Frutta e verdura d’autunno

Durante l’autunno cambia il paesaggio, tutto si tinge di giallo rossiccio e arancio scuro. Ma non sono solo i colori a cambiare: i sapori della frutta e verdura di ottobre iniziano a diventare più intensi.In questo mese la lista della spesa si fa davvero importante, soprattutto se si va nel bosco e ci si lascia incantare dagli odori. Vi state chiedendo qual è il modo giusto per accogliere l’autunno? Semplice, gustandolo in ogni sua sfumatura e nei suoi sapori inimitabili. Per non sbagliare, sappiate che la regina indiscussa di questo mese è la zucca, da poter utilizzare in ogni tipo di preparazione, sia salata che dolce. Nel reparto frutta e verdura troverete anche: il radicchio, le castagne e  la frutta secca a guscio. Il melagrano Un frutto che raccoglie dentro di sé tante pepite rosse leggermente acidule e un tesoro di antiossidanti. È  fondamentale durante il periodo autunnale portare in tavola i chicchi di melograno, in quanto aiutano il corpo a mantenersi in salute più a lungo, a prevenire i malanni di stagione e a proteggere i reni. Il melograno è molto utilizzato nella cucina orientale per il suo sapore dolce ma allo stesso tempo aspro, per il colore rosso rubino e per le mille proprietà. Essere incerti su come realizzare ricette con il melograno è successo a tutti: sgranare i chicchi e metterli all’interno di insalate o macedonie è il modo più semplice. I cachi Originario dell’Asia orientale e per questo noto anche come loto del Giappone o mela d’Oriente, il caco è una delle più antiche piante da frutta combatte lo stress psicofisico, ma non è adatto a chi soffre di diabete e a chi deve seguire diete ipocaloriche.Contribuisce a mantenere in salute il fegato ed è consigliato in caso di cure antibiotiche, in quanto aiuta a preservare la flora intestinale.La protagonista indiscussa dell’autunno è la zucca, con le forme bizzarre e la polpa dolciastra. Al suo interno ci sono anche tanti semi, buoni se lasciati essiccare al sole La zucca è largamente utilizzata in cucina: dal primo al dolce si può creare un menù completamente di stagione, inoltre, è povera di grassi e facile da coltivare negli orti. Anche l’olio estratto dai semi ha le sue proprietà benefiche. La zucca può essere consumata in ogni modo: cruda in una centrifuga, al forno, al vapore, fritta, stufata, grigliata. Un accompagnamento ideale per qualsiasi primo piatto, dal risotto ai ravioli e anche come vellutata, oltre che in abbinamento con pane e pizza. Per portare davvero i sapori dell’autunno nella vostra cucina vi basterà avere una zucca.

L’ascesa dei Vegetariani

Una rivoluzione silenziosa sta cambiando le abitudini alimentari dell’Occidente. Negli ultimi decenni, e sempre più velocemente negli ultimi anni, cresce il numero di persone che si definiscono vegetariane. In Italia sono oggi cinque milioni, di cui 400mila vegani, persone cioè che non mangiano nemmeno i prodotti di derivazione animale come uova e latte. Essere vegetariani non è solo una scelta di etica. Molti, certo, arrivano a questa decisione per un reale sentimento animalista: sono il 44% del totale, secondo i dati Eurispes. Ma la maggior parte, quasi una persona su due, sceglie di essere vegetariano per stare meglio in salute. Non solo mangiare frutta, verdura, pesce e legumi assicura un superiore apporto di vitamine e di altre sostanze benefiche, ma evitare il consumo di carne riduce al minimo la possibilità che nel corso della vita sorgano alcuni tipi di patologie. Tra queste soprattutto il cancro al colon, legato al consumo di carni rosse e lavorate, cibi che secondo le associazioni mediche dovrebbero essere assunti in quantità molto ridotte, non oltre il mezzo chilo a settimana, e anche meno: perché non è ancora chiaro se esista una soglia minima al di sotto del quale si può stare sicuri, e nel dubbio i vegetariani preferiscono farne proprio a meno. Inoltre, il consumo di carni rosse, specie quelle di manzo, bufalo e vitello, ricche di acidi saturi, facilitano l’insorgere della coronaropatia, un grave disturbo cardiovascolare legato al tipo di dieta, e la cui rilevanza potrebbe ridimensionarsi qualora si limitasse il consumo di carne, o almeno si sostituisse la carne rossa con quella bianca.

