Prendersi del tempo per gustare uno snack gradevole è un modo per gratificarsi e per prendersi una breve pausa dagli impegni quotidiani. Allo stesso tempo ripristinare gli orari dei pasti, compresi quelli della merenda, può rappresentare un punto di partenza per ricominciare a scandire le giornate lavorative. Infine, cercare di variare il più possibile la propria alimentazione, anche a merenda, con alimenti buoni e corretti, permette di migliorare l’umore, di affrontare gli impegni con meno ansia e meno stress migliorando anche le prestazioni lavorative. Ecco allora 10 tipologie di merenda, ideali per questo delicato momento di transizione che sta tra l’estate e l’autunno e con basso contenuto calorico. Eccoli: una mela o frutto fresco di stagione con 3-4 noci , un mini-panino da 30 grammi con 30 grammi di prosciutto crudo, una merendina piccola base pan di spagna da 29 grammi un piccolo gelato alla crema, macedonia di frutta fresca con 6 mandorle una fetta da 50 grammi di ciambellone o crostata, uno yogurt intero da 125 grammi e 2 biscotti integrali ,un mini-panino integrale da 30 grammi con 30 grammi di ricotta, un frullato di frutta fresca, una merendina base pasta sfoglia da 40 grammi
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La frutta con meno zucchero
Che il consumo frequente di frutta abbia dei grandi benefici sul nostro organismo è un dato assodato. Dal punto di vista nutrizionale, la frutta è composta in prevalenza da acqua circa l’80%, carboidrati da 5-15%, fibra 3%, minerali e vitamine. Se non si accusano problemi digestivi o di gonfiore è possibile mangiarla anche lontano dai pasti, inserirla a colazione oppure come stuzzichino o merenda, in modo che tutti le sostanze nutritive siano assorbite nel migliore dei modi dall’organismo al meglio, evitando la loro dispersione durante la digestione. Sicuramente la scelta migliore è un prodotto di stagione La quantità degli zuccheri contenuti nella frutta varia dalla tipologia e dal grado di maturazione: più il frutto è maturo, più saranno presenti gli zuccheri Ecco spiegato il motivo per cui, anche la frutta deve essere consumata secondo alcuni particolari criteri e, in caso di diete ipocaloriche, è meglio optare per quelli meno zuccherini, come tipo l’anguria e melone, frutti rossi rabarbaro, kiwi
Frutta fresca
La macedonia di frutta è uno dei cibi più salutari, fresca e colorata, ideale come fine pasto, o come merenda deliziosa e rigenerante, si prepara con la frutta fresca preferita secondo la stagionalità. Realizzata con un mix di kiwi, uva, fragole, lamponi, more, melone: tutti tagliati a pezzetti regolari, e conditi con lo zucchero e il succo di limone, ma a piacere potete modificare gli ingredienti secondo il gusto personale. Una volta pronta, si può servire in coppe e aromatizzarla con una foglia di menta, per una resa ancor più scenografica e d’effetto, puoi proporla all’interno di mezzo melone o cocomero. A piacere puoi spolverizzarla con un po’ di zucchero a velo o granella di nocciole e pistacchi, oppure puoi guarnirla con un ciuffo di panna montata o una pallina di gelato

Le calorie delle frutta
Oggi parleremo delle calorie della frutta, un alimento che non può assolutamente mancare all’interno della nostra alimentazione. Recenti studi hanno anche dimostrato che consumare almeno otto porzioni di frutta e verdura al giorno aiuta a ridurre sensibilmente il rischio di malattie. Tra la frutta estiva ad esempio, l’anguria ha calorie molto basse, adatta alle diete ipocaloriche. Il consumo di frutta deve essere il più vario possibile perché ogni frutto ha proprietà diverse e apporta diversi benefici al nostro corpo: ne esistono alcune varietà ipercaloriche come banane, fichi, mandarini, litchi, cachi, uva, kiwi, mentre altri tipi sono decisamente più light. Ricordatevi poi che la frutta fresca ha meno calorie rispetto a quella secca in quanto contiene fibre, zuccheri, vitamine e minerali ma soprattutto l’80/90% di acqua. Vediamo quindi quante calorie contengono i frutti più comuni, ma anche quanti carboidrati, proteine e grassi. Non sono importanti solo le calorie, ma anche la quantità di carboidrati, proteine e grassi contenuti in ogni frutto. In questa tabella abbiamo inserito le tipologie di frutta più comuni e diffuse sulle nostre tavole, per capire nel dettaglio i valori nutrizionali di ogni tipo: i valori vengono riportati per ogni 100g di frutta. Come abbiamo visto dai valori in tabella, la maggior parte della frutta è di sicuro ipocalorica, e può quindi essere tranquillamente inserita in una dieta dimagrante; come tutte le calorie che ingeriamo, anche quelle contenute nella frutta vengono assimilate dal nostro organismo, ma non saranno le calorie della frutta a farci ingrassare. Anche se contiene molti zuccheri, infatti, la frutta possiede poche calorie rispetto al suo volume e peso: è ricchissima di acqua e di fibre, regala una grande sensazione di sazietà e facilitano lo smaltimento dei grassi, migliorando il metabolismo cellulare. Per tutte queste ragioni, le calorie della frutta sono le ultime di cui dobbiamo preoccuparci! Ovviamente, non bisogna esagerare: dovremmo le tre e le cinque porzioni di frutta ogni giorno, meglio se al mattino e non subito dopo i pasti.
