Esiste una stanchezza, quella dell’anima, per la quale non basta il riposo fisico. Hai bisogno del mare , del silenzio, di poche parole, di non ascoltare la sciocchezza della gente. Hai bisogno di lunghi respiri guardando il cielo, leggendo un libro, sorseggiando un caffè, sorridendo ad un pensiero, piangendo senza vergogna. Esiste una stanchezza , quella del cuore, che ha bisogno di abbracci che regalino l’estate quando tarda ad arrivare Un abbraccio che sia quel bacio sulla fronte, mentre dormi. Mentre ad occhi chiusi combatti con le tue paure. Che scacci gli incubi che combatta i mostri, che ti regali l’alba, anche quando il sole non c’è.
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Il giorno perfetto
Stai aspettando il giorno perfetto per andare al mare, per una gita in montagna, per una cena al ristorante? Stai aspettando la persona perfetta? Stai aspettando la scelta perfetta? Non esiste aspetterai all’infinito. Esistiamo solo noi con le nostre fragilità le nostre emozioni, i nostri sentimenti. Esiste la vita che ci viene concessa in comodato d’uso per un periodo di tempo e non sappiamo per quanto tempo. Non sprechiamolo inseguendo qualcosa o in attesa di qualcosa viviamola e basta senza attese senza rimandare , il giorno perfetto è oggi
Amarsi al tempo del coronavirus
Il nostro fidanzato o partner o anche il nostro amante vive a pochi chilometri da casa nostra, ma le disposizioni del decreto #iorestoacasa ci hanno messi nelle stesse condizioni delle coppie che vivono a migliaia di chilometri di distanza: ci si “vede” solo telefonicamente o con skype nessuna possibilità di contatto fisico, la quotidianità da affrontare senza di lui o di lei. Con in più un’aggravante: due partner che vivono ciascuno per conto proprio, anche molto lontano, lo fanno di solito per libera scelta e possono comunque pianificare incontri e appuntamenti più o meno legali o clandestini. In tempi di coronavirus non si può e non sappiamo per quanto tempo le cose andranno avanti così. Di sicuro ce la faremo e, secondo il claim di questi giorni, “andrà tutto bene”, ma il dolore e l’ansia per l’assenza della nostra persona del cuore sono innegabili. A tutto questo, però, possiamo e dobbiamo reagire. L’ipotesi di violare la quarantena, anche solo per un appuntamento per un caffè o al parco, non è da prendere neppure in considerazione: Non si tratta di vedere il bicchiere mezzo pieno a tutti i costi, ma di considerare la situazione con realismo. Una coppia stabile ha tutti gli strumenti per affrontare un periodo di solitudine forzata, meglio, magari, se non troppo lunga, più difficile per i rapporti clandestini dove il solo pensiero che lui o lei si trovino a casa con il marito o la moglie per l’intera giornata fa crescere dubbi e paure. Questo periodo di allontanamento va vissuto però con serenità e si, può trarre perfino giovamento da questa situazione: il fatto di non vedersi rafforza la percezione di sé, aguzza la fantasia nell’inventare nuovi modi per mantenere vivo il rapporto anche a distanza, migliorando la consapevolezza. Ci sono poi gli stati di ansia, il fatto di sentirsi “persi” senza il partner, la sensazione di non essere in grado di affrontare questo periodo senza di lui o di lei, sono stati reali dei quali diventiamo improvvisamente consapevoli. L’isolamento forzato di questi giorni può essere vissuto come uno straordinario “esercizio” di autonomia che in questi giorni ci farà probabilmente soffrire, ma dal quale usciremo con la consapevolezza che ce l’abbiamo fatta e che in fondo, è andato davvero tutto bene. Una bella iniezione per la nostra autostima. 
