Scatole di latta

La storia collegata alle scatole di latta è molto antica e risale addirittura XIII secolo quando si decise di utilizzarle per la conservazione di alcuni cibi che bisognava conservare per lunghi periodi. Si pensi ad esempio ai lunghi viaggi e spedizioni dove si doveva trovare una soluzione per far sì che i cibi potessero essere ingeriti anche a distanza di giorni, settimane o mesi. La lamiera di metallo trattata in un certo modo era la giusta soluzione a questo problema. Successivamente, grazie alla capacità della latta di resistere agli acidi si decise di utilizzare questi barattoli per prodotti come biscotti, caffè, medicine, conserve. Questo prodotto venne così tanto diffuso che col tempo venne anche utilizzato per altri scopi non legati alla conservazione del cibo, divenendo dei veri e propri oggetti da collezione per decorare la casa, oggi molto utilizzati anche come scatole regalo.

 

Studio sul riciclo dei regali

In questi giorni molti si domanderanno cosa farne dei mutandoni rossi o dell’ennesimo portafogli in ecopelle che hanno ricevuto in regalo per Natale. Riciclarli per una prossima festività o chiuderli dentro un cassetto? Ben cinque studi scientifici, però, hanno analizzato la pratica del riciclare regali, notando come questa sia considerata un vero e proprio tabù sociale. Tuttavia le dinamiche del riciclo sono diverse da ciò che si aspetterebbe, riscontrando quella che i ricercatori definiscono “asimmetria emozionale” tra chi fa un regalo e chi lo riceve. Chi riceve un regalo poco gradito, tende ad aspettarsi che se il regalo viene riciclato, chi lo ha fatto possa sentirsi offeso. In realtà le ricerche dimostrano che questa offesa è decisamente sovrastimata. Tutto a causa di una errata valutazione legata alla titolarità del regalo. Chi ha ricevuto un regalo tende a considerare che chi lo ha fatto conservi una certa titolarità, limitando quindi la propria capacità di disporne. Al contrario, chi lo effettua, valuta di aver totalmente ceduto la titolarità a chi lo riceve, che diventa così completamente libero di farne ciò che crede! Corriamo quindi tutti a mettere on line l’annuncio dei mutandoni rossi mai usati…

Decorare la tavola

Per decorare una bella tavola basta usare i giusti complementi di arredo per esaltare al meglio la bellezza e l’eleganza di una stanza, in base alla ricorrenza. Potremmo decorare la tavola del pranzo  con i fiori, sfruttando l’occasione per arricchire la stanza con vasi di fiori vivaci e profumati senza investire cifre economiche esagerate. La prima cosa da fare per abbellire la tua tavola per un pranzo, consiste nel creare un centrotavola ricco di fiori colorati. Per realizzare questo progetto puoi usare un semplice vaso di vetro rotondo, trasparente o colorato, da riempire preferibilmente con fiori freschi  meglio delle  rose rosse e gialle, le margherite e della gypsophila. In alternativa al contenitore di vetro puoi usare un cestino in vimini quest’ultima soluzione è maggiormente adeguata alle occasioni informali, ma adeguata anche ad un pranzo, indipendentemente dall’occasione ricorrente. In aggiunta al centrotavola inoltre, puoi usare dei contenitori ricchi di fiori freschi, al cui interno sistemare fiori freschi o finti, colorati e con gambi lunghi. Prendi dunque delle ciotole di vetro trasparente e riempile d’acqua per metà, disponi qualche fiore dentro la ciotola e aggiustala accanto al posto di ogni commensale. In alternativa ai fiori puoi riempire le ciotole con semplici petali colorati. Un’altra idea originale per decorare la tua tavola con i fiori, consiste nel creare dei segnaposto. Per realizzarli ti basta unire un fiore ad un pezzetto di cartoncino ritagliato, preferendo un cartoncino dello stesso colore del fiore. Se possiedi un livello sufficiente di capacità manuale con il decoupage inoltre, puoi decorare il cartoncino in modo vario e originale, utilizzando strass, perline e fiocchetti da incollare sopra il cartoncino. Successivamente dovrai scrivere il nome del tuo invitato su ogni bigliettino, e unire quest’ultimo al fiore artificiale tramite un nastro colorato.

Le bottiglie di birra rigorosamente scure.