La natura che vince su un villaggio

Venne un giorno al largo delle coste di Back Bay, in Cina, in cui le reti dei pescatori in mare erano vuote Tutto il pesce, indiscriminatamente e senza sosta, era stato pescato. L’economia si arenò e le famiglie di un impervio paesino di pescatori fecero i bagagli diretti in città, abbandonando le loro case senza guardarsi indietro. Così accade che oggi Houtouwan, paesino sull’isola cinese di Shengshan sia un luogo fantasma: l’edera ha inghiottito le case, le piante hanno preso le strade, gli alberi spuntano al posto dei tetti. Proprio lì, a novanta chilometri da quella Shanghai simbolo dell’evoluzione e dei grattacieli d’Oriente, adesso il fascino dell’abbandono, il tempo sospeso e il verde che avanza stanno attirando decine di turisti decisi ad esplorare un altro lato della Cina: la forza della sua natura che prende il posto dell’uomo.Il villaggio, è infatti oggi un labirinto di stradine calpestate soltanto dai turisti. Non ci sono più i negozi, gli spacci, le taverne dei pescatori: soltanto cinque persone, coraggiosamente, resistono e vivono ancora in piccole abitazioni attorno a Houtouwan. Adesso però, soprattutto nei fine settimana, non è più solo: a decine arrivano dalle città lungo la strada, in verso opposto rispetto all’esodo di allora, per ammirare il “villaggio fantasma”, quello dell’edera che ha conquistato tutto. Raggiungerlo non è semplice, ma fattibile: da Shanghai si prende un autobus dalla stazione sino al molo di Shenjiawan dove si acquistano i biglietti per  Shengshan. Un traghetto solca il mare veloce impiega 90 minuti sino all‘isola: qui, negli hotel e le strutture vicino al porto, si possono comprare le corse fino a Houtouwan. Ma non è finita:  serve almeno un’escursione di due ore per arrivare al cuore del villaggio. Perché è pur sempre la natura a comandare

In giro per ristoranti tipici…..Occidentali

Non sono molti i ristoranti Italiani che servono cibo Orientale sukiyaki o shabu-shabu ma se ne trovate qualcuno vicino alla vostra città fate questa bella esperienza culinaria, altrimenti se vi trovate in Oriente ecco alcuni interessanti suggerimenti  In uno yakitori-ya  ristorante che serve yakitori ci si siede gli uni accanto agli altri intorno al bancone e si osserva il cuoco mentre cucina le pietanze scelte sulla brace. In questo tipo di locali, la cosa migliore è ordinare diversi piatti e poi chiedere una porzione supplementare di quelli che sono piaciuti di più. Le ordinazioni possono causare un po’ di confusione, visto che una portata spesso comprende due o tre spiedini fate attenzione, perché il prezzo indicato sul menu generalmente si riferisce invece a un solo spiedino. Di solito i ristoranti di yakitori sono locali piccoli, spesso situati nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie, e si riconoscono da una lanterna rossa appesa all’esterno, oltre che dal profumo di pollo grigliato. Sukiyaki e shabu-shabu Assai apprezzato in Occidente e molto richiesto dai turisti che visitano il Giappone, il sukiyaki consiste in un assortimento di sottili fette di manzo cotte in un brodo di shōyu, zucchero e sakè, e accompagnato da una varietà di verdure e tofu . Dopo la cottura, tutti gli ingredienti vanno intinti nell’uovo crudo, all’istante prima di essere gustati. Se preparato con manzo di alta qualità, come quello di Kōbe, è un’esperienza sublime. Lo shabu-shabu è un piatto di sottili fette di manzo e verdure, cotte mescolandole in un brodo leggero e poi intinte in una varietà di speciali salse agrumate con semi di sesamo. Entrambi i piatti si preparano direttamente al tavolo, in una pentola posta su un fornello: non preoccupatevi, il cameriere di solito vi aiuterà a iniziare e vi terrà d’occhio. Il segreto consiste nel procedere con calma: aggiungete gli ingredienti poco alla volta e gustate i sapori.I ristoranti che servono sukiyaki e shabu-shabu di solito sono arredati in modo tradizionale e talvolta sono identificabili grazie all’immagine di una mucca. Ordinare i piatti non è difficile. Basterà dire sukiyaki o shabu-shabu e indicare il numero di commensali.

