Tempo di…”cenci e frittelle”

Sono dolci tradizionali del carnevale assai gustosi e antichi, ma tuttora molto apprezzati, stiamo parlando dei “cenci o frittelle” così chiamati in Toscana, in questo periodo fornai e  pasticceri ne sfornano in gran quantità.Le frittelle di riso, con uvetta o senza, sono dette anche di San Giuseppe poiché venivano fatte proprio il 19 marzo in onore del santo; un segreto per rendere il riso più morbido è cuocerlo la sera prima.I cenci, ovvero dei rettangolini di pasta fritta col bordo sfrangiato, sono così definiti per il loro aspetto sgualcito simile a quello degli strofinacci. Sono diffusi non solo in Toscana ma anche in altre regioni italiane con tanti nomi diversi: donzellini, frappe, chiacchiere delle monache, fiocchi e così via, a testimonianza della loro grande popolarità. Altro gustoso dolce, non da meno quanto a bontà rispetto a frittelle e cenci, la schiacciata alla fiorentina, dolce tipico del Berlingaccio. Soffice e profumata con scorze di arancio, ricoperta da un velo di zucchero bianco, un tempo si chiamava “stiacciata unta”, per via dello strutto che era usato abbondantemente nell’impasto e che la rendeva così saporita, oggi sostituito da olio o burro. Questi dolci di ricorrenza sono  tutti buonissimi e invitanti ma certamente non dietetici: d’altronde il carnevale è trasgressivo per natura e uno strappo alla regola è… obbligatorio! E poiché il detto Toscano recita “non si mura a secco”, queste golose prelibatezze si accompagnano in genere con un bicchierino di ottimo vinsanto.

Parlare di sentimenti è come…..

Parlare di sentimenti è come giocare in cucina, per questo il risultato dipenderà dal giusto equilibrio tra gli elementi. Ed è per questo che si dice anche che i sentimenti sono come le spezie. Come queste ultime sono al centro del nostro cucinare, i primi sono al centro della nostra vita e saranno ciò che saremo .I sentimenti/le spezie non sempre possono essere elargiti in grosse quantità, ma non per questo vanno negligentemente conservati, stipati o pesati in modo preciso come quando cuciniamo un dolce. La loro magia si esprime più interamente in una ricetta salata in cui il q.b. risulta essere l’elemento personale e distintivo. Francesco Fresi psicoterapeuta, insieme a Enrico Smeraldi  reputano che da troppo tempo ci siamo abituati alla solita “minestra”: ci siamo cioè spenti emotivamente, abbiamo chiuso in una stanza la curiosità e abbiamo lasciato libero un progressivo inaridimento. Vale a dire il “bisogno di non aver bisogni”. Che si traduce nel pensare di saper bastare a se stessi, al non chiedere mai aiuto, nemmeno quando si tratta di cucinare una torta senza averla mai fatta prima. Si finirà con l’aprire il forno troppo presto. Risultato: l’inevitabile sgonfiamento del dolce. Anche del nostro io. Sentimenti da “assaggiare” i due autori indicano ricette/emozioni che partono dalle tradizioni classiche e che sperano di stuzzicare la capacità di provare emozioni/nuovi piatti. Si tratta quindi di giocare come fossimo in cucina: il buon risultato dipenderà dal giusto equilibrio tra gli ingredienti. I sentimenti possono interagire tra loro in modo sia positivo sia negativo, inducendone di nuovi L’esempio più̀ classico è quello della gelosia: la sua assenza può̀ oscurare il sentimento d’amore provato, facendoci risultare freddi, distaccati ed egocentrici, mentre, talvolta, quando appare eccessiva, la neghiamo provando vergogna, ci sentiamo in colpa. Tuttavia, è evidente a tutti come, se equilibrata, risulti spezia essenziale del processo di innamoramento…Curiosi come la cannella, gelosi come il peperoncino, invidiosi come il wasabi, allegri come la menta piperita, paurosi come il piper nigrum, in colpa come il cacao, amanti di sé come la vaniglia, estasiati di noce moscata, disgustosi come il chiodo di garofano, nostalgici come il cumino, pudichi come papaveri, soli come il mirto, traditori come il curry…

Pop corn …al caramello

Pop corn canditi sono i classici pop corn, che possiamo fare in casa,  in una padella antiaderente e se non abbiamo padelle antiaderenti possiamo usare un’altra padella o un tegame, in questo caso abbiamo bisogno di un po’ d’olio, ne basta un cucchiaio. Mettiamo sul fuoco con solo 3 semi di mais. Quando scoppiano tutti e 3 vuol dire che l’olio è pronto, togliamo dal fuoco, mettiamo il mais e copriamo con carta stagnola, vi diamo un suggerimento per  arricchirli con del caramello. Sono un’idea singolare e sfiziosa per offrire ai bambini qualcosa di diverso in occasione delle loro feste di compleanno, e rendere così davvero unico il loro buffet e la loro magica festa. Questi deliziosi bocconcini di pop corn hanno una classica base di mais “scoppiato” che viene poi rivestito dal caramello, che potrete scegliere tra dolce o salato, in base ai vostri gusti. Una volta asciugato il caramello, questi pop corn diventano ricchi, golosi e super croccanti. I pop corn caramellati sono una ricetta americana, con la quale vengono spesso preparati i pop corn per le feste o per i sacchetti del cinema. Classico di questo Paese è arricchire di gusto tutto quello che si mangia, rendendolo una meraviglia per gli occhi come per il palato. A noi potrebbe sembrare anche un po’ di esagerare, eppure il sapore incantevole di queste ciuffetti croccanti di mais è davvero seducente. I pop corn caramellati sono una soluzione sfiziosa anche per sgranocchiare sul divano davanti a un cammino acceso o alla tv. Se vi piace l’idea potrete anche arricchirli con dei confettini colorati, prima che il caramello si asciughi completamente e non attacchi più.

 

 

Le Nocciole

Le nocciole, insieme alle mandorle, sono tra i frutti più ricchi di vitamina E contengono inoltre fitosteroli, sostanze utili per la prevenzione delle malattie cardiache e circolatorie. Contengono grassi buoni, in grado di abbassare i livelli del colesterolo LDL. Le nocciole sono un ottimo snack da consumare a colazione o a merenda, in alternativa ai prodotti confezionati. In cucina vengono utilizzate per ricette sia dolci che salate. Le nocciole e l‘olio da esse ricavato sono ingredienti comuni in cibi come torte, biscotti e cioccolato. Possono essere mangiate sia crude che tostate. Esse contengono alte quantità di ferro, calcio e proteine, il che le rende una benefica aggiunta alla dieta. Per eliminare le pellicine marroni che ricoprono le nocciole non è necessario dannarsi! Per una perfetta pulitura dopo averle tostate in forno,sarà sufficiente mettere le nocciole in un canovaccio e agitare in maniera piuttosto vigorosa così da far urtare le nocciole le une con le altre ed eliminare così tutte le pellicine. Quando le nocciole saranno ben pulite e del tutto raffreddate, potete riporle all’interno di barattoli ermetici; ricordate di mettere i barattoli in luoghi asciutti, privi di umidità e lontano da fonti di calore; così facendo potete conservare le nocciole anche per un periodo di tempo abbastanza lungo.Nel caso in cui volete conservare le nocciole tritate, dopo la tostatura è sufficiente frullarle nel mixer, mentre se avete necessità di conservare la farina di nocciole, allora dovete frullarle aggiungendo uno o due cucchiai di zucchero.