L’aperitivo è una tradizione. Si tratta di un momento della giornata che precede il pasto o che lo rimpiazza in cui si abbinano a bevanda, spesso alcolica, piccoli spuntini che vengono consumati tra amici. L’aperitivo ha lo scopo di stimolare l’appetito e socializzare prima del pasto. Ma se sei a dieta cosa devi ordinare per l’aperitivo ? Pizzette, patatine, olive, stuzzichini, ma soprattutto vino, birra, cocktail non sono propriamente da considerare come cibi e bevande da dieta. La Nutrizionista ci spiega cosa prendere all’aperitivo se sei a dieta Ricorda sempre che essere a dieta non è sinonimo di privazione per un breve periodo, ma imparare a mangiare come ti fa stare al meglio. Quindi, anche all’aperitivo si può non rinunciare per non privarti del gusto o della compagnia degli amici. La cosa più importante è infatti questa: non chiuderti in casa perché sei a dieta. Ricorda anche che la frequenza è molto importante per rimanere in salute, perciò, non esagerare con gli aperitivi settimanali, un paio di volte al mese, al massimo una volta alla settimana se sei in mantenimento. Durante un aperitivo è molto facile bere diversi bicchieri di bevande alcoliche, cerca di limitare a una al massimo, che sia un calice o che sia un drink Per quanto riguarda il cibo, patatine, salatini, taralli, pizzette, tramezzini, sono sicuramente molto appetitosi, uno tira l’altro e si rischia di esagerare. Se sono presenti al tuo aperitivo, inizia con delle verdure crude, poi scegli olive e frutta secca. Se dopo non esci a cena, mangia una porzione da aperitivo di pasta o riso o cereali freddi. Salumi e formaggi sono molto buoni e se ci sono, puoi anche optare per una fettina di prosciutto crudo o di parmigiano reggiano. Ricorda quante volte hai già mangiato formaggi e salumi in settimana e, se ne hai già consumati parecchi, evita di riprenderli anche all’aperitivo.
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La Domenica delle Palme
Nel calendario liturgico cattolico, con la Domenica delle Palme ha inizio la Settimana santa ma non termina la Quaresima, che finirà solo con la celebrazione dell’ora nona del giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione del vespro si darà inizio al sacro triduo pasquale. Perché oggi si usa l’ulivo per simboleggiare il periodo legato a Pasqua e alla domenica delle Palme?. Essendo molto improbabile e difficile riuscire ad avere foglie di palme nel nostro Paese, ha preso piede e forma l’utilizzo dell’ulivo. Inoltre, un’antica antifona gregoriana riporta che bambini degli ebrei andarono incontro al Signore portando rami d’ulivo. Del resto, anche l’ulivo è sempre stato considerato una pianta sacra nell’antichità. Basti pensare al racconto presente nella Bibbia che vede come protagonista Noè. La colomba gli riporta proprio un rametto d’ulivo per annunciargli che il Diluvio era terminato. Quindi racchiude perfettamente in sé i simboli più profondi della pace e della rinascita assoluta. Dove possibile la palma e, l’ulivo, vengono benedetti proprio in occasione della Pasqua. A quel punto è uso, costume e tradizione portare i rami in casa
Insalate primaverili
Tolstoj afferma che la primavera è la stagione “dei piani e dei progetti”. Pensando a questo, perché non festeggiare l’estate con il suo clima caldo preparando alcune deliziose insalate di stagione? Lascia esprimere la tua creatività e aggiungi un po’ di croccantezza al tuo pranzo Le migliori insalate hanno diverse consistenze. Le zucchine , per esempio, sono perfette come base croccante e possono essere consumati cotte o crude a seconda delle preferenze. Perché non giocare con le altre consistenze nel piatto con l’aggiunta di un uovo alla coque e un condimento a base di panna acida nell’insalata? Anche la feta è adatta per essere aggiunta nelle insalate miste : il sapore leggermente dolce delle zucchine completa il gusto salato del formaggio.

I grandi classici della cucina…le frittate
Le frittate sono dei grandi classici della nostra cucina, anche se in realtà quasi ogni paese ha la sua preparazione a base di uova, molto simile alla nostra. Gli ingredienti per la preparazione di una frittata semplice sono davvero pochi: uova, sale, pepe e olio. Possono poi essere arricchite con patate, spinaci, prosciutto, formaggio, verdure e, nella versione più rustica e tradizionale, con cipolle. Le frittate sono anche un buon modo per riciclare degli avanzi: avete cucinato un piatto di pasta in più? Non buttatela, ma tenetela da parte per una gustosa frittata. A volte si ha qualche dubbio: ad esempio quante uova utilizzare? Sappiate che generalmente se ne contano due a persona. Per avere un buon risultato utilizzate uova a temperatura ambiente. Ed ecco altri trucchetti per avere una frittata soffice: aggiungete la ricotta agli ingredienti, oppure montate a parte alcuni degli albumi. Per avere una frittata alta e soffice, utilizzate una padella piccola. Per la cottura in padella è indispensabile che la fiamma sia bassa. Se l’idea di rigirarla in padella un po’ vi spaventa, per paura di rovinare la vostra frittata durante la cottura, potete cuocerla in forno. La cottura in forno, infatti, è il modo migliore per garantirci anche una forma perfetta. Il procedimento è molto semplice: rivestite una teglia dai bordi alti con della carta da forno, inumidita e strizzata. Versate il composto e cuocete a 180° per una quindicina di minuti. Le frittate possono essere mangiate tiepide e fredde, possono essere un ottimo secondo piatto, ma anche un antipasto Tagliatele in piccoli tocchetti, per un delizioso aperitivo finger food.
