Confermata l’ipotesi di Darwin

Nelle regioni caratterizzate da condizioni ambientali estreme, per esempio di freddo intenso o di bassissima umidità, i fattori climatici limitano l’espansione di alberi piante erbe e arbusti, più di altri fattori come la competizione delle altre specie o l’impollinazione, che invece sono determinanti in zone con un clima temperato. Questo principio, affermato da Charles Darwin nel 1859, è stato ora verificato nelle sue linee generali grazie a una ricerca sul campo condotta da scienziati dell’Università del Colorado, che firmano un articolo sul National Academy of Sciences”. Gli effetti delle interazioni tra diverse specie su una specifica popolazione vegetale, infatti, aumentano proporzionalmente alla diminuzione dello stress ambientale. C’è però una mediazione di fattori ecologici di cui nessuno finora aveva tenuto conto. “Darwin ha affermato che a determinare questo schema di variazione delle popolazioni sono le variazioni di densità o la diversità delle specie che interagiscono tra loro, mentre dallo studio emerge che si tratta degli effetti dello stress ambientale sulla crescita, la sopravvivenza, la riproduzione e la germinazione delle specie vegetali“, In tre diverse regioni del Kenya centrale caratterizzate da diversi livelli di aridità, i ricercatori hanno studiato, per un periodo di quattro anni, le dinamiche delle popolazioni di Hibiscus meyeri, una pianta molto diffusa nella zona. Come ci si aspettava, l’impollinazione, la presenza di animali erbivori e di altre piante in competizione per l’occupazione del terreno hanno rivestito un ruolo fondamentale nel determinare i confini degli areali di Hibiscus meyeri nei siti più umidi. Queste stesse interazioni, invece, non sembravano avere un’influenza paragonabile nei siti più secchi. Il risultato definisce un principio guida per capire dove e quando le interazioni tra specie sono più o meno importanti: definisce le dinamiche ambientali e evoluzionistiche determinanti per la diffusione di una specie, e per l’espansione e la contrazione delle popolazioni “Anche prima del cambiamento climatico, capire perché le popolazioni di certe specie vegetali avessero certi confini era di fondamentale importanza.

La giornata mondiale dell’amicizia

Oggi si celebra uno dei legami più importanti nella vita delle persone: è la giornata mondiale dell’Amicizia. Istituita dall’ONU nel 2011 per promuovere l’amicizia tra i popoli, le persone, le culture e i paesi Di tutti i sentimenti, quello che lega tra loro due amici è il più puro e il più spontaneo. Ed è anche uno tra i legami più forti, e difficili da distruggere. Anche se, proprio come tutte le altre feste  dalla festa della mamma e del papà fino a San Valentino , anche la Giornata Mondiale dell’Amicizia ha il suo risvolto commerciale, fatto di feste dedicate nei locali e di particolari promozioni che, brand e compagnie telefoniche, dedicano agli amici. Tuttavia, il modo migliore per celebrare questo giorno, è dedicare del tempo alle persone che ci riempiono la vita. A quelle di cui non possiamo fare a meno. A tutte quelle persone a cui vogliamo bene anche se, forse, non glielo abbiamo mai detto. Dopo il rapporto con i genitori, ma prima delle relazioni di coppia, vengono le amicizie. Questo perchè l’amore arriva con la maturità mentre l’amicizia nasce fin dall’infanzia, magari con il compagno dell’asilo con cui giochiamo. Chi di voi non ha mai avuto un “miglior amico” o una “migliore amica”? Magari in età diverse, ma una persona con la quale ci confidavamo, alla quale chiedevamo consigli, con la quale affrontavamo le esperienze della vita, l’abbiamo avuta tutti. E se il rapporto era veramente profondo, anche se le scelte di vita hanno portato ad una separazione, quel legame speciale continua ad esistere: lontano dagli occhi ma vicino al cuore, al contrario dell’amore. L’amico vero non tradisce, è presente nel momento del bisogno e da’ tutto se stesso. L’amicizia andrebbe festeggiata ogni giorno, ma oggi, Giornata dell’Amicizia, è un’occasione in più per celebrare questo meraviglioso legame!

Primo Giugno… Si cambia…

Nell’ immaginario generale, ma soprattutto nei ricordi di ognuno, Giugno è il mese del cambio di stagione. Bellissimi i giorni di scuola, in cui si aprono  le finestre dopo un lungo inverno per far entrare i la luce limpida del mattino, e quando le calze pesanti lasciavano il posto ai piedi nudi ed ai pantaloni corti. Anche in casa, Giugno è il mese del guardaroba che cambia, dei terrazzi che si rianimano di giovani piantine, dei plaid che fanno spazio al lino e al cotone .Ebbene, anche frigo e dispensa sono pronti per il cambio di stagione: nei “piani bassi” riserviamo tanto spazio a frutta e verdura: carciofi, asparagi, piselli e fave sono i  benvenuti, così come ciliegie nespole e frutti di bosco, che diventano i protagonisti di una Sweet Table deliziosa, dedicata al bosco e alle fate. All’insegna della leggerezza il menu che, per l’occasione, abbiamo presentato in una bella casa, e l’aperitivo per il quale ci siamo spinti nell’angolo più riparato del giardino, apparecchiando con piattini e ciotoline che fanno da lente di ingrandimento a raffinati bocconcini, spiedini e polpettine. Un’idea, quest’ultima, che potete replicare servendo le vostre preparazioni anche in tazzine spaiate e piattini di recupero, purché  siano belli e vintage Provate il piacere che i popoli orientali conoscono da sempre: servire cibi salutari in piatti minuscoli e ciotoline, curando la presentazione, le proporzioni e lo stile. E con un occhio alle quantità, per iniziare in bellezza e senza rimorsi il conto alla rovescia in vista dell’estate!la-tavola-destate