Divani “fatti” con le bucce della frutta, cemento ricavato dai gusci delle uova e persino carburanti tratti da vecchi pneumatici: è il riciclo che non ti aspetti. La sorpresa è nello scarto. In tempi di super materiali e bio-tessuti, la vera sorpresa arriva dagli scarti: molte startup italiane stanno testando metodi per ridare vita a materiali destinati al macero: dai gusci delle uova alla frutta marcia, fino ai resti del latte usato nell’industria. Eccone alcuni esempi Residui alimentari diventano… Carta. Crush è un nuovo tipo di carta prodotto da una nota azienda di Vicenza, partendo da residui di agrumi, uva, ciliegie, lavanda, mais, olive, caffè, kiwi, nocciole e mandorle: da questi alimenti si ottiene un tipo di carta colorata, utile anche per il packaging. Gli scarti agro-industriali vengono purificati e ridotti in piccolissime parti. Infine sono miscelati con cellulosa vergine e fibre riciclate. L’ananas per fare scarpe e borse. Il Piñatex è un materiale ricavato dalle foglie di ananas, così resistente da poter essere usato per produrre borse e scarpe. L’idea di usarlo così è di una startup spagnola, ispirata dagli abiti tradizionali ricamati delle Filippine, realizzati con fibre di foglie d’ananas. Il risultato? Simile all’eco-pelle, con costi inferiori. la Puma l’ ha utilizzata per produrre un paio di scarpe. È ancora in fase sperimentale ma Fruitleather potrebbe presto arrivare nelle nostre case sotto forma di un materiale duraturo molto simile alla pelle, da usare per produrre calzature ma anche divani, poltrone e sedie. L’idea è di una start-up di Rotterdam, i cui soci ritirano bucce di frutta e verdura marcia e ammaccata dai mercati e trasformano il tutto in purea, che viene poi cotta ed essiccata. Il processo, dal quale si ricavano fogli di materiale simile alla pelle, è molto più pulito ed ecocompatibile di quello da cui si ricava la pelle tradizionale. Gusci d’uovo in… cemento. Strano, ma vero: il fragile guscio delle uova, può diventare duro come cemento di alta qualità. I ricercatori della Calchéra San Giorgio di sono riusciti a trasformare i gusci d’uovo in cemento biocompatibile e a renderlo resistente grazie a una composizione a base di argilla: una volta polverizzati i gusci d’uovo e portati a alte temperature diventano calce proprio come le pietre da cava. E mescolando questo carbonato con un’argilla naturale, si ottiene un cemento più elastico di quello tradizionale. Latte dà origine a tessuti: usare il latte di scarto per realizzare un tessuto più leggero della seta, che oltretutto ha anche l’effetto di idratare la pelle. È quello che fa l’azienda pisana. L’idea non è nuova: la fibra di latte, infatti, era impiegata in Italia già negli anni Trenta, ricavata dalla caseina, una proteina del latte. Oggi, grazie a innovative tecniche la fibra deriva dagli “avanzi” delle industriali casearie e di quelle cosmetiche, mantenendo inalterate le sue caratteristiche tessili e la proprietà di idratante naturale
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Non sprechiamo il cibo.. l’arte del riciclo
Lo spreco di cibo interessa tutti gli alimenti e vi sorprenderà sapere quante cose buone si possono preparare con quelli che voi chiamate “avanzi”! Come riciclare il cibo di un pranzo? Ecco a voi alcune soluzioni per evitare gli sprechi realizzando nuove ricette facili, veloci e particolarmente gustose! Sebbene ci si impegni nelle dosi delle preparazioni e durante il momento della spesa, può capitare che rimanga del cibo e che restino degli avanzi, soprattutto dopo un pranzo importante o la celebrazione di una festività, o di un compleanno. Niente paura, con qualche trucchetto del mestiere è possibile riciclare gli alimenti e ottenere delle nuove ricette con l’aggiunta di qualche elemento essenziale, senza dover buttare via tutto evitando quindi di sprecare il cibo che al giorno d’oggi è molto prezioso. Hai esagerato con le dosi di spaghetti e dopo una bella mangiata hai degli avanzi? Nessun problema: puoi preparare delle ottime frittate di pasta. Basta aggiungere: 2 uova, formaggio grana padano grattugiato, un pizzico di sale, un cucchiaio di olio d’oliva o una noce di burro per ungere la padella. Se invece è avanzato il risotto del pranzo domenicale, puoi usarlo come impasto per le polpette. Aggiungi al riso: un uovo, della verdura bollita o grattugiata, qualche pezzetto di mortadella, del pangrattato. Forma dei piccoli bon bon e cuocili al forno o fritti nell’olio di semi. Con la stessa modalità puoi creare dei gustosi arancini siciliani con riso bollito, zafferano e pane raffermo. Se hai avanzato della pasta ripiena in brodo o asciutta come tortellini, ravioli e agnolotti, ci puoi fare la farcia per timballi e preparazioni al forno di sfoglia all’uovo.
