Vi invitiamo a mangiare più patatine

“Vi invitiamo a mangiare più patatine”. Anzi, no: “Vi consigliamo di mangiare più patatine”, che è diverso e pure più strano. Così hanno scritto qualche tempo  fa sull’edizione online del New York Times in un editoriale molto condiviso e commentato sui social. E nemmeno si riferivano alle patatine fatte in casa, tagliate a mano e fritte nell’olio buono: no, intendevano proprio quelle da supermercato, il peggio del peggio, l’apoteosi del cibo ultra trasformato. Sono impazziti? Macché, sono sensibili. Il ragionamento del quotidiano americano è che in un periodo di difficoltà emotiva, fra passata pandemia da coronavirus, guerra ,precarietà  il junk food può essere utile per tirarci su di morale. Fa male al corpo tanto quanto fa bene all’animo, in sostanza. Ma è vera questa cosa? Non che faccia male, perché quello lo sappiamo che è vero Ma che in qualche modo faccia anche bene. È se è vero, quanto possiamo concedercene senza esagerare? Il segreto è nella serotonina…

Patate al forno

Quando volete  servire delle patate al forno come contorno o come piatto principale, fate a meno di cuocerle in forno, che può richiedere fino a 1 ora , di tempo di preriscaldamento più a seconda di come le tagliate la loro cottura. Invece, bucherellate semplicemente le patate con una forchetta come al solito, posizionatele su un piatto adatto al microonde ed impostate il tempo di cottura in base al numero di patate che avete: 7-8 minuti per una, 10-12 per due, 14- 18 minuti per quattro. Per controllare se sono cotte, strizzatene delicatamente i lati. Se sono morbide, hanno finito. In caso contrario, rimettere nel microonde ad incrementate  di 1 minuto fino a cottura avvenuta.

Le Pizze più strane ….del mondo

In Italia ne consumiamo più di 3 miliardi l’anno, ma nel resto del mondo non sono da meno! La pizza è indiscutibilmente uno dei piatti più amati e…divorati di sempre. Se in Italia, però, stiamo abbastanza “sul classico” con poche e rare variazioni sul tema, all’estero pare che invece si sbizzarriscano ad inventare gusti davvero…curiosi. Ne abbiamo scovati alcuni pizza burger: come unire due tradizioni culinarie e creare…un mostro!! Una pizza super condita di salsa e mozzarella con l’aggiunta di hamburger, bacon, formaggio cheddar, patatine fritte, polpette di pollo, pane al latte e innaffiata di tutte le salse possibili e immaginabili. Nino’s executive pizza: condita con 6 diverse varietà di caviale, erba cipollina, aragosta fresca e patè pregiati, la potete assaggiare a New York per la modica cifra di 1.500 dollari. Crocodile pizza: una classica base per pizza italiana arricchita da carne di coccodrillo d’acqua salata, peperoni e succo di lime. In Australia piace un sacco! Pizza alle cicale: vi disturbano di notte?? Potete prendervi la vostra rivincita ornando la pizza. Impanate e fritte, negli States sono una bontà sulla pizza, dicono posseggano un gusto che ricorda la nocciola, ma lievemente più stuzzicante grazie alla croccantezza delle zampine…….Pizza al cavolfiore: per i fanatici della linea,ma anche per i vegetariani più convinti  questa è una pizza a zero carboidrati. La base è fatta da cavolfiore bollito, frullato e seccato in forno.M-izza: la pizza con la base di riso bollito e schiacciato, inventata a Taiwan per gli intolleranti al glutine o i fanatici del riso!

