Piatti puliti con la giusta organizzazione

Lavare i piatti è una di quelle attività in grado di rovinare un’intera serata. Un noioso epilogo di una cena in famiglia o con gli amici. Non c’è niente di più sgradito, infatti, di alzarsi da tavola e ritrovarsi con una montagna di piatti da lavare. Ma c’è chi sostiene che per avere piatti puliti e splendenti non si debba necessariamente trascorrere una serata lunga e noiosa davanti al lavello. E che, anzi, ci si possa togliere rapidamente il pensiero dei piatti da lavare. Magari anche divertendosi. Gli utenti di Facebook, interpellati hanno svelato i loro trucchi per rendere il lavaggio facile e indolore. Il modo migliore per non perdere tempo ed ottenere buoni risultati rapidamente è quello di organizzarsi il lavoro. Anzi, meglio ancora, anticiparselo. Invece di ammassare piatti tutto il giorno. Mentre si cucina, quindi, tanto vale lavare subito pentole e stoviglie adoperate. In questo modo a fine serata saranno rimasti soltanto i piatti e i bicchieri. Se non si vuole perdere tempo a lavare ogni singolo oggetto nel corso della giornata, si potrà, invece, anticipare un po’ di lavoro sciacquando o mettendo a mollo. E una volta giunto il momento di lavare si potrà agevolare decisamente il lavoro. Specie se si procederà riunendo e lavando gli stessi tipi di stoviglie tutti assieme. Così sembreranno molte meno. Quando si condivide la casa con qualcuno bisognerebbe suddividersi anche compiti e faccende domestiche. I piatti da lavare non fanno eccezione. Lavorando in due, avere stoviglie pulite sarà un gioco da ragazzi. Per alleggerire il compito, infine, moltissimi utenti hanno consigliato di fare qualcosa di importante mentre ci si dedica al lavaggio. C’è chi ascolta dei podcast, chi la musica, chi si dedica a film e serie tv in streming. In men che non si dica ci si ritroverà con i piatti puliti senza neanche essersene accorti.

Parlare di sentimenti è come…..

Parlare di sentimenti è come giocare in cucina, per questo il risultato dipenderà dal giusto equilibrio tra gli elementi. Ed è per questo che si dice anche che i sentimenti sono come le spezie. Come queste ultime sono al centro del nostro cucinare, i primi sono al centro della nostra vita e saranno ciò che saremo .I sentimenti/le spezie non sempre possono essere elargiti in grosse quantità, ma non per questo vanno negligentemente conservati, stipati o pesati in modo preciso come quando cuciniamo un dolce. La loro magia si esprime più interamente in una ricetta salata in cui il q.b. risulta essere l’elemento personale e distintivo. Francesco Fresi psicoterapeuta, insieme a Enrico Smeraldi  reputano che da troppo tempo ci siamo abituati alla solita “minestra”: ci siamo cioè spenti emotivamente, abbiamo chiuso in una stanza la curiosità e abbiamo lasciato libero un progressivo inaridimento. Vale a dire il “bisogno di non aver bisogni”. Che si traduce nel pensare di saper bastare a se stessi, al non chiedere mai aiuto, nemmeno quando si tratta di cucinare una torta senza averla mai fatta prima. Si finirà con l’aprire il forno troppo presto. Risultato: l’inevitabile sgonfiamento del dolce. Anche del nostro io. Sentimenti da “assaggiare” i due autori indicano ricette/emozioni che partono dalle tradizioni classiche e che sperano di stuzzicare la capacità di provare emozioni/nuovi piatti. Si tratta quindi di giocare come fossimo in cucina: il buon risultato dipenderà dal giusto equilibrio tra gli ingredienti. I sentimenti possono interagire tra loro in modo sia positivo sia negativo, inducendone di nuovi L’esempio più̀ classico è quello della gelosia: la sua assenza può̀ oscurare il sentimento d’amore provato, facendoci risultare freddi, distaccati ed egocentrici, mentre, talvolta, quando appare eccessiva, la neghiamo provando vergogna, ci sentiamo in colpa. Tuttavia, è evidente a tutti come, se equilibrata, risulti spezia essenziale del processo di innamoramento…Curiosi come la cannella, gelosi come il peperoncino, invidiosi come il wasabi, allegri come la menta piperita, paurosi come il piper nigrum, in colpa come il cacao, amanti di sé come la vaniglia, estasiati di noce moscata, disgustosi come il chiodo di garofano, nostalgici come il cumino, pudichi come papaveri, soli come il mirto, traditori come il curry…

