L’aromacologia

L’aromacologia, una disciplina intrigante che unisce l’arte degli odori con la scienza della psicologia, offre una chiave preziosa per aprire le porte del benessere emotivo e fisico. Questo campo di studio esplora il modo in cui gli odori e le fragranze influenzano la mente e il corpo umano, evidenziando il loro potere nel migliorare il nostro stato d’animo, la nostra salute e il nostro benessere generale. Gli odori hanno il potere di richiamare ricordi, emozioni e sensazioni profonde, influenzando il nostro umore e il nostro atteggiamento in modo importante. L’aromacologia si basa su questo principio, cercando di capire come gli odori possono essere utilizzati in modo terapeutico per promuovere il rilassamento, la concentrazione, l’energia e persino la guarigione fisica. Nell’ambito domestico, le fragranze assumono un ruolo chiave, trasformando gli spazi in rifugi di pace e relax. Profumatori per ambienti, diffusori di fragranza candele profumate e oli diventano alleati preziosi per creare un’atmosfera accogliente e ristoratrice, offrendo un rifugio dallo stress e dalle tensioni della vita quotidiana.

Al bando la plastica monouso

Entro il 2021 il consumo di oggetti in plastica monouso sarà vietato in tutta l’Unione Europea. Articoli usa e getta come posate, bastoncini cotonati per pulirsi le orecchie, piatti, cannucce, miscelatori per bevande le palettine per mescolare il caffè e bastoncini per palloncini, infatti, costituiscono oltre il 70% dei rifiuti marini. È la proposta votata oggi dal Parlamento Europeo e passata con 571 voti favorevoli, 53 contrari e 34 astenuti. L’Eurocamera avvierà negoziati con il Consiglio non appena i ministri Ue avranno stabilito la propria posizione comune.  Gli eurodeputati hanno aggiunto all’elenco delle materie plastiche vietate proposto dalla Commissione i contenitori per fast-food in polistirolo espanso e gli articoli di plastica ossi-degradabili come sacchetti o imballaggi. L’Eurocamera dichiara inoltre guerra ai mozziconi di sigarette che contengono plastica, la cui quantità nei rifiuti va ridotta del 50% entro il 2025 e dell’80% entro il 2030, con i produttori di tabacco chiamati a farsi carico dei costi di trattamento e raccolta, compreso il trasporto. Lo stesso vale per i produttori di attrezzi da pesca contenenti plastica, che dovranno contribuire al conseguimento di un obiettivo di riciclaggio. Sempre ai paesi Ue spetterà ridurre il consumo dei prodotti in plastica per i quali non esistono alternative scatole monouso per hamburger e panini e i contenitori alimentari per frutta e verdura, dessert o gelati del 25% entro il 2025. Altre materie plastiche, come le bottiglie per bevande, dovranno essere raccolte a parte e riciclate al 90% entro il 2025