Dire ti amo» e poi tradire?

Si può dire «ti amo» al proprio partner e poi tradirlo? Secondo un sondaggio condotto da Gleeden, il sito di incontri extraconiugali, è possibile perché chi lo fa divide la sfera amorosa da quella del piacere, o dichiara di poter amare due persone con sentimenti diversi, e quindi pronunciare le due parole verso il proprio compagno o compagna.Il sondaggio è stato condotto su un campione di 904 italiani infedeli, e per 4 su 10 dire «ti amo» equivale a una sentita dichiarazione d’amore, cioè quando lo dicono è perché lo sentono davvero. Per il 30%, tuttavia, dirlo ha un valore meno passionale e più legato alla fedeltà. Ma come possono essere compatibili dire «ti amo» e tradire? La risposta arriva da un altro studio condotto da IPSOS, intervistando un campione di 1.501 europei sposati o in coppia: il 53% di loro infatti è possibile continuare ad amare una persona pur essendo infedele. Le donne infedeli lo dicono con più frequenza degli uomini, ma forse sono più abituate a esternare i propri sentimenti. Quando si dice più spesso «ti amo»? In occasione di una ricorrenza particolare, come un compleanno, un anniversario o a San Valentino, segue durante un rapporto sessuale e infine quando bisogna farsi perdonare qualcosa magari un tradimento o per rassicurare il partner.

 

 

Le persone fedeli…si vedono in faccia….

Cornuti d’Italia permetteteci la confidenza!, tirate un sospiro di sollievo. D’ora in poi potreste avere un’arma in più per tenervi alla larga da traditori seriali e divoratrici di uomini. Al primo appuntamento portatevi gli occhiali da vista buoni e controllate bene le proporzioni del viso della persona che vi sta davanti: se la faccia è squadrata, più larga che lunga, fate molta attenzione. Potreste avere a che fare con un soggetto dall’attività sessuale decisamente vivace e impulsiva, che prende un po’ sotto gamba il concetto di fedeltà.Se pensate che stiamo recuperando una vecchia teoria di Lombroso in salsa rosa e piccante, vi sbagliate di grosso. A correlare l’anatomia del volto con l’infedeltà non è un controverso antropologo nostalgico, ma una seria ricerca dell’Università del Canada Lo studio è solo l’ultimo di una serie che collega certe peculiarità psicologiche e comportamentali con il rapporto tra larghezza e lunghezza del volto. Diverse ricerche, ad esempio, hanno dimostrato che gli uomini che hanno un viso squadrato tendono ad essere percepiti come più aggressivi, dominanti, disonesti e perfino più attraenti come partner occasionali.Gli esperti attribuiscono queste differenze nelle proporzioni del viso a variazioni dei livelli di testosterone durante particolari momenti dello sviluppo, ad esempio durante la pubertà: del resto, questo ormone gioca un ruolo cruciale nel stabilire i desideri e le attitudini sessuali dell’individuo adulto.In questo nuovo studio, i ricercatori canadesi hanno condotto due analisi separate. La prima ha coinvolto 145 giovani emotivamente impegnati: il loro comportamento interpersonale e sessuale è stato valutato attraverso un questionario e poi messo a confronto con le proporzioni del viso. La seconda analisi è stata estesa a 314 giovani, interrogati circa l’orientamento sessuale, il rapporto con l’infedeltà e il concetto di sesso senza amore.I risultati indicano che il rapporto fra larghezza e lunghezza del volto è un parametro efficace per valutare la sessualità, sia negli uomini che nelle donne: più la faccia è squadrata, più la persona è sensibile al richiamo del sesso. Negli uomini, in particolare, questa caratteristica si associa anche ad una maggiore tendenza all’infedeltà e ai rapporti occasionali.

