Approfitta delle feste per ricaricarti

L’atmosfera è quella giusta: il freddo, poco traffico per le strade, il silenzio e perché no?  una sana voglia di prendersela comoda. Se abbiamo qualche giorno di vacanza possiamo dimenticarci la sveglia per un pochino: lasciamo dunque da parte i sensi di colpa e scopriamo cinque suggerimenti utili per approfittare delle festività per coccolarci un po’. ll buongiorno si vede dal mattino: affrontare la giornata con il sorriso è già un regalo enorme che ci dobbiamo fare. Pensiamo positivo e liberiamo la testa da pensieri e angosce per quanto possibile. I ritmi sono sempre troppo frenetici e a volte si procede per forza d’inerzia, quindi scendiamo dalla giostra e beneficiamo del  momento. Anche una tazzina di caffè gustata tra le lenzuola invece che di fretta al bar è un momento magico: prendiamoci il nostro tempo, non c’è proprio nulla di sbagliato. Saper dire no quando non abbiamo voglia di fare una cosa, di partecipare a una festa, di un caffè con le amiche o anche solo a un giro di shopping, è importantissimo. Difendiamo i nostri piccoli spazi senza timore di offendere nessuno. Durante l’anno siamo oberati da mille impegni, e non sempre possiamo declinare inviti o evitare di presenziare a partite di calcio dei figli, riunioni scolastiche, aperitivi di lavoro. Almeno per qualche giorno dedichiamoci solo a quel che ci piace fare: già questo sarà un modo di trattarci bene e ci farà sentire liberi e leggeri. Diamo tempo al tempo: durante le feste abbiamo tutto il tempo di tirare un respiro di sollievo, sederci un attimo e sgombrare la mente. Arrivare un pochino in ritardo al pranzo con amici e parenti o non aver ancora finito di incartare i regali non è certo un dramma, cerchiamo di non farci stressare da cose dall’importanza davvero relativa. Una boccata d’aria: purtroppo per molti di noi la giornata trascorre davanti a un computer o comunque seduti dietro a una scrivania, ma la vita sedentaria di certo non è una alleata di benessere. Oltre a indurci in depressione, può influire anche sull’aumento di peso e sulla buona circolazione sanguigna. Sfruttiamo dunque dei ritmi meno frenetici delle feste per cercare di limitare l’uso dell’auto e preferire qualche passo a piedi. Potremmo accorgerci di nuovi negozi che non avevamo ancora notato e guardare la città con occhi diversi: a volte la felicità è fatta davvero di piccole cose. Infine quando la giornata volge al termine, possiamo finalmente dedicarci qualche minuto solo per noi. Che si chatti con le amiche, ci si svaghi con i social o guardando un film, non ha importanza: quel che conta è sentirci liberi e finalmente senza troppi pensieri. Il consiglio intelligente? Una bella tazza con una tisana fumante da sorseggiare pian piano per scaldarci e coccolarci sarà perfetta per addormentarci sereni e godere di un prezioso e benefico sonno ristoratore.

 

Trasformare una stanza in uno Chalet

Immaginate  per un attimo di chiudere  gli occhi e di essere in montagna…la neve, il calore di un camino e una bella tazza di cioccolata calda. Se volete ricreare questa avvolgente atmosfera da Chalet Visto i tempi che stiamo percorrendo non tutti hanno la possibilità di disporre della casa in montagna dove trascorrere qualche week end in pieno relax, ma questo non significa che non si può adattare una stanza della nostra casa con elementi che richiamano lo stile Chalet. Una stanza arredata ispirandosi allo stile Chalet deve innanzitutto evocare sensazione di tranquillità e benessere. Per questa ragione bisogna utilizzare un materiale caldo e accogliente come il legno e per accentuare questa sensazione di calore non può mancare ovviamente il camino. Quest’ultimo lo si può realizzare in pietra, in marmo oppure se si vuol dare un tocco più moderno si può scegliere anche il vetro che con la sua trasparenza contornerà il fuoco esaltandone le fiamme. E i mobili? Ricordate di sceglierli sempre in legno anche se con diverse tonalità ma che diano un aspetto naturale. Il tocco in più da non sottovalutare per ottenere lo stile Chalet sono i tessuti : plaid, coperte, cuscini in pelliccia o in lana che  vi regaleranno una sensazione di piacevole morbidezza.