Come conservare la frutta fresca
Nell’acquisto della frutta è importante tenere conto la stagionalità, preferendo i frutti di stagione. Piuttosto che acquistare frutta maturata in modo artificiale o trasportata per migliaia di km è preferibile surgelare la frutta fresca prodotta localmente per poi consumarla successivamente. In questo modo si mantengono inalterati i valori nutritivi. Nel caso dei frutti di bosco, per eliminare la formazione di muffe e prolungare la conservazione, devono essere lavati in acqua calda. Le banane si conservano meglio nel frigorifero. Per farle maturare prima, basta lasciarle accanto ad un’altra banana matura o ad una mela. Mantenete l’ ananas fresco più a lungo, tagliando la parte superiore e riponendolo poi a testa in giù. Questo aiuta a ridistribuire gli zuccheri in tutto il frutto e mantiene il gusto tropicale fresco più a lungo.Non lavate l’ uva fino a quando avete intenzione di mangiarla: l’umidità in eccesso incoraggerebbe la crescita di muffe. Allungate la vita di arance, mandarini, limoni e lime tenendoli in frigo. Questi durerebbero anche più di una settimana se conservati in un luogo fresco e buio, lontano dalla luce solare diretta. Oggi abbiamo capito come riconoscere e conservare la frutta fresca ma ricordate che la priorità resta sempre la scelta del venditore che deve essere rigorosamente di fiducia.
Il Kiwi a polpa gialla
Non c’è nulla di geneticamente modificato nei kiwi a polpa gialla e niente di esotico. Si tratta di varietà che vantano gusto dolce, poca acidità ed elevato grado zuccherino. In cucina si possono usare per preparare piatti dolci e salati che soddisfanno il palato e apportano preziosi nutrienti all’organismo. In tutto ciò l’Italia ha un ruolo di primo piano. Il kiwi a polpa gialla contiene una dose di vitamina C tre volte superiore a quella delle arance, sostanza che contribuisce a rafforzare le difese immunitarie dell’organismo, a combattere infezioni e infiammazioni, a contrastare lo stress e accelera la riparazione della cute dopo l’esposizione al vento e al sole.“Il kiwi è ricco di antiossidanti, vitamina C, E e acido folico; è anche amico della linea, perché ha solo 79 kilocalorie per 100 grammi, con un basso contenuto di grassi e contiene principalmente fruttosio, lo zucchero naturale della frutta. Non dovrebbe essere escluso da chi ha il diabete perché ha un basso indice glicemico”, spiega la nutrizionista Ambrogio, due frutti al giorno regalano al corpo circa il 20% della fibra raccomandata quotidianamente, e supporta tutte le fasi della digestione. “Tra l’altro se lo si gusta alla fine di un pasto ricco di proteine animali, facilita la digestione, perché è l’unico frutto che contiene actinidin, un enzima naturale che aiuta a digerire le proteine, favorendo la digestione”, aggiunge l’esperta.Come gustare il kiwi a polpa gialla? Mangiandolo come frutta e utilizzandolo come ingrediente di piatti buoni e salutari.
