La cucina italiana: una combinazione perfetta di ottima qualità, tradizioni centenarie, cura precisa del dettaglio e passione rafforzata per il “bello e fatto bene”. Nel campo agroalimentare l’eccellenza Made in Italy non ha rivali: una volta lasciati o accettati gli stereotipi legati ai cibi che più ci rappresentano all’estero il classico pasta e pizza, il vasto pubblico internazionale può concentrarsi su quelli che sono i prodotti nostrani più esclusivi e ricercati al mondo. L’Italia è il primo Paese europeo per quanto riguarda il numero di prodotti formalmente riconosciuti con le importanti sigle DOP, IGP e STG. tutelare le eccellenze gastronomiche, che spesso diventano interpreti di spicco di ridicole contraffazioni. L’universo agroalimentare italiano in particolare è sempre più frequentemente vittima di imitazioni: il Parmigiano Reggiano il Prosciutto di Parma Nonostante i tentativi continui di imitare a tavola l’Italia una ricca fetta di consumatori riconosce, apprezza e valorizza la nostra produzione enogastronomica, che è in grado di soddisfare anche i commensali più esigenti, dall’antipasto al dessert.
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Il riciclo che non ti aspetti
In tempi di supermateriali e bio-tessuti, la vera sorpresa arriva dagli scarti: molte startup italiane stanno testando metodi per ridare vita a materiali destinati al macero: dai gusci delle uova alla frutta marcia, fino ai resti del latte usato nell’industria. Come? Vediamone alcuni Crush è un nuovo tipo di carta prodotto dalla Favini partendo da residui di agrumi, uva, ciliegie, lavanda, mais, olive, caffè, kiwi, nocciole e mandorle: da questi alimenti si ottiene un tipo di carta colorata, utile anche per il packaging. La produzione è tutta Made in Italy. Gli scarti agro-industriali vengono purificati e ridotti in particelle minuscole. Infine sono miscelati con cellulosa vergine e fibre di legno utilizzando energia idroelettrica autoprodotta. Il Piñatex è un materiale ricavato dalle foglie di ananas, così duraturo da poter essere usato per produrre borse e scarpe. L’idea di usarlo così è di una nuova impresa spagnola, ispirata dagli abiti tradizionali ricamati delle Filippine, realizzati con fibre di foglie d’ananas. Il risultato? Simile all’eco-pelle, con costi inferiori e riducendo al minimo l’impatto ambientale. Tra i primi a credere nel Pinatex, la Puma che l’ha utilizzato per produrre un paio di scarpe. È ancora in fase sperimentale ma Fruitleather potrebbe presto arrivare nelle nostre case sotto forma di un materiale duraturo molto simile alla pelle, da usare per produrre calzature ma anche divani, poltrone e sedie. L’idea è di una start-up di Rotterdam, i cui soci ritirano bucce di frutta e verdura marcia e ammaccata dai mercati e trasformano il tutto in purea, che viene poi cotta ed essiccata. Il processo, dal quale si ricavano fogli di materiale simile alla pelle, è molto più pulito ed ecocompatibile Strano, ma vero: il fragile guscio delle uova, lavorato ad hoc, può diventare duro come cemento di alta qualità. I ricercatori della Calchéra sono riusciti a trasformare i gusci d’uovo in cemento biocompatibile e a renderlo resistente grazie a una composizione a base di argilla: una volta polverizzati i gusci e portati a una temperatura di 1000 gradi, questi diventano calce proprio come le pietre da cava. E mescolando questo carbonato con un’argilla naturale, si ottiene un cemento più elastico di quello tradizionale.
I 16 migliori gelatieri d’Europa
Fragole tedesche, ciliegie scozzesi, crema della Baklava, pistacchio e mandorla, peperone rosso e fragola, crema di ricotta azteca al bergamotto, “Miami Vice”, “About Strawberry and Red Pepper”, “Wild Cherry – Great freedom”, “Nonna Rosa”, queste alcune delle squisitezze in corsa nella cornice di Piazzale Michelangelo a Firenze I 16 migliori gelatieri d’Europa con i loro gusti artigianali a base di ingredienti di qualità sono i protagonisti in Toscana della finale europea del Gelato Festival 2017 in programma a Piazzale Michelangelo dal 14 al 17 settembre. un itinerario sempre più orientato alla valorizzazione del made in Italy di qualità di cui il gelato artigianale è un rappresentante eccellente che deve essere salvaguardato e spinto sul mercato come vanto del nostro Paese. Per il pubblico, in particolare i più piccoli, tante occasioni di divertirsi tra un assaggio e l’altro di gelato; il gioco della “coppetta perfetta”, ciascuno potrà per qualche minuto diventare un maestro gelatiere e preparare una coppetta che pesata dovrà poi risultare di 60 grammi; poi ci sarà un gusto speciale Qatar Airways con i sapori esotici del Medioriente e tutta un’area gioco per i bambini più piccoli.
