Nel 2000, si è deciso che la festa della mamma dovesse avere una data non fissa. Quest’anno infatti la festa della mamma sarà domenica 14 maggio. Le ragioni di questa scelta sono più che altro riferibili alle tempistiche: si è preferito allineare il nostro calendario con quello americano e non solo dove il giorno dedicato alla mamma cade nella seconda domenica del mese di maggio. La giornata è rivolta a onorare e apprezzare le madri e le figure materne per il loro amore, cura e sostegno. È tradizione fare regali, fiori e biglietti alle madri in questo giorno, oltre a passare del tempo di qualità con loro. Le origini della festa della mamma possono essere fatte risalire alle antiche culture greca e romana, ma la festa moderna come la conosciamo oggi ha le sue radici negli Stati Uniti, dove è stata celebrata per la prima volta all’inizio del XX secolo
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Un perfetto pic-nic
Basta poco, una coperta, un prato, un po’ di amici e un cesto pieno di cose buone. Per il resto il bello è proprio che non ci sono regole e si deve improvvisare! Come si organizza un picnic perfetto?
Non ci sono regole, questo è il bello! Il picnic è un momento per stare insieme, alla famiglia, agli amici, al partner con l’unico obbiettivo di divertirsi, rilassarsi e godere della natura. Non si devono rispettare orari, non si deve apparecchiare la tavola, e non si devono seguire le portate del menù nell’ordine corretto perché un menù vero e proprio non c’è. Ognuno porta qualcosa e si mangia tutti comodamente seduti su una coperta stesa a terra sull’erba. Gli ingredienti immancabili di un picnic sono quindi molto semplici: la natura, gli amici e, possibilmente, una bella giornata di sole. Ma se anche dovesse arrivare la pioggia non bisogna disperarsi. Il bello del picnic è anche questo.Scegliete la vostra meta ideale, che sia mare, campagna, montagna o anche semplicemente un parco cittadino, radunate gli amici e soprattutto, preparate un cestino di cose buone da portare con voi.Cucinate, cose facili ottime da mangiare fredde, anche con le mani, l’altra cosa bella del picnic è che non c’è galateo che regga!
Facciamo un pic nic …..terapeutico
Esistono due forme di “depressione” legate in qualche modo alle vacanze. Quella di chi è appena rientrato e deve fare i conti con il ritorno alla quotidianità e quella di chi non è mai partito e magari ha passato le ferie ad annoiarsi a casa. Bastano un´area verde e un minimo di organizzazione per dare la svolta a una giornata noiosa. In entrambi i casi, abbiamo un eccezionale rimedio da suggerire: si chiama picnic, non è un farmaco, agisce e ha sorprendenti facoltà terapeutiche! Del resto la stagione dei picnic si apre in primavera, con il consueto weekend lungo di Pasqua, per poi continuare fino a settembre inoltrato. La fine dell’estate è uno dei momenti migliori per riunire la famiglia o qualche amico, armarsi di cestino e coperta e uscire all’aria aperta. La filosofia del picnic esclude quindi piatti elaborati o grandi invenzioni culinarie. In fondo quello che conta è stare in compagnia immersi nel verde e nel relax, beneficiando dei piccoli piaceri che la vita ci riserva: qualche chiacchiera, la fresca ombra di un albero, osservare le nuvole, ascoltare i suoni della natura…Certo è che se per il tuo picnic non ti accontenti di un menu a base di semplici piatti freddi panini, tramezzini, insalate di pasta o di verdura, frutta… insomma cose da preparare velocemente a casa, incartare e mettere nel cestino già pronte all’uso ma se volete dare vita ad una vera e propria grigliata, dovete scegliere con cura la location. Ricordate che non in tutti i parchi o le aree verdi è possibile accendere un fuoco.
Il giardino che cura
Prendetevi cura consapevolmente del vostro giardino, perché i vostri sforzi stanno facendo di più che abbellire semplicemente il vostro giardino: vi stanno rendendo più sani e felici! Una rivista anglosassone riporta uno studio per cui una giornata di sole è un ottimo rimedio contro la depressione: il sole che brilla e l’arcobaleno dopo la pioggia regala una sensazione immediata di benessere, mentre per il mal tempo è l’ opposto. Naturalmente non stiamo parlando di un vero e proprio effetto terapeutico: una giornata di sole fa bene all’umore come può far bene una giornata lavorativa buona, una bella serata con degli amici, una cena a lume di candela…cose così. E’ anche vero però che uno studio sulle persone depresse ha decretato che quelle la cui depressione era anche un fatto stagionale, consideravano Gennaio, Febbraio e Marzo come i mesi più demoralizzanti dell’anno.I terapeuti ritengono che i benefici psicologici del giardinaggio possono essere ricondotti alle piante, le quali svolgono un ruolo chiave nell’evoluzione del genere umano. Gli orticoltorio i giardinieri in erba dovrebbero prendere nota: un giardino in casa non è differente da un giardino studiato appositamente per fare terapia come viene usato in una speciale l’Università di Copenaghen. Non è infatti necessario far fronte a incombenze quali innaffiare le piante o tagliare il prato, poiché un giardiniere professionista adempie a queste esigenze. Un giardino privato, ha bisogno di più cure e genera tendenzialmente più apprensioni. Includere piante da frutto nel proprio giardino aiuta a rinsaldare la propria autonomia; le erbe aromatiche favoriscono la buona salute e profumano l’ambiente circostante; scegliere piante che possono essere essiccate e riutilizzate in altre attività manuali duplica l’esperienza del giardinaggio; collocare una panca o una sedia in un luogo ombreggiato del giardino, in modo da poter godere dei frutti del proprio lavoro, aumenta l’autostima; impegnarsi a dedicare qualche minuto ogni giorno al giardino, anche in piccole dosi, godendo dell’aria fresca, dell’esercizio fisico e dell’apporto di vitamina D dovuto all’esposizione al sole.