Verdure come conservarle

Verdure sott’olio o sotto sale, salse, marmellate…Salse e conserve renderanno il nostro inverno più allegro . L’unica cosa da decidere è con quale conserva vogliamo fare: per il resto, ci mancano soltanto le indicazioni e i trucchi da seguire per non sbagliare! Come si preparano i vasetti? Per le vostre conserve servono prima di tutto contenitori di buona qualità e, se i vasetti sono riciclati, sarebbe ancora meglio se li riutilizzaste con dei tappi nuovi. Cosa preparare per conservare nella nostra dispensa? La marmellata, se scegliete di fare la marmellata, vi servirà sicuramente la frutta. Fate attenzione che sia matura al punto giusto e procuratevi una pentola dal fondo spesso più larga che alta. La cottura della marmellata è piuttosto rapida e se scegliete di utilizzare pere, ciliegie, fragole o pesche unite sempre qualche buccia di mela, che contiene naturalmente la pectina, cioè l’addensante e gelificante necessario per ottenere un composto con una piacevole consistenza. Per capire se la consistenza è “giusta” mettetene un cucchiaino sopra un piatto e inclinatelo: se la marmellata scivola “lentamente”, è pronta! Invasatela ancora calda, chiudendo poi i barattoli e capovolgendoli fino a completo raffreddamento. La verdura: dopo aver scelto le verdure che preferite conservare pomodori peperoni, cipolle, carote diventano davvero sfiziose! lavatele con cura, tagliatele a pezzetti e scottatele  per 5 minuti in acqua e aceto. Asciugatele con cura e sistematele a strati nei barattoli, cercando di eliminare ogni spazio di aria. Potete disporre tra gli strati, se vi piacciono, erbe aromatiche fresche oppure essiccate. Dopo aver riempito il barattolo sino a 2 cm dall’apertura, coprite le verdure con olio. Chiudete il coperchio e lasciate riposare al buio per qualche giorno. Buon lavoro!

I cibi dell’estate

Abbiamo selezionato tre libri interessanti per farti compagnia al mare in spiaggia, in montagna o anche se resti in città….Aggiungi un posto a tavola. Vi piace avere sempre tanti ospiti seduti intorno alla vostra tavola, specie in estate quando si può avvalersi dello spazio di giardini e terrazzi? Allora “Cen’è per tutti”, è il libro di ricette che fa per voi. I piatti raccolti nel volume sono ispirati alla convivialità: gli ingredienti sono sempre dosati per 8 persone e si possono moltiplicare all’infinito. Dalle melanzane sacco-a-pelo alla torta di Carmen pere e cioccolato, ogni piatto è un racconto. Nel volume troverete anche dieci ricette esclusive corredate da illustrazioni con cui dieci top chef italiani, da Enrico Crippa a Viviana Varese, hanno spiegato il potere aggregante del cibo. Curcuma ovunque.Se adesso che avete scoperto la curcuma, non riuscite più a fare a meno delle sue proprietà benefiche, vi sarà utile imparare a utilizzarla in tante preparazioni. “Curcuma” è il libro di Fern Green, food stylist, scrittrice, chef esperta, che troverete in libreria e che raccoglie 65 ricette a base di questa spezia, ricca di minerali e vitamine, dal potere energizzante, purificante e depurante. Dagli smoothie alle tisane per affrontare le calde giornate estive e il rientro al lavoro dopo le vacanze, passando per il golden milk, fino a zuppe e creme, tutto in cucina si colora di giallo! Cucinare senza fuoco.D’estate fa già abbastanza caldo per dover subire anche il calore di forno e fornelli. Meglio allora cucinare piatti freddi, veloci, ma comunque gustosi e creativi. Per nuove idee fresche, prendete ispirazione allora dal libro “Cool food” Antipasti, dolci, primi, secondi: dalla panzanella al gazpacho, dal tiramisù alla cheesecake, il ricettario pesca nella tradizione culinaria italiana e internazionale. E le ricette sono perfette da preparare anche per chi ha poco tempo o non è troppo abile in cucina, ma non vuole rinunciare a un buon piatto o a scoprire nuovi sapori.

