Le emozioni di base hanno scopi di adattamento molto semplici ma importanti per la nostra sopravvivenza. Per quanto riguarda le emozioni piacevoli gioia, felicità ecc., si può affermare che la descrizione precisa di un’emozione positiva ha la funzione di rafforzare i legami affettivi e sentimentali con le altre persone. Gli scienziati che si occupano di emozioni da poco hanno ribadito la centralità dell’esperienza emotiva quale “canale comunicativo” agevolato nei rapporti con gli altri. La funzione adattiva delle emozioni spiacevoli o dolorose paura, rabbia, tristezza ecc., invece, sembra essere quella di “avvisarci” e di descrivere situazioni da noi interpretabili come ostili anche dal punto di vista psicologico oltre che fisico e quindi di comportarci di conseguenza ad esempio la reazione di paura di fronte ad un pericolo permette di reagire prontamente per evitarlo. Le emozioni sono esperienze che le persone evocano con grande frequenza sia per comunicarle ad altri, sia per riflettere fra sé e sé. Infatti, le informazioni più importanti che comunichiamo scambi comunicativi con amici, partner figli ecc. sono le esperienze emotive associate agli eventi che raccontiamo. L’emozione è dunque una esperienza intensa e passeggera che diventa un’occasione per prendere contatto con gli altri in vari modi.
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L’agopuntura
L’agopuntura, secondo la medicina tradizionale cinese, agisce perché riporta in equilibrio i flussi di energia e di sangue che scorrono nei canali dei meridiani del corpo, i cui “cancelli d’accesso” sarebbero proprio i punti che vengono stimolati con gli aghi. Questa spiegazione non può essere condivisa dalla medicina occidentale, che tuttavia conferma alcuni benefici della pratica. L’agopuntura, infatti, sembra capace di modificare le connessioni e l’attività di alcune aree cerebrali legate al dolore. Inoltre, gli aghi stimolano zone più ricche di vasi e nervi rispetto a quelle vicine, e questo favorisce la produzione di endorfine i nostri antidolorifici naturali, rilassa i muscoli e ha un effetto antinfiammatorio locale.L’agopuntura sembra insomma funzionare per diverse forme di dolore, da quello muscolo-scheletrico al mal di testa, ed è molto utilizzata in ginecologia, per cicli mestruali dolorosi o irregolari e per controllare i disturbi della menopausa. Se eseguita da mani esperte non comporta rischi sostanziali, a patto che non sia usata per curare tumori o altre patologie serie.
Amicizia
Spesso diamo gli amici per scontati, ci dedichiamo alla famiglia e trascuriamo gli amici, non ci impegniamo per fare nuove amicizie e coltivare quelle vecchie.Questa tendenza è in crescita. stando alle ultime stime disponibili,..Julianne Holt, professoressa di psicologia, ha condotto una meta-analisi e ha concluso che Le persone con un solido gruppo di amici hanno il 50% di probabilità in più di sopravvivere in qualsiasi momento della loro vita, piuttosto che coloro che non possono contare su un solido sostegno sociale.La dott.ssa Holt-Lunstad, inoltre, ha calcolato che avere pochi legami sociali è associato ad un rischio di mortalità equivalente a fumare quindici sigarette al giorno, ed è un’abitudine anche più rischiosa dell’obesità e del non praticare attività fisica. La salute, tuttavia, non è l’unico fattore in causa. Infatti..I nostri amici spesso possono conoscerci più di quanto noi conosciamo noi stessi. In particolare, i nostri amici sono più capaci di noi di descrivere i nostri tratti di comportamento. “Gli amici possono valutare meglio di noi se siamo persone divertenti, dominanti, affascinanti, ecc” ha spiegato.Gli amici ovviamente non possono essere più bravi di noi a capire quello che stiamo sentendo o pensando, ma sono superiori nell’indovinare il nostro quoziente intellettivo che solitamente noi sottostimiamo. Inoltre…Gli amici ci fanno più felici di qualsiasi altra cosa nella vita. Interessante il dato che, invece, i membri della famiglia non sembrano avere questo effetto. Infine, avere un amico che si vede quasi tutti i giorni,magari anche solo per un caffè seduti al bar rispetto a non averlo, è risultato avere lo stesso impatto sul benessere generale di guadagnare 100mila euro in più all’anno…è proprio vero chi trova un amico trova un tesoro!