Il pic-nic perfetto
Il modo migliore per staccare la spina dalla quotidianità è il ritorno alle cose semplici e alla natura. E ora, che finalmente il sole splende e la temperatura è mite, è arrivato il momento di stendere una grande tovaglia su un prato verde lungo un fiume o sulla calda spiaggia in riva al mare gustando un cestino pieno di leccornie. Il rito di pranzi e merende all’aria aperta ha origini molto lontane la prima forma è di epoca medievale, la pratica del picnic così come la intendiamo oggi è nata in seno all’aristocrazia inglese che si spostava in campagna o in collina, scegliendo con accuratezza luoghi isolati e con una vista pregevole non rinunciando a un seguito di servitù e a tutto il necessario per apparecchiare in modo sfarzoso e adatto al rango: stoviglie preziose, ceramiche, argenti, bauli contenenti tutto quel che era funzionale al comfort ma anche all’estetica, così come erano abituati alle tavole delle proprie case. Da quell’epoca a oggi la diffusione dei pranzi sotto il sole si è sviluppata anche grazie alle numerose scoperte che rendono meno complicata l’avventura gastronomica fuori casa. Ormai siamo fatti esperti su come organizzare una giornata a tema: picnic sotto le stelle, picnic con la famiglia, picnic con le amiche, picnic wedding e picnic romantico a due, e quindi scegliere qual è il posto più adatto, come regolarsi con le previsioni del tempo e ancora: quali stoviglie usare e quali sono le ricette più adatte senza per questo mancare di originalità e cadere nella banalità del solito panino al prosciutto, siamo capaci sicuramente di organizzare un pic-nic di stile senza dimenticare la sicurezza alimentare e il rispetto dell’ambiente.
Il giardino roccioso
Il giardino roccioso è una scelta particolare, perché è bello e rigoglioso senza bisogno di grandi attenzioni, se non sistemare le piante giuste nelle naturali fessure dei massi. Nella maggior parte dei casi, pensate, non dovrete nemmeno innaffiarlo. Ecco allora qualche specie perenne perfette per crescere sulle rocce in giardino. Le piante del borracina acre, sistemate sulle rocce, creerànno un morbido cuscino verde che avvolgerà la pietra, pronto a stupirci tra primavera ed estate grazie alla sua stupenda fioritura gialla.Il garofano cinese è una specie coltivata da più di 2000 anni, un po’ per il suo fiore profumato e un po’ per la facilità con cui si sviluppa. Le varietà nane sono particolarmente adatte per i giardini rocciosi, anche se, tra le specie qui descritte, sono le più bisognose d’acqua. Ma non preoccupatevi, queste poche attenzioni in più verranno certamente ripagate dai suoi fiori fucsia che spunteranno meravigliosi sulle rocce, colorandole per l’intera estate. Scabiosa columbaria perenne e molto rustica, la Scabiosa columbara, è l’ideale per chi ama circondarsi di colori tenui. Essa crea sulle rocce cespuglietti ramificati e compatti che mostrano tutto il loro splendore tra maggio e fine settembre grazie allo sbocciare dei loro delicati fiori rosa tenue. Uno spettacolo vero e proprio, in particolare se cresce su rocce bianche. Se amate le farfalle poi, non potrete proprio farne a meno, la scabiosa ne attrae moltissime, per la felicità di grandi e piccini.