Trasformare una stanza in uno Chalet

Immaginate  per un attimo di chiudere  gli occhi e di essere in montagna…la neve, il calore di un camino e una bella tazza di cioccolata calda. Se volete ricreare questa avvolgente atmosfera da Chalet Visto i tempi che stiamo percorrendo non tutti hanno la possibilità di disporre della casa in montagna dove trascorrere qualche week end in pieno relax, ma questo non significa che non si può adattare una stanza della nostra casa con elementi che richiamano lo stile Chalet. Una stanza arredata ispirandosi allo stile Chalet deve innanzitutto evocare sensazione di tranquillità e benessere. Per questa ragione bisogna utilizzare un materiale caldo e accogliente come il legno e per accentuare questa sensazione di calore non può mancare ovviamente il camino. Quest’ultimo lo si può realizzare in pietra, in marmo oppure se si vuol dare un tocco più moderno si può scegliere anche il vetro che con la sua trasparenza contornerà il fuoco esaltandone le fiamme. E i mobili? Ricordate di sceglierli sempre in legno anche se con diverse tonalità ma che diano un aspetto naturale. Il tocco in più da non sottovalutare per ottenere lo stile Chalet sono i tessuti : plaid, coperte, cuscini in pelliccia o in lana che  vi regaleranno una sensazione di piacevole morbidezza.

Foliage

Ubriacarsi di naturale bellezza, rincorrendo magie cromatiche e vegetazione, stringendo alberi dalle foglie multicolor e cercando la luce perfetta per uno scatto unico: i viaggi d’autunno hanno un sapore diverso, quando la luce si abbassa e mostra un mare calmo blu cobalto, ma senza milioni di sguardi sognanti alla ricerca di sole e tintarella. Del resto, questa è una stagione a metà, in equilibrio tra la fine dell’estate con i suoi paesaggi assolati e l’avvicinarsi dell’inverno, con panorami silenziosi di neve e freddo. Eppure adesso va in scena uno degli spettacoli più belli che la natura sappia donare. Lo chiamano foliage ed è il momento in cui le foglie degli alberi si preparano a volare via trasportate dal vento, per lasciare spazio poi alle nuove fioriture primaverili. Adesso, intanto, si accendono di sfumature incredibili che dal rosso acceso passano al giallo e toccano gradazioni di verde brillante e marrone. In contrasto con il cielo, sembra di essere di fronte al più bel quadro mai visto e, invece, questo fenomeno persino difficile da descrivere, si può vedere in diverse parti del mondo. Scarpe comode, borsa, macchina fotografica e voglia di scoprire scenari mozzafiato: non serve altro per volare in un mondo a parte. Dall’America fino all’Italia è tempo di assicurarsi un posto in prima fila, per osservare le foglie che si illuminano di tinte diverse.

Balconi d’autunno

E’ vero che in autunno cadono le foglie…però in autunno fioriscono anche bellissime piante! In questo periodo potete colorare il vostro giardino o il vostro balcone con fiori sgargianti e allegri, che si discostano dai colori tono su tono tipici della stagione. L’erica ama le temperature fresche, ma non si spaventa di fronte al freddo vero e proprio. Abituata ad adattarsi al territorio montano, ricavandosi spazi spesso angusti tra le rocce, è una pianta resistente e dalle poche pretese Aggiungete un pugno di ghiaia alla sua terra, quando la piantate, per evitare che ristagni l’acqua. La sua fioritura inizia proprio in autunno e i suoi colori possono variare dal viola intenso al rosa pallido.  Conosciuta e gradita sin dall’antichità, i suoi rami erano utilizzati per realizzare delle scope “sacre”, utilizzate per pulire i pavimenti dei templi di culto. Cavoli ornamentali: sono il must della stagione, non potete non averli! Non sono sicuramente quelli usati per le zuppe: i cavoli ornamentali sbocciano in autunno con un’armonia di colori nelle loro foglie che ne rimarrete incantati. Resistono al freddo, sono molto economici e fioriscono fino a primavera. Perfetti nelle fioriere, non perdono le foglie e con il freddo intensificano i loro colori, che possono variare dal bianco, al verde, al rosa, al viola, a foglia sfumata oppure ondulata, con dimensioni variabili, secondo le vostre possibilità di spazio. La skimmia è un arbusto molto bello, i cui rami si caricano di bacche rosse per tutto l’autunno e tutto l’inverno. Ha foglie verdi e lucide, anche in versione marginata oppure fiorellini bianchi e rossi nella versione Rubella. Può essere piantata a terra oppure in vaso ed è molto resistente. Formium: adatto a fioriere di grandi dimensioni, il Formium ha lunghe foglie a punta di lancia, davvero singolari. E’ una pianta resistente, vigorosa e con colori d’impatto: nelle loro varietà resistenti al gelo abbelliranno i vostri terrazzi e balconi, purché siano coperte e non prendano la neve!