Riciclare con creatività
Siete quel tipo di persone che non butterebbero mai via nulla? Vi piace conservare i barattoli di vetro o le scatole di legno pensando a come potreste riutilizzare il tutto in futuro? Ecco che il riutilizzo creativo può regalarvi molte idee per dare vita a nuovi oggetti e accessori recuperando ciò che spesso viene gettato. Il vetro, la plastica, il legno, la carta e il cartone sono materiali molto preziosi che possiamo recuperare e riutilizzare grazie al riutilizzo creativo per dare vita a molti progetti. Inoltre non dobbiamo dimenticare la possibilità di riutilizzare vecchi abiti e tessuti per dare vita alle nostre creazioni. Grazie alla fantasia il riutilizzo creativo anzi sarebbe più corretto dire riuso creativo possiamo realizzare nuovi vestiti e accessori per noi e per la nostra casa, giocattoli per bambini, cucce per gli animali domestici, vasi per il nostro giardino e orto, cornici e portaoggetti, tappetini, tendaggi, mobili fai-da-te e tanto altro ancora. Questi progetti di riciclo creativo vi aiuteranno a risparmiare denaro e risorse nella vostra vita quotidiana. Trasformare i jeans ormai troppo stretti o consumati in una borsa oppure ricavare stivali e pantofole dal riciclo dei vecchi maglioni. Dalla stoffa e dagli altri materiali dei vestiti che non utilizziamo più possiamo ottenere altri abiti oppure degli accessori per noi, per la casa o per gli animali domestici.
Spezie scadute ecco come riutilizzarle
Vi ritrovate nello scaffale della cucina delle spezie scadute? Ecco i modi per riciclarle sia in cucina che come rimedio naturale nelle pulizie di casa. Le spezie scadono: non tutti lo sanno, ma dopo qualche tempo tendono a perdere sia il loro aroma sia le proprietà che spesso le rendono preziose anche per la nostra salute. Ma non è detto, però, che debbano finire nel cestino, Le spezie sono l’ideale per la pulizia dei tappetti, soprattutto per deodorarli. Basterà soltanto spargere le spezie sul tappeto, per esempio usando la noce moscata, la cannella e i chiodi di garofano, lasciarle agire per qualche minuto e poi aspirare i tappetti con un’aspirapolvere. Meglio però fare qualche prova su un angolo del tappetto per avere la certezza che le spezie non lo macchino. Le spezie sono un buon rimedio naturale contro piccoli insetti e in particolare le formiche. Provate ad utilizzare le spezie vecchie, soprattutto quelle dal profumo molto forte, versandone un po’ sui davanzali di porte e finestre. Vedrete che gli insetti rimarranno alla larga! Non tutte, ma senza dubbio ci sono delle spezie che si possono utilizzare per lavare gli indumenti: il rosmarino, per esempio, è molto efficace contro i cattivi odori, in particolare contro quello di sudore. Anche il pepe nero può essere usato per il bucato, dato che contribuisce a mantenere vivi i colori dei capi. In entrambi i casi basta aggiungerne un paio di cucchiai in lavatrice durante il lavaggio. Il fatto che le spezie siano scadute non significa che facciamo male, ma che hanno perso gran parte delle loro proprietà, compreso il loro aroma. Ma se prepariamo del pesce o della carne alla griglia possiamo ancora utilizzarle proprio perché il calore favorirà il rilascio del profumo. Potete spargere le spezie scadute sui cibi o direttamente sulla griglia del barbecue Il vantaggio delle spezie è quello di essere in grado di assimilare i cattivi odori, per questo motivo potrebbe essere un’idea usare quelle scadute per profumare armadi e cassetti. Basta sistemare le spezie in piccoli sacchettini di stoffa e riporli nei cassetti e negli spazi di casa che volete profumare.
Abiti usati…portali da noi
I vecchi capi di abbigliamento, che magari giacciono nel nostro cassetto da tempo e non abbiamo mai più messo, possono diventare nuovi tessuti, imbottiture e molto altro ancora, se nel fare il cambio dell’armadio dentro una scatola avete delle “calze bucate, una t-shirt macchiata, o degli gli slip scoloriti…. Portali da noi”: così recita il video della campagna di H&M ‘Bring it’ per il recupero di abiti vecchi e o inutilizzati che possono divenire tessuti nuovi, imbottiture e altro ancora, Così il marchio di moda si propone di dare nuova vita agli abiti usati attraverso la raccolta e il riciclo. I clienti possono portare, in tutti i negozi H&M e in qualsiasi giorno dell’anno, i capi e i tessuti che non usano più, di qualsiasi marca e in qualsiasi condizione. L’obiettivo è incrementare ogni anno la quantità di abiti raccolti, in maniera tale da raggiungere un totale di 25.000 tonnellate ogni anno fino al 2020.Lo spot della nuova campagna ‘Portali da noi’ diretto da Crystal Moselle ha esordito su hm.com il 26 gennaio a livello mondiale. Racconta il percorso che fanno i capi dopo essere stati consegnati in negozio e, attraverso delle storie, illustra come la durata di un indumento possa essere prolungata per rendere il suo ciclo di vita il più lungo possibile. Nel 2014 H&M ha inoltre inserito la sua prima collezione ‘Close the Loop’ realizzata con fibre tessili riciclate e anche quest’anno ha creato una nuova mini collezione composta da due capi, realizzati totalmente in denim usato, venduta in esclusiva online. Tra le iniziative dedicate alla sostenibilità c’è anche quella di creare 500 pezzi unici, realizzati totalmente in denim riciclato.
