Capodanno una app vi aiuta a scegliere

Secondo una recente indagine gli italiani che trascorreranno il Capodanno viaggiando punteranno sulle città d’arte italiane e sulle destinazioni europee. Se Londra si conferma ancora una volta la destinazione più cercata nel 2017, tra le mete preferite spiccano anche Amsterdam e Parigi. Secondo Skyscanner, invece, ai viaggiatori del Belpaese piace la Spagna. Qualunque siano i piani di viaggio, resta sempre il problema su cosa fare a Capodanno, ma anche in questo caso viene in aiuto la tecnologia. Oggi, infatti, è possibile non solo prenotare volo, alloggio e visite guidate online, ma anche i ristoranti grazie a TheFork, principale app di prenotazione online dei ristoranti attiva in 11 Paesi TheFork permette di cercare ispirazione su dove mangiare in base alle proprie preferenze, controllare la disponibilità in tempo reale e prenotare all’istante. Inoltre, durante le festività natalizie è possibile trovare sulle schede dei ristoranti i menù speciali preparati per ogni occasione, e naturalmente anche per il 31 dicembre. Ecco una lista di ristoranti selezionati per voi Se siete a Parigi fatevi coccolare da ‘La Scène Thélème’, un ristorante che vi sorprenderà con la qualità dei suoi piatti A Bordeux, invece, l’ambiente de ‘Le Baril de Sel’ è più familiare e la cucina tipica ma altrettanto gustosa. Se amate il mare d’inverno ‘La Langouste’ di Nizza è un ristorante mediterraneo ottimo, ma il piatto forte è ovviamente l’aragosta. Gita in montagna? A Chamonix consigliatissimo ‘La Remise’.Se amate, come tantissimi turisti internazionali, l’atmosfera unica e inconfondibile di Ginevra, perché non fare tappa al ‘Fiskerbar’ dove la cucina di pesce è portata a livelli ricercatissimi?  Per assaporare al meglio le atmosfere natalizie e più genericamente invernali, non c’è nulla di meglio di un bel viaggetto nel Nord Europa. Cogliete, dunque, l’occasione di fare una scorpacciata di cucina danese casereccia al ristorante ‘Karla’ di Copenhagen. Tappa a Stoccolma? Il ‘Björk Bar Grill’ offre molti piatti, in particolare secondi alla griglia, e tante specialità di stagione.Anche al volgere dell’anno, c’è chi cerca i climi più miti. Niente di meglio, allora, di una gita in Portogallo, ancora di meglio nella meravigliosa Porto: qui tappa obbligata al ‘Champ’s Da Baixa Bristô’, per un’ottima cucina dai sapori forti innaffiata da ottimo champagne.

 

Il vaso che cresce con la pianta

L’invenzione arriva da Londra, ma è ispirata all’Oriente ed è stata creata dal prestigioso Studio Ayaskan, Lo studio crea attrezzature che mescolano natura e design. Il loro ultimo prodotto è appunto un vaso Growth Il termine inglese “growth” infatti in italiano significa crescita. Il vaso infatti si trasforma e cresce insieme alla pianta, seguendo il suo ciclo vitale, da piccolo seme a fusto. Il pezzo di design è ispirato all’arte giapponese degli origami ed è realizzato in polio propilene, un materiale che gli consente di aprirsi ed evolvere con la pianta. Il risultato è davvero eccezionale e il vaso cambia forma insieme all’essere vivente che ospita, creando un effetto che lascia a bocca aperta. L’obiettivo  era appunto quello di catturare la forza della natura e la crescita delle piante. Abbiamo voluto dimostrare che anche un oggetto molto semplice, come un vaso, potrebbe essere migliorato e mutato attraverso la comprensione del ciclo di vita della pianta hanno spiegato le designer. Le maglie in polipropilene in principio ripiegate  si espandono naturalmente per lasciare sempre più spazio, mentre alla base del vaso si trova un meccanismo che permette di far defluire l’acqua. Per ora ci dobbiamo accontentare di normali vasi da fiori, infatti non è possibile acquistare Growth da nessuna parte, anche se gli appassionati di natura e arredamento sperano che presto il vaso possa finire non solo nelle mostre di design, ma approdi anche nelle case di moltissime persone. L’idea, d’altronde, è davvero geniale.

