Settembre è spesso visto come un mese di nuovi inizi e ripartenze, un po’ come un “secondo Capodanno” dell’anno. Dopo la pausa estiva, molte persone tornano alla routine quotidiana, che sia lavoro, scuola o altre attività. Questo periodo porta con sé un mix di emozioni: la nostalgia per l’estate che finisce, i tramonti al mare, le gite, gli aperitivi con gli amici fuori in giardino, ma anche l’entusiasmo e la motivazione per iniziare nuovi progetti, stabilire obiettivi, o semplicemente riprendere le proprie abitudini con rinnovata energia. Per studenti, insegnanti e genitori, settembre è sinonimo di inizio del nuovo anno scolastico, con tutto ciò che comporta: nuovi libri, materiali scolastici, programmi e la routine quotidiana. Dopo le vacanze estive, molti tornano al lavoro con nuove sfide e obiettivi per la seconda parte dell’anno. Settembre è un ottimo momento per rivedere i propri obiettivi, sia personali che professionali, e fare aggiustamenti se necessario. Con l’arrivo dell’autunno, si sente il bisogno di prepararsi per il clima più fresco, magari aggiornando il guardaroba o adattando la casa per i mesi più freddi. Ricominciare a settembre può essere un’opportunità per focalizzarsi e affrontare il resto dell’anno con energia e ottimismo. Hai qualcosa di specifico che stai per ricominciare o qualche obiettivo particolare per questo mese?
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Giornata mondiale dei sogni
Domani si celebra la Giornata Mondiale dei Sogni è molto più di una semplice ricorrenza. È un augurio per tutti i sognatori che i loro obiettivi si concretizzino. Questa festività ci ricorda che i sogni sono importanti e che possiamo fare la differenza quando crediamo in noi stessi e agiamo di conseguenza. La Giornata Mondiale dei Sogni è stata istituita per celebrare il potere dei sogni e per ispirare le persone a perseguire i propri obiettivi. Questa giornata speciale è stata creata con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sull’importanza dei sogni e sul loro impatto positivo nella nostra esistenza La data del 25 settembre è stata scelta per la celebrazione di questa giornata in quanto rappresenta un momento significativo dell’anno. È un periodo in cui l’estate sta finendo e ci avviciniamo all’autunno. È un momento in cui molti di noi iniziano a riflettere sugli obiettivi che desideriamo raggiungere entro la fine dell’anno e sulle aspirazioni che abbiamo per il futuro.L’origine specifica della Giornata Mondiale dei Sogni non è nota, ma si ritiene che sia stata creata da organizzazioni e persone che credono nell’importanza dei sogni distendersi sotto un cielo stellato o fermarsi in riva al mare e lasciare andare la fantasia che ci porti a sognare la nostra vita è un ottimo auspicio e ci renderà sicuramente più ottimisti e felici. Questa giornata è diventata un’occasione per celebrare i sognatori di tutto il mondo, per diffondere un messaggio di speranza e per incoraggiare le persone a credere nel potenziale dei loro sogni.