Le patatine fritte che salvano l’atmosfera…

I grassi rilasciati nell’atmosfera dalle fritture all’aperto causano la formazione di nuvole che sono indispensabili per rinfrescare il nostro Pianeta ormai annientato dal riscaldamento globale. Messa così sembrerebbe quasi che le patatine fritte salveranno la Terra dagli effetti dell’uomo e, per quanto ci piacerebbe pensarlo, purtroppo non è così. I ricercatori hanno studiato gli effetti delle fritture all’aperto sull’atmosfera e hanno pubblicato i loro risultati. Frittura e nuvole. In pratica quando siamo in giardino o in occasione di sagre e fiere, e friggiamo all’aperto si formano delle molecole di acidi grassi che a loro volta formano delle strutture complesse tridimensionali nelle gocce di aerosol atmosferico. Queste formazioni, spiegano gli scienziati, aumentano la durata delle vita atmosferica di queste molecole e influenzano la formazione delle nuvole. Le nubi sono indispensabili per rinfrescare l’aria. Quindi ciò che incrementa la formazione di nubi, permette anche di rinfrescare l’aria.E le patatine fritte? I ricercatori hanno testato gli effetti di queste molecole di acidi grassi e, attraverso alcuni esperimenti, hanno notato che influenzano l’assorbimento dell’acqua dall’ambiente attiguo un processo chiave per la nucleazione delle nubi e la viscosità, che influenza i tassi di reazione chimica. Inoltre, queste molecole sono più resistenti agli attacchi chimici  e quindi perdurano più a lungo e viaggiano più lontano: tutto ciò facilita la formazione delle gocce e quindi delle nuvole Controlliamo l’entusiasmo. Quanto scoperto ovviamente non significa che le patatine fritte salveranno il mondo….

Patate fritte

Anche preparare le patatine fritte è un’arte: il giusto taglio, il giusto olio, la giusta cottura…le variabili necessarie ad ottenere una patatina fritta perfetta sono molte: vediamo come fare per non sbagliare! Iniziamo a scegliere quale patata: bianca, gialla o rossa? Possono essere utilizzate tutte, purché fresche e della tipologia giusta. La scelta dell’ olio: le posizioni sono molte e spesso in forte disaccordo. I puristi amano friggere in olio extravergine di oliva, altri preferiscono l’olio di arachidi o di semi. Il gusto del fritto cambia in relazione all’olio utilizzato, ovviamente, una cosa fondamentale: la temperatura dell’olio non deve superare mai i 180°. Aiutatevi con un termometro alimentare per misurarla correttamente. Per una buona frittura occorre molto, moltissimo, olio.  Gli alimenti devono essere totalmente tuffati e non troppi tutti insieme, ognuno deve avere il proprio spazio di cottura: piuttosto, friggeteli a gruppi, uno dopo l’altro, la friggitrice è comoda, ma la verità è che basta una buona padella di ferro con i bordi alti. Come tagliare le patate: quello classico, a bastoncino, è il migliore, purché non siano troppo sottili, altrimenti il rischio di bruciarle è altissimo. Un centimetro di spessore è l’ideale per avere patatine croccanti fuori e morbide dentro. Per cambiare, potete anche provare a tagliarle a chips, sottili sottili con una mandolina, e passarle nella farina di riso prima di friggerle. Una bontà, ma occhio alla cottura! Ma c’è anche un segreto: una volta tagliate, lasciate a bagno nell’acqua fredda per 5 minuti, quindi scolate e asciugatele perfettamente prima di friggerle. Salatele solo dopo la frittura.

Si sa, fritto tutto è più buono!

Ma il prezzo da pagare è alto, sia per il giro vita, sia per il cattivo odore che la frittura lascia in casa. Non solo l’odore del fritto inzuppa la cucina ma invade anche tutti gli altri ambienti della casa e difficilmente si riesce a debellare. Per risolvere il problema, oltre a ventilare la stanza aprendo le finestre e chiudendo la porta della cucina, esistono dei metodi semplici ed efficaci per rimuoverlo in poco tempo. Scopriamoli Non appena si finisce di friggere la prima cosa da fare è ripulire il tutto. Dalle pentole sporche di olio ai fornelli, immancabilmente unti. Riponete l’olio della frittura in un contenitore per lo smaltimento e con lo sgrassatore tirate a lucido il piano cottura e le superfici vicine. Acqua e aceto sono ottimi alleati della pulizia. Versate in una pentola 2 tazze di acqua e 2 bicchieri di aceto bianco o di mele, e lasciate sobbollire per tutta la durata della frittura: è un ottimo trucco per annientare l’odore di fritto Per togliere i cattivi odori potete lasciare sul piano di lavoro, per tutta la notte, una ciotola con dentro bicarbonato di sodio oppure fondi di caffè. Assorbiranno gli odori della frittura. Un’altra mossa da sperimentare è quella di aggiungere il succo di mezzo limone nell’olio della padella prima di iniziare a friggere. In questo modo si tiene sotto controllo l’odore di fritto e si aromatizza la frittura stessa.

