Sulla costa nord pacifica del Perù in una vastità di mare sorge un piccolo villaggio di pescatori chiamato Chicama, qui nasce un’onda leggendaria, l’onda sinistra più lunga del mondo. Quest’onda straordinaria è oggi più al sicuro, per la gioia della popolazione locale e dei surfisti di tutto il pianeta, Chicama è infatti diventata la prima onda al mondo protetta da una legge nazionale.A Chicama nasce quella che è considerata l’onda più lunga del mondo, ora è protetta da una legge nazionale Il governo del Perù, ha stabilito delle norme per la tutela del tratto di costa interessato, ad esempio non si potrà costruire niente a meno di un chilometro dall’onda, in modo da non influenzare la forma dell’onda e il vento. Ci sono voluti oltre due anni e numerose valutazioni di impatto ambientale per ottenere questo storico risultato. Spesso surfisti e associazioni ambientaliste si scontrano con governi e amministrazioni locali per ottenere la tutela della costa, è il caso ad esempio di Ramón Navarro, surfista cileno di Patagonia che si batte per proteggere Punta de Lobos dallo sviluppo costiero incontrollato e per trasformarla in una riserva naturale per il surf.
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La papaia un elisir di lunga vita
La papaya è il frutto della Carica papaya, albero appartenente alla famiglia delle Caricacee, che può raggiungere un’altezza anche di 10 metri. Anche detto melone dei Caraibi, può pesare fino a 5 kg. Oggi i suoi principali produttori sono Stati Uniti, Messico e Porto Rico.La papaya apporta vitamine e minerali ed è fonte di flavonoidi, ottimi antiossidanti, capaci di contrastare l’azione dei radicali liberi. Tra le azioni che le vengono attribuite, ricordiamo l’eliminazione delle scorie metaboliche, l’aumento delle difese immunitarie, l’attività antistress e rivitalizzante e l’azione protettiva verso alcuni tipi di tumore, come quello al colon e alla prostata. Viene utilizzata contro la stanchezza e lo stress, contro l’invecchiamento, nelle situazioni infiammatorie e nelle malattie croniche, contro i problemi di digestione, per stimolare le difese immunitarie, per aumentare le prestazioni sportive e la vitalità dell’organismo in generale. Il consumo di papaya potrebbe interferire con l’azione di farmaci anticoagulanti, in questi casi occorre quindi molta cautela. Inoltre, poiché i flavonoidi attraversano la placenta, è sconsigliabile l’utilizzo in gravidanza. In commercio la si trova sotto forma di bustine, compresse o sciroppo, spesso come papaya fermentata. In cosa differisce la papaya fermentata da quella non fermentata? La prima viene sottoposta a un processo di fermentazione che dura 10 mesi e consente di potenziare l’azione antiossidante e immunomodulante.
Gatesgarthdale Beck
Gatesgarthdale Beck è il nome del ruscello che scorre ripido attraverso questo passo montano. Tra gli itinerari più elevati nel Lake District, Honister Pass non è solo un punto di passaggio, ma un luogo di grande bellezza che merita una visita apposita. Il paesaggio è tipico della regione: vallate erbose che si estendono su dolci colline e picchi rocciosi da cui godere panorami meravigliosi dell’affascinante Cumbria. Questo è anche un sito di interesse storico: l’ultima miniera di ardesia attiva d’Inghilterra si trova in cima al passo ed è possibile visitarla da qui si ricava questa roccia metamorfica che adesso è divenuta un must in cucina dove viene usata come piatto o vassoio per servire pietanze o come inserto decorativo in vassoi e oggettistica Un’ultima curiosità: sembra che Honister Pass detenga il record del Regno Unito per la più alta quantità di pioggia caduta in un periodo di 24 ore. Considerando il clima britannico in generale, qui deve piovere davvero tanto!