Una spiaggia invasa dalla schiuma

Venerdì scorso, gli abitanti di Naqoura, in Libano, sono rimasti a bocca aperta davanti al soffice manto bianco portato dal mare, che si è depositato sulla spiaggia cittadina. Neve? No: una schiuma densa e persistente, in quantità così esagerate da provocare inquietudine. Da che cosa è stata prodotta? Il fenomeno è stato documentato anche altrove ed è dovuto a una mescolanza di acqua, aria e tensioattivi, cioè sostanze che hanno la proprietà di abbassare la tensione superficiale di un liquido. Di solito, poiché le molecole della superficie dell’acqua sono attratte da quelle sottostanti, e vengono quindi “richiamate” verso il basso, le bolle formate dal viavai delle onde del mare scoppiano quasi subito: la superficie ritorna piatta.I tensioattivi, uniti all’acqua, ne fanno diminuire la tensione superficiale: le molecole sottostanti non hanno abbastanza forza per attrarre quelle superficiali e le bolle durano più a lungo Sostanze inquinanti prodotte dall’uomo, come fertilizzanti e sapone, agiscono da tensioattivi, ma la stessa proprietà appartiene anche composti di origine naturale come i grassi delle alghe e di pesci o vegetazione marina in decomposizione. Eventi come un picco di inquinanti rilasciati in mare o una fioritura eccezionale di alghe possono facilitare il fenomeno, che però, in questo caso sembra essere stato causato dal cattivo tempo, che ha agitato le acque facendo crescere gli strati di schiuma. Occasionalmente, la schiuma marina può essere irritante se inalata o toccata: lo è per esempio quando i tensioattivi sono residui di alghe tossiche, che in forma di aerosol può irritare le vie respiratorie

 

La leggenda della Principessa della neve.

C’era una volta un regno senza principesse. Il re e tutti i sudditi dicevano: Un reame senza principesse è come un giardino senza rose. In particolare, la regina che era molto triste, si nascondeva all’esterno del torrione del castello a piangere per la mancanza di una piccola figlioletta. Di fronte al castello, sulla Marmolada, abitava la Regina delle Nevi nel suo palazzo di ghiaccio, che la sentì piangere e le chiese il motivo di tanta disperazione. La regina Chiomadoro desiderava una principessa, da coccolare e far divertire. La regina della neve, commossa, rientrò nella sua casa di ghiaccio e ne uscì portando con sé una piccola culla. La fece cadere nel giardino del castello al suo interno c’era una piccola principessa di neve. La principessina però doveva stare lontana dal sole, altrimenti si sarebbe sciolta. Fu così che per proteggerla, il re bandì il sole dal regno ed impose a tutti di invertire il giorno con la notte. All’inizio tutto il regno era  felice dell’arrire alla principessa. Poi, con il passare del tempo, tutti risentirono del cambiamento divenendo lunatici, smorti in viso ed molto stanchi. La principessa una dolce fanciulla, era sempre gentile con il prossimo. Vedere tutti gli abitanti del regno sempre più fiacchi e sconvolti la faceva angosciare. Interpellata tutta la corte sul perché di questa sofferenza, senza ottenere una risposta soddisfacente, la spinse a rivolgersi ad una donna sapiente che abitava nei boschi. La donna non riconobbe e le disse la verità: tutti gli abitanti del regno sarebbero morti per la mancanza del sole, a cui avevano rinunciato per tutelare la principessina, in lacrime decise di porre fine a questa sofferenza, mettendosi di fronte ai primi raggi dell’aurora. Il Sole, che non voleva sciogliere la bella fanciulla, rimase abbagliato e stupito dal suo sacrificio. Ecco che allora decise di farla salire sul sulla sua carrozza e permetterle di regnare sul mondo insieme a lui. E questa è una delle tante leggende sulla neve.E voi avete già pianificato la vostra vacanza sulla neve? Tra ciaspole, slittino e altre attività invernali un week end in coppia o in famiglia sulla neve servirà a rendervi felici

 