Chiariamo il quoziente d’amore

RQ o quoziente di relazione nelle discipline che lo studiano, è un concetto che implica una semplice e bellissima verità: siamo tutti diversi, abbiamo tutti esperienze differenti, abbiamo tutti punti di vista unici e soprattutto ci approcciamo alle cose con aspettative che non sono mai le stesse. Specialmente quando si parla di relazioni d’amore. Quante volte ti è capitato di rimanere delusa da una storia o anche solo da un appuntamento perché ti aspettavi un messaggio, un gesto o un bacio o addirittura una proposta che non sono mai arrivati? Ebbene la risposta a tutti i tuoi quesiti esistenziali in merito, quelli su cui hai basato ore e ore di telefonate con le amiche, nonché struggenti serate davanti alla tv in compagnia di enormi barattoli consolanti di Nutella, potrebbe trovarsi in queste due semplici lettere: RQ, il quoziente d’amore, o di relazione che dir si voglia. Un insieme di fattori che rendono una persona più predisposta di un’altra ad un certo tipo di relazione: se i quozienti d’amore di due persone non combaciano o non si avvicinano nemmeno, le cose andranno male per definizione. Perché le aspettative, le esperienze e i punti di vista dei due non coincideranno mai, finendo per deludere qualcuno.In pratica ecco alcuni dei fattori sui quali calcolare il quoziente d’amore tuo e del tuo partner Avete la stessa visione della vita. Cioè vedete la vita allo stesso modo e condividete i valori che vi spronano giorno per giorno ad assumere un certo comportamento. Entrambi siete pronti ad impegnarvi con l’altra persona. E per impegno intendiamo la pazienza di ascoltare l’altro, di saper chiedere scusa quando serve, di comprendere gli umori del partner e questo da entrambe le parti Ovviamente non esiste una persona con alto quoziente d’amore in senso assoluto perché è sempre in relazione all’altra persona e qui entra in gioco l’affinità di coppia. Avere quozienti d’amore simili, potrebbe favorire la qualità delle relazioni. Perché se tu ti aspetti una proposta di matrimonio al secondo appuntamento, e lui, più scafato di te, pensa invece che trascorrere 15 giorni di vacanza al mare  insieme il prossimo anno sia un traguardo importantissimo e per nulla scontato, è chiaro che qualcosa fra voi rischia di non funzionare. Al contrario sarà tutto fantastico se entrambi pensate che andare a vivere insieme al secondo appuntamento sia bellissimo. Questa potrebbe essere anche la risposta a tutte le turbe psichiche di natura ossessivo-compulsiva, e paranoica, che tutte noi ci facciamo nei confronti delle virgole degli uomini con cui abbiamo a che fare.Per sapere qual è il vostro quoziente d’amore, chiediti: lui che quoziente d’amore ha? E io? E se non coincidono c’è speranza? Forse sì, basta parlarne, comunicare, rendersi conto e cercare di adeguarsi l’uno all’altra. Che poi, se ben ci pensi, il quoziente d’amore potrebbe valere anche con te stessa. Se capisci quali sono le tue aspettative d’amore verso di te, infatti, risolvi tutto, anche le relazioni con gli altri.

 

Segreti quando è meglio non svelarli al tuo partner

Se vuoi che la tua relazione vada a gonfie vele, è importante che tu capisca cosa è giusto condividere con il tuo partner e cosa, invece, sarebbe meglio tenessi per te. Certo è fondamentale che ci sia tra di voi comunicazione e condivisione, ma questo non significa che sei costretta a raccontargli proprio tutto. Mentire è sbagliato, ma sorvolare su alcune questioni è sostanziale. Allo stesso tempo, ci sono temi che non possono essere evitati. Se hai traumi o difficoltà legate al passato, non vergognartene e non aver paura di condividerle con lui. Affrontare insieme queste esperienze, parlarne e confrontarsi ti aiuterà a superarle, e agevolerà lui a capirti meglio. La stessa cosa vale per alcune particolarità che ti causano imbarazzo: sudi molto? Ti riaddormenti dopo il suono della sveglia e devi sempre correre all’impazzata per arrivare puntuale in ufficio? Non aver paura di parlarne… se ti ama non scapperà certo per questo! Non avere timore di parlare con lui di sesso: raccontagli le tue esperienze passate, parlagli delle tue difficoltà e mettilo al corrente se hai avuto qualche problema serio anche di salute. Allo stesso modo, condividi con lui le tue fantasie: potresti trovare qualcuno disposto ad aiutarti a concretizzarle. A proposito di sesso: descrivere nel dettaglio i rapporti intimi con il tuo ex, oltre a essere non necessario potrebbe rivelarsi anche dannoso. Il tuo lui potrebbe sentirsi in imbarazzo, sotto pressione o messo a confronto. Oppure la tua insistenza potrebbe portarlo a credere che pensi ancora all’altro…Allo stesso modo, non è necessario che tu condivida con lui le questioni legate alla tua famiglia, se non ti coinvolgono in prima persona. A meno che per te non sia importante farglielo sapere, non hai nessun dovere e a volte neppure il diritto di metterlo al corrente di problemi delicati che riguardano alcuni dei tuoi famigliari. E a proposito di detenere il riserbo su alcuni argomenti: quello che fai in bagno è affar tuo, e lui probabilmente non è interessato. In molti dicono che una coppia funziona quando si parla apertamente di “bisogni”, ma questo non è sempre vero… meglio tenere per sé ciò che accade in certi momenti.