Vivi il tuo tempo
Se ti guardi intorno scoprirai che qualcuno si è laureato all’età di 22 anni, ma ha aspettato 6/7 anni prima di assicurarsi un lavoro a tempo indeterminato. Qualcuno è diventato un imprenditore a 23 anni ed è morto a 50 anni. C’è chi è diventato imprenditore a 50 anni ed ha vissuto fino a 90 anni. Qualcuno che conosci è ancora single, mentre qualcuno del tuo gruppo è già diventato nonno. Tutti in questo mondo hanno il loro fuso orario, il loro tempo, il loro ritmo. Gli esseri umani intorno a te potrebbero sembrare davanti a te e alcuni potrebbero sembrare dietro di te. Ma ognuno sta correndo la propria gara, nel proprio tempo, nel proprio spazio Non invidiarli. Loro sono nel loro tempo-orario e tu sei nel tuo. Quindi, rilassati. Non sei in ritardo. Non sei in anticipo. Sei molto puntuale nel tuo percorso personale che non è certamente una gara con il mondo intero , vivi la vita con serenità
Dare priorità alle cose importanti ti fa guadagnare tempo
Iniziamo spesso la giornata con buoni propositi, tanta energia e una lista di cose da fare. Poi, senza che ce ne rendiamo conto, va tutto a rotoli: una riunione improvvisata e andata male, il collega che ha la luna storta e se la prende con noi, la macchina che non parte. E tutto il pensiero positivo finisce sommerso da montagne di faccende da sbrigare, mentre la confusione e l’ansia prendono il sopravvento. Niente panico, è ancora tutto recuperabile. Occorre spostare il focus sulla propria energia e canalizzarla nella sistemazione della giornata. Come si fa? Molto semplice…Esistono solo due tipi di “cose da fare” sul lavoro: quelle urgenti e quelle importanti. Le cose urgenti non sono quasi mai importanti. Quelle importanti non sono quasi mai urgenti. La vera svolta nella giornata lavorativa avviene quando stabiliamo cosa è urgente e cosa è importante. Ecco suggerito il metodo del grafico: dividere un foglio A4 orizzontale in 4 parti e fare due frecce, una che va dal basso verso l’alto, e l’altra che parte da sinistra e va verso destra. La prima freccia rappresenta le mansioni urgenti, la seconda quelle importanti. In questo modo si raffigurano chiaramente le mansioni che sono urgenti ma non importanti, e pertanto possono essere delegate a qualcun’altro, e quelle importanti e anche urgenti, e quindi che vanno affrontate subito. Quelle importanti ma non urgenti, si può decidere dopo aver svolto quelle importanti e urgenti, quando farle. E così via. Priorità, una dopo l’altra.Il capitalista Sam Altman, ha dichiarato che una delle più grandi problematiche del nostro tempo sul lavoro sono le distrazioni da social media. In media si controlla il cellulare fino a 150 volte al giorno e questo compromette in modo significativo la produttività lavorativa. Gli esperti consigliano di dedicarsi alle attività più impegnative la mattina, e il pomeriggio concedersi più relax.Infine, molto importante è concedersi le pause durante la giornata: fare un’attività impegnativa di un‘ora, e poi concedersi 10 minuti di break per ricaricare le batterie del cervello.
Fare più cose insieme le donne battono gli uomini
Lo dice un gruppo di psicologi del Regno Unito, che sul Bmc Psychology hanno pubblicato i risultati di due esperimenti dai quali arriva la prova scientifica. E senteziano: “Gli uomini sono più lenti e meno organizzati delle donne quando devono passare rapidamente da un’attività a un’altra, almeno in certi casi”.Cosa mette in crisi i maschi? Anche le tipiche attività da ufficio: inviare e-mail, rispondere a telefonate e incarichi assegnati, entrare e uscire dalle riunioni, il tutto simultaneamente o quasi. Le donne “brillano” soprattutto quando si trovano sotto pressione, per esempio quando devono cercare qualcosa: “Sono più riflessive e organizzate, mentre i gli uomini sono più impulsivi e alla fine si perdono”, spiegano i ricercatori.Forse un retaggio dell’evoluzione, ipotizzano gli psicologi. Dall’epoca in cui mentre il maschio era impegnato in “compiti lineari” come quello di uccidere una preda, la donna già si destreggiava tra la cucina, la cura della casa e dei figli. “Se la donna non fosse stata multitasking fin dai tempi degli antenati cacciatori-raccoglitori, forse oggi non saremmo qui”, annotano gli scienziati.Nel primo esperimento, gli psicologi Uk hanno confrontato le performance di 120 uomini e di 120 donne alle prese con un test al computer, che implicava di passare rapidamente tra un compito e un altro di natura diversa matematici, o di riconoscimento forme. Se affrontavano gli esercizi uno alla volta, maschi e femmine si dimostravano ugualmente abili. Ma quando le attività venivano mixate, gli uomini risultavano significativamente più lenti e facevano più errori. Nel secondo test, uomini e donne avevano 8 minuti per svolgere una serie di compiti impossibili da completare in così poco tempo. La prova, quindi, consisteva nel capire come si organizzavano maschi e femmine per cercare di eseguire le attività richieste: localizzare dei ristoranti su una mappa, risolvere semplici problemi matematici, rispondere al telefono e decidere la strategia migliore per cercare una chiave in un campo. Un po’ come trovare il classico ago nel pagliaio: compito in cui, dal test, le donne sono uscite meglio in assoluto e rispetto agli uomini. “Negarlo non ha senso”, concludono gli scienziati, “Le differenze esistono e si vedono tutte”. Non a caso, forse, Kali era una dea.