Aperitivo….. in casa
Quando si ha voglia di divertirsi cosa c’è di meglio che organizzare un aperitivo in casa per ritrovarsi con gli amici a fare un po’ di baldoria? Altrettanto goloso di un pranzo o una cena ma infinitamente più pratico: l’happy hour fai da te non ti costringerà a passare ore e ore ai fornelli. Per la versione veloce ti baserà veramente portare in tavola un paio di stuzzichini fatti in casa, due olive e un buon drink e… sarà subito festa!
La primavera entra in cucina
Trasforma frutta e verdura in deliziose piccole tazze ripiene per condividerle come tapas o antipasti. Con uno svuota verdure con lame in acciaio inossidabile, che permette di modellare ergonomicamente vari tipi di verdura e frutta per creare tazzine e preparare una varietà di antipasti e snack, che potrai posare in un vassoio e gustare in compagnia di amici 
I muffin sono perfetti pure per Pasqua
Anche voi sarete in grado di preparare quest’ultimi in mezz’ora. Guardate l’orologio e prendete il tempo, iniziate a mescolare 300 g di farina, due cucchiai di parmigiano, una bustina di lievito e un pizzico di sale. Unite 250 g di ricotta, 100 g di salmone affumicato tagliato a listarelle e 30 g di rucola sminuzzata. Mescolate e aggiungete al composto 2 uova a temperatura ambiente, 200 ml di latte e 60 ml di olio di semi. Amalgamate bene tutti gli ingredienti e versate l’impasto dei muffin salati con ricotta, salmone e rucola nei pirottini. Infornate in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Fatto! Fermate il cronometro e scoprirete che siete riuscite a fare un fantastico antipasto super veloce
Un primo gustoso
Siamo abituati a considerare le muffe come segno del deperimento degli alimenti. Ci sono però delle eccezioni, come nel caso del formaggio erborinato tra i più pregiati e famosi: il gorgonzola. Per sentire il sapore a pieno basta servirlo come aperitivo assieme a pane arrostito o a dei creck. Ma noi oggi abbiamo voluto darvi un suggerimento per la cena e consigliarvi di preparare un piatto di pasta al gorgonzola per assaporare tutta la sua cremosità in un primo piatto dal sapore particolare, facile e veloce da realizzare. La pasta al gorgonzola è un piatto saporito perfetto per tutte le occasioni: un pasto improvvisato, ma non lasciato al caso, per chi è sempre di corsa o per gli studenti alle prime armi in cucina. Provate anche ad arricchirla con delle olive nere per una variante originale E se siete, come immaginiamo, dei golosi come noi, non perdete l’occasione di assaggiare le crespelle gorgonzola e radicchio o di abbinare il gorgonzola alla frutta come nel risotto gorgonzola pere e noci!
Antiestetica muffa
Cosa c’è di più brutto, noioso e antigienico delle macchie di muffa su asciugamani, tappeti o, peggio, sulle pareti? Non desidereremmo mai averci a che fare ma è un problema che capita più spesso di quanto si possa pensare. Prima di tutto in questa stagione quando il tepore della casa calda non invoglia ad aprire le finestre per arieggiare le stanze. Ma è proprio il calore associato all’umidità e al mancato ricambio dell’aria che favorisce lo sviluppo della muffa. Pertanto, senza volerlo, talvolta siamo proprio noi a produrre la comparsa. Ma è inutile piangere sul latte versato. Una volte che le antiestetiche macchie di muffa si sono formate bisogna intervenire per liberarsene.Il bucato che fatica ad asciugarsi, cassetti e armadi che hanno preso umidità, abiti e scarpe sudate che rimangono troppo a lungo nella borsa dopo lo sport. Tutto questo può provare la formazione di macchie di muffa su abiti e biancheria per la casa. Per intervenire su tessuti lavabili, però, non occorrono particolari accortezze. Generalmente con un normale lavaggio si dovrebbe risolvere il problema, specie se si tratta di macchie fresche. Nel caso, invece, di aloni e macchie ostinate su tessuti bianchi, ad eccezione del nylon, si può intervenire con un ammollo in acqua a candeggina. Quando la muffa si sviluppa sulle pareti dietro ai mobili o ai divani si creano quelle fastidiose aree annerite che, oltre ad essere brutte a vedersi, talvolta emanano anche cattivo odore. Anche per queste la candeggina si rivelerà un ottimo alleato. Si potrà realizzare una soluzione con quattro parti di acqua e una di candeggina. Oppure si potrà ricorrere ad uno sgrassatore multiuso a base di candeggina. In entrambi i casi conviene sempre fare un piccolo test su un’area circoscritta e poco visibile per accertarsi che il prodotto non alteri il colore. Si dovrà, quindi, spazzolare, risciacquare con cura e lasciare asciugare. Tenere uno o più deumidificatori all’interno della casa aiuta notevolmente a ridurre il comparire della muffa
Bruschette anche per cene veloci
Adatte come colazione salata, antipasto o snack nelle pause, le bruschette puoi mangiarle quando vuoi! Eccone una da proporre anche per una cena…alternativa dopo le abbuffate delle feste.Tostare le fette di pane nel tostapane o in padella senza utilizzare l’olio. Tagliare lo spicchio d’aglio longitudinalmente e sfregarlo sul pane.Tagliare a metà il pomodoro, orizzontalmente. Sfregare sul pane affinché si impregni di polpa, utilizza pomodori molto maturi in modo che la polpa si spalmi bene sul pane. Spalmare un cucchiaino di olio d’oliva su ogni fetta di pane e insaporire con un pizzico di sale. Adagiare il prosciutto crudo tagliato fine sul pane. E….Buon appetito!