I 5 cibi più costosi

C’è chi si vizia con i viaggi, chi con abiti e oggetti firmati e chi è un vero appassionato di gourmet, ma quello vero! Tanto da spendere un capitale per mangiare cibi eccellenti vediamone alcuni. Al primo posto troviamo un’eccellenza italiana, il tartufo bianco d’Alba. Un investitore di Hong Kong pagò un esemplare da 1,5 kg la bellezza di 160mila dollari, rendendolo l’alimento più costoso in assoluto. Il caviale Almas guadagna il secondo posto: è una particolare varietà di caviale che presenta una colorazione che può andare dal giallo al bianco. Più il colore si avvicina al bianco, più il caviale è pregiato poiché significa che l’età del pesce che l’ha prodotto è più matura. E’ prodotto in Iran: in Europa è possibile acquistarlo soltanto a Londra, in scatole d’oro 25 carati a 24mila euro l’una. Anche la frutta può incidere pesantemente sulla spesa: le angurie nere di Densuke si sviluppano soltanto nella regione di Hokkaido, sono molto rare e, quindi, assai costose. Un’anguria da mezzo chilo può arrivare a circa 6mila dollari. Una bistecca di manzo Kobe può costarvi anche 3mila dollari: si tratta di manzi pregiatissimi, allevati soltanto in Giappone, massaggiati e puliti regolarmente con spazzole e alimentati con il miglior grano. La merenda più costosa del mondo? La potete assaggiare al Westin Hotel di New York: si tratta di un normalissimo anello di pasta lievitata, all’esterno, farcito con una crema di formaggio ornata di tartufo bianco, bacche di goji e uva riesling. Costo: 1000 dollari l’uno. Anche quelle che non sono entrate nei primi 5 meritano di essere citate, come la Pizza Royale 007 dello chef Domenico Crolla: preparata con una combinazione di bevande alcoliche fuse in ingredienti saporiti, aragosta marinata nel cognac, caviale, salmone scozzese affumicato, prosciutto crudo di Parma e foglie d’oro 24 carati, che danno quella croccantezza che non guasta mai. Per la modica cifra di 3.800 euro. Buon appetito!

 

Cosi ti conquista il miglior pasticcere del mondo

Il New York Post lo ha definito il «il Willy Wonka di New York», ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti e in Francia è stato insignito con l’Ordre du Merite Agricole davanti alle porte c’è una coda di almeno un centinaio di persone. La creatività di questo pasticcere è inesauribile e irresistibili sono  i suoi fantastici e unici  dessert  , un croissant dal cuore morbido con la crosta croccante caramellata, versione riletta del gateaux bretone; il Paris-New York, variante con crema di burro di arachidi, il Paris-Brest con caramello morbido, i Cookies shots biscotti caldi al cioccolato a forma di bicchierini che vengono riempiti di latte freddo alla vaniglia: che si beve subito appunto, mangiandosi poi il anche il bicchiere E poi ci sono le Mini-, meringhe in miniatura, dai mille colori e sapori: fragola, pistacchio, menta, cioccolato, vaniglia, lampone, mirtillo, noce di cocco, limone, arancio. Si possono mangiare come caramelle, oppure  come suggerisce il loro creatore utilizzarle per guarnire gelati, mescolarle al riso soffiato e ai cereali della prima colazione, «tuffarle» nella tazza di cioccolata calda, utilizzarle per una mini-pavlova con fragole fresche.Comunque vogliate sbizzarrirvi, non potete non provare un altro classico di Dominique Ansel: la Mini-me Torta, un dolce con cinque textures diverse di cioccolato sormontate da croccanti Mini-me al cioccolato bianco spolverizzate di cacao. Scommettiamo che adesso volete assaggiare le creazioni del Miglior Pasticcere del mondo? Passaporto alla mano: dovete volare a New York o Tokyo, oppure a Londra. Oppure, anche a Los Angeles, oppure aspettare il suo arrivo in Italia gustando intanto le prelibatezze dei nostri pasticceri locali

 

Inguaribili romantiche….

