In cucina con i bambini

Torniamo a parlare dei piccoli di casa e di come trovare le giuste ricette e i giusti giochi culinari per passare del tempo in cucina in loro compagnia. Tra educazione e divertimento. Cucinare insieme può essere un modo per imparare a scoprire le tradizioni degli altri Paesi e per aprirsi a nuovi mondi culturali. Perché quindi non provare a cucinare le chapati indiane o le tortillas di mais del Perù? Usate come sostitutive del pane, sono molto semplici da preparare e permettono di viaggiare anche solo con la mente. Per le chapati si usa la farina integrale: chiedete ai piccoli di versarla in una ciotola e pian piano di unire un po’ alla volta dell’acqua fredda. Poi insieme lavorate l’impasto con le mani, fino a farlo diventare una palla compatta. Lasciate riposare per 15 minuti e poi dividetevi i compiti. Gli adulti stendono l’impasto e i piccoli gli danno la forma. Con delle tazze chiedete ai bimbi di ricavare tanti dischi. Cuocete per pochi minuti in una padella antiaderente senza olio. Una volta pronti divertitevi a farcirli seguendo la fantasia e le voglie dei bambini. E nel frattempo? Cercate delle favole indiane: raccontatele e chiedete loro di inventarne di nuove, magari a partire dai chapati. Un esempio? “Quel giorno Sasha, tornando da scuola, sentì un profumo di chapati provenire dalla cucina…”.La cucina diventa così anche uno strumento di integrazione e di scambio, e soprattutto di apprendimento. Infine, perché non aggiungere alle specialità etniche un buon dessert della tradizione italiana? Cucinate con i bambini un ottimo Preparato per Bônet con granella e caramellato cameo e godetevi del tempo in famiglia!

La maca

Ci credereste se vi dicessimo che c’è un superalimento in particolare in grado di aiutarvi realmente a combattere stress e depressione, a sentirvi pieni di energia e a ricaricare la libido in modo esponenziale? Probabilmente no, eppure sembra esista davvero: parliamo della maca, un tubero originaria del Perù considerata un adattogeno, ovvero una di quelle erbe quasi miracolose che aiutano il corpo a raggiungere l’equilibrio ormonale e a gestire lo stress. Disponibile in tanti formati  polvere per i frullati e compresse sono quelli più comuni  si trova facilmente in erboristeria. È il momento di correre a farne scorta? Nì: prima di assumerla il caso di fare i conti con gli eventuali effetti collaterali della maca. Sì, perché anche i superfood possono avere qualche contro oltre agli innumerevoli pro. La ricerca scientifica sull’efficacia di questo adattogeno, purtroppo, non è molta: gli stessi effetti positivi andrebbero approfonditi con studi clinici più estesi perché quelli attualmente disponibili sono stati effettuati solo su piccoli gruppi di persone o su cavie Insomma: promettente sì, ma meglio andarci coi piedi di piombo. Una spinta per libido e fertilità. La maca potrebbe essere nostra alleata se il desiderio sessuale è in picchiata Più memoria e concentrazione.Una manciata di piccole ricerche suggerisce che questo adattogeno può addirittura migliorare le funzioni cognitive. Gli effetti collaterali della maca Ma veniamo agli aspetti meno piacevoli. Quasi tutti gli studi svelano che la maca è molto ben tollerata, ma questo non vuol dire che davvero sia adatta a tutti. La cosa migliore da fare, prima di assumerla, è parlarne con il vostro medico. Attenzione È un integratore da evitare sempre in caso di gravidanza o allattamento!  Nervosismo e insonnia Nessuna ricerca ne parla, ma capita che chi l’assume lamenti nervosismo e qualche problema di sonno agitato

La Montagna dai Sette Colori

C’era una volta una regione incantata con montagne di tutti i colori dell’arcobaleno…Sembra l’inizio di una favola e invece in Perù le montagne arcobaleno esistono davvero e sono un vero spettacolo naturale che toglie il fiato.Sulle cartine geografiche si trova come Montaña Vinicunca, che nella lingua indigena significa «Montagna dai Sette Colori», ma in Perù è conosciuta anche come montagna arcobaleno o montagna colorata. Meta di migliaia di turisti, alta 5.100 metri, si trova al confine tra Pitumarca e Cusipata, a circa 100 chilometri da Cusco, in Perù. A conferire questo meraviglioso aspetto al paesaggio sono i depositi minerali presenti nel terreno. La comunità di Pitumarca gestisce l’attività turistica dell’area: i visitatori pagano un piccolo pedaggio per l’ingresso, possono acquistare bevande e snack sul posto, controllato e ripulito ad esempio dalle feci degli animali allevati dalle comunità locali. Inoltre, lungo il percorso, offrono i propri cavalli ai turisti per abbreviare il tragitto. Ora questa meraviglia  che solo quaranta anni fa ha iniziato a mostrare i suoi colori, quando la neve si è sciolta , Patrimonio nazionale dell’umanità nel 2010, è minacciata dall’azione dell’uomo. Da marzo scorso, infatti, è stata data una concessione per scopi estrattivi dall’Istituto Ingemmet, alla compagnia mineraria Minquest Perú,. A seguito delle polemiche delle popolazioni locali, il governatore Edwin Licona ha ricevuto un documento dalla società mineraria che ha deciso di rinunciare alla licenza. Gli attivisti sono preoccupati perché la concessione coincideva con la zona su cui c’era la proposta di creare un’area naturale di conservazione e la minaccia potrebbe ripresentarsi in futuro. Non bisogna nemmeno dimenticare che l’ambiente era già danneggiato dall’accumulo di rifiuti solidi lasciato dal flusso di turisti.Sulla questione è intervenuto pochi giorni fa il presidente Martín Vizcarra che ha assicurato su Twitter: «La montagna dei sette colori, importante area di conservazione naturale, sarà preservata, è nostro dovere salvaguardare e proteggere una bella creazione della natura situata a Cusco, patrimonio culturale dell’umanità».