Quadri come appenderli al meglio
Uno dei classici modi per decorare le pareti della propria casa, in qualsiasi ambiente, è arricchirle con dei quadri. Che siano oli, stampe, litografie ristampe di opere celebri, o portafoto con i vostri ritratti o quelli dei vostri cari, ognuno esprime con l’arte che sceglie di appendere in casa propria il suo gusto e personale senso estetico, raccontando attraverso il quadro qualcosa di sé ai suoi ospiti. Per questo è importante sceglierli con cura e appenderli con altrettanta attenzione. Appendere un quadro a prima vista potrebbe sembrare facile. Basta un chiodo ed un martello e il gioco è fatto. In realtà non è così. Bisogna valutare molti aspetti quali, da un punto di vista pratico, il peso e la tipologia, i supporti di cui è dotato, il tipo di parete su cui andremo ad attaccarlo. E, da un punto di vista squisitamente estetico, lo stile e i colori del dipinto o della stampa e dell’eventuale cornice in relazione all’ambiente in cui la andremo a collocare. Ed, ovviamente, alla eventuale presenza di altri quadri o elementi decorativi nella stanza.Da un punto di vista operativo, il quadro potrà essere appeso con chiodi e martello oppure con altri mezzi. Per le stampe o le tele molto leggere, come sono solitamente quelle senza vetro e senza cornice, si può avvalersi anche di nastro biadesivo da parete o le paste adesive. Entrambi questi metodi ci consentiranno di appendere il quadro senza bucare il muro. Per i quadri molto pesanti, invece, occorrerà prendere in esame l’eventualità di utilizzare veri o propri stop da muro. O appositi tasselli da fissare con il trapano. Quando si appendono i quadri, è molto importante anche osservare l’illuminazione. Se il quadro ha un vetro non antiriflesso, è bene che non sia sottoposto a fonti di luce diretta. In caso contrario o quando il vetro è assente, l’illuminazione può invece valorizzare l’opera, come avviene ad esempio nelle stesse gallerie d’arte, con faretti che puntano direttamente sulla tela. Circa il posizionamento di quadri vicini, infine, sarà bene utilizzare un criterio unico per tutti: solitamente i quadri vengono allineati rispetto alla base o, in alternativa, all’immaginaria linea centrale.
Conservare il pane
Alimento primario, simbolo di convivialità e cultura gastronomica italiana, il cestino con il pane non può mancare sulle nostre tavole. E che sia di grano duro, o tenero, ai cereali o di farina integrale, non importa. L’unica regola da seguire è che sia fresco e croccante . Certo è che esistono due grandi categorie: il pane comune a base di farina di grano, acqua e sale tranne quello di tradizione toscana che non lo contiene e i pani speciali arricchiti con mix di farine, grassi oli e frutta. Le altre distinzioni si basano sul tipo di lievito: di birra, chimico o naturale. Il lievito naturale a pasta acida è il migliore in assoluto per la salute e per il sapore.Il pane più buono si compra da chi lo produce direttamente, e non da un rivenditore. Se dopo poche ore dall’acquisto la mollica diventa gommosa vuol dire che il pane è scadente. E se affettandolo la crosta si stacca dalla massa significa che è stato congelato. Diffidate del pane troppo leggero: significa che di certo le farine sono molto raffinate. Ed evitate i panini completamente vuoti, frutto di una