Se ti consideri un’inguaribile romantica, probabilmente consideri la cena in un ristorante con la persona che ami una delle cose più romantiche da fare. Sogni di cenare a Londra? A Parigi? A Roma? A New York?Ti segnaliamo questi romantici ristoranti,  fai il buon proposito di provarli. naturalmente, non da sola! Clos Maggiore per molti è il ristorante più romantico di Londra, il non delude, con i fiori di ciliegio, la penombra, il caminetto accesso. Prova le prelibatezze francesi accompagnate da uno dei prestigiosi vini della cantina del ristorante. Una cena al ristorante Aroma combina l’ottima cucina italiana con una splendida vista sul Colosseo. Non è amore, questo? Turtle Island Figi Il ristorante del resort offre il massimo in fatto cenette romantiche: un tavolo per due, su una base galleggiante in mezzo alla laguna blu, con la luce delle lanterne. Santorini dovrebbe già stare sulla tua lista delle vacanze. Ambrosia Santorini L’isola greca è rinomata per le sue alte scogliere, splendide acque, e le bianche case dei paesi. Dal ristorante Ambrosia è possibile godere di tutto questo panorama, gustando piatti tipici della cucina greca e mediterranea, tra piatti a base di pesce, carne e specialità vegetariane.

 

 

Un hotel commestibile

Tappeti di meringa, tende di zucchero filato, cuscini di marshmellow e tapparelle di macarons: la casa della strega di Hansel e Gretel esiste davvero e si trova a Londra, nel prestigioso quartiere di Soho, che qualche settimana fa ha aperto per la prima volta i suoi dolci battenti a una coppia di golosi ospiti. È l’ultima trovata pubblicitaria della Tate & Lyle Sugars, Le stanze, ciascuna ispirata alle tradizioni di uno dei paesi produttori di zucchero, sono state realizzate da pasticceri e cake designer. Ogni locale è diversificato da uno specifico tema: c’è la stanza “Pirati dei Caraibi” con un enorme baule di zucchero pieno di perle commestibili, dobloni di cioccolato e gioielli di marzapane. C’è la stanza “Mediterraneo” con tessuti mangiabili, una vasca piena di pop-corn caramellati e 10 metri di dolcissimo battiscopa in pasta di zucchero.E che dire della stanza patriottica nella quale trionfano due leoni lunghi più di due metri in pasta di zucchero, torte a forma di isole britanniche e un’altissima torre di ciambelle? Per i più intellettuali c’è la stanza “Barbados”, con librerie e scaffali tutti da assaggiare, cesti di frutti in pasta di biscotto dipinti a mano e sculture in cristallo di zucchero di ispirazione fiorentina. Beh, carie a parte, potrebbe essere la meta ideale per un dolce fine settimana.

Pizze pazze!!