La bruschetta..
Che sia prima di una grigliata all’aperto o durante un aperitivo, la bruschetta, regina degli sfizi all’italiana, e in cucina, come nella vita, sappiamo bene che vince la semplicità, che a tavola si traduce sempre con sapori gustosi materie prime genuine e un pizzico di fantasia. La regina dei piatti dove il Made in Italy si può sbizzarrire è senza dubbio la bruschetta. La sua nascita dovrebbe essere legata alla necessità che avevano gli agricoltori di conservare il pane. Buttarlo era un vero e proprio sacrilegio in un periodo in cui la ricchezza era solo un miraggio si tratta di una fetta di pane che viene abbrustolita e arricchita di olio, sale e pomodorini. La base, invece, viene strofinata con dell’aglio. Nel tempo, poi, l’originalità ha trovato spazio con mille altri ingredienti, la potrete gustare come un antipasto delizioso, ottima per ogni evento, festa, ricorrenza, merenda e non esiste inoltre soltanto una versione classica col pomodoro, ma potrete anche prepararla con varianti di crema di asparagi e funghi, con gorgonzola, speck, prosciutto, tonno, peperoni e chi più ne a più ne metta, squisite, buonissime e pronte per deliziare tutti i vostri palati
Ponte del 2 Giugno
Non sapete come passare il weekend lungo del 3-4 giugno 2017, compresa la Festa della Repubblica?Ecco alcune idee… per appuntamenti interessanti, mostre, festival e visite in compagnia di tutta la famiglia, ideali per scoprire territori un po’ meno conosciuti di tanti altri Saranno 36 città dal 2 al 4 giugno 2017 a essere idealmente unite in una grande festa di forme, smalti, colori che idealmente dipingerà un’Italia più bella e creativa. È la terza edizione di Buongiorno Ceramica!, tre giorni a porte aperte dal mattino fino a notte, un evento promosso dall’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC), con l’obiettivo di portare all’attenzione e valorizzare una delle più belle eccellenze artigianali ed artistiche del “made in Italy”. Quindici le regioni italiane coinvolte. Avete già voglia di mare? Perché non pensate a qualche giorno di completo relax in un Villaggio? Magari scegliendo tra le strutture situate all’interno di meravigliosi parchi nazionali che e assicurano tranquillità e profumi mediterranei, inoltre tra il mare e la spiaggia degli Etruschi e le piccole baie, il terzo meeting internazionale dello slacklining, l’affascinante attività delle “passeggiate a mezz’aria” su apposite fettucce. L’appuntamento è dal 2 al 4 giugno, in occasione dell’Outdoor Sports Festival, la tre giorni dedicata ad oltre 20 discipline da fare all’aperto, che trasformerà il Golfo di Baratti, in Toscana, in una colorata comunità di sportivi, curiosi e famiglie, tra attività tradizionali (come il running e le escursioni in mtb) e nuove tendenze. Sarà possibile effettuare voli in paracadute in tandem con professionisti dello skydiving, che regaleranno anche momenti di spettacolo, attraverso esibizioni con fumogeni e con le tute alari, oltre a potervi fermare in un bellissimo agriturismo a gustare ottima carne accompagnata da un buon bicchiere di vino …buon ponte!!
La storia della Pizza
Lo sapevate che oggi la pizza non sarebbe la stessa se non ci fossero stati gli Egizi e se Cristoforo Colombo non avesse scoperto l’America? Se oggi possiamo gustare questo piatto, simbolo del made in italy e della dieta mediterranea è proprio grazie a un trascorso glorioso che ha permesso la diffusione della pizza in tutto il mondo. Agli antichi Egizi si deve la scoperta del lievito, in grado di rendere gli impasti morbidi dopo la cottura. Grazie alla scoperta dell’America, sulla pizza è arrivato il pomodoro importato dal lontano Peru nel Regno delle Due Sicilie. Nel 1889, in occasione della visita a Napoli di Re Umberto I e sua moglie Margherita. Raffaele Esposito, considerato il miglior pizzaiolo dell’epoca, servì la pizza ai sovrani. La Regina Margherita, apprezzò così tanto il gusto di quel piatto che ringraziò Esposito per iscritto. Il pizzaiolo napoletano per ricambiare i ringraziamenti della sovrana chiamò la pizza con pomodoro e mozzarella con il nome della regina. Fu allora che nacque la Pizza Margherita.