Le bottiglie di birra rigorosamente scure. A parte rare eccezioni, le bottiglie di birra sono scure: non è per moda né per tradizione o perché c’è un risparmio a farle così. La bottiglia ha quel colore per un preciso scopo: quello di proteggere il suo contenuto. Il sapore della birra esposta al sole si altera infatti rapidamente. I raggi Uv danneggiano gli isomuloni, le molecole del luppolo che conferiscono alla bevanda il caratteristico sapore amaro. La loro reazione produce un odore di uova marce e un sapore molto sgradevole. Il vetro marrone o verde protegge la bevanda dagli Uv e ne conserva inalterato il sapore.

Riciclare….anche il cartone della pizza

Quando ci sono le partite in tv, per una cena con gli amici o quando non si ha voglia di cucinare, ordinare una pizza a casa è sempre un’ottima idea. E quando si finisce di mangiare i cartoni della pizza vengono meccanicamente cestinati. Ormai le scatole in cui vengono messe le pizze hanno quasi tutte il simbolo del riciclaggio ma non tutti sanno che non sempre i cartoni delle pizze possono essere riciclati. Il riciclaggio è una pratica certamente rispettosa ed eticamente corretta che andrebbe sempre svolta ma bisogna anche essere consapevoli del modo giusto di riciclare: spesso infatti le scatole per la pizza vengono cestinate in modo improprio. Seppur realizzate di cartone riciclabile bisogna far attenzione che le scatole della pizza non siano sporche.Il cartone oliato o sporco di cibo non può essere riciclato nella carta: si dovrebbero eliminare i pezzi contaminati e li si dovrebbe gettare nell’umido mentre le parti pulite possono essere riciclate con la carta. Il cibo infatti è uno dei peggiori inquinanti nel processo di riciclaggio della carta. Mentre il grasso e l’olio non sono un problema per la plastica, il metallo e il vetro, che vengono riciclati usando un processo termico; i prodotti di cartai e cartone, vengono riciclati in un processo che utilizza l’acqua e trasformate in un impasto. Tutti sappiamo però che l’olio non si mischia con l’acqua per cui è certo che le parti unte dei cartoni di pizza non possono entrare in questo processo di riciclaggio. Ma se non volete rischiare di sbagliare potete sempre ricorrere al riciclo creativo e trasformare i cartoni della pizza in oggetti utili ed originali per la casa o i vostri bambini. Se amate mangiare la pizza, potete avere maggior attenzione per l’ambiente decidendo di riadoperare i vecchi cartoni d’imballaggio in modo creativo. Dalle cassettiere ai porta laptop sono tante le idee facili da realizzare per riciclare i cartoni della pizza. Con una scatola per pizze si può realizzare una comoda cuccia per gatti, un piccolo calcio-balilla per giocare coi figli o con gli amici, si possono realizzare dei quadri per la casa, una cucina da gioco, una base per dipingere, una pista per macchine giocattolo e tanto altro ancora.

Un attaccapanni che arreda fatto da te

Una scelta green ed ecologica per trasformare un ramo già caduto dall’albero, magari spezzato dal vento in un comodo appendiabiti per l’ingresso. Come materiale occorrente servono: ramo di legno; ganci; corde; trapano; seghetto; carta abrasiva. Pulite bene il ramo eliminando schegge, sporco e, se necessario, livellate le parti appuntite con la carta abrasiva. Regolate le estremità esagerate con un seghetto per ricavare un ramo pulito, lasciando i mini rami presenti lungo la superficie. A seconda che si voglia attaccare l’appendiabiti al soffitto o al muro, si potrà scegliere per esempio nel primo caso di fermare al plafone due ganci ad anello, da cui far scendere due corde robuste o due catenelle leggere a cui appendere poi il ramo sospeso; oppure, scegliendo per la soluzione a parete, si potranno fissare due ganci a L al muro, con uno spessore adatto a contenere il ramo. Per una maggiore stabilità, bloccate le parti del ramo a contatto con i ganci con due viti. Potete sfruttare il nuovo appendiabiti appoggiando sciarpe e oggetti leggeri direttamente a dei piccoli “spuntoni” di rametti più piccoli, prima accorciati, oppure utilizzando grucce in legno. Un’idea in più: per personalizzare l’appendiabiti si possono fissare nel legno dei mini pomelli decorativi, così da poter appoggiare comodamente gli abiti. In un contesto dove avrete collocato dei mobili in legno si adatterà meravigliosamente