lievitazione troppo rapida: molto meglio una grossa pagnotta da consumare a fette. Ma come mantenerlo fragrante il più a lungo possibile? Il profumo e il sapore del pane fresco, non ha eguali, ma con i ritmi frenetici capita spesso di recarsi una sola volta a settimana a fare la spesa e si deve quindi approfittare per acquistare tutto l’occorrente fino alla spesa successiva, compresa un’abbondante scorta di pane: è quindi d’obbligo, conservare il pane nel modo corretto, cosicché il giorno successivo all’acquisto risulti ancora fresco e morbido, alcuni accorgimenti ci aiuteranno, avvolgere il pane in un panno leggermente umido,e collocatelo in un cesto contribuirà a tenere la freschezza fino al giorno successivo. È possibile porre il pane avanzato, in un contenitore o un recipiente sottovuoto, impedendo il contatto con l’aria, mantenendo così il pane, come appena comprato ancora per qualche giorno. Si può anche conservare il pane in un sacchetto di tela o utilizzare sacchetti di plastica ben chiusi avendo l’accortezza di far uscire tutta l’aria al suo interno e di avvolgere la pagnotta senza residui di ossigeno. Non utilizzate il frigorifero, renderebbe la mollica e la crosta gommose, mentre è possibile mettere il pane in freezer avvolgendolo in carta forno e sigillandolo definitivamente con la carta di alluminio.
Fortuna e sfortuna..
I portafortuna servono davvero. Per chi è superstizioso e ci crede è, ovviamente, la scoperta dell’acqua calda, ma anche gli scienziati si stanno convincendo del potere dei portafortuna, anche se non per ragioni soprannaturali. Questo perché molte ricerche sono arrivate alla stessa conclusione: il segreto perché vada tutto bene è… crederci. Perfino nei portafortuna. Se la fortuna è cieca, la sfiga è scientifica. Qualche anno fa alcuni ricercatori dell’università di Colonia, hanno invitato un gruppo di studenti a portare con sé il proprio talismano per sottoporsi a un test. Gli oggetti sono stati presi in consegna dai ricercatori con la scusa di fotografarli. Poi, a metà degli studenti i portafortuna sono stati restituiti prima che iniziassero dei quiz e delle prove di abilità come centrare un canestro, fare buca con una pallina da golf,mentre all’altra metà non sono stati restituiti.La scienza dimostra che se si pensa di essere fortunati, si finisce per esserlo per davvero, infatti chi aveva con sé il suo portafortuna è andato meglio in tutte le prove. Inoltre, alla richiesta dei ricercatori di supporre in anticipo il numero di parole da trovare risolvendo alcuni anagrammi, e di fissare la soglia di tempo dopo la quale avrebbero lasciato il test, le persone che avevano con sé l’amuleto si sono date obiettivi più ambiziosi. Erano tutti più convinti di potercela fare.Secondo i ricercatori, quindi, non solo avere con sé un portafortuna, ma anche solo dire “tengo le dita incrociate per te”, o anche l’inossidabile “in bocca al lupo”, può davvero servire perché aumenta l’autostima dando più fiducia negli obiettivi che ci si pone. Credere di avere la sorte dalla propria parte, insomma, attiva una specie di circolo virtuoso, perché rende meno ansiosi, più rilassati e più positivi. le ricerche dimostrano che ciò che viene avvertito come “buona stella” o “maledetta sfortuna” ha più a che fare con la psicologia che con la probabilità. 
