Vivere in un ambiente non troppo pulito, come quello di una fattoria con stalle e animali, protegge i bambini da allergie e asma. È un fatto noto da tempo, ma non si sapeva come potesse funzionare questo meccanismo protettivo. Ora un nuovo studio suggerisce una possibile spiegazione. Parecchi studi epidemiologici hanno evidenziato che i bambini che vivono in ambienti dove sono presenti fiori,orti, piante, verdure e principalmente animali, o in fattorie dove li si allevano, sono meno soggetti dei loro coetanei alle forme più comuni di allergie e di asma. E da diverso tempo, per spiegare l’aumento osservato in tutto il mondo di questi disturbi, oltre che questa curiosità sulla vita di fattoria, è stata tirata in ballo la cosiddetta ipotesi dell’igiene: la nostra ossessione per la pulizia, e l’uso eccessivo di antibiotici, avrebbe tolto dall’ambiente microbi utili ad allenare il sistema immunitario a reagire in modo adeguato e non eccessivo agli allergeni. Secondo le ultime ipotesi il meccanismo tramite cui lo “sporco” potrebbe svolgere un ruolo di difesa dell’asma agirebbe così: l’aria della fattoria è piena di molecole derivanti da batteri presenti nel letame degli animali e nel fieno che causano uno stato di leggera infiammazione delle vie aree. Questo stato di allerta del sistema immunitario in qualche modo ridurrebbe la risposta verso altri tipi di sostanze estranee che possono venire in contatto con l’organismo, per esempio gli acari della polvere. Nello stesso tempo, però, altri esperti invitano alla cautela. Prima di tutto perché oltre a questo meccanismo ce ne potrebbero essere altri per cui un ambiente non troppo pulito riduce il rischio di asma si sa per esempio che bere latte non pastorizzato ha questo effetto, ed è difficile che in questo caso l’azione sia direttamente sui polmoni. E poi perché, come altri hanno fatto osservare, il livello delle endotossine è alto non solo in fattoria ma anche nell’aria di città
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Come togliere le macchie di vino
Che siano ancora fresche o già asciutte, le macchie di vino su una bella tovaglia, un abito o una camicia sono sempre una gran scocciatura. Niente paura. Basta qualche utile accortezza per riuscire a rimediare. Sapendo, innanzi tutto, che bisogna limitare l’acqua bollente in quanto potrebbe rimuovere le macchie in parte. Il rischio, infatti, riguarda gli aloni rimasti: l’alta temperatura tende a fissarle sui tessuti. Sistemi per rimuovere le macchie di vino, provate con acqua tiepida a cui è stato aggiunta qualche goccia di sapone liquido. Basta versare acqua e sapone direttamente sulla macchia. E poi passare al lavaggio. Quando non si ha a disposizione acqua tiepida e sapone si può intervenire con acqua frizzante. Capita spesso, soprattutto al ristorante o a un matrimonio, che una camicia venga macchiata. Bisogna strofinarla subito con un po’ di acqua frizzante. E una volta tornati a casa via libera al normale lavaggio. Il Sapone di Marsiglia è sempre un ottimo alleato. Sia per le macchie ancora fresche sia per quelle che si sono già asciugate. E’ sufficiente inumidire il panetto e strofinarlo sulle macchie di vino. In modo da pretrattare il capo prima del lavaggio in lavatrice. Come insegna la nonna, il succo di limone è un ottimo rimedio naturale contro le macchie di vino. Si può applicare su quelle asciutte che su quelle già formate. Favorisce l’eliminazione delle macchie e viene potenziato da qualche goccia di sapone liquido se viene lasciato agire il più possibile prima del normale lavaggio. Contro la macchia di vino fresca va bene anche il sale grosso. Da lasciare agire almeno una mezz’ora prima di passare al lavaggio. Un mix di acqua ossigenata e sapone liquido in parti uguali da applicare con uno spruzzino od una spugnetta aiutano a rimuovere le macchie di vino ancora fresche.Chi ha dell’amido di mais, che aiuta ad assorbile il vino in eccesso, può utilizzarlo al posto del normale borotalco. Aggiungendolo al bicarbonato di sodio. Si mescolano in parti uguali e si lasciano agire sulla macchia almeno per mezz’ora prima del lavaggio.