Un frutto benefico… il cachi-pomo-diospero

Ricchi di vitamina C, betacarotene e sali minerali, i cachi hanno proprietà benefiche per il nostro organismo che spaziano dagli effetti diuretici e lassativi, alla capacità di aumentare le difese immunitarie. Il kaki è una pianta rustica, non necessita di cure particolari, può vivere fino a 40 anni e si adatta bene sia alla campagna che ai giardini di città. In Oriente è noto con molti nomi: Loto del Giappone, Albero della Pace, Mela d’Oriente e Albero delle Sette Virtù la dolcezza dei frutti, il legno robusto, la longevità della pianta, la decorazione e concime con le foglie, fuoco con la sua legna, la possibilità degli uccelli di ripararsi e nidificare fra i rami e l’ombra data dall’albero. Esistono molte varietà, di questo frutto ma in sostanza il pomo può essere a polpa dura o a polpa molle. E’ preferibile consumare i cachi quando sono veramente maturi, per una questione di gusto. Se ovviamente avete mal di pancia ed un cachi acerbo a disposizione e riuscite ad ignorare il sapore allappante non pensateci sopra due volte e mangiatelo. Non si conserva bene, per poco anche in frigo, quindi o li mangiate o nel giro di due giorni saranno da buttare. Se invece sono acerbi bisogna fare l’ammezzimento, ovvero porli in una casetta con della paglia e aspettare che maturino per fare più veloce mettiamogli vicino mele e pere che rilasciano etilene. Come conservare i cachi? Si possono essiccare. Basta tagliarli in otto spicchi, togliere il seme e quindi porli al sole o sotto un getto di aria calda. Le fette divengono gommose e bianche a causa dello zucchero che si rapprende in superficie. Se abbiamo la tosse proviamo a frullare la polpa di un cachi con una spruzzata di limone e un cucchiaino di miele, non sarà il massimo del sapore, ma riuscirà a lenirla e a calmare anche un eventuale singhiozzo o mal di gola.

Il colore dei fiori

Quando guardiamo una composizione floreale ciò che più ci colpisce è il colore: è quindi importante cercare di capire e di ricordare alcune regole a riguardo del linguaggio dei fiori. I colori caldi rosso, giallo, arancio dalla nostra esperienza percettiva sono associati al fuoco e sole, mentre i colori freddi  blu, verde, viola  alla sensazione fresca dell’acqua, del mare del ghiaccio, della neve. I primi sono quindi più o meno stimolanti, i secondi hanno un effetto rilassante. Quando usate i fiori nelle composizioni floreali vi accorgerete che i colori caldi “avanzano”, si fanno notare con prepotenza, i colori freddi “arretrano” e vengono quasi annullati se li guarderete in un ambiente illuminato dalla luce elettrica. Il verde è un colore che trasmette una sensazione di quiete e dà equilibrio alle varie masse di colori. Questa sua proprietà è dovuta al fatto che esso è formato dalla mescolanza di giallo, che è il colore più caldo, e di blu, che è il colore più freddo. I colori hanno anche un loro significato, ma esso varia in base allo stato d’animo, alla cultura, alla personalità di chi lo interpreta per esempio, il colore del lutto in Occidente è il nero, in Oriente è il bianco. Ecco alcune associazioni tra colore e linguaggio dei fiori.L’arancio si associa al divertimento, allegria, buona fortuna, ringraziamento. Con il giallo si indica l’ amicizia il bianco: fedeltà, onestà, simpatia, amore eterno. Con il rosso significa amore paziente, passione, romanticismo, coraggio, auguri o congratulazioni , unità; con il viola riconciliazione e accordo, scusa e volontà di migliorare. Il giallo: amicizia, felicità, un nuovo inizio. Con il verde indica successi futuri.

 

Voglia di Orientale…. il Pad Tahai

Il pad thai è probabilmente il piatto thai più famoso al mondo ma la verità è che i thailandesi non lo considerano come piatto nazionale. A qualcuno piace tantissimo e ciò che lo rende un piatto così particolare e gradevole è proprio la tipica salsa, che si ottiene grazie a un equilibrio di sapori tra la pasta di tamarindo, la salsa di pesce e lo zucchero. Nei negozi orientali, potete trovare direttamente questa miscela che si chiama “salsa pad thai”. Il pad thai può essere accompagnato dai gamberi, come in, oppure dalla carne di pollo, di maiale o di manzo oppure nella versione vegetariana solo con uovo. In Thailandia, viene accompagnato dai germogli di soia nella fase finale di cottura e il tutto avvolto da una omelette cotta al momento, Servita a piacere con lime, coriandolo e arachidi sbriciolati.