Cuzco…. per una Pasqua indimenticabile

Se pensate per la prossima Pasqua di regalarvi una vacanza vi suggeriamo una meta assai singolare….Solo tre camere attaccate alla roccia, a strapiombo sulla valle di Cuzco, in Perù, uno dei luoghi più amati dagli scalatori e magico perché è sacro alla cultura Inca. L’hotel Skylodge Adventure è isolato da tutto e da tutti. Certo, lo spazio è poco. Più che di albergo si tratta di un capsule hotel. Le camere che loro chiamano suite, del resto costano 430 euro a notte con formula di mezza pensione sono fatte d’acciaio e misurano 7,3 x 2,4 metri, hanno quattro letti, un salotto, il bagno privato e l’illuminazione a energia solare. Per chi non ha il terrore del vuoto, c’è anche una terrazzina esterna da cui godere del panorama meraviglioso. Per arrivarci bisogna arrampicarsi per 400 metri lungo una scala agganciata alla roccia in verticale, ma si può raggiungere più ‘comodamente’ camminando su  una strettissima via ferrata e poi lanciandosi attaccati a una zip-line. Le camere sono totalmente appese alla roccia. Se soffrite di vertigini non fa per voi. Silenzio, tanto. Privacy, poca. Dato che le capsule sono totalmente trasparenti. Certo, la vista è impagabile, sia di giorno che di notte. Da ogni angolo la guardiate tranne quello ricolto verso la roccia, naturalmente. L’idea è folle, ma è anche bellissima, non trovate?

Ecco l’orchidea a forma di scimmia

Il mondo, si sa, è pieno di stranezze e curiosi scherzi della natura. Oggi vi parliamo di una particolare fiore l’orchidea che raffigura sui suoi petali il volto di una scimmia! Il nome scientifico è Dracula Simia.La strana orchidea è molto rara e, guardando i petali con le giuste condizioni di illuminazione, è possibile scorgere il volto di una scimmia. Si tratta di una particolare specie di orchidea la cui corolla, unita ai pistilli ed alla particolare colorazione dei petali, sembra dare forma a quello che alla vista appare molto simile al buffo volto di una piccola scimmia. È un fiore considerato veramente molto raro, tanto che pochissimi individui avrebbero avuto la fortuna di poterlo ammirare dal vivo. Già a partire dalle semplici immagini, in ogni caso, l’orchidea scimmia non può che suscitare curiosità e simpatia. La Dracula Simia cresce nelle regioni montagnose di Ecuador, Colombia e Perù ed è possibile trovarla ad un’altezza compresa tra i mille e duemila metri. Sembra che questa orchidea sia particolarmente preziosa, dato che la sua coltivazione è molto difficile. A rendere speciale questo fiore anche le punte estreme, che ricordano i denti del vampiro di Bram Stoker, da qui il nome Dracula. Particolare anche il profumo della Dracula Simia che ricorderebbe quello di un’arancia acerba!

La storia della Pizza

Lo sapevate che oggi la pizza non sarebbe la stessa se non ci fossero stati gli Egizi e se Cristoforo Colombo non avesse scoperto l’America? Se oggi possiamo gustare questo piatto, simbolo del made in italy e della dieta mediterranea è proprio grazie a un trascorso glorioso che ha permesso la diffusione della pizza in tutto il mondo. Agli antichi Egizi si deve la scoperta del lievito, in grado di rendere gli impasti morbidi dopo la cottura. Grazie alla scoperta dell’America, sulla pizza è arrivato il pomodoro importato dal lontano Peru nel Regno delle Due Sicilie. Nel 1889, in occasione della visita a Napoli di Re Umberto I e sua moglie Margherita. Raffaele Esposito, considerato il miglior pizzaiolo dell’epoca, servì la pizza ai sovrani. La Regina Margherita, apprezzò così tanto il gusto di quel piatto che ringraziò Esposito per iscritto. Il pizzaiolo napoletano per ricambiare i ringraziamenti della sovrana chiamò la pizza con pomodoro e mozzarella con il nome della regina. Fu allora che nacque la Pizza Margherita.Pizza margherita, close-up, fuoco selettivo