Una variopinta piscina naturale
Thomas Moran, parlava dei colori dello Yellowstone come di un qualcosa che andava ben oltre l’umano e come non dare ragione a questo grande artista che, più di tutti, ha cercato di cogliere la bellezza di una rete di foreste, laghi, prati e aree termali che avrebbero costituito il primo parco nazionale al mondo?! Questa è una delle piscine termali più prestigiose e più belle del parco di Yellowstone. La profondità di questa piscina è di 4 metri Il “Morning Glory Pool” un fiore noto sin dai tempi degli Aztechi, che usavano i suoi semi durante i rituali divinatori per alterare la loro coscienza. L’iniziale colore blu è stato via via modificato dalle monete buttate nella piscina dai turisti nella speranza di avverare, con questo gesto, i loro sogni. Monete, bottiglie e altri rifiuti, inquinando, hanno modificato l’equilibrio dell’acqua che si è abbassata di livello, portando alla proliferazione dei batteri che, nel caldo torrido della piscina, han La Morning Glory Pool è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più belli del mondo, seppur il blu notte del passato si sia trasformato gradualmente in verde, nell’erroneo convincimento che la piscina fosse un pozzo dei desideri. In realtà, l’accumulo dei rifiuti ha bloccato il percorso di sfiato del calore della piscina che ha consentito la proliferazione batterica. In particolare, il colore giallo è dato dai cianobatteri, il giallo-verde dai funghi e dalle alghe, l’arancione dai protozoi e il marrone dei muschi.
Le lucciole
Le lucciole riescono a rendere speciali le notti d’estate per chi ha la fortuna di vederle comparire in un parco o in un giardino con i loro piccoli bagliori, sono uno degli animali simboli dell’estate, quando arrivano nei prati significa che è ora di stare fuori la sera, di festeggiare e gioire insieme agli amici davanti ad una bibita fresca. Nelle parti più buie dei nostri giardini e nei prati, le lucciole illuminando piccole aree tra l’erba. La luce emessa da questi insetti serve per la riproduzione: maschi e femmine si “chiamano”, si attirano nel buio per accoppiarsi. Il periodo di accoppiamento avviene nei mesi di giugno e luglio, di solito tra le 22 e mezzanotte. La luce emessa è di un bel verde brillante. Le femmine aspettano con la loro pancina illuminata i maschi anche per due ore: se non arriva nessuno, si ritirano nel loro nascondiglio e ci riprovano la notte successiva. Questo rito si può ripetere per 10 notti consecutive, poi di solito hanno fortuna e si accoppiano. Quello che permette a questa specie di insetti di illuminarsi è un fenomeno chiamato bioluminescenza : ossia un processo chimico complicato grazie al quale alcune molecole si muovono velocissime e producono un’energia che a sua volta si trasforma in luce ecco come è possibile che le lucciole emettano luce durante la notte, anche se è sempre romantico pensare che siano polvere di stelle… non credete anche voi?
Si fa presto a dire insalata…
Asparagi, erbe spontanee, piselli, pomodori, zucchine, insalate, indivie, finocchi, carote, cipolle…in queste settimana c’è una presenza piuttosto variegata e abbondante di prodotti di stagione di buona qualità, spesso anche locali. Ma oltre a questi “grandi classici” possiamo curiosare tra le pieghe della biodiversità stagionale alla ricerca di qualche sapore più ricercato e meno banale. Bruscandoli, s-ciopeti, rosoline, tarassaco, barbe … le erbette e i germogli di primavera fanno bella mostra della loro freschezza sui banchi dei fruttivendoli e, per chi le sa vedere, anche in campagna. Molte di esse spuntano infatti spontaneamente in quegli angoli di verde dove la Natura può ancora manifestarsi liberamente senza l’intervento domatore dell’uomo: come le siepi lungo i fossi, nei giardini,dove si possono trovare i bruscandoli; i prati lasciati a erba, dove si raccolgono tarassaco e s-ciopeti; i campi incolti in attesa di essere lavorati, dove crescono rigogliose le rosoline. Altre erbe commestibili vengono fatte crescere appositamente da accorti agricoltori che, vista la crescente richiesta in questo periodo dell’anno, si sono ingegnati nel seminarle per tempo: come le barbe di frate, e i carletti. Del resto è sempre più difficile prendere una cesta e andare a avere tempo per andare a cercarli e coglierli in libertà nella campagna…
Giardini arredati con fantasia
E’ sempre piacevole entrare in un giardino ben curato: l’erba tagliata, i fiori ben disposti, gli alberi potati… Ma non è tutto. Per renderlo esteticamente piacevole si deve essere anche in grado di decorarlo. Gli anglosassoni sono molto bravi in questo, e da loro impariamo a farlo in maniera low cost. Non è necessario infatti spendere una fortuna nell’acquisto di accessori e suppellettili con un budget minimo potete riuscire a rendere grazioso il vostro angolo verde, usando gli oggetti giusti. Una vecchia tavola imbandita può diventare un’affascinante decorazione dal sapore misterioso, coprite il piano di terra e apparecchiatela con bicchieri scodelle e insalatiere vecchie che non usate più al loro interno piantate dei coloratissimi fiori, oppure procuratevi una vecchia bici con un cestino colma di fiori colorati e profumati farà la gioia dei vostri occhi . Se poi rovistate in cantina troverete sicuramente vecchi bauli, portagioie e cestini possono essere riutilizzati per diventare originali portafiori, e anche un vecchi lampadario potrà fare la sua parte al posto delle lampadine, inserite dei vasi in cui adagiare delle piante… Magnifico!
