiettivo ricreare i cibi tradizionali sfruttando una risorsa ancora poco conosciuta: le alghe. L’azienda ha per ora lanciato sul mercato due prodotti. I sea pasta, delle tagliatelle preparate con Himanthalia, un’alga che cresce lungo le coste dell’Irlanda. Mentre I sea bacon è un prodotto, sempre a base di alghe che quando viene fritto ha lo stesso gusto del bacon di maiale. L’idea è nata durante una vacanza ad Ibiza dove Sean ha confuso le alghe che aveva nel piatto in pasta e da lì ha avuto l’illuminazione: ricreare i cibi tradizionali con ciò che offre il mare. Seamore ha aperto i battenti con un una campagna a inizio 2015 e a fine anno ha lanciato la pasta, mentre il bacon è arrivato l’anno successivo. Dall’azienda fanno sapere che sia la pasta che il bacon hanno un sapore molto simile a quello originale. Le alghe vengono infatti raccolte lungo le coste del nord Europa e rappresentano una risorsa totalmente rinnovabile. Inoltre, nel caso del bacon, nessun animale viene allevato e ucciso per produrre la gustosa pietanza. Lo scetticismo dei consumatori è il grande ostacolo che l’azienda deve ora superare. Se in Olanda o in Germania proporre ad una casalinga degli spaghetti di alghe può essere plausibile, in Italia sono in pochi quelli che accetterebbero la sfida di mettere in tavola delle tagliatelle verdi e che sanno di mare, come ammettono quelli di Seamore. Eppure le alghe sono un ingrediente largamente utilizzato nella cucina asiatica. In Italia si stanno faticosamente ritagliando una nicchia tra gli amanti del sushi e della cucina asiatica. Ma le alghe potrebbero rappresentare una risorsa per dare una risposta alla crescente domanda di cibo che proviene da una popolazione mondiale in costante crescita.