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Una giornata speciale
Sarà un po’ demodé ma un picnic romantico di coppia è sempre molto carino, vi basterà preparare qualcosa da mangiare una pizza con le patate, una frittata, un insalata, oppure acquistare delle cose pronte e facilmente trasportabili, distendete un plaid sull’erba, in un boschetto o in un parco o una stuoia sul mare e mangiate insieme. Il pic nic è divertente, potete mangiare cose sfiziose che, all’aria aperta vi sembreranno ancora più buone… potete preparare tutto a casa e magari comprare un cestino apposito che ha tutti gli scomparti per tutte le cose che servono o potrebbero tornare utili, ad esempio posate, tovagliette, contenitori per il cibo per proteggere tutto. Il picnic lo potete fare anche in una caletta appartata al mare sulla spiaggia o se siete più temerari noleggiando un gommone e ormeggiandolo in mezzo al mare, organizzatevi come vi viene meglio… scegliete tra l’intera giornata, o il tramonto l’importante è che facciate qualcosa di speciale solo e soltanto per il vostro lui o per la vostra lei che toccherà il cuore e rimarrà nella mente
Tutto in ordine
Se anche a te capita di cercare invano le chiavi di casa o qualunque oggetto che sai di avere ma non ricordi bene dove, se hai una montagna di roba ammassata in garage, se non sai come organizzare il tuo guardaroba, e soprattutto non hai mai considerato che tutto questo influenza la qualità della tua vita.. Un quarto di spazio libero e 15 minuti al giorno di sistemazione, possono esserti utili. Non che bastino per una casa perfetta, ma sono le basi di una buona organizzazione, ne parla anche Daniela Faggion nel suo manuale di organizzazione pubblicato dall’editore Morellini che si occupa della casa e della vita in generale perché non ci sono solo stanze, ma anche agende e borse. Prima però meglio mettere ordine a casa. Iniziando dal cosa non fare.I mobili non sono nascondigli. Riponiamo oggetti puliti e disposti in modo da reperirli facilmente e utilizzarli spesso. Da cui deriva il punto numero due: l’armadio non è un sarcofago. Il letto non è una cuccia. Va rifatto ogni mattina, così sarà il primo compito della giornata portato a termine. Ne consegue che il bagno non è un ripostiglio e la cucina non è una mensa.Il pesce puzza dalla testa e gli errori in casa si vedono subito: dall’ingresso. È il punto in cui perdiamo più tempo a cercare chiavi e quant’altro. Fantastica una cassettiera, o se siete fortunati e avete spazio un mobile a muro capiente, con il tubo per le grucce, qualche scaffale, una scarpiera e ganci ad hoc. Lusso vero è un piccolo disimpegno attrezzato in ogni sua parte. Anche i vecchi attaccapanni a parete assolvevano in parte a queste funzioni, ma molto probabilmente un giro mirato in uno negozio di mobilio ci può aiutare a trovare mobiletti e assi su misura per gli spazi che abbiamo a disposizione. Le cose poi vanno ordinate secondo coerenza di tipo e utilizzo. L’organizzazione e l’ordine non risultano tanto nel trovare una nuova ubicazione agli oggetti, quanto nel dare loro il giusto spazio vitale. Stipando con ordine un armadio, molto presto avremo un armadio caotico perché la ricerca di un vestito finito dietro tutti gli altri, ad esempio, diventa il primo passo per creare nuovo caos. Il principio Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa, è corretto ma riduttivo. Avremo il nostro risultato migliore quando saremo in grado di decidere a quali cose valga la pena trovare il posto più funzionale possibile.