Qualcosa di romantico
Esiste per caso qualcosa di più romantico, che ammirare il tramonto in mezzo al mare? Qualcosa di più magico di un risveglio in un luogo sempre diverso, della possibilità di nuotare in acque cristalline in compagnia della propria dolce metà, di vivere ogni giorno un’esperienza nuova? Probabilmente no. Ed è per questo motivo che i molti decidono di passare il loro viaggio di nozze in crociera. Ma quali sono le destinazioni più amate? Uno tra gli itinerari più spettacolari è quello che porta alla scoperta dei Caraibi e delle Antille. Le località sono un vero sogno, e sono perfette per una luna di miele: Miami, Antigua-Barbuda, Saint Kitts – Nevis, Isole Vergini Britanniche, Guadalupe, St. Maarten, Giamaica, Aruba, Colombia, Panama, Messico. Per chi volesse approfittare del proprio viaggio di nozze per esplorare l’Estremo Oriente, le compagnie navali suggeriscono un viaggio di 15 giorni con partenza e arrivo a Singapore, si va alla scoperta delle bellezze di Thailandia, Malesia e Cambogia per una luna di miele che visiti luoghi paradisiaci, ma che permetta anche d’entrare in contatto con tutto il fascino della cultura orientale. Inoltre tra gli angoli più romantici d’Europa, i Fiordi Norvegesi occupano una posizione d’onore. Ecco dunque che, esplorarli in viaggio di nozze diventa un’esperienza davvero affascinante.
Perchè si festeggia il carnevale?
Da Venezia a Rio De Janeiro, tra maschere, travestimenti, dolci e scherzi. Il termine Carnevale deriva dal altino «carnem levare» «privarsi della carne» , con un riferimento all’ultimo banchetto che secondo la tradizione si teneva l’ultimo giorno prima di entrare nel periodo di Quaresima. La data è legata a quella della Pasqua: alla fine dei festeggiamenti, infatti, arriva il Mercoledì delle Ceneri che segna l’inizio della Quaresima, un periodo caratterizzato, invece, da un maggiore controllo, anche spirituale. Una piccola differenza è rappresentata dal Carnevale ambrosiano, la cui particolare durata finisce infatti con il «sabato grasso», quattro giorni dopo rispetto al tradizionale martedì sembra risalire a un pellegrinaggio del vescovo Ambrogio che aveva annunciato il suo ritorno «in tempo per celebrare con i milanesi le ceneri». La popolazione posticipò il rito alla domenica successiva per aspettarlo. È nel Medioevo che ritroviamo molti aspetti della festa attuale. Nel 2019 la Pasqua sarà il 21 aprile: il Giovedì Grasso è caduto il 28 febbraio, mentre il Martedì Grasso sarà il 5 marzo. Da mercoledì 6 marzo Mercoledì delle Ceneri, inizierà la Quaresima, mancheranno quindi quaranta giorni precisi alla Pasqua
Carnevale tempo di festa
Tempo di Carnevale: lo spirito del travestimento, dell’allegoria, del diventare altro ha la sua legittimazione culturale. Il Carnevale diverte i bambini ed appartiene anche agli adulti. L’Italia è un paese carnevalesco: Venezia, Viareggio, Putignano e tanti altri. Ma anche in altri paesi, come Rio de Janeiro il più famoso, è una ricorrenza da celebrare con la massima giocosità trasgressione. Santa Cruz vanta il più “brasiliano” dei carnevali europei: per due settimane la città è invasa da folkloristiche parate. Quest’anno il tema della festa sarà “Il mare e le profondità marine” Si eleggerà la regina della festa, e si proseguirà con le sfilate della “Cavalcata” Nonostante tutto il Mercoledì delle Ceneri,verrà effettuata la “Sepoltura della Sardina” lo spirito del Carnevale, rappresentato da una sardina di cartapesta, venga bruciato, la conclusione vera e propria ha luogo solo nel fine settimana, tra spettacoli, sagre dolci e ulteriori sfilate.
