Passeggiare per incantevoli giardini

È vero, il meteo è alquanto ballerino, ma un’assaggio di primavera è arrivato! E con lei l’irresistibilmente voglia di uscire e stare all’aria aperta. Magari passeggiando tra prati e fiori. La loro bellezza e i loro colori fanno bene all’umore e aiutano a liberarsi del grigiore invernale. Ecco allora per voi i più bei giardini di Firenze. Giardino dell’Iris  Il giardino dell’iris è tra i più famosi di Firenze. Vi si accede da piazzale Michelangelo ed è totalmente dedicato al fiore simbolo di Firenze. Al suo interno è possibile passeggiare tra i mille colori di questo fiore, spesso ottenuti attraverso sapienti e insoliti incroci e innesti. Una curiosità: ogni anno viene organizzato un concorso internazionale che nel 2019 giunge alla sua sessantunesima edizione. Giardino delle Rose Scendendo da piazzale Michelangelo in viale Giuseppe Poggi si può visitare il parco progettato nel 1865 dall’omonimo architetto fiorentino. Un ampio e attraente spazio da cui si può godere di un’imperdibile vista su Firenze. Non solo. Se per lungo tempo apriva solo per un breve periodo in primavera, da qualche anno a questa parte il giardino è sempre aperto, ospita sculture dell’artista belga Jean-Michel Folon ed è impreziosito da un’ oasi giapponese Shorai donata dall’architetto Yasuo Kitayama. Giardino di Villa Bardini Una vera e propria oasi nella città, quasi un sogno fuori dal tempo. Passeggiare tra i suoi fiori, le sue fontane, le sculture che decorano il parco, per perdersi nella vista mozzafiato offerta dalle sue terrazze è un’esperienza unica. Giardino dell’Orticultura Lasciando l’Oltrarno, da via Bolognese è possibile accedere al giardino dell’Orticultura. È noto anzitutto per la serra in stile liberty, dapprima pensata come tiepidarium per le piante tropicali, oggi ospita iniziative culturali, presentazioni di libri, aperitivi e il famoso “ con le farfalle”. Il nostro consiglio, però, è quello di recarvi nel cosiddetto spazio “degli orti del Parnaso” che, sopraelevato rispetto al resto del giardino, ospita una fontana a forma di drago che si snoda fantasiosamente lungo una scalinata.

Arredare con il sorriso

La casa è dove si trova il cuore” Uno dei più grandi sogni nel cassetto è quello di avere uno spazio tutto per sè, un nido in cui sentirsi al sicuro, un microcosmo da personalizzare con cura perché è come una sorta di specchio della propria personalità. Ebbene sì, il compito che spetta a ognuno è quello di costruire con il cuore e con la testa un luogo in grado di emanare calma e pace, stanza dopo stanza, motivo per cui, secondo la neuro-architettura, branca medica che fonde edilizia ed architettura, l’allestimento della casa va a influenzare il cervello e il sistema nervoso ergo l’umore. Uno degli step più importanti riguarda l’illuminazione visto e considerato che può avere grandi ripercussioni sulla salute sia a livello fisico che a livello mentale: per riposare tranquilli è bene eliminare dalla camera da letto l’arsenale di apparecchi ad alto tasso tecnologico quali pc e tv, per lasciare il posto a situazioni più soft, candele lanterne o lampade con luce tenue, insomma quanto basta per migliorare la salute del sonno e svegliarsi di buonumore. Al fine di scansare ogni possibile elemento responsabile di negatività, è cosa buona e giusta eliminare dalla vista tutti quegli oggetti dalla forma appuntita che potrebbero essere causa di turbamento prediligendo invece quelli rotondeggianti che, sarebbero più positivi e stimolanti. Cosa bisognerebbe dunque inserire in casa al fine di contribuire al proprio rilassamento? Oltre a evitare ogni forma di disordine che affatica il cervello, è consigliabile aggiungere tocchi di verde, ovvero rimandi ad ambienti naturali che rappresentano quell’eden caro alla mente, vasi di piante e fiori da posizionare ovunque, anche nei luoghi più impensabili, o ancora poster e quadri che raffigurano paesaggi mozzafiato il cui effetto calmante non è da sottovalutare. Che dire invece dei soffitti? C’è chi gioisce alla vita di grandi altezze perché immagina come poter sfruttare al meglio gli spazi con soppalchi etc.  mentre, chi è alla disperata ricerca di concentrazione, più indicate le stanze dai soffitti bassi. “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare” invertire l’ordine dei mobili è però una buona abitudine così come cambiare il colore delle pareti di tanto in tanto, o semplicemente modificare qualche dettaglio come i cuscini, le tende etc. idee che giovano all’umore, alleggeriscono la mente e permettono di sentirsi bene nella propria casa

strange living room interior. 3d design concept

Sono arrivate le rondini

Volete vedere tanti nidi e tante rondini? Andate a cercare nelle vecchie stalle, magari nel Chianti dove potrete fare un bel pic-nic, degustare un ottimo vino ed ammirare questi uccelli che tanto ci fanno capire che è arrivata la primavera. Uno studio, durato più di un anno, è stato condotto in 125 fattorie e ha stabilito un rapporto tra la presenza di alcune variabili ecologiche e le rondini Queste variabili sono la presenza di mucche o maiali nella fattoria, di campi di foraggio intorno alla cascina, di stalle costruite seconde tecniche tradizionali. E i risultati hanno stabilito che le rondini, che sono molte legate al luogo in cui sono nate e ritornano al nido in cui hanno deposto le uova, sono tradizionaliste anche per quanto riguarda le strutture dove costruire il nido. Le rondini preferiscono infatti le vecchie stalle in cui abitano da alcuni anni mucche o maiali, con molti campi di foraggio che circondano la cascina. In più, nelle fattorie dove ci sono animali da allevamento ci sono molte più prede di quelle prive di animali. Lo studio ha stabilito che le vecchie stalle sono calde e confortevoli; in questi ambienti i genitori depongono prima le uova, e i nidiacei crescono meglio.