Una delle principali cause di rottura nella coppia

Lavare i piatti sarebbe la principale causa di rottura in una coppia, c’è da chiedersi se lo è più di un tradimento. La faccenda è dibattuta. Ad affermarlo è un rapporto del Council of Contemporary. Ma è così terribile lavare i piatti?!? Bè…sì. Realmente sì. Soprattutto se sono lì a guadarci insieme a non meglio identificate attività brulicanti, dall’alto di una pila non proprio profumata, in un lavandino che urla vendetta.Sì, lavare i piatti è un compito ingrato: puzzolente, di fatica, talora addirittura schifoso. E sembra che nella maggior parte delle coppie, il fattaccio continui a essere esclusivo appannaggio femminile, con buona pace dei maschietti in questione. Ma perché proprio i piatti? Perché non l’aspirapolvere da passare, l’immondizia da buttare o il pavimento da lavare? Ci sono diverse risposte a questa domanda: Perché, come detto, i piatti sono sporchi, maleodoranti e nauseanti. Perché nessuno, te compresa, ti farà mai i complimenti per come hai lavato i piatti…a differenza ad esempio di quando cucini. Perché c’è del risentimento nella divisione dei compiti non sempre equa fra i due partner. A chi toccano i piatti sembra sempre di fare più dell’altro/a. Questione difficile, ma niente che non si possa risolvere con la buona gestione di una sana e bella lavastoviglie. Sì, tocca svuotarla e riempirla, ma basta farlo un po’ per volta quando le cose servono e quando invece vanno ripulite. Poco sforzo, massima resa, senza creare la vita nel lavandino, come in un terribile esperimento di biologia. Ma c’è una soluzione ancora più definitiva: ognuno a casa sua. E ognuno pensa ai suoi piatti. Poco romantica? Non credere: ci si può amare alla follia, pur vivendo in case diverse. Anzi, potrebbe essere la ricetta dell’amore perfetto! Anche perché sembra chiaro che, sotto a quella pila di piatti, ci sia ben altro a non far funzionare le cose… Pensaci bene!

Una casa più ecologica

Ogni giorno anche in casa entriamo a contatto di decine di sostanze nocive per il nostro organismo contenute soprattutto nei detersivi che quotidianamente utilizziamo durante le pulizie. Naturalmente questa situazione si aggrava se in casa vi abitano anche dei bambini, perciò occorre adottare delle piccole ma utili precauzioni, Ecco alcuni consigli per una casa più verde Vediamo adesso alcuni consigli pratici per riuscire ad avere una casa più verde ed eco sostenibile. Quando laviamo i vestiti e vogliamo anche disinfettarli non per forza dobbiamo ricorrere a sostanze chimiche. La natura infatti ci aiuta anche in questo fornendoci un disinfettante naturale, l’aceto. Semplicemente il migliore! Investiamo in una lavatrice ad alto rendimento ad alto volume per ridurre i costi di energia. Per rimuovere residui incrostati da piatti e padelle possiamo utilizzare mezzo limone o mezzo lime, anche se non si usa il detersivo per piatti. Inoltre durante la cottura un’alternativa più salutare sono le padelle in acciaio inossidabile. Devi pulire a fondo i ripiani della cucina ed il piano cottura? Beh, l’uso del bicarbonato di sodio aiuterà a scrostarli per bene, e se la sporcizia è davvero testarda prova a mischiare bicarbonato e aceto.Se avete la fortuna di possedere un piccolo giardino approfittiamone per coltivare alcune verdure, non solo saranno privi di pesticidi, ma cresceranno in modo naturale senza alcuna interferenza artificiale da parte dell’uomo. Per aiutare gli ortaggi a crescere possiamo utilizzare un nostro compost come ottimo fertilizzante fatto dello spreco di cibo generato dalla nostra cucina, che ordinariamente sarebbe cestinato e raccolto in un bidone.Utilizzate sempre dei cestini per raccogliere i materiali riciclabili durante la settimana. Poi rechiamoci all’isola ecologica più vicina a noi per smaltire il tutto. Cerchiamo anche di riutilizzare contenitori di vetro vuoti, scatole di plastica ecc. Per conservare alimenti secchi in cucina.