I sapori e I profumi tipici della cucina messicana
Sapori forti, piatti ricchi e ricette che trovano nella semplicità delle materie prime il proprio punto forte. Oggi scopriamo i piatti tipici della cucina messicana Le acque trasparenti del mar dei Caraibi e le rovine maya e azteche, infatti, non sono le uniche attrazioni di questo meraviglioso paese: mai oggi, infatti, viaggiare significa scoprire i sapori del luogo, lasciandosi inebriare dai profumi giungenti da piatti spesso lontani dalla nostra tradizione gastronomica, ma ugualmente gustosi e saporiti. E allora, sediamoci a tavola e godiamo di quest’esplosione di colori e aromi. Andiamo a scoprire alcuni dei piatti più famosi della cucina messicana e proviamo a ricrearli anche a casa nostra. Partiamo dai tacos, una vera e propria specialità messicana. Street food per eccellenza, quello dei tacos è un mondo variegato. Base del piatto sono le tortillas di mais che, piegate a mezzaluna, vanno a accogliere il condimento, che può essere tra i più diversi: dal pesce, alla carne, al formaggio, dalle salse dolci a quelle piccanti, passando per quelle agrodolci, crude o cotte, si può dare spazio alla fantasia per dar vita al proprio taco preferito. I Burritos Ancora una volta troviamo una tortilla alla base del piatto. La differenza rispetto ai tacos, però, risiede nel tipo di farina utilizzata e nel modo in cui la tortilla viene arrotolata. La tortilla del burrito, infatti, è normalmente preparata con farina di grano e ripiegata su se stessa andando a formare un fagotto. Il ripieno dei burritos così come per i tacos, può essere molto vario. Abitualmente al suo interno troviamo carne cotta e speziata, insieme a cipolle, salsa piccante e fagioli. Il piatto può essere ulteriormente arricchito, con guacamole, formaggio, panna acida o salsa di pomodoro. Il guacamole È arrivato il momento di fare un ossequio al re delle salse messicane: il guacamole. Il guacamole è una salsa color verde acceso a base di avocado. Perfetta con le tortillas, il guacamole è inoltre servito come complemento di moltissimi piatti della cucina messicana Chili con carne Quante volte avete sentito nominare il chili con carne? Si tratta, forse, di uno dei piatti più celebri della cucina messicana. Si tratta di uno speziatissimo spezzatino preparato con carne di manzo, chili rosso, fagioli rossi e pomodoro. Sovente accompagnato da semplice riso bianco, il chili con carne è una vera e propria esplosione di sapori, adatta però a chi ama il cibo piccante Quelli descritti qui sopra sono solo alcuni degli innumerevoli piatti tipici della cucina messicana: accostarsi ad una tradizione gastronomica diversa dalla propria significa scoprire continuamente sapori e profumi diversi
I cibi da appuntamento
Ben lontani dal cheeseburger disordinati i migliori cibi da appuntamento aiutano a mantenerci puliti, freschi e a nostro agio. Un piatto di pasta come ziti, penne o farfalle possono essere una grande scelta. Il fatto di “colpire” sicuri con la forchetta un boccone, potrebbe renderci più disinvolti. Evitiamo, in questo senso, tagliatelle e spaghetti: il rischio di macchiarsi è in agguato! Come poter sbagliare con il sushi. Bocconi ben presentati, puliti e di facile “presa”. Ma se non siete in grado di utilizzare le bacchette, lasciate stare. Uno degli aspetti più affascinanti dello stare a tavola, è saperci stare! La disinvoltura è sempre apprezzata. Attenti alla salsa di soia. E non scartate lo zenzero: è un ottimo digestivo e potrebbe salvare da possibili nervosismi. Quasi ogni ristorante ha un piatto con pollo nel menu. Il pollo fritto è il primo fra i migliori cibi da ordinare. Non lascia cattivo odore a proposito: evitate l’aglio! ed è buono. Cosa vuol dire che è buono? Semplice: mette di buon umore. Le tapas sono quella via di mezzo che può salvare. Immaginate di trovarvi a cena con un tipo noiosissimo. Il fatto di poter mangiare uno degli street food più famosi vi può aiutare. Tra la cena e l’aperitivo, i tempi dedicati alle tapas possono essere tranquillamente gestiti come preferite. Ma in caso vi trovaste a vostro agio, non c’è niente di meglio per condividere un cibo. Con un risotto non sbaglierete. Facile da mangiare anche se foste bambini. Tenetene conto se pensate di fare quattro salti dopo cena…Se optate per il messicano, evitate il burrito. E scegliete una quesadilla. È un antipasto by Mexico simile a una piadina. Viene servito farcito, ma già tagliato in fette ordinate. Se dovete usare le mani, almeno andate sul sicuro. Se siete fuori per un drink, invece di accompagnarlo a stuzzichini di indubbia preparazione, andate dritti al dolce. Una torta è simpatica, divertente e soprattutto dolce. Darete un’ottima impressione: amate lo zucchero e siete disposti ad andare fino in fondo… al contrario potreste utilizzare il dessert come arma per far capire che avete concluso la serata!
