Preparare una tavola invitante

Preparare una tavola invitante, elegante, romantica, simpatica oppure a tema può essere davvero divertente: tuttavia esistono alcune regole di base che dovrebbero essere seguite per non sbagliare nella scelta e nella combinazione dei diversi elementi che compongono una bella tavola apparecchiata. gli abbinamenti dei colori sono oggettivamente importanti. Le tovaglie a fantasia, per esempio, sono belle da vedere ma difficilmente danno buoni risultati e rischiano di essere un elemento troppo forte e a volte confusionario. Le tinte unite oppure le tovaglie decorate in modo molto semplice non hanno paragoni e consentono molta più libertà e originalità nella scelta di tutti gli altri elementi. I contrasto tra colori di solito funzionano, ma è importante non esagerare, la tovaglia deve essere pulita, stirata e della misura perfetta per la tavola. Deve scendere oltre il bordo di almeno 30 centimetri. Se la tavola deve essere elegante, si dovrebbe preferire una tovaglia a tinta unita bianca, avorio oppure con tenui colori pastello. I piatti in una tavola elegante non può mancare il sottopiatto, che deve essere in armonia nel materiale e nel colore con tutti gli altri elementi. Il sottopiatto non va mai presentato vuoto ma deve sempre avere appoggiato almeno un piatto piano. Tra il sottopiatto e il piatto piano è possibile disporre un tovagliolo. Come accade per le forchette, anche l’ordine dei piatti deve seguire l’entrata delle portate principali. Piattini per formaggio, frutta o dessert sono invece portati in tavola all’occorrenza, uno per volta e soltanto quando il piatto precedente è già stato portato via. Il cestino del pane, va disposto in alto a sinistra. Posate,  sul lato destro del piatto va disposto il coltello. Se è necessario, a destra del coltello va aggiunto il cucchiaio. L’unica forchetta ammessa sul lato destro è quella per le ostriche. Sul lato sinistro vanno disposte le forchette. Nella zona sopra il piatto si collocano le posate per frutta e dolce

Scegliere di dare stile alla propria casa

Prima di tutto: cosa vuol dire rustico? E arredare la cucina in stile rustico? Vuol dire  campagna casa della nonna ricordi. Questo stile solitamente affascina anche chi abita in città, perché è caldo e ospitale, ricco di materiali naturali che ricordano le vere origini  contadine a contatto con la terra. Non è necessario vivere in campagna per amare questo stile che possiamo riprodurre anche nel nostro appartamento in città, creando dei bei contrasti di stile inserendo anche solamente dei particolari rustici. Certo vanno seguiti determinati criteri, se si vuole ottenere un risultato carino, originale e personale che distingua la propria casa da quelle di tutti gli altri… In una cucina rustica, non può mancare l’oggettistica a vista, specialmente se originale, o recuperata nei numerosi mercatini dell’antiquariato presenti dovunque. Piatti stoviglie, vasi , barattoli per conserve, cestini,  oggetti vari e contenitori che richiamano il cucinare, simbolo della vita in campagna, non possono mancare

Lago? Montagna? Mare?

Coloratissimo, morbido, oppure maxi. Sole, mare e tanto relax: la vacanza perfetta per molti è quella al mare. Per mesi abbiamo sognato di respirare il profumo della salsedine, di tuffarci nell’acqua salata e di sdraiarci  per conquistare un’invidiabile abbronzatura. E abbiamo scelto con attenzione la crema solare più adatta alla nostra pelle e gli accessori cappello, occhiali e quant’altro, che non devono mai mancare nella borsa da portare sotto l’ombrellone. E tra questi uno dei più importanti è sicuramente il telo mare. In spugna o in microfibra: l’importante è che sia di ottima qualità e che ci aiuti a proteggerci, soprattutto ora che la pandemia ci costringe a tenere alta la guardia sull’igiene e la sicurezza. Ma anche chi sceglie la montagna ha bisogno di portare con sé un comodo telo, per potersi sdraiare nei momenti di pausa tra una passeggiata e l’altra o per sedersi sui prati. Quindi scegliere un accessorio di questo tipo è particolarmente importante per godersi il tempo libero e l’estate Dal mare alla montagna, scegliete dunque con attenzione la tipologia più adatta a voi.