La maggior causa di divorzio…l’affetto

Uno studio pubblicato sul Journal of Personality ha seguito 168 coppie per 13 anni per scoprire quali segnali anticipano il divorzio. E anche quali sottolineano un rapporto sano e duraturo. Ebbene, secondo quanto affermato da alcuni ricercatori, esiste una variabile che è in grado di avvertire se una coppia è destinata al fallimento coniugale. Pensateci. Potrebbe essere vero. Secondo gli autori, “le coppie che hanno divorziato dopo sette o più anni erano quasi ‘golosamente’ affettuose e innamoratissime. Mostrando circa un terzo di affetto in più rispetto ai coniugi che sono invece rimasti felicemente sposati”. A tal proposito Madeleine Mason, ha dichiarato a all’Independent. “Alcune persone rimangono catturate nell’infatuazione di una relazione ed è noto che l’infatuazione non è uno stato di lunga durata, il cuore che esce dal petto è per un periodo” “Una volta che questi scompaiono, si deve guardare a ciò che rimane. E se non vi è alcun legame oltre alla passione, allora la relazione rischia di andare in pezzi”, ha poi aggiunto. Come il “pericolo di innamorarsi di un aspetto di qualcuno. Sapendo che non è sostenibile, sperando che le cose cambino”. “Le emozioni esagerate e la loro espressione fisica sono difficili da sostenere. Questo tipo di comportamento si trova più comunemente nel periodo della luna di miele, che è una fase di breve durata che va da tre a nove mesi”. L’ostentazione dell’affetto potrebbe, a lungo termine, essere una cartina tornasole. Ma in negativo. “la vita e le relative sfide possono diventare reali molto velocemente. Ecco quando vedrai emergere la vera personalità di ogni partner. La persona che pensavi di aver sposato svanisce e nasce il malcontento”. Ovviamente, però, ci sono delle eccezioni. Come quelle dell’anniversario del matrimonio o del primo incontro. In queste occasioni “è giusto e positivo che una coppia manifesti molto affetto”. In conclusione, provare e dimostrare molto affetto nei confronti del partner è un cattivo segno solamente quando i sentimenti, quelli più istintivi e passionali, offuscano la ragione. In questi casi, quindi, si possono commettere diversi errori di valutazione. queste coppie divorziano in media entro due anni. Ulteriori segnali che indicano un imminente divorzio, secondo Winter, sono “la mancanza di impegno nella relazione e la mancanza di apprezzamento verso il proprio partner”. Beh, segnali abbastanza inequivocabili. O no?

Settembre attenzione alle crisi matrimoniali

Se il matrimonio sta entrando in crisi è anche perché siamo entrati nel mese peggiore per le coppie. A rivelare questa piccola grande verità è una ricerca promossa dal sito di incontri Gleeden.Il sito ha rilevato come il nono mese dell’anno sia una sorta di momento ‘x’ per la coppia. Ovvero il periodo dell’anno dove la coppia è a più alto rischio tradimento. Un mese nel quale, secondo i dati del sito di incontri, ogni anno aumentano le iscrizioni al portale. Il fenomeno viene registrato puntualmente Il traffico sul sito è aumentato di +315% dallo scorso 27 agosto, giorno che ha segnato il rientro in ufficio della maggior parte degli italiani. Le donne sono le più attive, sia in termini di nuove iscrizioni che per numero di accessi.Secondo un sondaggio condotto sulla piattaforma su un campione di 2500 infedeli il 72% si è iscritto al sito o aggiornato il profilo proprio al rientro dalle vacanze. Il 38% perché stufo del partner e desideroso di una pausa. Il 24% perché in un momento di crisi, l’11% proprio perché, se non di persona, almeno nella testa, ha già scritto la parola fine sul proprio rapporto. Le vacanze al mare o in montagna che sono appena finite hanno avuto un impatto sulla coppia. Il 37% ha litigato con il partner quasi tutti i giorni, in particolare su temi come i soldi 23%, le attività giornaliere 16%, logistica e spostamenti 11%. Oppure, soltanto per il troppo tempo passato insieme 9%. Le vacanze più stressanti sono quelle in famiglia 36%, ma anche quelle all’estero sembrano essere state dannose per la coppia 23%.Insomma: prestate attenzione non tanto alle ferie, ma al delicato momento del rientro.