Come arredare un giardino con le lanterne

Le lanterne rappresentano una soluzione eccellente per illuminare le vostre feste all’aperto. Che si tratti di un aperitivo informale o di una cena elegante in giardino, la luce calda di una lanterna è sicuramente la soluzione migliore per dare un tocco di originalità ai vostri party estivi .A differenza delle lampade da giardino, le lanterne sono in grado di regalare un tocco personalizzato a giardini e cortili. A seconda del tipo di festa che si desidera organizzare, si può optare per un certo tipo di lanterna piuttosto che per un altro. Se si organizza una festa etnica, potrebbe rivelarsi vincente preferire lanterne in legno con coperchi di metallo Queste lanterne sono prodotte con piccoli pannelli di metallo lavorati che lasciano filtrare parzialmente la luce, dando vita ad effetti luminosi di notevole suggestione. Le lanterne nordafricane sono perfette per una cena a base di cous cous e altri piatti della tradizione del Magreb, particolarmente adatti all’estate grazie alla loro leggerezza. In alternativa, per una festa più tradizionale, vi consigliamo lanterne colorate di vetro. Questa soluzione, a seconda del grado di trasparenza del vetro, sarà in grado di dar vita a piacevoli e suggestivi effetti di penombra, per poter regalare alla vostra festa il grado di glamour e di intimità che desiderate.Infine, se si desidera ottenere il massimo dell’illuminazione l’ideale è orientarsi sulle grandi lanterne con vetri trasparenti, capaci di assicurare risultati eccellenti e bassi consumi. Le più moderne lanterne sono infatti dotate di lampade a risparmio energetico e di conseguenza sarà possibile illuminare ampi spazi tutelando l’ambiente.

 

Feng Shui vento e acqua

Da quando nasciamo entriamo a contatto con tutto ciò che ci circonda e ne siamo inevitabilmente influenzati, a volte anche inconsciamente. Su questa teoria si basa l’antica arte cinese del Feng Shui, che si proietta l’obiettivo di creare e arredare lo spazio abitativo in modo da influenzare positivamente la psiche e ridurre lo stress fisico e mentale al minimo. Il Feng Shui che vuol dire “vento e acqua”, è stato portato avanti da scuole che hanno sviluppato dei canoni precisi di architettura e arredamento, composti da regole articolate da seguire per ottenere un luogo abitativo adeguato alla nostra persona, affinché possiamo trarne quanti più benefici possibili. Per il buon andamento di questa tecnica si devono prendere in considerazione diversi fattori come il colore delle pareti o dei mobili, la posizione di quest’ultimi all’interno della stanza. Col trascorrere degli anni la filosofia orientale con il suo stile di vita e le sue arti mistiche si sta sempre di più diffondendo in occidente. L’arte del Feng Shui suggerisce di usare materiali quanto più possibili naturali il legno è il materiale più quotato insieme alla pietra e al metallo. In particolare in cucina andrebbero evitati i mobili troppo spigolosi a favore di quelli dalla forma fluida e arrotondata, il frigorifero andrebbe collocato lontano dal forno e la porta d’entrata sempre visibile a chi sta ai fornelli per dare tranquillità a chi cucina. In salotto, il divano dovrebbe essere messo di fronte alla porta d’entrata appoggiato contro il muro in modo da dare un senso di protezione a chi si siede e un senso di accoglienza a chi entra.

Dolce d’acqua

Dopo una gradita cena con amici a base di, sushi abbiamo finito con una grossa goccia d’acqua appoggiata sul piatto, in realtà era un dolce. Ed è delicato come sembra, perché se non lo si mangia entro mezz’ora, si trasforma in una pozza d’acqua. Il dolce è realizzato con la base di farina di riso e polvere di soia, che di solito è di colore giallo, con una consistenza gelatinosa I creatori di questa variante sono riusciti a realizzarne una versione utilizzando acqua di sorgente particolarmente pura, pochissimo zucchero e gli ingredienti  appena necessari a dargli una forma. Il sapore è estremamente delicato, anche se divide un po’ le opinioni di chi lo ha provato: da un lato chi lo giudica “assolutamente incredibile”, altri che ironizzano sul fatto che il dolce è composto per lo più di acqua e lo considerano un costoso bicchierino d’acqua solidificatoTORTA_DI_ACQUA4