La lavatrice portatile che rivoluzionerà il mondo del bucato
Viaggiate spesso per lavoro e, trovandovi spesso fuori casa, non potete mai fare la lavatrice? Se siete stanchi di spendere capitali in lavanderia, per voi è arrivata la soluzione ideale. Si chiama Dolfi ed è una “lavatrice da viaggio” che si può portare sempre con sé anche all’interno della borsa. E’ piccola, silenziosa innovativa e consente di ottenere risultati clamorosi: ecco qual è la tecnologia che consente di togliere facilmente le macchie dagli indumenti.Si chiama Dolfi ed è la cosiddetta “lavatrice portatile” che entra all’interno di una borsa, così da permettere a tutti di fare il bucato ovunque si trovino. A idearla è stato Andrea Fangueiro, fondatore di una società olandese, che ha dato vita a questa tecnologia super innovativa per dire addio alle lavanderie. Basta collocare il dispositivo all’interno del lavandino pieno d’acqua e, grazie a una tecnologia a ultrasuoni, una volta acceso quest’ultimo sarà capace di detergere i tessuti senza danneggiarli, togliendo con facilità anche le macchie più ostinate. Il tempo necessario per un ciclo completo è di 60 minuti ma i risultati saranno davvero impressionanti, tanto che sarà praticamente impossibile vedere una camicia o un indumento ancora sporco Quanto costa? Solo 163 euro, e può essere acquistato su internet Di sicuro la “lavatrice da viaggio” sarà amatissima da tutti gli amanti del campeggio e da tutti coloro che girano il mondo per lavoro e che sono stanchi di riempire la loro valigia di abiti di ricambio. A partire da questo momento si potrà dire addio al bucato fatto a mano e alle lavanderie.
Asciugamani sempre morbidi
Immaginate di andare in bagno per rinfrescarvi ed avere l’accappatoio e gli asciugamani sempre morbidi e profumati. Una vera coccola di piacere e di benessere, perché non c’è nulla di più gradevole di una fibra soffice sulla pelle. Tuttavia, spesso non è così. Avviciniamo gli asciugamani al viso e sono duri come cartone, a volte anche maleodoranti… Per non parlare dell’accappatoio: rigido e scomodo, peggio di un golfino infeltrito. Come fare ad evitare tutto questo? Secondo Rachel Cohen, interior expert, il segreto per avere asciugamani sempre morbidi è in primis nel lavaggio. L’errore più comune sarebbe quello di lavare gli asciugamani ad alta temperatura. Proprio questo eccessivo calore, infatti, restringe le cuciture e sbiadisce i colori. Per preservare brillantezza e morbidezza, molto meglio un bel lavaggio a freddo. Le temperature ghiacciate, secondo l’esperta, sarebbero anche più efficaci su alcuni tipi di macchia.I consigli per ottenere asciugamani meravigliosamente soffici non si esauriscono tuttavia alla temperatura dell’acqua. E’ molto importante anche non sbagliare le dosi del detersivo. Un uso eccessivo di detergenti, infatti, sarebbe il secondo responsabile della durezza dei tessuti. Se, invece, si effettuano sempre i lavaggi a freddo e con l’esatta quantità di detersivo, non bisogna neppure utilizzare l’ammorbidente. Un vantaggio sia per le vostre tasche, che per i capi, dunque, poiché le sostanze chimiche di alcuni ammorbidenti finiscono spesso per peggiorare la situazione dei tessuti. Anche l’asciugatura, infine, ha il suo ruolo chiave per assicurarsi asciugamani sempre morbidi. Bisogna assolutamente evitare di asciugarli troppo e dunque regolare bene il ciclo dell’asciugatrice.