 

Sushirrito

Se ne parla già da tempo, i partiti del pro e del contro hanno iniziato a farsi sentire, ma di questa nuova star del cibo in Italia c’è ancora poca  traccia. Dopo l’hamburger, il ramen, le polpette, la pasta madre, la pizza in generale, e poi i super sexy fusion lobster roll e temaki dal sapore latino-americano, ecco che all’orizzonte sbuca timido il sushirrito. Ancora poco conosciuto in Italia, spopola già da qualche tempo oltreoceano e presto diventerà, un’ossessione anche italiana. Ancora non è diventato il vostro termine preferito durante le conversazioni gastronomiche con gli amici, ma non temete, tra qualche mese recupererete. E per un motivo o per l’altro molti lo aspettano con entusiasmo. Si tratta, come il nome suggerisce, di una combinazione tra due dei più popolari piatti della cucina internazionale: il sushi e il burrito. Dal padre messicano ha preso poco  la piadina è sostituita da un’alga  mentre il legame con il giappone è chiaro. Non si tratta d’altro, infatti, che di un grosso roll di sushi, ideale per chi non impazzisce per le bacchette, ma comunque non vuole rinunciare alla sua dose di maki.

Piatti gourmet a domicilio

Piatti gourmet a domicilio,ecco le app per chi ama il cibo. Gli smartphon  internet e le app hanno rivoluzionato anche il mondo dell’alimentazione. Ormai si prenota spesso  il ristorante online, navigando tra i commenti e le recensioni, facendoci aiutare con le mappe stradali per raggiungerli. Ma c’è chi preferisce non muoversi da a casa e rimanere seduto sul proprio divano e farsi consegnare il piatto preferito  a casa, oppure ordinare gli ingredienti per preparare un piatto particolare. Ecco alcune app che vi potranno essere utili per questi servizi . The Fork Marchio di proprietà di TripAdvisor, tra le piattaforme più utilizzate in Europa per la prenotazione di ristoranti, come funziona, si entra nel sito si controlla la disponibilità in tempo reale, si prenota in base alle proprie esigenze anche la localizzazione del tavolo il tipo di cucina e il prezzo. Foorban nasce come primo ristorante digitale di Milano, nella logica del servizio a tutto tondo, a novembre ha aperto il suo primo negozio offline all’interno del quartier generale di Amazon, per servire pasti freschi ai loro dipendenti. I piatti si possono ordinare via app dallo smartphon o tramite sito web la consegna in città è garantita entro 30 minuti presto il servizio si estenderà anche per le cene Socialfood attiva su Palermo,Catania,Bari e tra poco anche su Agrigento,e Napoli permette di ordinare a casa la pizza e qualsiasi altro tipo di piatto della tradizione siciliana ma anche piatti vegani,e piatti senza glutine, il tutto naturalmente si ordina tramite app o sito web e si paga on line o alla consegna. GreenKoala questa startup ha scommesso su un offerta di piatti bio e salutistici si rivolge a chi predilige ingredienti di alta qualità:il menu varia di settimana in settimana in base alla stagionalità dei prodotti e ogni piatto è selezionabile in base ai valori nutrizionali

