Devi vendere la tua casa fai attenzione a….

Un proprietario che vuole vendere la sua casa spesso pensa solo a liberarsene senza apportare quelle modifiche che in realtà la farebbero vendere più rapidamente ed a un prezzo migliore, ecco alcuni consigli per preparare al meglio una casa prima delle visite. Riparazioni e Manutenzione. Anche se una casa presenta grossi e costosi lavori di ristrutturazione bisogna almeno concentrarsi sui lavori di manutenzione che è possibile effettuare in anticipo e con spese contenute. Utilissimo è quindi riparare porte e finestre se difettose, tinteggiare le pareti con colori neutri, sostituire lampadine e prese rotte. I particolari sono molto importanti fate in modo che l’acquirente visiti una casa funzionale e ben messa, anche una maniglia rotta deve essere sistemata affinchè l’immobile non risulti in uno stato di abbandono. Mobili e oggettistica. In molti casi succede che le case in vendita, soprattutto quando abitate, siano piene di mobili. Un acquirente che si ritrova a visitare una casa con troppa mobilia non la troverà spaziosa come vorrebbe. Per far in modo che il compratore possa immaginare come utilizzare tutti gli spazi presenti, togli tutto ciò che è inutile ed d’ostacolo. Togli l’arredamento in eccesso, gli oggetti inutilizzati o rotti ma che per te sono dei ricordi magari riponili in un cesto una scatola o un baule. Lo stesso discorso vale per le foto evita di presentare la tua casa colma di quadri e foto personali , l’ideale è quello accogliere le persone in ambienti ordinati. Ordine e Pulizia Ancor prima delle riparazioni e dell’eliminazione di mobili e oggetti inutili occorre pulire la casa in maniera approfondita. Lucida i pavimenti, pulisci porte e finestre, sostituisci le tende rovinate ed anche gli asciugamani nel bagno. Pulisci a fondo la cucina sgrassando fornelli e lavandini, tutti gli ambienti dovranno essere puliti e luminosi. Prediligi vasi di fiori e piante da interno senza esagerare,colloca qua e la dei  profuma ambienti e lascia aperte le persiane in modo da lasciar entrare la luce naturale in casa.Cerca di organizzare le visite durante la luce del giorno in orari in cui il sole possa valorizzare gli ambienti, se non ti sei affidato ad un agente immobiliare evita di seguire passo passo gli acquirenti quando visiteranno la tua casa, lasciali liberi per le stanze e rimani in disparte ma pronto per rispondere alle domande che ti faranno. Ricorda che anche il più piccolo particolare può fare la differenza soprattutto nel mercato immobiliare di oggi che offre molta scelta agli acquirenti.

Che cosa fa funzionare, davvero, un matrimonio?

Qual è il fattore determinante perché una storia resista agli urti del tempo, al lavorio nefasto e inesorabile della quotidianità, alla noia? Rispondere è un rebus complicato che non smette di interessare una moltitudine di coppie assediate dal nemico numero uno, il venir meno di “quella cosa lì” anticamera certa della crisi e forse della rottura. Tutti vogliono sapere come si fa. E studiosi, esperti e osservatori non mancano di dire la loro.Valentina Rimini, per esempio, non ha dubbi: nel suo L’amore non ha legge,punta molto sul recupero della parte più passionale di un rapporto. E suggerisce di tirare il freno a mano negli affari e di concedere più spazio al sesso: in una relazione l’intesa fisica – ricorda Rimini – conta per il 70 per cento.Sembra darle ragione The science of kissing, l’ultimo libro di Sheril : il segreto della durata di una relazione sta nel bacio. È col bacio che capiamo se siamo di fronte all’anima gemella, ed è importante che, negli anni, una coppia continui a baciarsi, mantenendo viva un’intimità forse ancora più profonda di quella sessuale, E se invece il segreto si custodisse inaspettatamente nella sottomissione femminile? La provocazione arriva da  Miriano«Tocca alle donne, per far funzionare un matrimonio, recuperare virtù e ruoli antichi, tutti femminili, come la pazienza, la mitezza, la comprensione, l’accoglienza», spiega Miriano che  convinta che le donne debbano tornare a fare le donne  continua, rincarando la dose: «Bisogna amare per prime. E per quanto riguarda la sottomissione  l’obbedienza leale e generosa, il mordersi la lingua prima di rispondere  ricordare che chi “è sotto” sostiene tutti, fa da fondamenta. È chi sta sotto che regge il mondo».La durata, di per sé, non è un indice certo che le cose vadano bene. Le persone stanno insieme a lungo per molti motivi, che spesso non c’entrano nulla con l’amore, dal mutuo ai figli piccoli, alle insicurezze personali. Stare bene, addirittura essere felici, è questo invece il problema. La formula vincente, assicura  Aron, c’è e si chiama “me-marriage”, in italiano,  suona male, potremmo chiamarlo “matrimonio- me”. Sarebbe a dire: le unioni più felici, soddisfacenti e anche durature, sono quelle che favoriscono la crescita personale, è quella che consente a ciascun partner di ampliare il sé, personale. Di apprendere cose nuove e realizzarsi come individuo attraverso l’altro. In un cantuccio ormoni impazziti, passionalità e romanticismo, ma anche soldi e interessi economici, tipici di certe coppie-impresa votate a obiettivi molto concreti. Tutto questo, spiega Aron, va in secondo piano rispetto alla crescita personale”, il fattore x che, in una relazione, dona vero benessere e felicità. Quanto il vostro partner ha contribuito a farvi imparare cose nuove? Quanto l’averlo conosciuto vi ha reso migliore? Sono solo un paio delle domande di un breve test messo a punto dai due studiosi per misurare il quoziente di “auto-espansione” raggiunto con il partner.