La Grotta della Poesia

A circa 20 chilometri da Otranto, nel paese di Roca di Melendugno, in provincia di Lecce, esiste un piccolo paradiso che fa parte di uno dei siti archeologici più suggestivi d’Italia: è la Grotta della Poesia e negli ultimi anni è stato preso d’assalto dai turisti. Per l’esattezza, Roca è posizionata tra le località di San Foca e Torre dell’Orso e presenta una costa con scogliere e piccole insenature, alcune raggiungibili solo via mare. La Grotta della Poesia è una di queste insenature, sicuramente la più bella e misteriosa, con le sue acque cristalline dai colori cangianti. Tutti i ragazzi salentini sono passati da questa grotta, perché solo tuffandosi dalla scogliera nelle acque cristalline sottostanti ci si può considerare adulti. L’origine del nome è ancora fonte di studio ma l’ipotesi più sostenuta è che forse in passato vi fosse presente una sorgente dove era possibile bere acqua dolce. Qualcuno vuole vedere una leggenda alla base del nome e racconta di una bellissima principessa che, facendo il bagno nelle acque della grotta, era d’ispirazione per cantori e artisti del posto. Alla Grotta della Poesia si accede tramite una scalinata scavata nella roccia e, da quando è stata inserita tra le 10 piscine naturali più belle d’Italia, è diventato un posto affollato da curiosi e turisti, soprattutto nel mese di agosto, ma questo non toglie bellezza al posto. Sul versante meridionale, la Grotta è collegata con il mare aperto, mentre sul fondo c’è un cunicolo sottomarino che la congiunge con la Poesia piccola, un’altra piscinetta marina di uguale fascino. La Grotta della Poesia “grande” e quella della Poesia piccola fanno parte del più ampio parco archeologico di Roca Vecchia. Sulle stesse pareti della grotta sono state rinvenute importanti iscrizioni che i navigatori incidevano prima dei viaggi in mare verso le coste albanesi e greche.

Cuzco…. per una Pasqua indimenticabile

Se pensate per la prossima Pasqua di regalarvi una vacanza vi suggeriamo una meta assai singolare….Solo tre camere attaccate alla roccia, a strapiombo sulla valle di Cuzco, in Perù, uno dei luoghi più amati dagli scalatori e magico perché è sacro alla cultura Inca. L’hotel Skylodge Adventure è isolato da tutto e da tutti. Certo, lo spazio è poco. Più che di albergo si tratta di un capsule hotel. Le camere che loro chiamano suite, del resto costano 430 euro a notte con formula di mezza pensione sono fatte d’acciaio e misurano 7,3 x 2,4 metri, hanno quattro letti, un salotto, il bagno privato e l’illuminazione a energia solare. Per chi non ha il terrore del vuoto, c’è anche una terrazzina esterna da cui godere del panorama meraviglioso. Per arrivarci bisogna arrampicarsi per 400 metri lungo una scala agganciata alla roccia in verticale, ma si può raggiungere più ‘comodamente’ camminando su  una strettissima via ferrata e poi lanciandosi attaccati a una zip-line. Le camere sono totalmente appese alla roccia. Se soffrite di vertigini non fa per voi. Silenzio, tanto. Privacy, poca. Dato che le capsule sono totalmente trasparenti. Certo, la vista è impagabile, sia di giorno che di notte. Da ogni angolo la guardiate tranne quello ricolto verso la roccia, naturalmente. L’idea è folle, ma è anche bellissima, non trovate?