Un’eccellente idea per il pranzo o per l’aperitivo

Chi non cede alla tentazione di fermarsi davanti ai food trucks che tapezzano molte nostre città e divorare panini, polpettine, hamburger, piadine, trapizzini, gaufre? Negli ultimi tempi, in tutt’Italia sono sorti anche locali che riproducono il cibo, che un tempo, si poteva comprare e degustare solamente per la strada, con estremo successo di pubblico. Oggi, visto che ancora non sono concesse le riaperture causa coronavirus vi suggeriamo alcuni di questi stuzzichini per organizzare in casa o in giardino o ai bordi della piscina uno street food party. Crocchette. Una ricetta di crocchette di pesce e patate. Perfette per far mangiare il pesce ai bambini e gratificare il palato degli adulti. Sandwich. Il classico sandwich di pollo d’ispirazione USA con prosciutto cotto, lattuga, formaggio e maionese: una passeggiata tra le vie di New York!Wrap. Una ricetta ultra semplice di wrap di pollo, “italianizzato” con l’aggiunta delle immancabili verdure della dieta mediterranea. Un’eccellente idea per il pranzo o per l’aperitivo. Panzerotto. Mettete una spennellata di rosso nel tipico calzone o panzerotto e tante verdure,potete preparare anche i panzerotti dolci, una leccornia farcita con mandorle e cioccolato. Trapizzino. A metà strada tra la pizza e il panino, o meglio una pizza imbottita a forma di panino, ultimo nato come cibo di strada. Comunque sia non potrà mancare il trapizzino nel vostro street food party. Noi ve lo  consigliamo imbottito con cavolo, maionese e tonno. Piadina. Un viaggio in Emilia Romagna con un profumo di Francia: la piadina rapida aggiungete  del formaggio brie per renderla più saporita e gustosa. Con queste ricette e spunti abbiamo voluto coniugare lo street food con i gusti e i sapori della tradizione italiana. Ci siamo riusciti? Che ne pensate? In questi giorni ancora di quarantena concedetevi queste delizie

Tutti fritti….

Davanti a un bel fritto gli occhi si illuminano, le papille gustative si agitano e lo stomaco a qualunque ora e condizione manda messaggi di ampia disponibilità. Non c’è dubbio: le fritture in tavola hanno una marcia in più, che le colloca ai vertici delle preferenze di bimbi e adulti. Ma non sempre sono leggere e digeribili, al punto che i nutrizionisti più severi le vorrebbero totalmente bandite dal menu. Con alcune attenzioni in cucina e un po’ di moderazione nel consumo non è però necessario essere tanto drastici. Il segreto è semplice ed è tutto nel fatto che, rispetto alla cottura in acqua, la frittura avviene a temperature molto più alte.Il calore elevato provoca due eventi importanti: avvia una serie di reazioni chimiche che producono sostanze particolarmente saporite, e determina la formazione di una crosticina superficiale sul cibo che trattiene all’interno tutte le componenti aromatiche, impedendone la fuoriuscita e la dispersione. Purtroppo il grasso usato per la cottura, che permettendo di cuocere ad alta temperatura determina il pregio gastronomico dei fritti, è anche alla base dei loro difetti. Per prima cosa i residui di olio assorbiti dal cibo ne aumentano l’apporto calorico: 1 grammo di olio fornisce ben 9 kcal. In secondo luogo i grassi subiscono delle profonde modificazioni con il riscaldamento: prima si formano composti poco digeribili che poi, raggiunta la temperatura a cui l’olio comincia a fumare, si separano nei loro costituenti fondamentali, sviluppando una sostanza acre e irritante  che si volatilizza lasciando a contatto col cibo degli acidi grassi liberi dei quali è accertata la potenziale nocività.La resistenza al calore varia da un grasso all’altro secondo la composizione chimica e la prima cosa da fare per ottenere un fritto leggero è orientarsi sui grassi che resistono di più. Contrariamente a quanto molti credono, la scelta migliore è l’olio extravergine d’oliva: non solo contiene grassi più resistenti, ma è anche ricco di sostanze antiossidanti che proteggono l’olio dagli effetti negativi del calore. Se il gusto dell’extravergine disturba il palato, si può ricorrere senza problemi al normale olio d’oliva, casomai miscelandolo con dell’olio di arachide. Tra tutti gli oli di semi quello di arachide è il più simile nella composizione all’olio d’oliva e il più resistente al calore.