Vacanze alla ricerca di un gigante
Un gruppo di giganti di legno è apparso in alcuni luoghi di Copenhagen. Si tratta delle sculture di Thomas Dambo, un artista danese che lavora con materiali riciclati. Proprio dai rifiuti Dambo riesce a ricavare delle incredibili opere d’arte che trasformano le città in musei a cieli aperti realizzare sculture dai rifiuti è una missione per l’artista Thomas Dambo per dimostrare come dalla spazzatura si può creare qualcosa di bello, anche delle opere d’arte. Thomas Dambo ha istituito una vera e propria caccia al tesoro. L’obiettivo del progetto è quello di portare l’arte fuori dai musei. Una mostra a cielo aperto è stata dunque sviluppata nei luoghi naturali nella parte occidentale di Copenhagen. I sei giganti di Thomas Dambo si trovano in alcuni dei suoi posti preferiti a Copenhagen “luoghi dove le persone non vanno a volte, perché fuori dai sentieri battuti”. Originale idea per le prossime vacanze, la caccia delle che sculture possono essere trovate solo utilizzando una mappa del tesoro, o una poesia incisa in una pietra nei pressi di ogni scultura che fornisce suggerimenti su come trovare i vari giganti. L’artista da sempre usa materiali di recupero per creare le sue sculture di grandi dimensioni. Quando Dambo stava crescendo in Danimarca, non aveva abbastanza soldi per comprare i materiali adeguati alle sue idee artistiche, così ha iniziato a far ricorso ai rifiuti e a scavare nella spazzatura. I sei giganti di Copenhagen sono creati principalmente da 600 vecchi pallet, dal legno di un vecchio capannone, una recinzione e altri materiali che sono stati recuperati.
Il tonno…ci piace…
Le mille virtù del tonno in scatola: presente nel 93% delle case. Bene la raccolta differenziata della scatoletta: la fanno otto italiani su dieci sapendo che si tratta di un contenitore di metallo e riciclabile al 100%. E il 34% riutilizza o ricicla anche l’olio d’oliva. E solo l’1% del tonno finisce nel cestino.
Tonno re della dispensa. Oggi nelle case degli italiani ci sono in media quattro scatolette di tonno e comunque almeno una è sempre presente nella nostra dispensa . Se oggi la metà degli italiani (45%) acquista il tonno in scatola in primo luogo perché è gustoso al secondo posto troviamo il fatto che è un cibo antispreco e riciclabile: un plus riconosciuto dal 33% degli italiani (1 su 3), sempre più attenti alle istanze di sostenibilità. Subito dopo troviamo a pari merito la convenienza (31%) – si tratta di un alimento che contiene proteine nobili a basso costo – e la sicurezza alimentare.
“Ci fa piacere rilevare che il tonno in scatola sia percepito, oltre che sano, gustoso e conveniente, anche come prodotto antispreco”, sottolinea Vito Santarsiero, presidente Ancit. “I consumatori hanno capito che la scatoletta è una garanzia di sicurezza e convenienza. E inoltre risulta essere un ingrediente indispensabile per squisiti piatti ed antipasti 
E’ sbocciata la primavera…
La primavera ormai è completamente sbocciata. Per arredare lo spazio esterno è di fondamentale importanza, la scelta dei mobili L’estetica ha tutta la sua importanza, le ultime tendenze in fatto di design favoriscono la moda degli arredi realizzati in fibre naturali, di tendenza etnica, che creano l’immagine di un ambiente esotico. L’utilizzo di sostanze pregiate come ad esempio il rattan, il legno di palma intrecciato, pone qualche problema essendo non molto resistente agli agenti atmosferici; chiunque conosca questo tipo di materiale sa esattamente che con il tempo si sfalda creando delle vere e proprie squame che rendono in pratica impossibile una pulizia accettabile. La moderna ingegneria dei materiali ha posto rimedio a questi problemi inventando il rattan sintetico, o polyrattan, una fibra plastica che ricopia in tutto e per tutto l’aspetto raffinato della fibra naturale eliminandone i difetti. Questo tipo di materiale è più economico e ha una resa decisamente superiore: è infatti molto resistente rispetto agli agenti atmosferici quali la pioggia o l’esposizione prolungata ai raggi UV. Inoltre si tratta di un materiale completamente atossico e dalla manutenzione velocissima: si lava infatti con una semplice spugna imbevuta di sapone neutro. Ciò assicura una adeguata igiene sia delle sedie sia soprattutto dei tavoli. Il rattan sintetico è quindi estremamente in grado di coniugare la praticità e la robustezza degli arredi in materiale plastico con un gusto sofisticato e alla moda.