Perchè è difficile dire “ti amo”

Ma perché è così difficile, anche per una coppia consolidata, che vive l’amore con passione e trascorre insieme con serenità la vita quotidiana, dirsi “Ti Amo”? Secondo l’analisi degli esperti in psicoterapia, questa piccola frase rappresenta un archetipo, qualcosa che si scrive nel nostro inconscio prima che venga detto, una forma universale del pensiero, dotato però di un contenuto affettivo. Una di quelle ricerche che ti tocca nel profondo. Un segno tangibile di qualcosa che sta cambiando. Nel profondo. Nel bene e nel male. Perché, secondo quanto sottolineato da un recente studio nelle coppie si impiega più tempo a dire “Ti amo” rispetto a 4 anni fa. Ma perché? Che cosa è successo? Pensiamo al cinema, il momento della confessione sentimentale era il momento più atteso. Un po’ come nelle favole, che da piccoli ascoltavamo e leggevamo. E si pensava che quelle due parole che avrebbero potuto cambiare la propria vita. E ora? Qualcosa è successo. Forse questo è l’ennesimo frutto della nostra cultura basata su date e incontri post chat. Secondo questa ricerca si impiega quasi un mese in più rispetto a quattro anni fa. Analizzando oltre 2.000 adulti, gli inglesi aspettano 137 giorni in una relazione per dire “ti amo” per la prima volta. La psicologa Emma Kenny è intervenuta in merito. E ha sottolineato che se le app di appuntamenti ci hanno fornito una maggiore gamma di scelta, dall’altra parte è diventato tutto più competitivo. Troppo competitivo. “I single si trovano di fronte a un” paradosso della scelta “, causato dagli appuntamenti online e delle app”.. Questo può voler dire che le persone hanno paura di correre il rischio e dire Ti amo “per il timore che farlo troppo presto possa ritorcersi contro e allontanare un partner, anziché cementare la relazione. È fondamentale avere coraggio nelle proprie convinzioni quando si confessano i propri sentimenti”, ha detto Kenny. “Se senti che è il momento giusto e sospetti che il sentimento sia reciproco, allora sii audace. Rivelare un amore è una fase necessaria per costruire una stretta connessione a lungo termine. Quindi amate, e non abbiate paura. Perché il rischio di rendere il vostro cuore di ghiaccio è sempre più alto. E quando questo non sarà più in grado di battere, non potrete più tornare indietro.

L’affinità di coppia

A ciascuno di voi è riservata una persona speciale. A volte, ve ne sono due o tre o anche quattro. Per ricongiungersi a voi, viaggiano attraverso i mari del tempo e gli spazi celesti. Vengono dall’altrove, dal cielo. Il vostro cuore le ha già accolte come parte di sé. Tra voi c’è un legame che attraversa i tempi dei tempi: non sarete mai soli.” Brian Weiss. Anime gemelle. Fiamme Gemelle. C’è di tutto e di più. E regolarmente la psicologia si confonde con la spiritualità. Ci piace pensare che esistano spiriti predestinati, altri uniti da una profonda affinità. Tuttavia, ci rendiamo conto che la New Age ha semplificato eccessivamente le cose confondendo i piani. Si fa a gara a chi trova la famosa anima gemella, la fiamma, l’uomo del destino. E tutti ne danno definizioni diverse affermando di sapere precisamente di che si tratta. Che dire poi del fiorire di leggi spirituali grazie alle quali, stando a un guru o all’altro, potremmo favorire l’incontro predestinato. C’è chi consiglia di abituarsi a dare anziché pretendere. Chi afferma che quello che facciamo agli altri torna indietro come un boomerang. Chi sostiene che ogni tentativo di cambiare l’altra persona sia controproducente. E che l’idealizzazione faccia male al rapporto. Tutte cose interessanti Qualcuno osa spingersi oltre affermando che quando vogliamo qualcosa profondamente, alla fine lo otteniamo, sempre che non subentrino eventuali resistenze. Logica che funzionerebbe anche con il partner del destino. Insomma, l’amore si cerca, e si trova, a suon di strategie. Ci piace pensare invece, che l’amore sfugga a tutte queste regolette e sia la sua capacità di spingerci oltre a renderlo un’esperienza tanto meravigliosa quanto sconvolgente. E poi diciamolo, che importanza ha che lui/lei sia davvero un’anima gemella, fiamma gemella, altra metà della mela? Qualunque persona entri nella nostra vita lascia un segno. Persino le relazioni più difficili, hanno un loro valore fate tesoro di chiunque transiti nella vostra vita, ognuno a modo suo lascerà un segno…prendetene e custoditene solo il meglio