Carote l’arancione croccante
Non esistono solo quelle che conosciamo, di un bel colore arancione acceso, le prime carote coltivate nell’ antico Egitto e in Iran erano viole, ma ne esistono anche di varietà bianche e gialle. Solo dopo il 1600 in Olanda furono selezionate le carote arancioni che oggi troviamo comunemente nei banchi dell’orto frutta e sulle nostre tavole. Ricche di sali minerali e di vitamine le carote sono un ortaggio altamente benefico e alleato delle diete, grazie al loro esiguo apporto calorico, sono note , inoltre per il loro elevato contenuto di betacarotene una sostanza che viene convertita dall’ organismo in vitamina A ed è essenziale per alcune funzioni biologiche. Dolci e croccanti , le carote sono anche un alleato nell’ organizzazione casalinga: se ben conservate, infatti sono in grado di mantenere la loro freschezza fino a due settimane, basta tenerle in frigo avvolte in una busta di plastica o nella carta assorbente così non perderanno la loro naturale umidità. Il modo migliore per mangiarle è come per molti ortaggi consumarle crude, da sole come snack croccante, oppure in gustose insalate miste.
Cibo e salute
Per vivere bene bisogna mangiare bene, per vivere a lungo bisogna mangiare più volte nella giornata, per vivere in modo energico bisogna inserire tanti buoni carboidrati, per invecchiare bene bisogna mangiare pochi grassi e mangiare di tutto un po’. Questo è il paradigma della buona alimentazione. L’Oms e la Fao definiscono l’educazione alimentare «il processo informativo ed educativo per mezzo del quale si segue il generale miglioramento dello stato di nutrizione degli individui, tramite la promozione di adeguate abitudini alimentari, l’eliminazione dei atteggiamenti alimentari non soddisfacenti, l’utilizzazione di manipolazioni più igieniche degli alimenti e un efficiente utilizzo delle risorse alimentari». Ma da che cosa si riconosce un consumatore attento all’educazione alimentare? Dal suo stile alimentare sano e consapevole. E cioè dal fatto che consuma cibi a “chilometri zero”, che è moderatamente carnivoro, abbastanza amante del pesce e che non si fa mai mancare tanta frutta e verdura. Effettuare 5 pasti con una ricca colazione prediligere il menu mediterraneo è ottimale. Verdura, pesce e frutta sempre al primo posto per mantenere il sospirato peso-forma, ma non bisogna rinunciare a pasta e pane. Non digiunare, ma svolgere sempre attività fisica
Il caos delle donne….
Ci sono due tipi di donne nel mondo: quelle sempre assolutamente organizzate e quelle che, come un ciclone, sono eternamente disordinate e caotiche. Il fatto strano è che, molto spesso, queste due categorie si differenziano dalla borsa che portano con sé. Voi, avete mai osservato la vostra? Le borse in cui tutto è sparpagliato senza un ordine preciso sono la metafora di una vita disordinata, eppure, tutto questo non è assolutamente sinonimo di negatività. Ciò che potrebbe sembrare simbolo di caos, confusione e incoerenza dovrebbe essere osservato sotto un’altra luce: una borsa disordinata evidenzia una favolosa creatività e una vita alquanto movimentata. Forse non siete quelle che tengono ad avere una piega sempre impeccabile o una manicure curata a regola d’arte… ma siamo sicuri che tutto questo sia davvero così terribile? La perfezione è veramente interessante? Per ironia della sorte, noterete che, una volta lasciati i modelli di ordine e ineccepibilità, le ragazze più disordinate sono anche quelle che sanno vivere meglio, basti pensare a Mary Poppins. Una borsa in cui tutto è arruffato suggerisce la voglia di tenere tutte le cose che contano vicine a voi, in caso ne aveste bisogno C’è qualcosa di sentimentale e suggestivo in una ragazza che porta tutto il suo mondo in una borsa: forse non sarete super ordinate, ma sempre piene di iniziativa e generose, con una vita avventurosa, ricca di possibilità che sarete in grado di cogliere in modo unico.


