Attenti alle macchie di cera!

Centrotavola, punti luce, lanterne e composizioni luminose costituite da candele sono fra le decorazioni più apprezzate Ma bisogna fare attenzione alle macchie di cera che possono provocare su mobili, pavimenti e tessuti. Romantiche e capaci di infondere un’atmosfera calda e attraente. Le candele possono essere di semplice cera naturale, colorate e/o profumate. Naturalmente le macchie di cera naturale saranno più semplici da togliere rispetto a quelle colorate. Soprattutto sui tessuti dove la tinta potrebbe lasciare degli aloni da trattare in seguito. A volte non ci si rende conto subito che la candela ha perso un po’ cera. Magari durante uno spostamento o soltanto perché colata dal portacandela. In questi casi bisogna intervenire sulla cera già solidificata, con l’aiuto di strumenti che non vadano a danneggiare, lacerare o rigare la superficie interessata. Se la cera è invece ancora calda, bisognerà comportarsi in maniera differente a seconda della superficie. Se si tratta di un tessuto come tappeti, moquette o tovaglie, togliamo il “grosso” della cera ancora calda con un cucchiaino evitando di allargare la macchia. Se invece è caduta su una superficie solida come il tavolo o il pavimento, possiamo utilizzare del ghiaccio per farla solidificare prima e poi rimuoverla. Sempre con l’ausilio di uno strumento privo di lame che possano graffiare ad esempio una scheda di plastica dura, un righello, il manico di una forchetta, etc.Se la cera si è già solidificata sul tessuto, possiamo invece togliere la parte superiore con un cucchiaino od un arnese che intaccherà l’accumulo senza toccare la superficie e la fibra del tessuto. Una volta tolta la parte più grossa della macchia, stendiamo un foglio di carta sul residuo. Quindi, passiamo sopra delicatamente un ferro da stiro tiepido. La carta assorbirà la cera che verrà dunque via facilmente. Se, una volta rimossa la cera, perdurassero degli aloni, cosa che avviene specie nel caso di candele colorate possiamo utilizzare detergenti come sapone per i piatti o altri prodotti specifici per pulire la superficie sporcata.

Tecniche salvatempo

Una guida per uscire dal caos domestico per pulire in modo intelligente addirittura in 8 mosse in 8 minuti facendo in modo di avere tanto tempo libero per godersi una casa brillante. Un metodo che, va detto, prevede concentrazione e velocità e zero interruzioni (vedi: telefoni che suonano, bambini tra i piedi, familiari che entrano in bagno mente noi come furie tempestose ci accingiamo a pulire wc e lavello in 60 secondi…) Ecco alcuni suggerimenti: Punto di partenza: avere un ripostiglio ben disposto con il necessario per le pulizie, in un punto facilmente accessibile. Avere tutto a portata di mano permette di non perdere troppo tempo a cercare il detersivo giusto e la relativa spugna o spazzola  Avere una mini lista di cose da fare tutti i giorni per evitare di trovarsi a fine settimana davanti a una casa in cui sembra sia passato l’uragano Sandy. Un esempio? Rifare il letto al mattino. Si tratta di impiegare un paio di minuti per fare una cosa che poi avrà benefici a fine giornata Le pulizie non si fanno una volta a settimana, ma tutti i giorni. Pena: trasformare il sabato mattina in un nuovo orrido lunedì!   Bagni brillanti: spolverare prima di pulire. Metà dello sporco è solo polvere…Per pulire l’acciaio provare: acqua, un panno in microfibra e un goccio di olio per neonati. Cattivi odori casa sporca. Vietato mascherarli con profumi per ambienti. Aprite le finestre per almeno 20 minuti al giorno, tende e divani e tappeti che assorbono gli odori e li diffondono in maniera esponenziale…Infine lista  delle cose da fare tassativamente ogni giorno? Rifare i letti, lavare i piatti, buttare la spazzatura, ripulire il tavolo delle cucina…La morale? Un po’ di pulizie al giorno, tolgono lo sporco di torno.