La pizza è uno dei cibi più semplici ed economici da gustare in compagnia in un ostello o da mangiare mentre si è in giro tra le vie della città. La fantasia dei produttori (stranieri) di pizza si sbizzarrisce in una miriade di ricette curiose o assurde. Prendi per esempio la pizza Happy Meal di McDonald: è fatta con snack di pollo, patatine, hamburger e, naturalmente, formaggio. In Italia però non si trova (per fortuna).Ed anche in Islanda sicuramente famosa per geyser, vulcani e ghiacciai, scatena sul web una polemica alimentare che sembrerebbe più adatta ad altre latitudini: come l’Italia, o forse le Hawaii. Visitando una scuola il presidente Gudni Johannesson chiede agli alunni quale sia il loro cibo prediletto, e quando gli rispondono “pizza all’ananas” il capo dello Stato esplode, proclamando che, fosse per lui, la vieterebbe. Naturalmente la legge islandese non glielo consente; e si tratta soltanto di una battuta. Ma è presto rimbalzata su Twitter e di lì è dilagata sul web, raggiungendo la Bbc a Londra e facendo il giro del mondo. «L’ananas sulla pizza ci sta benissimo», replicano in tanti. «Sulla pizza ci si mette quel che si vuole», commenta qualcuno. Dunque anche la pizza “hawaiana”, come viene chiamata sui menù delle non poche pizzerie che la servono appunto con l’ananas.La polemica non è nuova. A ogni nuovo ingrediente aggiunto a mozzarella, pomodoro e basilico, saltano fuori puristi che lo contestano e innovatori che lo difendono come un segno di inevitabile progresso. In realtà la notizia, in questo caso, è “dentro” la notizia: consiste nella scoperta che la pizza, con ananas o meno poco importa, è il piatto preferito anche per gli scolari di un’isola ai confini d’Europa, anticamente colonizzata dai vichinghi Dimostrazione di più, se era necessario, che il piatto inventato (o reinventato) a Napoli ha ormai assunto una dimensione universalepizza-ananas-ev

Inventarsi un proficuo lavoro…

Le persone di tutto il mondo sono più interessate che mai a condividere esperienze, spazi e oggetti per l’uso quotidiano. Quando viaggiano soggiornano in case di estranei al posto delle camere d’albergo, noleggiano biciclette cittadine invece di comprarle, condividono guardaroba e attrezzature varie. Sempre più persone condividono anche i pasti, trasformando le loro case in home restaurant, detti anche super club.Ma cosa alimenta questo fenomeno, sempre più popolare in tutto il mondo? Il fatto che sia un’attività redditizia, la possibilità di inventarsi una professione la possibilità di conoscere nuove persone e ampliare le proprie vedute o la passione per il cibo?. Chi cucina e intrattiene i commensali? Uno di questi professionisti è il cuoco e scrittore di cibo Luiz Hara  Dov’è la sala da pranzo? In una casa vittoriana a Islington, Londra Nord, Inghilterra Luiz ha lavorato come investment banker nella City per molti anni, ma nel 2011 si è licenziato per seguire la sua passione per il cibo e il vino. Al tempo scriveva già nel suo blog, The London Foodie, e già da tre anni e ha deciso di approfondire le sue competenze in cucina. Ha studiato cucina giapponese a Tokyo, poi è tornato nel Regno Unito e si è laureato presso Le Cordon Bleu. Dopo queste esperienze voleva iniziare a mettere in pratica tutto quello che aveva imparato. Perciò ha avviato un supper club! Al primo evento parteciparono 14 persone. Da allora le cose sono cresciute sempre di più… Ora riceve circa 30 ospiti a ogni evento una grande idea…quasi da imitare!pa280256-770x1024

 

Quando il gusto incontra la stile

Quando il gusto incontra lo stile, altro che uova di cioccolato, tavolette e caramelle, la nuova frontiera del cioccolato è il design. Dalla Chocolate Valley in Toscana ai salotti di Roma Milano Parigi New York Londra l’ultima moda per i golosi di tutto il mondo è il dolce più amato in forme e confezioni da mille e una notte. Sempre più spesso le più pregiate miscele di cacao sono trasformate dai migliori maestri pasticceri e designer in veri e propri capolavori della cucina, poi versati negli stampi più fantasiosi e nei packaging più esclusivi in grado di essere protagonisti non solo come ghiotto spuntino di metà pomeriggio, ma anche sulle tavole più esclusivegourmet-chocolate-food-design-ideas-sweet-play-3