Tagliare le cipolle senza piangere

Le cipolle fanno soffrire: fiumi di lacrime scorrono sul tagliare mentre si affettano questi ortaggi, tanto fastidiosi da preparare quanto utili nelle ricette di tutti i giorni. Esistono però dei modi per minimizzare l’effetto irritante del taglio della cipolla Innanzitutto, rendere l’operazione il più breve possibile è il primo metodo per evitare che i gas che si sprigionano dal taglio della cipolla arrivino ad irritare occhi e naso. Quindi, se per esempio la volete tagliare a dadini, sbucciatela, dividetela a metà, poggiatela sul tagliere lasciando la parte della radice per avere presa, ed effettuate tante incisioni verticali e poi due o tre orizzontali senza mai intaccare la radice. Procedete poi ad affettare la vostra mezza cipolla già ‘quadrettata’ e vi troverete con i dadini pronti in pochissimo tempo. Un suggerimento che arriva dalle nonne è quello di lasciare sempre la radice intatta o tagliarla per ultima, perché è da lì che arriva la maggior parte della sostanza irritante. Più semplicemente, tagliate la vostra cipolla come volete, ma utilizzate dell’acqua fresca per limitare la lacrimazione. Qualcuno suggerisce di effettuare l’operazione sotto l’acqua corrente, ma per evitare di sprecare acqua potete riempire una ciotola e immergervi la cipolla appena tagliata, lasciandovi dentro la metà su cui non state ‘operando’, e bagnando ogni tanto anche la lama del coltello che utilizzate. Altro metodo è semplicemente quello di aprire la finestra e appoggiarsi al davanzale col tagliere, in modo che l’aria fresca faccia dissolvere velocemente i gas irritanti. Ancora un trucco ‘old school’ è quello di sbucciare la cipolla, dividerla a metà, e lasciarla in una ciotola con acqua e aceto bianco per circa 10 minuti, procedendo poi al taglio normalmente. Anche indossare un paio di occhiali aiuta a proteggere gli occhi dalle sostanze urticanti.

Donne e borse un unione da sempre

Le donne, si sa, riservano sempre un mondo di sorprese, soprattutto nelle borse.La borsa per una donna è un alter-ego, una sua rappresentante, un’amica, un pronto soccorso, una protagonista della sua identità. Quante volte ci è stato detto: ma che cos’ hai? La borsa di Mary Poppins?Si, perché nelle nostre borse si trova davvero di tutto. Ma cosa c’è nella borsa delle donne? Ecco quali sono gli oggetti che le donne portano nella sua borsa. Immancabile ed è spesso molto, grande il portafoglio delle donne, è quasi una seconda borsa. Deve contenere i contanti, le monete, il bancomat, la carta di credito, i documenti, i biglietti da visita, gli scontrini, le tessere fedeltà di negozi, profumerie, supermercati, lavanderie, benzina, palestra che ci portiamo sempre dietro perché… non si sa mai, potrebbero servire. Le donne il cellulare lo tengono in borsa. Le chiavi di casa, chiavi della macchina, bici. Unite tutte in un unico mazzo o separate per funzione, le chiavi devono stare sempre in borsa! Non solo nei periodi d’influenza, i fazzoletti e le salviettine umidificate non mancano mai nella borsa di una donna. Altra cosa è un piccolo beauty-case con dentro tutto per ritoccare il trucco: una matita per gli occhi, un rossetto o un lucido per le labbra, un phard. In borsa portiamo sempre un piccolo kit per rimediare ai piccoli disturbi qualche pastiglia e dei cerotti per un’eventuale medicazione!. Soprattutto durante il periodo del ciclo, ma anche prima e dopo, la borsa è invasa da assorbenti, sempre pronti a venirci in aiuto in quei momenti delicati solo donne. Oltre a quelli di cui abbiamo già parlato ci sono anche la penna, l’agenda, gli occhiali da sole, gli occhiali da vista per chi li porta, le sigarette e l’accendino per chi fuma, le chewing gum o una scatola di caramelle, un pacchetto di cracker un kit ago e filo,uno spazzolino con un dentifricio se si passa tutta la giornata fuori, una borsina pieghevole per una spesa imprevista, una sciarpina, una pinza per i capelli, un paio di forbicine, una pinzetta per le sopracciglia. Insomma, la borsa delle donne è una miniera di… qualsiasi cosa!

 

Se avete rotto le palle….

Capita spesso, quando andiamo ad addobbare l’albero di Natale, di accorgerci che palline e decori sono rotti o rovinati, oppure, più semplicemente, sono pochi per riempire tutto l’albero. La soluzione? Possiamo acquistare delle sfere di natale nuove oppure possiamo Realizziamo degli addobbi con le nostre mani, magari facendoci aiutare dai piccoli di casa! E’ un’idea che ci fa risparmiare soldi, può farci riciclare qualcosa che abbiamo in casa, diverte tutta la famiglia e rende più personale il nostro albero.
Per i progetti che abbiamo scelto occorreranno dei vecchi occhiali, bottoni di diverse forme e colori, palline di polistirolo, del feltro, tappi di sughero, delle stelline glitterate, degli steli innevati dei fiori, della  carta, cartoncino e nastri colorati, dopo di che non resta che mettersi al lavoro magari rubacchiando qualche suggerimento anche dal web visitando magari siti che hanno ottimi suggerimenti da darci… buon lavoro!palle-di-natale-ok