Arredare una veranda

Vi state chiedendo come arredare una veranda coperta? Senza dubbio avete molti modi per rendere confortevole lo spazio. Basterebbe un piccolo salottino per rendere l’ambiente molto accogliente. Tuttavia, un’opzione che si adatta abbastanza bene a chi ama avere degli ospiti a casa, è la veranda cucina. In genere, gli spazi esterni sono ampi e si prestano perfettamente per pranzi o cene in compagnia. L’arredamento, naturalmente, dovrà prevedere delle composizioni cucina. Non potranno mancare forno, piano cottura e lavello. Le basi saranno fondamentali per conservare piatti e stoviglie. Potrete fare a meno dei pensili e costruirli da voi applicando alle pareti delle scatole di legno che li sostituiranno. Frigorifero e forno a microonde vi aiuteranno a preparare e conservare le pietanze ma anche la lavastoviglie potrebbe rivelarsi molto utile, velocizzando le operazioni di pulizia, se non volete usare prodotti usa e getta e preferite servire le pietanze ai vostri ospiti magari in delle ciotoline o in dei piatti colorati che risulteranno sicuramente gradevoli alla vista, e con i loro particolari colori esalteranno le vostre pietanze. Nella veranda non dimenticate di collocare tante lanterne che appese o appoggiate creeranno la giusta atmosfera.

Qual è il tuo comfort food preferito?

Cibo per l’anima, ovvero i piatti che desideriamo quando siamo giù di morale e che ci soddisfanno con il loro gusto dolce e salato. Con il termine “Comfort food”, sempre più in voga anche in Italia, si individuano gli alimenti o i piatti che invadono di un senso di piacere chi li consuma, che soddisfano un bisogno emotivo e sono noti per la sensazione di benessere che regalano al corpo. Per gli italiani il comfort food è quel boccone carico di ricordi, quell’emozione che ricompare più viva che mai non appena si gusta il piatto del cuore; è un alimento o una bevanda che desta un sentimento di nostalgia e di rassicurazione. In genere è il cibo dell’infanzia o legato a una persona, a un posto o a un tempo felice. La torta della nonna, ad esempio, ma anche le tagliatelle della mamma, il polpettone della zia o lo sformato di zucchine. Vi sono alimenti che per natura favoriscono il rilascio di endorfine, come le noci e il cioccolato fondente, che contribuiscono in a ridurre lo stress e migliorare l’umore; ma nel caso del comfort food, alla capacità di influire sull’umore si aggiunge il valore emotivo del piatto, legato a esperienze significative di un periodo della propria vita o di un evento in particolare, pertanto tutto può essere …… comfort food.

Stravaganti ristoranti

Lo sapevate che il ristorante più piccolo del mondo è in Italia? Si chiama Solo per Due ed il nome dice tutto. Il ristorante ha un solo tavolo per due persone e tutto lo staff, dallo chef al cameriere, è dedicato a voi. Il locale è sito nella casa di campagna del poeta Orazio ed è l’ideale per una romantica serata a lume di candela. Ogni paese comunque ha i suoi locali tipici ma siccome la concorrenza è grande, il management cerca tutti i modi per attirare i clienti. Nascono così i ristoranti stravaganti, aperti in delle location assurde o con arredamento e servizio a tema. I paesi dell’Asia hanno l’offerta più fantasiosa un esempio è Dinner in the Sky” di Bruxelles vi offre l’occasione di assaporare i piatti della cucina belga sospesi per aria, ad alta quota. Il ristorante arriva solo a 22 coperti, con l’obbligo di usare la cintura di sicurezza (Ci mancherebbe altro). Un pasto a persona costa circa 800 euro. Scendiamo dal cielo per andare in mezzo al mare. L’Hilton Maldives Resort ha aperto nel 2007 il primo ristorante subacqueo del pianeta, a cinque metri sotto il livello del mare. I clienti possono ammirare gli animali marini dell’Oceano Indiano e la barriera corallina. Insomma uscire dall’ordinario è possibile…

 