 

Imparare a riconoscere l’amore

Trovare il vero amore e riuscire a tenerselo stretto sembra, a volte, realmente impossibile, considerando tutte le cose che potrebbero andare male ma, l’eccezionale verità è che, come recita il proverbio, l’amore non conosce ostacoli!!! Ed ecco che, se imparerete a liberarvi dal bisogno di conquistare la persona che desiderate…troverete l’anima gemella. L’anima gemella…quella persona con cui si stabilisce un legame così profondo e intenso che sembra di poter toccare la sua anima. Conoscere il suo vero sé. E se voi, avete una relazione in questo momento, vi auguro che sia con una delle vostre anime gemelle. È davvero importante fare in modo di ricordare ogni giorno quanto siete fortunati a poter stare così vicino a qualcuno che avete incontrato per puro caso e con cui avete stabilito questo legame meraviglioso. Ogni giorno ricordatevi di mostrare riconoscenza per la vitalità e la gioia che fanno parte dell’innamorarsi e dell’essere innamorati. Le relazioni richiedono impegno. Qualunque sia lo stato in cui si trova la vostra relazione, fate in modo che l’oggi sia lo stimolo a rendere la vostra relazione più intensa che mai. Concentratevi sul “lavorare” assieme al vostro partner per rendere sempre migliore la qualità del tempo che trascorrete insieme. Tollerate i difetti dell’altra persona. Perdonate i piccoli errori. Condividete ciò che provate in molti modi diversi. Mostratele, ditele e fatele sentire che l’amate. Perché si attraversa la vita e si affrontano molte difficoltà da soli, ma avere accanto a sé un partner, l’anima gemella, ha un valore inestimabile, e se siete stati così fortunati di trovare una persona…allora datevi il permesso di apprezzarla e di sentirvi grati e orgogliosi per ciò che avete…ogni istante…

La complicità sotto le lenzuola

La complicità sotto le lenzuola passa anche attraverso la tavola grazie alla dieta dell’amore a base di frutti di mare.Nelle credenze popolari questi alimenti tipici della dieta mediterranea sono sempre stati considerati degli afrodisiaci naturali e ora lo conferma anche uno studio scientifico. Secondo un équipe di studiosi di Harvard infatti vongole,cozze,ostriche  aiuterebbero ad incrementare il desiderio e a creare un ottimo feeling con il partner. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Journal of Clinical, si è concentrato sull’osservazione di coppie che cercavano di avere un bambino. I dati raccolti hanno dimostrato che chi consumava almeno due volte a settimana frutti di mare aveva molti più rapporti sessuali e quindi una maggiore possibilità di concepire.Per gli studiosi questo effetto di super-fertilità sarebbe causato non solo dall’attività sessuale  molto più intensa, ma anche da quelli che sono stati definiti “altri fattori biologici” legati proprio a cozze e compani, che agirebbero direttamente sul seme maschile , sull’embrione e sull’ovulazione, migliorandone la qualità. “I nostri risultati insistono sull’importanza non soltanto della dieta femminile, ma anche di quella dell’uomo ha spiegato Audrey Gaskins, sul tempo necessario a ottenere una gravidanza. E indicano a entrambi i partner di introdurre nell’alimentazione più frutti di mare”. D’altronde i frutti di mare sono considerati da sempre un’ottima fonte di proteine e di nutrienti indispensabili per la salute delle donne, soprattutto di quelle che sognano di concepire un bambino.Volete riaccendere la passione con il partner? Allora provate i frutti di mare. Gustate un bel piatto di cozze, accompagnato da crostini di pane, oppure una gustosa pasta con le vongole, ma anche i fasolari, lumache e lumachine. Basterà una bottiglia di buon vino e l’atmosfera giusta per regalarvi una notte d’amore indimenticabile. Lo dice la scienza. Provare per credere.