Creare con la frutta
La frutta, grazie ai suoi colori sgargianti e alla sua consistenza generalmente morbida ma compatta, consente di giocare benissimo con l’arte dell’impiantamento. Coppapasta di varie forme, ciotoline di diverse misure riempite e poi rovesciate in modo da creare cupolette, pezzetti di frutta uniti così da formare coloratissimi cubi di Rubik: la frutta offre infinite possibilità e consente di creare immagini piacevoli per far mangiare questo alimento così importante anche ai più piccoli, e perché no, stupire anche i più grandi. Un esempio? Tagliate un kiwi sbucciato a metà e collocate entrambe le parti su un piatto colorato in modo da formare i corpi di due tartarughe. Poi sistemate su ogni lato 2 piccoli acini d’uva per formare le zampe e un chicco più grande davanti per formare la testa. Spiritoso, non è vero? Per conquistare anche gli adulti, invece, servite la frutta dentro a cestini commestibili, ad esempio al cioccolato, o in spiedini che alternino pezzi di frutta di colori diversi, come arancia, mela, kiwi, ananas e così via, da infilzare, magari, su un pomelo a centro tavola o su un avocado, se volete servire a ogni ospite la sua porzione, o, ancora, in bicchierini multistrato e multicolore: una felicità per gli occhi e per il palato, provare per credere!
Come conservare la frutta fresca?
Nell’acquisto della frutta è importante tenere conto la stagionalità, preferendo i frutti di stagione. Piuttosto che acquistare frutta maturata in modo artificiale o trasportata per migliaia di km è preferibile surgelare la frutta fresca prodotta nel luogo per poi consumarla dopo. In questo modo si conservano inalterati i valori nutrizionali. Nel caso dei frutti di bosco, per eliminare la formazione di muffe e prolungare la conservazione, devono essere lavati in acqua calda. Le banane si conservano meglio nel frigorifero. Per farle maturare prima, basta lasciarle accanto ad un’altra banana matura o ad una mela. Conservate l’ ananas fresco più a lungo, tagliando la parte superiore e riponendolo poi a testa in giù. Questo aiuta a ridistribuire gli zuccheri in tutto il frutto e mantiene il gusto tropicale fresco più a lungo. Non lavate l’ uva fino a quando avete intenzione di mangiarla: l’umidità in eccesso incoraggerebbe la crescita di muffe. Allungate la vita di arance, mandarini, limoni e lime conservandoli in frigo. Questi durerebbero anche più di una settimana se conservati in un luogo fresco e buio, lontano dalla luce solare diretta. Oggi abbiamo suggerito come conservare alcuni frutti freschi ma ricordate che la priorità resta sempre la scelta del venditore che deve essere rigorosamente di fiducia.
Gli alberi macedonia
Con l’arrivo dell’estate e del caldo torrido non c’è di meglio di una fresca macedonia. Qualcuno si è inventato con un innesto una pianta capace di creare l’assortimento della frutta utile per realizzarla, da tenere nel proprio giardino. Attraverso l’innesto una tecnica molto usata nella floricoltura, e nel giardinaggio, e che prevede essenzialmente la fusione di due individui differenti. Le due piante vengono saldate e i loro tessuti si uniscono grazie al callo che si forma fra le due superfici tagliate. In frutticoltura, l’innesto viene utilizzato per creare gli affascinanti alberi macedonia, ovvero alberi che producono diversi tipi di frutta sulla stessa pianta. Ovviamente, se è relativamente facile effettuare innesti tra varietà diverse di una stessa specie, è difficile tra specie diverse. Più lontana è la “parentela” genetica tra gli individui, più difficile se non impossibile diventa l’innesto. Gli alberi macedonia contengono di solito innesti di piante di specie diverse ma dello stesso genere. Un esempio è l’albero di prugne, pesche, albicocche e pere coche; un altro è l’albero di arancia invernale e estiva, mandarini, limoni, lime, pompelmi, tangelle e pomeli. L’esempio più estremo di albero macedonia è rappresentato da quello realizzato dall’artista Van Aken, che ha prodotto un albero capace di creare 40 frutti diversi.
Il pranzo a sacco in spiaggia
Torna di moda il pranzo al sacco per gli italiani in spiaggia con il menu che varia dalle insalate di riso, pasta fredda, pollo, o insalatone di mare preferite dal 25% delle persone, alle tradizionali lasagne E’ quanto emerge da un indagine che ha tracciato una classifica. In testa alle preferenze c’è quindi l’insalata fatta in vari modi, seguono la caprese e la macedonia Non manca pero’ chi porta sotto l’ombrellone piatti tradizionali come la sostanziosa parmigiana o la frittata di verdure o la pasta al sugo. “L’attenzione all’alimentazione è diventata un obiettivo degli italiani anche in spiaggia. La novità dell’estate 2018 in Italia è proprio il forte aumento della richiesta di benessere a tavola che si allarga dal supermercato ai ristoranti fino ai pic-nic. La motivazione principale non è più solo il risparmio ma anche la ricerca della forma fisica. Tra i cibi sani e amici dell’abbronzatura, ci sono carote, albicocche, meloni, ciliegie, ma anche lattuga e radicchio.