Il Khachapuri

Il Khachapuri è il panzerotto della felicità. Infatti, secondo il folklore tradizionale, questo piatto tipico della Georgia è in grado di trasmettere emozioni positive e di rallegrare chi lo mangia, però a patto che il cuoco lo abbia preparato in un momento di serenità. Al di là delle credenze locali non è difficile immaginare che il Khachapuri sia davvero in grado di donare felicità perché gli ingredienti che lo compongono lo rendono molto saporito: una vera gioia per il palato.Il Khachapuri è una pietanza tradizionale della cucina caucasica che può essere rapportato ad una sorta di torta salata rustica ripiena di formaggio fuso. Esistono diverse varianti regionali del Khachapuri che si diversificano in base agli ingredienti e alla ricetta che è stata tramandata di generazione in generazione. Solitamente questo «panzerotto» georgiano viene servito bollente con un cuore di formaggio locale, burro e uovo. Quest’ultimo viene appena appena scottato e posto sopra al formaggio, proprio in bella vista. Per consumare questa bontà esiste anche la possibilità di mischiare tutti gli ingredienti formando così una squisita crema che può essere raccolta usando la crosta più esterna dell’impasto. Le caratteristiche del Khachapuri lo hanno reso un piatto particolarmente comune in Georgia, infatti lo si può ordinare sia nei ristoranti che ai venditori ambulanti di cibo

Abbinamenti con la ricotta: frutta secca e miele

La ricotta, pur essendo comunemente considerata un formaggio, è in realtà un latticino che si ottiene attraverso un processo di riutilizzo del siero di latte residuato da precedenti lavorazioni di formaggio, che viene riscaldato seguendo precise fasi tecniche. In cucina è un ottimo alleato a infiniti sono gli abbinamenti con la ricotta, eccone alcuni : frutta secca e miele Noci, pistacchi, nocciole, semi di sesamo e ricotta sono buonissimi insieme nelle ricette salate riguardanti gli antipasti. Come decoro nelle tartine o dentro l’impasto di qualche mousse, i finger food realizzati con questi ingredienti saranno sicuramente un successo e, per i golosi di frutta secca, un assaggio tirerà l’altro. Ricotta, mortadella e granella di pistacchi impastati insieme danno vita a squisiti tartufini, a cui sarà impossibile resistere. Con questi farete figura con gli amici, presentando i tartufini anche alle feste. Per crearli, mescolate la ricotta con la mortadella tritata fino a ottenere un impasto omogeneo. Create delle palline e passatele nella granella di pistacchi. Semplicissimo! Con lo stesso procedimento potete impastare la ricotta con il Gorgonzola e le noci e dar vita a una mousse molto saporita. Con ricotta, paprika, miele, noci e pistacchi riempirete poi dei pomodorini e un avocado diviso a metà.Una ricetta veloce per un antipasto garantito che abbina la delicatezza della ricotta, il sapore del tonno e la consistenza croccante delle noci e del sesamo è rappresentata dai cubetti di tonno e ricotta che si preparano con 200 g di tonno sottolio, 200 g di ricotta, 5 noci, un mazzetto di erba cipollina, un cucchiaino di miele e semi di sesamo per la copertura. Lavate e asciugate l’erba cipollina, trituratela e aggiungetela alla ricotta. Sminuzzate anche le noci e mettetele nella ciotola dell’impasto. Aggiungete il tonno e il miele; amalgamate e coprite il composto con la pellicola. Fate raffreddare in frigo per 20 minuti per poi modellare l’impasto a forma di cubetto che passerete su un piatto per avvolgerlo interamente con i semi di sesamo precedentemente tostati. A questo punto non vi resta che assaggiare.