Pulire e metter ordine in borsa
La borsa è un accessorio estremamente importante per il look di ogni donna. C’è chi ama averne una per ogni occasione. E chi, invece, preferisce avere modelli che di adattano a diversi outfit. E poi c’è chi, ancora, ama possederne tante ma finisce per indossare sempre le stesse. Ed è soprattutto a queste ultime che è dedicato l’utile vadedecum proposto su come pulire la borsa in modo perfetto. In questo modo non ci si dovrà sentire in imbarazzo ad aprire la borsa in pubblico. Tutto sarà perfettamente pulito e in ordine e si eviteranno brutte figure. Ecco, dunque, cosa fare per avere una borsa perfetta che non farà sfigurare il look più ricercato. Pulire la borsa non è difficile. Richiede soltanto un po’ di tempo e un poco di pazienza. Ma il risultato vale la pena. Ci si accorgerà, infatti, che anche una borsa che sembrava destinata ad essere messa da parte può tornare come nuova. Per ottenere un buon risultato si dovrà cominciare col fare una scelta di ciò che c’è dentro ogni tasca ed ogni scomparto. Bisognerà eliminare ciò che non serve e dare un bella pulita al resto. Si dovrà, poi, cercare di tirare fuori, se possibile, la fodera interna in tessuto. In questo modo la si potrà pulire facilmente passandoci una spugna imbevuta di acqua calda ed un poco di sapone. In questa fase bisognerà fare molta attenzione a non bagnare eventuali parti in pelle. Nel caso in cui il fondotinta o la cipria abbiano macchiato l’interno della borsa non bisognerà bagnare le parti che si sono sporcate. Servirebbe soltanto a peggiorare la situazione. Meglio agire, piuttosto, con delle salviette per la pulizia del bagno o della cucina. Poi si potrà trattare la zona interessata con un panno umido. Per far asciugare correttamente il rivestimento senza che si sviluppino muffa o cattivi odori, si potrà lasciare la borsa in un armadio asciugabiancheria per una notte. Oppure, se si ha proprio fretta, la si potrà appoggiare su un termosifone o, ancora, asciugare con l’aria calda di un asciugacapelli.
Cosa non fare sotto la doccia
Recarsi in bagno e fare la doccia è un gesto che, quotidianamente, si è soliti compiere. L’igiene personale conta, ma bisogna prestare le dovute attenzioni. C’è chi vede questo semplice rituale come un momento rilassante ma, in realtà, spesso ci si misura con errori in doccia che, anziché giovare al proprio fisico, potrebbero danneggiarlo.Dal lavare il viso sotto la doccia all’utilizzare una vecchia spugna vegetale o un rasoio, ecco gli errori più diffusi che tutti dovrebbero accuratamente evitare al fine di non trasformare una piacevole pausa relax in qualcosa di nocivo per la salute.Mai lavarsi il viso mentre si fa la doccia. Secondo l’esperto di cura della pelle Kaye Scott, il calore dell’acqua, così come la pressione, sono tutt’altro che benefici. Il caldo è nemico dei capillari e il rischio è quello di andarli a dilatare rendendoli visibili, soprattutto sulle guance. L’acqua calda può anche privare il viso dei suoi oli protettivi naturali. La pelle risulterà così più secca e si andrà ad agevolare la formazione delle rughe. Meglio dunque lavarlo con acqua tiepida nel lavandino del bagno, e asciugarlo con un asciugamano morbido facendo attenzione a provocare graffi. Molte persone credono che utilizzando la spugna possono mantenere la pelle in splendida forma. Sbagliato. Spesso le cellule morte della pelle restano incastrate nella sua struttura porosa l’umidità che si crea nell’ambiente doccia è un vero e proprio ricettacolo di batteri e funghi. Inoltre se si lascia il rasoio in una zona umida, potrebbe infettare la pelle a ogni utilizzo. Una lama lasciata sotto la doccia, là dove ci sono anche capelli e pelle morta, può infatti causare peli incarniti e irritazioni.
Arredare una veranda
Vi state chiedendo come arredare una veranda coperta? Senza dubbio avete molti modi per rendere confortevole lo spazio. Basterebbe un piccolo salottino per rendere l’ambiente molto accogliente. Tuttavia, un’opzione che si adatta abbastanza bene a chi ama avere degli ospiti a casa, è la veranda cucina. In genere, gli spazi esterni sono ampi e si prestano perfettamente per pranzi o cene in compagnia. L’arredamento, naturalmente, dovrà prevedere delle composizioni cucina. Non potranno mancare forno, piano cottura e lavello. Le basi saranno fondamentali per conservare piatti e stoviglie. Potrete fare a meno dei pensili e costruirli da voi applicando alle pareti delle scatole di legno che li sostituiranno. Frigorifero e forno a microonde vi aiuteranno a preparare e conservare le pietanze ma anche la lavastoviglie potrebbe rivelarsi molto utile, velocizzando le operazioni di pulizia, se non volete usare prodotti usa e getta e preferite servire le pietanze ai vostri ospiti magari in delle ciotoline o in dei piatti colorati che risulteranno sicuramente gradevoli alla vista, e con i loro particolari colori esalteranno le vostre pietanze. Nella veranda non dimenticate di collocare tante lanterne che appese o appoggiate creeranno la giusta atmosfera.