Non sempre le insalate sono piatti leggeri

Per quelli che pensano di scampare mangiando dei bei piatti di insalate, anche loro possono andare incontro a piccoli errori” e abbinamenti sbagliati. Infatti, se un’insalata mista, di per sé, rappresenta un piatto fresco, rapido e gustoso, prepararla in maniera bilanciata e che ci consenta anche di digerirla velocemente, non è alquanto semplice. Prepararla a casa e portarla in spiaggia è sempre la scelta migliore, infatti quando la si compra in supermercato oppure la ordiniamo scegliendo noi come comporla, spesso ci possono essere due problemi: il primo è che non si conosce l’origine degli alimenti e il secondo è che, soprattutto quando le insalate sono componibili, si può arrivare a mangiare un piatto troppo calorico, pensando di fare una scelta sana! Un esempio? Quando abbiamo la possibilità di scegliere come vogliamo condire la nostra insalata, spesso cominciamo ad aggiungere insieme latticini, (grassi)carne o pesce (proteine animali), semi e bacche di vario tipo (grassi), quinoa, fagioli o altri cereali (carboidrati complessi), frutta (carboidrati semplici) e, infine, aggiungiamo olio (grassi) o altre salse che di certo non possono definirsi sane.Tutto e troppo. Quello che dovrebbe essere un piatto semplice e di rapida digestione diviene altamente calorico e molto laborioso da gestire per il nostro stomaco; andare quindi a fare il bagno al mare subito dopo potrebbe non essere una buona idea.

Metabolismo rallentato?

Ognuna di noi ha quell’amica che mangia tutto ciò che desidera senza prendere un etto, e infatti il mondo femminile sembra dividersi in due: chi può godersi i pasti senza curarsi delle calorie, e chi continua la sua estenuante battaglia con la bilancia e “ingrassa con l’aria”. Tutta colpa del metabolismo lento, al quale contribuiscono diversi fattori come l’età e lo stile di vita. Infatti, è soprattutto dopo i 30 anni che la “macchina del metabolismo” inizia a rallentare. Ma quali sono i sintomi?  I chili in eccesso si accumulano più rapidamente di quelli che si riescono a perdere: la “dieta” tradizionale che eravamo solite seguire per perdere i Kg di troppo sembra non funzionare più; il peso non scende, nonostante le calorie dei pasti consumati vengano ridotte all’osso; il bisogno di zuccheri aumenta e si traduce in un desiderio irresistibile di consumare degli spuntini golosi, specialmente il pomeriggio!  Quando a dormire è il metabolismo, riuscire a rimettersi in forma può risultare un’impresa difficile e stressante, col risultato che a risentirne è anche l’umore. Tuttavia, ci sono diverse strategie che è possibile attuare per riattivare il metabolismo e perdere peso in modo sano e naturale. Ciò che davvero conta non sono soltanto le calorie, ma soprattutto la qualità del cibo che assumiamo. L’assunzione quotidiana della giusta quantità di acqua è necessaria non soltanto per mantenerci idratate. Bere aiuta anche a “calmare la fame” e a darci un senso di sazietà. Stanche della “solita” acqua? Il verde bevuto con regolarità aiuta a ridurre l’assorbimento dei grassi e a bilanciare il livello di zuccheri nel sangue. Bere un infuso di la mattina appena svegli prima della colazione ha un’azione depurante e aiuta ad accelerare il metabolismo. Quando si vuole perdere peso si tende spesso a saltare i pasti. In realtà, non mangiare è negativo. Consumare più pasti, leggeri e salutari, nell’arco della giornata è essenziale per mantenere il metabolismo sempre attivo. Via libera quindi a colazione, spuntini leggeri a metà mattina e il pomeriggio, pranzo e cena limitando le porzioni. I cibi “amici” sono: carboidrati integrali, riso e pasta, ma anche frutta e verdure come mele, pere, noci, broccoli. Alcune spezie, sono utili anche a insaporire i nostri piatti,: la cannella, il peperoncino e lo zenzero, ma anche il cacao amaro.. Indispensabile inoltre l’apporto di vitamina B che puoi trovare anche  in numerosi alimenti cereali integrali, sardine, soia lenticchie, piselli, carote, lattuga, cioccolato.