Vento e freddo alcuni utili consigli

L’ondata di maltempo che si sta abbattendo su tutto il Paese, con neve e freddo diffusi, metterà a dura prova anche gli animali. Non soltanto quelli che abbiamo in casa, che hanno comunque una famiglia che si occupa di loro ma, soprattutto, i selvatici e i randagi, che dovranno fare i conti sia con il gelo sia con l’aumento del fabbisogno calorico giornaliero. Per prima cosa è sempre bene fare delle scorte di cibo sia per i cani e gatti che vivono in casa, sia per i selvatici. Tra questi ultimi, gli uccelli rappresentano una categoria particolarmente a rischio, non riuscendo a trovare cibo sul terreno e sugli alberi coperti dalla neve. Ma ecco di seguito alcuni consigli per aiutare gli animali a superare l’emergenza gelo. Per quelli che vivono con noi, tenerli dentro casa o, comunque, in un luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane e considerare che anzitutto i cani a pelo raso possono necessitare di un cappottino. Se sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento si consiglia di recarsi al più presto dal proprio veterinario di fiducia. Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera è essenziale asciugarne con cura tutto il corpo, specie orecchie e zampe. Attenzione alla permanenza su neve e ghiaccio, quando li portiamo a fare la loro passeggiata, perché la neve e le basse temperature possono causare principi di assideramento. Lasciare nel giardino, sul terrazzo oltre a qualche “golosità”, una ciotolina d’acqua tiepida e pulita Rifornire le casette installate in autunno o provare a posizionarle ora sul terrazzo o nel giardino in modo dar garantire ai volatili un luogo sicuro dove trovare cibo  in abbondanza e riparo; naturalmente, le casine devono essere posizionate in luoghi al riparo dai felini e dovrà essere rifornita fino alla primavera; non interrompere la somministrazione di cibo, gli uccelli possono perdere un punto di riferimento molto importante durante l’inverno. Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo; ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali cornflakes; è possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Sono infine da evitare legumi crudi, latte e pane.

 

Giornata mondiale dell’orso polare

Entro i prossimi anni rischiamo di perdere il 30% della popolazione di orso polare finora stimata tra i ghiacci artici. È il messaggio che il WWF lancia alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Orso polare, che si celebra oggi, martedì 27 febbraio.Gli orsi polari spariscono perché sparisce il loto habitat. Per questo la giornata di oggi è uno spunto per riflettere sulla conservazione della natura da parte dell’uomo. A gennaio l’estensione dei ghiacci artici era al di sotto della superficie rilevata in passato, secondo i rilevamenti della NSIDC che utilizza misurazioni satellitari. Si tratta complessivamente di almeno 1,36 milioni di chilometri quadrati sotto la media delle rilevazioni e il mese di febbraio si sta concludendo con un ulteriore flessione rispetto alla media».  Nell’Artico il cibo spesso scarseggia e anche d’estate, quando la bancisa polare si ritrae può essere difficile per gli orsi trovare abbastanza da mangiare e spesso devono nuotare per lunghe distanze prima di approdare sui ghiacci che si stanno ritraendo e da cui l’orso riesce a cacciare. I ghiacci artici estivi così importanti per la vita dell’orso potrebbero essere praticamente scomparsi entro il 2040. Quando il cibo scarseggia gli orsi polari cercano di trovare fonti alternative di cibo sulla terra ferma fra cui buoi muschiati, renne, piccoli roditori, molluschi, pesce, uova, alghe bacche e addirittura spazzatura. Qualche volta gli orsi polari cacciano beluga, balene e trichechi adulti.

Alloggi eco-friendly

Un agriturismo biologico immerso nella natura, un  bed & breakfast a zero emissioni in un antico borgo, una tenda  sull’albero, una yurta mongola vicino alla città, un bivacco di montagna a zero emissioni, un eremo in un antico monastero: sono alcune delle strutture ricettive piu’ originali in Italia, per una vacanza in armonia con la natura. Tra le principali caratteristiche spiccano:  cibo biologico, accessibilità senza auto, elettricità da fonti rinnovabili. Ecco alcuni esempi  Dormire in tenda sull’albero Sicilia, Parco Avventura nelle Madonie: l’esperienza unica di dormire a 7 metri di altezza in una tenda sospesa sull’albero. Se avete figli, meglio ancora, perché nel parco potrete trovare 80 giochi, suddivisi in 10 percorsi avventura. Al mare nella tenda berbera Nel cuore della Maremma toscana a Capalbio Scalo si trova questo campeggio insolito e lussuoso. A pochi passi dal mare, nella macchia mediterranea splendide tende berbere dominano 11 km di litorale sabbioso Dormire come un pastore in una ‘pinnatu’ Sardegna, Santa Lucia di Siniscola Nuoro, a soli 2 km da una splendida spiaggia incontaminata, sono state recuperati gli antichi ‘pinnatu’: ricoveri che si rifanno alle antiche capanne nuragiche ed erano utilizzate dai pastori sardi. Da non perdere il paese di Santa Lucia, un piccolo borgo di pescatori che si affaccia sul mare Se ci arrivi dormi gratis Se riesci ad arrampicarti fino a 2531 metri d’altezza, sulle montagne friulane, il bivacco di Luca Vuerich vi accoglie gratis. Una casetta da otto persone per un sogno ad occhi aperti tra marmotte e stambecchi. In un Igloo di ghiaccio È solo per la stagione invernale, ma iniziate a prendere nota: a 2845 metri, tra le Alpi della Ötztal, potrete soggiornare in tre autentici igloo, fatti di neve e ghiaccio. Una notte da brividi da veri esquimesi!