Scrub fatto in casa per una pelle perfetta
Per le donne è davvero molto importante avere una pelle liscia e luminosa. Di solito per raggiungere questo risultano tendono ad acquistare creme su creme, tuttavia è possibile ottenere dei risultati strepitosi anche a casa senza dover spendere un euro. Ecco uno scrub del tutto naturale che potete realizzare con semplici ingredienti che sicuramente avrete nella dispensa. Pronte per dedicare un po’ di tempo a voi stesso? La ricetta è molto semplice, vi occorreranno i fondi di caffè e un cucchiaio di olio di oliva, è possibile utilizzare altri tipi di oli naturali, quello di d’Argan o di mandorle per esempio. Per realizzare il vostro scrub del tutto naturale non dovete far altro che unire questi due ingredienti e mescolarli per bene fino ad ottenere un composto piuttosto denso e morbido. Uno volta realizzato lo scrub al caffè, non dovete far altro che applicarlo sulle zone da trattare e massaggiare energicamente con movimenti circolari. È possibile applicarlo su tutte le parti del corpo anche sul viso, però bisogna stare attenti ed evitare il contorno degli occhi. Per ottenere un maggiore effetto levigante è possibile aggiungere al composto un cucchiaino di sale o zucchero. Però se mettete in pratica questo consiglio, devete applicare lo scrub solo su gambe, addome e braccia, evitate le parti delicate come il viso.In qualsiasi modo decidete di prepararlo, vi consigliamo di eseguire il trattamento sulla pelle asciutta. Al termine del massaggio risciacquare la parte interessata con acqua tiepida continuando a massaggiare. Altrimenti potete tenere lo scrub per mezz’ora al fine di beneficiare degli effetti del caffè contro la cellulite. Una cosa importantissima: il prodotto non può essere assolutamente conservato! Infatti va usato subito o, al massimo, lo puoi preparare il giorno prima, però l’importante è conservarlo in un barattolo di vetro chiuso. La caffeina non dovrebbe causare alcun problema sulla pelle tuttavia, per evitare situazioni spiacevoli e irritazioni, è consigliabile provarlo prima su una piccola parte del corpo.Che dire, il caffè ha davvero tanti pregi. È buono da bere ma ha anche proprietà antiossidanti e drenanti.
Disegnare agisce sul cervello
In generale disegnare, dipingere e realizzare oggetti a mano modellando la creta sono attività particolarmente indicate per stimolare le funzioni cognitive, ridurre lo stress e renderci felici. Non temete se non siete provetti pittori, si tratta di attività che potete fare anche se la vostra capacità artistica equivale a quella di un bambino piccolo, perché nessuno vi valuterà, lo potete fare soltanto per voi stessi. E i benefici saranno evidenti, in particolare per il vostro cervello. Ecco sette cambiamenti che accadono dentro di noi semplicemente disegnando. Stimola la creatività, anche se ci sembra di non averne. Come in tutte le cose è la pratica a renderci bravi o a farci migliorare. Quindi lavorare sulla nostra capacità di immaginare non può fare altro che aumentare la nostra creatività. Rende più forti dal punto di vista psicologico. Forse perché, disegno dopo disegno, diventiamo più consapevoli e capaci di trovare nell’arte un eccellente alleato e una valvola di sfogo dalle emozioni. È ormai assodato che chi fa arte visiva riesce a reagire in maniera più energica e propositiva alle avversità. Felicità assicurata, infatti il disegno spesso viene utilizzato anche come sostegno per chi soffre di lievi stati di depressione. Forse perché aiuta a incontrare una parte molto nascosta di noi stessi e a tirare fuori quello che fa soffrire. Fa bene alla memoria. Non solo cibo ricco di fosforo, ma anche dedicarsi a un’attività artistica allena le nostre capacità cognitive. Inoltre, è risaputo che, ad esempio, realizzare mappe concettuali come dei grafici colorati ci aiuta nel tenere a mente le cose. Tutto ciò che è disegnato si ricorda meglio. Combatte l’ansia a colpi di disegni e colori, oppure manipolazione. Dedicarsi a un’attività artistica ci fa concentrare e fa allontanare la mente da quei meccanismi che ci portano sensazioni sgradevoli di stress e agitazione. È un po’ come meditare, ma con una matita in mano. Aiuta quando si sta male. Anche in questo caso non si tratta di magia, ma soltanto di distrarre e allontanare la mente da una sensazione dolorosa o di malessere, per farla concentrare su come realizzare al meglio il nostro progetto. Ancora più concentrati grazie al disegno: dedicarsi a questa attività migliora la memoria, ma anche la nostra capacità di essere totalmente presenti in quello che stiamo facendo, riuscendo così a trarne il meglio.