Mangiare nudi…bunyadi ha aperto a Londra

Un ristorante di Londra sta facendo parlare di sé anche prima della sua apertura, grazie alla sua politica di “vestiti opzionali”. Il Bunyadi, questo il nome del locale,  aprirà a giugno e starà aperto solo tre mesi, ma ha già ricevuto oltre 25.000 prenotazioni.Il locale avrà due separate sale, una per gli avventori vestiti e una invece per quelli che vogliono provare l’esperienza di mangiare senza nulla addosso. Seb Lyall, fondatore dell’azienda che ha lanciato l’iniziativa, spiega che l’idea è quella di proporre un’esperienza di liberazione e di contatto con la natura: “Le persone devono poter avere la possibilità di provare una serata fuori senza nessuna ‘impurità’: niente additivi chimici, niente coloranti artificiali, niente telefoni, niente elettricità. E niente vestiti, se lo vogliono”. In ogni caso, chi vorrà rimanere vestito dovrà comunque cambiarsi in un apposito camerino,delimitati da cannicci di bambù, per indossare una apposita tunica, e lasciare all’esterno tutte le “interferenze”, come il cellulare (ed ovviamente telecamere e macchine fotografiche).Il nome stesso del locale significherebbe “Fondamentale, Naturale”, e questo si riflette in primo luogo nel menu. Non solo le portate sono realizzate con ingredienti locali e metodi di cottura “naturali”, ma anche piatti e posate saranno commestibili. Anche la scelta dell’arredamento segue la logica “naturale”: questo è realizzato interamente con materiali quali il bambù,  e per l’illuminazione sarà usata solo la luce naturale.Un progetto dunque molto ambizioso, ammettono gli stessi ideatori, che però si dicono di vedere come si svilupperà la cosa. E a guardare le prenotazioni ricevute, si direbbe che Bunyadi sia destinato a diventare un successo.213565-bunyadi-3

Con i defunti fanno tazzine da caffè

Il messicano Justin Crowe ha iniziato a produrre servizi da caffè e da tavola che incorporano le ceneri dei defunti: inizialmente doveva essere una singola iniziativa artistica, ma l’interesse è stato talmente elevato che Crowe ha aperto una ditta che produce questo insolito servizio, e produrre tazze, piatti e accessori con le ceneri dei defunti, è diventato un business“Volevo creare un servito di piatti che facesse trapelare un senso di mortalità nella vita di tutti i giorni”. Nel 2015, ha acquistato 200 ossa umane da un commerciante specializzato, le ha ridotte in polvere e usate nella miscela per creare un set da tavola, perfettamente funzionante. Poi ha organizzato una cena dove gli ospiti mangiavano da questi “resti umani trasformati”.I partecipanti alla cena hanno dimostrato interesse nella cosa, ed hanno iniziato a chiedere a Crowe se poteva fare qualcosa anche per loro, finché Crowe non si è reso conto che la sua idea poteva essere considerata una sorta di particolare evoluzione della creazione, e c’erano diverse persone che avrebbero voluto qualcosa di più che le ceneri per ricordare qualcuno che non c’è più, magari trasformandolo in qualcosa di “funzionale” come un vaso o una tazza. Crowe racconta che la sua idea per alcuni non è molto popolare,ad esempio una donna gli ha mandato diversi messaggi minacciandolo di denunciarlo, citandogli la Bibbia e promettendogli che sarebbe bruciato all’inferno. Ma in generale i pareri sembrano positivi (almeno nei paesi dove la cremazione è più diffusa). “Questi oggetti nascono da una persona che prima era viva. Crowe mette tutto in prospettiva, mostrando che siamo tutti fatti della polvere su cui camminiamo”.chronicle-cremation-designs-ashes-1200x681