Le invenzioni figlie del caso

Tante invenzioni di cui usufruiamo oggi sono figlie del “caso” niente anni di studi, niente sforzi sovrumani, ma solo e soltanto….il “caso”….Il Viagra: la pillola che ha risolto i problemi di tanti amanti è opera di Merthyr Tydfil, ricercatore gallese che in realtà cercava un rimedio per l’angina I dolcificanti artificiali: lavorando su svariate sostanze chimiche studiate per gli scopi più disparati, alcuni chimici dimenticarono di lavarsi le mani e, leccandosi involontariamente le dita, sentirono un sapore dolciastro… E nacque l’aspartame. Il forno a microonde: una delle tante invenzioni «civili» nate a partire dall’industria bellica. L’ingegner Percy Spencer cucinò involontariamente una caramella con le onde, pardon microonde emesse da un radar. Il brandy: motivi di spazio. Per caricare più vino dalle navi, nel Medioevo si pensò di eliminare per ebollizione l’acqua contenuta nella preziosa bevanda. Ma riaggiungere acqua dopo il viaggio non funzionò. In compenso, il vino «disidratato», cioè il brandy, aveva un ottimo sapore. Il silicone: lo scienziato James Wright, negli anni ’40, cercava un’alternativa al caucciù, materia prima indispensabile per la produzione dei pneumatici. C’è andato lontano, ma ha cambiato l’industria e la vita di tutti i giorni. Le patatine fritte: il cliente ha sempre ragione; il cuoco George Crum, nel 1853, per accontentarne uno che si lamentava dello spessore delle patate che gli erano state servite, le taglio a strisce sottili; in più, per renderle più croccanti, provò a friggerle, creando quello che per molti è quanto di meglio esista in cucina.

Le patate pronte da friggere

Benedette siano le patate fritte, ora e sempre. Se avete il tempo, la forza, le padelle e la fantasia, compratene a sacchi, sbucciate senza tregua, tagliate a rondelle, a cubetti, a fiammifero, a pezzettoni e immergetele in litrate d’olio bollente.Se poi non avete tempo le patatine surgelate sono pratiche e gustose, ma vanno consumate con criterio Se non avete il pelapatate, non sapete usare il coltello, uscite dal lavoro alle 21, non sapete neanche quale sia il settore dell’olio al supermercato, fate spazio nel surgelatore. Anni di esperienza sul campo ci portano ad affermare che i tempi di cottura riportati sulle confezioni siano sempre ottimistici, quindi considerate qualche minuto in più. Pratiche e gustosissime, le patatine surgelate, solitamente pre-fritte, sono una specialità da concedersi con parsimonia. Ma quando succede, dovete farlo nel modo giusto: abbinate a salse ghiotte, peccaminose e possibilmente unte, quelle da senso di colpa e beatitudine.

Le patate pronte da friggere

Benedette siano le patate fritte, ora e sempre. Se avete il tempo, la forza, le padelle e la fantasia, compratene a sacchi, sbucciate senza tregua, tagliate a rondelle, a cubetti, a fiammifero, a pezzettoni e immergetele in litrate d’olio bollente.Se poi non avete tempo le patatine surgelate sono pratiche e gustose, ma vanno consumate con criterio Se non avete il pelapatate, non sapete usare il coltello, uscite dal lavoro alle 21, non sapete neanche quale sia il settore dell’olio al supermercato, fate spazio nel surgelatore. Anni di esperienza sul campo ci portano ad affermare che i tempi di cottura riportati sulle confezioni siano sempre ottimistici, quindi considerate qualche minuto in più. Pratiche e gustosissime, le patatine surgelate, solitamente pre-fritte, sono una specialità da concedersi con parsimonia. Ma quando succede, dovete farlo nel modo giusto: abbinate a salse ghiotte, peccaminose e possibilmente unte, quelle da senso di colpa e beatitudine.