Avocado pericoloso chi l’avrebbe mai detto
Il frutto tropicale per cui il mondo sembra andare pazzo, protagonista di locali dedicati come l’Avocaderia aperta da tre ragazzi italiani a Brooklyn in realtà spedisce ogni anno al Pronto Soccorso circa mezza dozzina di persone, tutte con ferite profonde sul palmo delle mani, lacerazioni di nervi e tendini Ma chi a provato a tagliare un avocado, non stenta certo a crederci: sfuggente, viscido, dalla forma irregolare e con quel “pirulino” sulla sommità duro e difficile da eliminare, tagliare l’avocado richiede una manualità pari a quella richiesta per le noci di cocco, pur essendo molto più morbido.E allora? Rassegnarsi a rischiare palmi lacerati oppure evitare uno dei frutti più buoni e nutrienti del pianeta?Così buono e nutriente che siamo disposti a pagarlo ben caro, visto che il prezzo è praticamente raddoppiato rispetto allo scorso anno, a causa della scarsità di raccolto in Messico.ecco alcuni suggerimenti per pelare un avocado: basta disporre di una mannaia, o comunque di un coltello robusto e un buon tagliere null’altro. Una volta diviso il frutto in due parti, occorrerà levare il nocciolo, inspiegabilmente rimasto attaccato a una delle due. Dopodiché, entra in scena la mannaia, o un coltello abbastanza massiccio da essere affondato con colpo secco nel nocciolo, facendolo penetrare per almeno un centimetro. In seguito, con agile movimento del polso, occorre far ruotare tutto, coltello e nocciolo assieme, di quanto basta perché quest’ultimo si stacchi dalla polpa; basteranno circa novanta gradi.E qui viene il bello. Dopo aver ottenuto due metà prive di nocciolo, bisogna levare la buccia, la parte più pericolosa di tutta la faccenda. Ecco il vero colpo di scena; riponete la mannaia: l’oggetto giusto da impiegare è infatti un semplice cucchiaio, inserito tra buccia e polpa. Scavare, delicatamente, con cura, fino a staccare tutta la polpa dalla buccia, cercando di conservare la forma originaria e non tirare fuori un purè di avocado. A questo punto sfoderate tutta la vostra creatività e intagliatelo facendolo divenite un opera d’arte
La casa sull’albero
L’idea di base è quella di una casa sull’albero proprio come quella che sognavamo da bambini quando si giocava in giardino, ma con tutto il lusso e tutti gli agi di un resort di alto livello, e soprattutto con il panorama circostante della giungla che si tuffa nell’oceano. Questa idea è stata realizzata a Yelapa, un piccolo villaggio sulla costa occidentale del Messico: qui il Verana Hotel struttura turistica da sempre attenta al rispetto dell’ambiente, ha inaugurato la sua nuova V House, Messa a punto da due architetti, questa casa era stata inizialmente pensata per ospitare il personale dell’hotel, ma il suo successo è stato tale da spingere il management della struttura a ripensarla e destinarla ai clienti. Si tratta, in definitiva, di un complesso eco-friendly di piramidi capovolte incastonate in blocchi di cemento, il cui scheletro è costituito da travi in acciaio. Il complesso in questione si alza di circa 5 metri dal suolo, o meglio dalla i piramide costituisce una camera, con esterni interni e mobilio costruiti in legno e materiali locali per minimizzare l’impatto ambientale. Quella della V House è una struttura modulare, a cui possono essere aggiunte nuove piramidi e dunque nuove camere a piacimento. Al momento quella presente al Verana Hotel conta una camera padronale e due camere per ospiti di circa 5 x 5 metri ciascuna, dotate di bagni privati e di un tetto che consente di recuperare l’acqua piovana.