Cibi pericolosi…..ma gustosi…

Pesce palla. Non si può dire che lo consumiamo spesso, eppure il pesce palla è considerato una prelibatezza nelle cucine giapponese, cinese e coreana. Un solo milligrammo delle tetrodotossine, le neurotossine contenute in fegato, ovaie, intestino e pelle di questo pesce, è sufficiente a uccidere un uomo. Per questo in Giappone, può cucinare il “fugu” (il pesce palla fritto o crudo) solo chi possiede una speciale licenza che si ottiene in 2 o 3 anni di scuola pratica e teorica. Il pesce palla è, infatti, ecezionalmente velenoso, come sa chiunque abbia familiarità con l’episodio classico dei Simpson in cui Homer rischia la vita mangiandolo al ristorante giapponese, Il primo piatto del menu è un sashimi: il pesce è tagliato in fette sottilissime che rimangono traslucide ogni fettina è disposta come un petalo in un cerchio concentrico e questo dà al piatto finito l’aspetto di un crisantemo – nessuna ironia, non è un fiore che rimanda al lutto nella cultura giapponese -,Il sapore della carne, a confronto degli altri pesci comunemente impiegati per fare il sashimi, è piuttosto blando. Una cucina  particolarissima che potrete gustare con parenti e amici…specialifugu_airone_zps42ce8739

Le emozioni che nascono nelle nostre mura

 Si chiama psicologia ambientale e va ad analizzare l’impatto psicologico che esercita su di noi l’ambiente che ci circonda. In genere parliamo dell’arredamento solo da un punto di vista estetico, al fine di ottenere uno stile specifico: moderno, country, classico, shabby o minimale… ma l’estetica è solo un tassello del puzzle. Un aspetto che non tutti considerano è dato dall’impatto che l’arredamento e la disposizione degli spazi può esercitare sulla nostra psiche.  Non è una novità che i colori possano innescare ansia o benessere, mentre è  insolito pensare che la forma di un divano possa addirittura indispettire gli abitanti della casa! Se state valutando di tinteggiare i muri o dovete scegliere lo stile della vostra casa, sfruttate i colori in modo tale che si adattino esattamente al ambiente in cui si trovano, anche la disposizione degli spazi e la scelta dei complementi d’arredo la dice lunga circa la nostra personalità.Oltre a questo, la combinazione di tutti gli elementi che riempiono l’ambiente in cui viviamo (dai posti a sedere, ai piatti ai mobili !) hanno una sorta di effetto boomerang  sulla nostra psiche.Le scelte dell’arredo sono dettate dalla nostra volontà conscia e dai desideri inconsci e sono un atto di espressione della nostra personalità Una casa in cui il frigorifero è tappezzato di calamite, appunti o disegni di bambini,risulterà familiare, amichevole,  e accogliente. Al contrario, una piccola panca  in un ambiente minimal esprimerà eleganza… l’arredamento può essere manipolato in modo tale da passare nelle mille sfumature che ci sono tra i poli opposti del distacco e della familiarità. Detto ciò, quando stante per arredare una stanza, assicuratevi che i complementi d’arredo che avete scelto possano dare l’impressione che desiderate!centro-benessere-arezzo-01

Stupite con il….formaggio

Volete stupire i vostri amici e parenti con una cena a base di formaggio…?? Fatevi aiutare dalla nuova applicazione Cheese Plate creato  giornalista, non che esperto di formaggi, Janet Fletcher  vi presenterà e vi insegnerà a preparare oltre 150 tipi di piatti ovviamente tutti a base di formaggi partendo da una base di 25 tipologie diverse.Con Cheese Plate imparerete a preparare ottimi stuzzichini e antipasti di prima classe.A farvi da guida, avrete a disposizione anche un alcune fotografie che vi aiuteranno nella composizione dei piatti L’applicativo vi fornisce l’elenco della spesa che dovrete fare per la preparazione dei vostri piatti ma non solo, infatti vi consiglierà anche il tipo di vino da accostare così da rendere perfette le vostre cene.Cheese Plate vi consiglierà anche come servire il piatto e quali accostamenti (oltre il vino) renderanno i vostri pasti perfetti.Per la scelta del piatto avrete a disposizione anche alcuni dati come l’origine del formaggio, la sua tipologia, se è consigliabile acquista Altra comodità di questo applicativo è la possibilità di pubblicare sul vostro profilo Facebook e Twitter il vostro piatto a base di formaggio. Unico lato negativo di Cheese Plate è il costo, forse un tantino alto.Formaggi-MIX